PORTOVESME - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

6 numero 535 del 26 Maggio 2011 Politica
Continuità nelle linee di gestione
della città, ma non solo. Giuseppe
Casti, neo Sindaco della città,
ci tiene a precisarlo “anche perché
sarebbe assurdo limitarsi a
seguire esclusivamente quanto
tracciato da altri”. 46 anni, consulente
finanziario libero professionista
dall’84, un figlio, con l’hobby
dello sport e della lettura,
Giuseppe Casti rappresenta un
po’ la via generazionale di mezzo
di una città che sta mostrando
carattere e voglia di uscire,
quanto prima, dalla morsa della
recessione socio economica in
cui si trova l’intera Sardegna.
“Le potenzialità per questo salto
ci sono e sarà nostro dovere far
si che il meglio venga investito
per le future generazioni che
bussano alle porte”.
Nell’intervista concessa a “Gazzetta
del Sulcis Iglesiente” il
Sindaco Giuseppe Casti ha parlato
un po di tutto, lasciando una
momentanea riservatezza sul tipo
e sui nomi della Giunta che
sarà oggetto di confronto tra i
partiti della coalizione. Per il resto
però il Sindaco Casti è stato
generoso e aperto.
D) Giuseppe Casti neo Sindaco
di Carbonia, qual è il progetto
Casti per Carbonia?
R) Il progetto parte da quello
che abbiamo fatto nei cinquedieci
anni precedenti. La prima
valutazione parte dalla volontà
di andare avanti in continuità
con l’Amministrazione precedente,
essendo stato anche io
uno dei più stretti collaboratori
dell’ex Sindaco Salvatore Cherchi.
Andremo a definire tutta
una serie di progetti che abbiamo
in elenco, anche perché abbiamo
progetti finanziati per circa
50 milioni di euro ed è nostra
intenzione andare avanti alla definizione
di quei progetti. Poi,
naturalmente, altra operazione
sarà mettere in campo un progetto
di sviluppo che abbiamo in testa
e che abbiamo scritto nel nostro
programma che prevede, oltre
il mantenimento di tutta la
CARBONIA
CONFRONTO APERTO COL NEO SINDACO GIUSEPPE CASTI
CONTINUITA’ CON POTENZIAMENTO DI ALCUNI SERVIZI
Massimo Carta
questione industriale riguardante
il polo industriale di Portovesme,
di mettere in campo un
progetto che riguarda turismo,
cultura e possibilità di sviluppo
dal punto di vista commerciale e
artigianale. Abbiamo la possibilità
di mettere a frutto il Piano
Urbanistico approvato allo stesso
tempo dalla Regione Autonoma
della Sardegna e mettere a
frutto anche il Piano Strategico
Comunale e Territoriale.
D) La Comunità Europea a
dato un chiaro segnale, evidenziando
e premiando la città di
Carbonia sotto l’aspetto Paesaggistico
e Urbanistico. Anche
questo dovrebbe costituire un
impegno per consolidare e migliorare
ulteriormente la città
e il suo territorio.
R) Sarò onorato di andare a ritirare
il Premio del Paesaggio a livello
italiano. Abbiamo rappresentato
l’Italia a Strasburgo, abbiamo
vinto il premio europeo e
questo è un segnale importante
per le opere di riqualificazione,
ma non solamente materiale ma
anche immateriale che l’amministrazione
comunale a voluto
fare. Il premio prevedeva di
prendere in considerazione tutte
le opere materiali e immateriali
fate negli ultimi tre anni. Cose
concluse, cose da fare e cose che
in qualche modo sono state già
fate dalla precedente Amministrazione.
Quindi tutto questo insieme
di opere sono state premiate
per quanto riguarda il tipo
di riqualificazione, gli strumenti
utilizzati, materiali utilizzati.
Siamo orgogliosi di poter nelle
prossime settimane andare a ritirare
il premio, un premio importante
che da lustro alla città di
Giuseppe Casti
Carbonia.
D) E’ da presumere che l’amministrazione
Casti vorrà assumere
una sua caratterizzazione,
pur nella continuità.
Quale sarà la sua impronta?
