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L'ESAME ARTICOLARE Articolazione carpo-metacarpica

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Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”<br />

Facoltà di Scienze Motorie<br />

Corso di Laurea Magistrale in:<br />

Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute<br />

Biomeccanica speciale e Valutazione funzionale<br />

L’ESAME <strong>ARTICOLARE</strong><br />

Prof.ssa Florence Di Muro<br />

<strong>Articolazione</strong> <strong>carpo</strong>-<strong>metacarpica</strong><br />

È un’articolazione complessa costituita da una serie di<br />

articolazioni a sella tra la superficie distale della<br />

seconda fila delle ossa del <strong>carpo</strong> e la base degli<br />

ultimi quattro metacarpi<br />

Superficie carpale costituita dalle faccette articolari del trapezoide, del<br />

capitato e dell’uncinato ad aspetto ed orientamento diverso l’una<br />

dall’altra;<br />

superficie metacarpale costituita dalla base dei rispettivi metacarpi che<br />

schematicamente si può dire corrispondano il secondo al<br />

trapezoide, il 3° al capitato, il quarto e il quinto all’uncinato.<br />

consentono movimenti di scorrimento<br />

1


Articolazioni meta<strong>carpo</strong>-falangee<br />

Condiloidee<br />

2 gradi di libertà<br />

Segmenti:<br />

meta<strong>carpo</strong>, I falange<br />

Formate dalle articolazioni della<br />

estremità distale delle ossa<br />

metacarpali con la rispettiva<br />

adiacente falange prossimale<br />

Posizione zero<br />

Sul piano frontale l’allineamento delle falangi<br />

rispetto ai singoli metacarpi porterebbe ad un<br />

divaricamento delle dita, consideriamo per<br />

convenzione la posizione 0 quella in cui le dita<br />

sono vicine e parallele all’asse mediano della<br />

mano che passa per il III meta<strong>carpo</strong> e il dito medio<br />

Sul piano sagittale la I falange è allineata sul piano<br />

del meta<strong>carpo</strong> corrispondente<br />

Sul piano trasversale le prime falangi sono in<br />

corrispondenza di ogni meta<strong>carpo</strong><br />

2


Flessione<br />

Avvicina la faccia palmare della I<br />

falange a quella della mano<br />

Ampiezza: 90° per l’indice e va<br />

crescendo dall’indice fino al<br />

quinto dito (maggiore se forzata)<br />

È maggiore se la II e la III falange<br />

sono estese in quanto viene<br />

rilasciata la tensione degli<br />

estensori lunghi delle dita<br />

Fattori limitanti<br />

Tensione della parte posteriore<br />

della capsula articolare, dei<br />

legamenti collaterali (perché<br />

hanno inserzione sulla faccia<br />

dorsale), dei muscoli antagonisti<br />

contatto tra falange prossimale e<br />

meta<strong>carpo</strong><br />

La flessione isolata di un dito è<br />

limitata dalla tensione del<br />

legamento palmare interdigitale<br />

3


Estensione<br />

Avvicina la faccia dorsale della I<br />

falange al dorso della mano per<br />

30-40°<br />

Ampiezza:<br />

Attiva secondo i soggetti, da 30 a<br />

40°<br />

Passiva quasi a 90° nei soggetti con<br />

grande lassità legamentosa<br />

È maggiore se le altre falangi<br />

sono flesse per detensione dei<br />

legamenti lunghi<br />

Fattori limitanti<br />

Tensione della parte anteriore della capsula articolare<br />

e della membrana fibrocartilaginea palmare<br />

(legamento palmare)<br />

Tensione dei flessori<br />

Il detendersi dei legamenti laterali permette i<br />

movimenti di lateralità, l’uno si tende quando<br />

l’altro si detende<br />

4


Esame articolare meta<strong>carpo</strong>-falangee<br />

Secondo alcuni autori è utile un apposito goniometro<br />

semicircolare per misurare la flesso-estensione delle<br />

singole falangi<br />

Esame articolare meta<strong>carpo</strong>-falangee<br />

Paziente seduto con avambraccio (per praticità in<br />

pronazione) – <strong>carpo</strong>-meta<strong>carpo</strong> su un tavolo e le<br />

