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Meccanismi e recettori I

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FARMACODINAMICA<br />

•È quella branca della Farmacologia che studia i<br />

meccanismi con cui i farmaci sono in grado di<br />

modificare le funzioni dell’organismo.<br />

•È la scienza che contribuisce a costruire e solidificare<br />

le basi teoriche dell’utilizzo razionale dei farmaci in<br />

ambito terapeutico<br />

Il meccanismo d’azione può essere considerato a 4<br />

differenti livelli:<br />

1. Sistemi corporei<br />

2. Componenti tissutali<br />

3. Costituenti cellulari<br />

4. molecole


Gli effetti di un farmaco sono la conseguenza<br />

della loro interazione con molecole<br />

funzionalmente importanti dell’organismo<br />

Il farmaco non crea nuove funzioni!,<br />

determina piuttosto una modulazione<br />

(aumento o riduzione) di funzioni preesistenti.<br />

Alcuni farmaci possono produrre i loro effetti<br />

solo in virtù delle loro proprietà chimicofisiche:<br />

es . Farmaci antiacidi, sostanze<br />

chelanti, lassativi , surfattanti (disinfettanti)


La maggior parte dei farmaci però produce i suoi<br />

effetti in seguito all’interazione con specifici<br />

componenti tessutali macromolecolari<br />

I principali bersagli molecolari dei<br />

farmaci:<br />

•Recettori (in senso stretto)<br />

•Enzimi<br />

•Molecole di trasporto<br />

•Canali ionici<br />

•Bersagli idiosincratici<br />

•Acidi nucleici


Meccanismo d’azione dei Farmaci<br />

•È dall’interazione tra farmaco e struttura bersaglio<br />

che si avviano le modificazioni biochimiche e<br />

fisiologiche che caratterizzano la risposta al farmaco<br />

(l’effetto farmacologico).<br />

• I siti di legame sono detti Bersagli farmacologici o<br />

più genericamente <strong>recettori</strong> (in maniera più<br />

impropria)<br />

•Molti di questi bersagli sono di natura proteica<br />

(fanno eccezione gli anti microbici e gli anti tumorali che<br />

interagiscono con gli acidi nucleici)


I 4 principali tipi di <strong>recettori</strong> e trasduzione del segnale<br />

1 canali ionici attivati da ligando (<strong>recettori</strong> ionotropici)<br />

2 <strong>recettori</strong> accoppiati a proteina G (<strong>recettori</strong> metabotropici)<br />

3 <strong>recettori</strong> ad attività chinasica<br />

4 <strong>recettori</strong> nucleari<br />

da Annunziato L. e Di Renzo G. “Trattato di Farmacologia capitolo 2 , Idelson-Gnocchi 2010


RECETTORI DI MEMBRANA ED<br />

INTRACELLULARI<br />

• I <strong>recettori</strong> di membrana trasducono il segnale<br />

portato da mediatori idrofilici che difficilmente<br />

passano la membrana cellulare (neurotrasmettitori<br />

classici e peptidici, fattori di crescita ecc.)<br />

• I <strong>recettori</strong> intracellulari trasducono il segnale portato<br />

da ormoni e altri mediatori lipofilici che diffondono<br />

facilmente attraverso le membrane cellulari (ormoni,<br />

Vitamina D ecc.)