R) Noi abbiamo scelto alcune
direttrici. La prima riguarderà il
lavoro per il quale dobbiamo
mettere in campo tutto quello
che sarà possibile, anche se sappiamo
che l’Amministrazione
comunale non ha strumenti molto
importanti per la questione del
lavoro, però quello che potremo
fare, lo dobbiamo fare assolutamente,
partendo dal Piano Urbanistico
come abbiamo detto precedentemente.
Dobbiamo individuare
soluzioni che mettano in
campo, partendo dal Piano Urbanistico,
nuove occasioni occupative
e di sviluppo, sia dal punto
di vista commerciale che dal
punto di vista artigianale. I prossimi
anni saranno anni fondamentali
per poter attuare questi
piani. Li abbiamo predisposti
per tempo e siamo certi che saranno
attuati. In qualche modo
questi possono essere, secondo
me, due volani di sviluppo che
potranno portare a far si che imprenditori
investano in Sardegna
e in ispecie nel Sulcis. Gli imprenditori
vanno ad investire dove
possono trarre profitto, quindi
l’Amministrazione comunale
deve fare di tutto per far si che
ciò avvenga. Inoltre, non dobbiamo
perdere di vista la caratterizzazione,
stante l’attuale e persistente
situazione di crisi sociale,
di stare vicini e presenti alle
fasce più deboli della nostra società.
D) Cultura, turismo e sociale?
R) Nell’ultimo bilancio che ho
predisposto, dopo il Sindaco
Cherchi, noi abbiamo avuto un
milione e mezzo di tagli governativi,
però abbiamo voluto confermare
la spesa sociale. Non
abbiamo fatto alcun taglio. Questa
è una cosa che ho detto molte
volte in campagna elettorale e
che manterrò sicuramente. La
spesa sociale non si tocca: è una
priorità. Strettamente collegato,
per sensibilità, c’è la scuola.
Questi due capitoli di bilancio
dovranno non indebolirsi, semmai
essere potenziati.Quando
parliamo di spesa sociale, stiamo
parlando di un terzo di bilancio
al tasso di spesa corrente.
Mentre vogliamo lanciare un
nuovo progetto dal punto di vista
turistico, intorno al quale non
abbiamo raccolto in rapporto al
nostro impegno, dal punto di vista
culturale Carbonia ha fatto
passi avanti e ne dovrà fare di
nuovi e sempre più qualificanti.
Abbiamo un teatro che funziona,
siti archeologici importanti, il
museo del carbone. Dobbiamo,
necessariamente, rilanciare il
settore turistico. Ma dobbiamo
trovare strumenti metodici per
poterlo rilanciare. Da molte parti
d’Italia e della Sardegna le città
a quindici chilometri dal mare
funzionano anche dal punto di
vista turistico. Noi dobbiamo
creare le condizioni, speriamo
anche dal punto di vista ricettivo.
Proprio nell’ultimo Consiglio
Comunale abbiamo approvato
due importanti progetti per
la costruzione di due alberghi,
siamo disponibili a verificare se
ci sono altri imprenditori che vogliano
fare delle cose su quel
settore. Carbonia potrebbe diventare
un punto d’approdo turistico,
che mette insieme il mare
e mette insieme le altre questioni
culturali di tipo strettamente più
archeologico antico e industriale,
ambientale, enogastronomico,
paesaggistico.
D) Guardando con occhio critico
la città: qual è il debole di
Carbonia oggi?
R) La città penso che abbia in
qualche modo ripreso e abbia
fatto un salto di qualità in questi
anni, non solamente dal punto di
vista delle opere, perché quelle
sono sempre sotto gli occhi di
tutti. Abbiamo recuperato la voglia
di essere in qualche modo
partecipi del progetto di una città
che cresce e crede in sulle proprie
potenzialità.
D) Si è riconquistata un po’ di
autostima?
R) La voglia di essere cittadini
di Carbonia. Abbiamo fatto tante
iniziative e fino a qualche anno
fa gli abitanti di Carbonia, faccio
un esempio, d’estate andavano
fuori, frequentando altre cittadine
o altri paesi vicino a noi. In
questo momento hanno ripreso
la voglia di stare nella nostra cittadina
e di essere partecipi di
tante iniziative che l’Amministrazione
promuove o stimola.