falangi sporgenti fuori dallo stesso<br />

Goniometro sul piano sagittale, perno a livello della<br />

meta<strong>carpo</strong>-falangea<br />

Si valuta il movimento delle 5 dita complessivamente e<br />

poi una ad una con le falangi escluse in estensione<br />

Angolo supplementare<br />

5


Adduzione-abduzione<br />

Riferimento: piano mediano della<br />

mano, linea assiale che attraversa il<br />

terzo dito<br />

Il dito medio non può abdurreaddurre<br />

per cui parleremo di<br />

inclinazione radiale e inclinazione<br />

ulnare<br />

Ampiezza: varia nelle diverse dita<br />

L’indice, escludendo il pollice,<br />

possiede tra le dita, la più grande<br />

ampiezza dei movimenti nel senso<br />

laterale (30°)<br />

Adduzione<br />

Adduzione, ampiezza: 10-30°<br />

È un movimento sul piano del palmo verso la linea<br />

assiale cioè chiude le dita distese assieme<br />

Fattori limitanti:<br />

Contatto tra dita adiacenti<br />

Tensione legamenti collaterali (movimenti<br />

sensibilmente ridotti nella flessione delle prime<br />

falangi)<br />

6


Abduzione<br />

Abduzione: ampiezza: 40-60° (movimenti più ampi in<br />

direzione ulnare, meno ampi in direzione radiale<br />

È un movimento sul piano del palmo lontano dalla linea<br />

assiale che distanzia ed allarga le dita<br />

Fattori limitanti:<br />

Tensione della fascia e della cute, degli spazi<br />

interdigitali<br />

Tensione legamenti collaterali (movimenti<br />

sensibilmente ridotti nella flessione delle prime<br />

falangi)<br />

Esame articolare<br />

Si misura l’angolo che si forma tra dito medio (asse<br />

mediano) e falange abdotta o addotta<br />

Si utilizza carta e penna<br />

7


Circonduzione<br />

Combinando a dei gradi diversi<br />

di movimento d’abduzione,<br />

adduzione e di estensione,<br />

flessione, l’indice può eseguire<br />

dei movimenti di<br />

circonduzione (limitati<br />

all’interno di un cono di<br />

circonduzione)<br />

Rotazione assiale passiva (circa<br />

60°)<br />

Articolazioni interfalangee<br />

Troclea (o ginglimo angolare)<br />

Un grado di libertà<br />

Segmenti:<br />

IFP: I falange 2, 3, 4, 5° dito<br />

II falange 2, 3, 4, 5° dito<br />

IFD: II falange 2, 3, 4, 5° dito<br />

III falange 2, 3, 4, 5° dito<br />

8


Flessione<br />

L’indice si flette su un piano<br />

direttamente sagittale, verso la<br />

base dell’eminenza tenare;<br />

le ultime tre dita si flettono in una<br />

direzione tanto più obliqua quanto<br />

più si tratta di un dito interno<br />

(massima per il mignolo)<br />

Il vantaggio di questo tipo di<br />

flessione obliqua è che permette<br />

alle dita più interne di opporsi al<br />

pollice, bene quanto l’indice<br />

Flessione<br />

IFP: Avvicina la faccia volare della<br />

seconda falange a quella della prima<br />

Ampiezza: 90 – 135° crescenti dal<br />

primo dito fino al quinto<br />

IFD: Avvicina la faccia volare della<br />

seconda falange a quella della terza<br />

Ampiezza: leggermente inferiore a 90°,<br />

crescente dal secondo al quinto dito<br />

(90° a livello del mignolo)<br />

9


Fattori limitanti la flessione<br />

IFP: contatto tra le falangi media e prossimale;<br />

contatto dei tessuti molli delle falangi media e<br />

prossimale; tensione della parte posteriore della<br />

capsula articolare e dei legamenti collaterali<br />

IFD: tensione della parte posteriore della capsula<br />

articolare, dei legamenti collaterali e del retinacolo<br />

obliquo<br />

Ampiezza<br />

IFP: attiva e passiva: 0°<br />

Estensione<br />

IFD: attiva, nulla o molto debole, passiva, 30°<br />

10


Fattori limitanti estensione<br />

IFP IFD: tensione della parte anteriore della capsula<br />

articolare e del legamento palmare<br />