• Le due classi di <strong>recettori</strong> differiscono anche<br />

per il meccanismo di trasduzione del segnale<br />

• I <strong>recettori</strong> di membrana trasducono il segnale<br />

generando modificazioni biofisiche e<br />

biochimiche della cellula<br />

• I <strong>recettori</strong> intracellulari, interagendo con tratti<br />

specifici del genoma, portano a modificazioni<br />

dell’espressione genica e quindi della<br />

composizione proteica della cellula


NEUROTRASMETTITORI CON RECETTORI A<br />

TRASDUZIONE DEL SEGNALE VELOCE E<br />

LENTA<br />

Neurotrasmettitore Risposta veloce Risposta lenta<br />

Acetilcolina Nicotinici Muscarinici<br />

GABA GABA A GABA B<br />

Glutammato Ionotropici Metabotropici<br />

Serotonina 5HT 3 5HT 1,2,4,5<br />

ATP P 2X P 2y


La stimolazione da parte di un neurotrasmettitore Legando<br />

specifico per un certo tipo di recettore di tipo 1 o 2 non e’<br />

un evento indifferente<br />

Il recettore ionotro è sempre un unico complesso<br />

molecolare che opera sia il riconoscimento del<br />

ligando che il meccanismo di trasduzione<br />

Il legame col ligando comporta sul sempre:<br />

• una trasduzione del segnale molto rapida<br />

(millisecondi)<br />

• l’apertura del canale<br />

• un flusso di ioni specifici del canale con<br />

velocità prossima alla diffusione in ambiente<br />

acquoso


Il recettore Metabotropico (detto anche GPCR) ha invece<br />

una porzione extracellulare o transmembranale che<br />

opera il riconoscimento del ligando e una che è nella<br />

regione citoplamatica della membrana legata, quando il<br />

recettore non è attivato, alla proteina G.<br />

Il legame col ligando comporta sempre sul<br />

recettore :<br />

• una risposta piu’ lunga e piu’ lenta (secondi)<br />

• un cambiamento conformazionale ed attivazione<br />

della proteina G che diffondono nella membrana<br />

associandosi con gli effettori (canali o enzimi)<br />

• la promozione di secondi messaggeri<br />

• Apertura di canali ionici (Ca 2+ e K +)


I <strong>recettori</strong> canali sono proteine oligomeriche transmembrana<br />

