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Relazione agronomica - Comune di Romano d'Ezzelino

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<strong>Relazione</strong> Agronomica – a cura <strong>di</strong> dott. for. Diego Sonda – dott.ssa for. Silvia Forni – dott. for. Michele Cassol<br />

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sottoposto a mo<strong>di</strong>fiche ed alterazioni che non consentono la presenza <strong>di</strong> elementi<br />

naturali. Tutt’attorno alla zona <strong>di</strong> cava è presente un filare arboreo artificiale,<br />

che ne limita la visione ed abbassa in parte l’impatto visivo sull’ambiente<br />

circostante. Vi è inoltre da segnalare l’ex cava localizzata a Sacro Cuore che<br />

assume una particolare valenza ambientale. La cava si estende per una superficie<br />

<strong>di</strong> circa 11 ha, ricadente in parte anche in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Cassola. Attualmente solo<br />

una minima parte dell’area è ancora utilizzata per la lavorazione inerti, mentre la<br />

restante superficie in parte è utilizzata, in accordo con il Consorzio <strong>di</strong> Bonifica<br />

Pedemontano – Brenta, come bacino <strong>di</strong> raccolta delle acque del Torrente<br />

Cornara, ed in parte è lasciata alla naturale evoluzione, dove si osserva una<br />

<strong>di</strong>screta vegetazione arborea e la presenza specie notevoli della fauna autoctona,<br />

come il tasso ed il gufo reale.<br />

Corsi d’acqua: elementi lineari corrispondenti ai numerosi greti <strong>di</strong> ruscelli e<br />

torrentelli, con deflusso non permanente. Infatti i letti sono asciutti per la<br />

maggior parte dell’anno e si riempiono durante i fenomeni piovosi intesi che<br />

caratterizzano la fascia prealpina; ciò è dovuto al fenomeno <strong>di</strong> permeabilità dei<br />

letti, per lo più ciottolosi e rocciosi, e al tipico carsismo della loro componente<br />

calcarea. La maggior parte dei corsi d’acqua, per lo più ruscelli e piccoli<br />

torrentelli, si localizza lungo le pen<strong>di</strong>ci dei monti che caratterizzano la parte<br />

settentrionale del territorio comunale. Lungo le rive <strong>di</strong> questi ruscelli sono<br />

presenti delle fasce boscate ripariali, costituite da pioppo nero (Populus nigra),<br />

ontano nero (Alnus glutinosa, nocciolo (Corylus avellana), sanguinella (Cornus<br />

sanguinea), frassino maggiore (Fraxinus excelsior), sambuco (Sambucus nigra)<br />

e altre ancora. Nella parte centro - meri<strong>di</strong>onale i corsi d’acqua presenti sono<br />

assai limitati in numero e quelli presenti sono in parte tombinati, specie a ridosso<br />

o nei tratti <strong>di</strong> attraversamento delle zone urbane. Ne risulta che la naturalità<br />

originaria dei corsi d’acqua è del tutto scomparsa, così come la presenza dei<br />

boschetti ripariali, importanti corridoi ecologici, è del tutto assente.<br />

Filari arborei e boschetti: aree boscate lineari e <strong>di</strong> estensione limitata, che si<br />

collocano in maggior parte nei <strong>di</strong>ntorni dei centri abitati e corrispondono a<br />

boschetti interpoderali e a piccole aree boscate su superficie contenuta. Sono<br />

inclusi i boschetti ripariali, come elementi che si collocano lungo i ruscelli o i<br />

greti torrentizi (anche privi d’acqua) presenti nel territorio comunale. Importanti<br />

sono poi i filari arborei, corrispondenti a viali alberati, filari <strong>di</strong> gelsi capitozzati,<br />

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