Movimenti di lateralità<br />

Non esistono movimenti di lateralità attivi<br />

IFP notevolmente stabile<br />

IFD: qualche movimento passivo<br />

11


Interfalangee prossimali<br />

Posizione zero<br />

La seconda falange è il prolungamento della prima<br />

falange sul piano frontale e su quello sagittale<br />

Interfalangee distali<br />

La terza falange è il proseguimento della seconda su<br />

tutti i piani<br />

Esame articolare<br />

Si misura la distanza in cm tra la punta del dito e la<br />

plica palmare media in completa flessione e in<br />

completa estensione delle tre falangi<br />

12


Esame articolare<br />

Paziente in posizione seduta, avambraccio a riposo<br />

sul tavolo in posizione intermedia o in pronazione,<br />

polso e mani in posizione anatomica (estensione di<br />

0° delle articolazioni meta<strong>carpo</strong>falangee e<br />

interfalangee)<br />

Si stabilizza la falange prossimale per valutare<br />

l’articolazione interfalangea prossimale, quella<br />

intermedia per valutare l’articolazione<br />

interfalangea distale<br />

Esame articolare<br />

Per misurare la flessione dell’articolazione interfalangea<br />

l’asse del goniometro deve essere posto sopra la<br />

superficie dorsale dell’articolazione interfalangea<br />

prossimale o distale<br />

Per misurare l’estensione dell’interfalangea prossimale,<br />

l’asse del goniometro deve essere posto sopra la<br />

superficie volare dell’articolazione interfalangea<br />

prossimale o distale<br />

13


Braccio fisso<br />

Esame articolare<br />

IFP: parallelo all’asse longitudinale della falange prossimale<br />

IFD: parallelo all’asse longitudinale della falange media<br />

Braccio mobile<br />

IFP: parallelo all’asse longitudinale della falange media<br />

IFD: parallelo all’asse longitudinale della falange distale<br />

Articolazioni della colonna del pollice<br />

Scafo-trapezoidea: artrodia<br />

permette al trapezio di<br />

effettuare una corta<br />

traslazione verso l’avanti<br />

sulla faccia inferiore che si<br />

appoggia sul tubercolo dello<br />

scafoide: qui si innesca un<br />

movimento di flessione di<br />

modesta ampiezza;<br />

Trapezio-<strong>metacarpica</strong><br />

Meta<strong>carpo</strong>-falangea<br />

Inter-falangea<br />

14


<strong>Articolazione</strong> scafo-trapezoidea<br />

Artrodia<br />

Permette al trapezio di effettuare una corta<br />

traslazione verso l’avanti sulla faccia<br />

inferiore che si appoggia sul tubercolo dello<br />

scafoide: qui si innesca un movimento di<br />

flessione di modesta ampiezza<br />

<strong>Articolazione</strong> trapezio-<strong>metacarpica</strong><br />

<strong>Articolazione</strong> a sella<br />

2 gradi di libertà<br />

Segmenti: trapezio, I meta<strong>carpo</strong><br />

(faccia inferiore del trapezio, base del<br />

primo meta<strong>carpo</strong>)<br />

15


Posizione zero<br />

Il primo meta<strong>carpo</strong> non è parallelo all’asse mediano<br />

della mano, è deviato in avanti di circa 40° ed è in<br />

fuori di circa 30° per l’obliquità degli assi della<br />

trapezio-<strong>metacarpica</strong> rispetto ai piani frontale e<br />

sagittale della mano<br />

Flessione<br />

Componente fondamentale del<br />

movimento di opposizione<br />

Il I meta<strong>carpo</strong> si porta in avanti,<br />

in dentro, in basso fino a<br />

raggiungere il piano sagittale<br />

mediano<br />

Ampiezza: può raggiungere i<br />

60° e si accompagna sempre<br />

ad una rotazione interna che<br />

inizia dopo 1/3 del<br />

movimento<br />

16


Fattori limitanti la flessione<br />

Contatto di tessuti molli fra eminenza tenar e palmo<br />

della mano;<br />

Tensione della parte posteriore della capsula<br />