Tutto questo ci stimola a continuare
a fare, perché vogliamo
dire la nostra con grandi eventi.
Potranno essere spettacoli musicali
o di cultura più strettamente
intesi. Il cittadino, secondo me,
sta riprendendo possesso della
propria città.
D) Tante volte si è scoraggiati
dalla lungaggine della burocrazia.
R) Da quel punto di vista l’Amministrazione
si è dotata in questi
ultimi anni di una struttura
nuova, ma dobbiamo fare passi
avanti ancora fondamentali da
questo punto di vista. Avevamo
una struttura molto vecchia, un
metodo di lavoro ancora non aggiornato,
abbiamo investito negli
ultimi anni nel software e hardware
e naturalmente nei prossimi
anni dovremo sviluppare in
maniera decisa e consistente anche
tutta la questione del rapporto
con il cittadino. Abbiamo
creato un front-office, lo dobbiamo
ampliare ed è una cosa che
sta in qualche modo funzionando.
Però dobbiamo cercare strumenti
e metodi per essere vicini
ai cittadini e dare risposte alle
tante domande che ci vengono
rivolte. Tenendo presente che
noi abbiamo tentato di sviluppare
anche dei servizi che fossero
in qualche modo collegati con
l’Amministrazione, ma sono in
qualche modo autonomi. Ci siamo
attivati per aprire uno sportello
dell’Ufficio delle Entrate,
dell’Inpdap, tanti servizi che in
qualche modo sono delle cose
che molte volte non si vedono,
ma per i cittadini sono molto importanti.
Abbiamo aperto da
qualche mese, forse un anno,
l’Ufficio delle Entrate e ha un
utenza molto importante.
D) Il rapporto con il territorio?
R) Lo terremo sicuramente. C’è
in campo l’Unione dei Comuni,
c’è un rapporto importante con
la Provincia Carbonia-Iglesias.
Abbiamo intenzione, ne ho parlato
anche con alcuni Sindaci, di
continuare nelle azioni che sono
state fatte in questi anni, perché
molte volte l’unità del territorio,
a prescindere dal colore politico,
ha determinato risultati importanti.
Vedi Alcoa, in qualche modo
Eurallumina, che ancora non
sono definite, ma in quei momenti
c’è stata un unità d’intenti
da parte di tutto il territorio. I
Sindaci sono stati in prima linea,
la Provincia è stata in prima linea
e i risultati si sono ottenuti.
D) Giovani e donne in Giunta?
R) Questi giorni mi occuperò
della Giunta. L’intenzione è proporre,
partendo dal presupposto
che vogliamo fare una Giunta
dove siano rappresentate tutt’e
due i sessi, una cosa soddisfacente,
come quella fatta precedentemente.
Vogliamo andare
avanti in quella direzione ed è
mia intenzione nominare in
Giunta anche qualche rappresentante
che sia di un’altra generazione.
La mia è una generazione
di media età. C’è una generazione
più grande che è una generazione
importante, ma la generazione
di trentenni penso che debba
essere giustamente rappresentata
in Giunta, perché è un motore
importante per l’Amministrazione
comunale.
D) Sarà una Giunta politica o
tecnica?
R) Penso che in qualche modo
all’interno dei partiti ci siano
professionalità importanti che
hanno maturato esperienza nel
mondo del lavoro. Penso che
possa essere una Giunta che abbia
anche una forza di tipo politico
importante. Parlerò con tutti
i partiti, ho discusso di questo
con loro prima della campagna
elettorale. Si è presa la decisione
di non parlare di Giunta prima
del tempo giusto: “Pirma vinciamo
le elezioni e il giorno dopo
sulla base dei risultati, parleremo
di Giunta”.
D) Gli Assessori saranno scelti,
quindi, tra gli eletti dal corpo
elettorale?
R) Potranno essere persone elette
e possono essere persone non
elette. Non abbiamo ancora discusso,
però c’è un indicazione
da parte di partiti di fare un discorso
fra il Sindaco e i partiti.