formati da<br />

Ach<br />

Glicina<br />

GABA<br />

Serotonina<br />

5 4 4 3<br />

Glutammato<br />

Aspartato<br />

Kainato<br />

subunità<br />

AMPc<br />

GMPc<br />

ATP


SULLA BASE DELLA CARICA IONICA<br />

Recettori permeabili<br />

ai cationi<br />

I <strong>recettori</strong> canali operati da ligando<br />

possono essere classificati in:<br />

Recettori permeabili<br />

agli anioni


RECETTORE IONI IMPLICATI<br />

Nicotinico Na+ K+ ,anche Ca 2+<br />

GABA A Cl -<br />

GlyRs Cl -


Struttura del recettore nicotinico per l’Ach<br />

da Miyazawa A. et al Nature 423,949,2003


Un Farmaco che si lega ad un recettore e riproduce<br />

gli effetti del ligando endogeno con funzione<br />

regolatoria si chiama<br />

AGONISTA RECETTORIALE<br />

Un Farmaco in grado di prevenire gli effetti di<br />

una sostanza ad attività agonista si chiama<br />

ANTAGONISTA FARMACOLOGICO<br />

Un Farmaco che si lega ad un recettore e determina<br />

effetti biologici opposti a quelli dell’agonista puro si<br />

chiama<br />

AGONISTA INVERSO


Un Farmaco che si lega ad un recettore, ma non<br />

produce effetti farmacologici se non quelli di inibire<br />

l’azione degli agonisti si chiama<br />

ANTAGONISTA RECETTORIALE<br />

(può essere competitivo se i suo sono i effetti sono revertiti<br />

all’aumentare della dose di agonista o non competitivo se non<br />

sono revertiti)<br />

Un Farmaco che si lega ad un recettore ma determina<br />

un azione inferiore a quella dell’agonista puro e<br />

inpresenza di questo si comporta da antagonista si<br />

chiama<br />

AGONISTA PARZIALE


STORIA DEL CURARO<br />

• 1516 Primo rapporto ben documentato sull’esistenza<br />

di un veleno per frecce<br />

• 1648 Il veleno fu chiamato curaro da “curuiri”<br />

• 1850-57 Claude Bernard scopre che il luogo d’azione<br />

del curaro è la placca motrice<br />

• 1865 Preyer ottenne in forma cristallina una curarina<br />

attiva<br />

• 1935 King isolò dal curaro la d-tubocurarina<br />

• 1938 Furono isolati alcaloidi ad azione curarizzante<br />

da differenti specie di Stricnos<br />

• 1943 Dutcher isolò la d-tubocurarina dal<br />

Chondodendron tomentosum


Chondrodendron<br />

tomentosum


Pancuronio<br />

Vecuronio


La perdita di risposta da precedente esposizione<br />

all’agonista si chiama<br />

DESENSIBILIZZAZIONE<br />

DEFINIZIONE<br />

Il termine desensitizzazione o desensibilizzazione si<br />

riferisce al processo in base al quale l’esposizione<br />

persistente a un agonista porta a una riduzione<br />

dell’effetto


La desensitizzazione può essere:<br />

omologa eterologa<br />

L’attivazione<br />

prolungata di un<br />

sistema <strong>recettori</strong>ale<br />

induce la perdita di<br />

attività dell’agonista<br />

L’attivazione prolungata di un<br />

sistema <strong>recettori</strong>ale induce<br />

desensitizzazione anche di altri<br />

<strong>recettori</strong> che utilizzano la<br />

stessa via di trasduzione del<br />

segnale o gli stessi effettori


• Ciascun recettore può andare incontro a<br />

desensitizzazione con modalità proprie.<br />

• Nonostante ciò è possibile riconoscere<br />

meccanismi e strategie comuni di<br />

desensitizzazione all’interno di ciascuna<br />

delle quattro grandi superfamiglie<br />

<strong>recettori</strong>ali


LA DESENSITIZZAZIONE DEI RECETTORI<br />

• Riduzione dell’affinità<br />

PUO’ AVVENIRE PER:<br />

• Incapacità di trasdurre il segnale<br />

• Riduzione del numero di molecole del<br />

recettore (Down regulation)


Recettori Canali<br />

• La desensitizzazione è una proprietà<br />

intrinseca dei <strong>recettori</strong> canali.<br />

• Essa equivale a una riduzione della capacità<br />

di andare incontro al cambio<br />

conformazionale necessario per produrre<br />

l’apertura del canale ionico<br />

transmembranario<br />

• Hanno minor importanza se non nulla la<br />

riduzione dell’affinità per il ligando ( es .per<br />

fosforilazione) e la riduzione del numero di<br />

<strong>recettori</strong> (downregulation)


Recettori Ionotropi a rapida<br />

Trasduzione del segnale<br />

• Colinergici nicotinici<br />

• GABAa<br />

• Per la Glicina<br />

• Per il glutammato MDA e AMPA<br />

• 5-HT3


Struttura e topologia dei <strong>recettori</strong> ionotropici del<br />

glutammato (i GluRs)<br />

da Jin et al. Nature Neuroscience 6, 803 , 2003


Il glutammato si lega probabilmente ai domini S1 e S2<br />

I <strong>recettori</strong> ionotropici MMDA per l’Acido N-metil-D-<br />

Aspartato (conduttanza a Ca ++ e Na + ) vengono attivati<br />

dal legame col glutammato solo dopo rimozione del<br />

blocco da Mg 2- questa consegue alla depolarizzazione di<br />

membrana mediata dall’attivazione di altre due classi di<br />

<strong>recettori</strong> ionotropi per il glutammato che si attivano più<br />

rapidamente (AMPA )<br />

I <strong>recettori</strong> ionotropici AMPA per l’Acido alfa-Amino-3idrossimetil-4-isossazol-proprionico<br />

hanno prevalente<br />

localizzazione postsinaptica inducono rapida<br />

depolarizzazione dopo legame con il glutammato la<br />

depolarizzazione rimuove il blocco da Mg 2- sul recettore<br />

NMDA

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