articolare e delle fibre dei muscoli estensore breve<br />

del pollice e abduttore breve del pollice, e del<br />

legamento dorso-mediale (scafoide-trapezio e<br />

trapezoide)<br />

Estensione<br />

Il primo meta<strong>carpo</strong> si porta indietro in alto e in fuori<br />

Ampiezza: 30-40°<br />

Fattori limitanti<br />

Tensione della parte anteriore della capsula<br />

articolare, delle fibre dei muscoli flessore breve<br />

del pollice e primo interosseo dorsale, del<br />

legamento palmare (parte del movimento avviene<br />

a carico delle intercarpiche)<br />

17


Esame articolare<br />

Paziente seduto, gomito flesso con avambraccio in<br />

posizione intermedia a riposo sul tavolo; polso in<br />

posizione neutra, dita rilassate e il pollice in<br />

posizione anatomica<br />

Asse del goniometro sopra l’articolazione<br />

<strong>carpo</strong><strong>metacarpica</strong>,<br />

braccio fisso parallelo all’asse longitudinale del radio<br />

braccio mobile parallelo all’asse longitudinale del<br />

primo osso metacarpale<br />

differenza tra l’angolo di arrivo e quello di partenza<br />

Esame articolare<br />

18


Abduzione-Adduzione<br />

Movimenti perpendicolari al<br />

piano del palmo della mano<br />

ABDUZIONE: porta in avanti,<br />

in fuori e in alto il I<br />

meta<strong>carpo</strong> su un piano<br />

anteriore rispetto alla mano<br />

Ampiezza: 30-40°<br />

ADDUZIONE: porta in avanti,<br />

in dentro e in basso il I<br />

meta<strong>carpo</strong> su un piano<br />

anteriore rispetto a quello<br />

frontale della mano<br />

Ampiezza: 20-30°<br />

Abduzione-Adduzione<br />

ABDUZIONE<br />

Fattori limitanti: tensione della fascia e della cute del<br />

primo spazio interdigitale e delle fibre dei muscoli<br />

adduttore del pollice e primo interosseo dorsale<br />

ADDUZIONE<br />

Fattori limitanti: contatto di tessuti molli tra pollice ed<br />

indice<br />

19


Esame articolare<br />

Paziente seduto; avambraccio in posizione<br />

intermedia a riposo sul tavolo, con il polso in<br />

posizione neutra e le dita e il pollice rilassati,<br />

pollice a contatto con il secondo osso metacarpale<br />

e la falange prossimale del dito indice<br />

Secondo osso metacarpale stabilizzato<br />

Asse del goniometro posto alla giunzione tra le basi<br />

del primo e secondo osso metacarpale<br />

Braccio fisso parallelo all’asse longitudinale del<br />

secondo osso metacarpale<br />

Braccio mobile parallelo all’asse longitudinale del<br />

primo osso metacarpale<br />

Esame articolare<br />

20


Movimenti del pollice<br />

Il range di rotazione dell’articolazione <strong>carpo</strong><br />

metacarpale è lieve e non si produce in modo<br />

autonomo, deriva da una combinazione di alcuni<br />

movimenti di base<br />

Nel pollice e nel mignolo, l’opposizione è un<br />

insieme di abduzione e flessione con rotazione<br />

mediale delle articolazioni <strong>carpo</strong>-metacarpali e<br />

flessione di quelle meta<strong>carpo</strong>falangee<br />

La circonduzione è un movimento che comprende<br />

flessione, abduzione, estensione es adduzione<br />

eseguiti in successione da quest’articolazione a<br />

sella (cono con base a cerchio)<br />

Art. meta<strong>carpo</strong>-falangea del I dito<br />

Condiloidea<br />

2 gradi di libertà<br />

cui si associa un terzo grado di libertà, la rotazione<br />

della prima falange sul suo asse longitudinale<br />

SEGMENTI: I meta<strong>carpo</strong> (estremità distale), I<br />

falange del I dito (estremità adiacente)<br />

21


Flessione<br />

La prima falange va in alto ed in<br />

dentro<br />

Ampiezza: attiva, 60-70°; passiva<br />

fino a 80-90°<br />

Fattori limitanti: contatto tra primo<br />

osso metacarpale e falange<br />

prossimale; tensione della parte<br />

posteriore della capsula articolare,<br />

dei legamenti collaterale e delle<br />

fibre del muscolo estensore breve<br />

del pollice<br />

Estensione<br />

La prima falange va in alto, in dietro e in fuori fino a<br />

raggiungere l’allineamento con il meta<strong>carpo</strong><br />

Ampiezza: 30-40°<br />

Fattori limitanti: tensione della parte anteriore della<br />

capsula articolare, del legamento palmare e delle<br />

fibre del muscolo flessore breve del pollice<br />

22


Abduzione adduzione<br />

Esame articolare<br />

Inclinazione ulnare<br />

(adduzione)<br />

Inclinazione radiale<br />

(abduzione)<br />

indispensabile al<br />

completamento<br />

della presa<br />

Ampiezza: pochi<br />

gradi<br />

Paziente seduto con gomito flesso, avambraccio in<br />

posizione intermedia a riposo sul tavolo; polso in<br />

posizione neutra con le dita rilassate; le articolazioni<br />

meta<strong>carpo</strong>falangee e interfalangea del pollice estese<br />

Primo osso metacarpale stabilizzato<br />

Asse del goniometro posto sulla faccia dorsale o<br />

laterale dell’articolazione meta<strong>carpo</strong>falangea<br />

Braccio fisso parallelo all’asse longitudinale della<br />

diafisi del primo osso metacarpale<br />

Braccio mobile parallelo all’asse longitudinale della<br />

falange prossimale<br />

23


Rotazione assiale<br />

Ampiezza: pochi gradi di rotazione assiale passiva<br />

che permettono di adattare meglio la presa ad<br />

oggetti di forme e dimensioni diverse<br />

Le possibilità di inclinazione e rotazione<br />

longitudinale della falange dipendono dal suo<br />

grado di flessione: massima in posizione di semiflessione<br />

<strong>Articolazione</strong> interfalangea I dito<br />

Ginglimo angolare<br />

1 grado di libertà<br />

Segmenti: I falange, II falange del I dito<br />

Posizione zero<br />

La II falange è la continuazione della prima su tutti i<br />

piani<br />

24


Flessione<br />

Avvicina la faccia palmare della II<br />

falange alla faccia palmare della I<br />

falange<br />

Ampiezza: attiva: da 75 a 80°, passiva<br />

da 90°<br />

Fattori limitanti: tensione dei<br />

legamenti collaterali e della parte<br />

posteriore della capsula articolare;<br />

contatto tra falange distale, disco<br />

fibrocartilagineo e falange<br />

prossimale<br />

Estensione<br />

Porta in dietro, in alto e in fuori la II falange<br />

Ampiezza: attiva da 5 a 10°, passiva iperestensione<br />

anche di 30°<br />

Fattori limitanti: tensione della parte anteriore della<br />

capsula articolare e del legamento palmare<br />

25


Esame articolare<br />

Paziente è in posizione seduta; il gomito flesso con<br />

l’avambraccio in posizione intermedia a riposo sul<br />

tavolo. Polso in posizione neutra con le dita<br />

rilassate. Articolazioni del pollice estese<br />

Falange prossimale stabilizzata<br />

Asse del goniometro posto sull’articolazione<br />

interfalangea del pollice<br />

Braccio fisso parallelo all’asse longitudinale<br />

della falange prossimale<br />

Braccio mobile parallelo all’asse<br />

longitudinale della falange distale<br />

Esame articolare complessivo del pollice<br />

Paziente seduto<br />

Tenere presente l’obliquità dei piani di movimento<br />

rispetto a quelli di riferimento e della componente<br />

rotatoria che si accompagna alla flessione<br />

Un indice attendibile della motilità complessiva del I<br />

meta<strong>carpo</strong> e delle due falangi si può avere<br />

misurando la distanza in cm tra polpastrello del<br />

pollice e la testa del V meta<strong>carpo</strong> in<br />

flessione+adduzione ed estensione+abduzione<br />

26

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