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Relazione agronomica - Comune di Romano d'Ezzelino

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<strong>Relazione</strong> Agronomica – a cura <strong>di</strong> dott. for. Diego Sonda – dott.ssa for. Silvia Forni – dott. for. Michele Cassol<br />

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8.1.1 Vegetazione<br />

Il suolo e il clima sono le componenti essenziali cui è strettamente connessa la<br />

composizione della copertura vegetale. Oltre che dalla reazione del suolo, essa è influenzata<br />

dal regime d’acqua e dalle sostanze nutritive e dal microclima che determina la successione<br />

della vegetazione in senso verticale.<br />

In Valle Santa Felicita, i terreni sono generalmente poveri <strong>di</strong> sostanze nutritive a causa<br />

dell’elevata pendenza dei suoi fianchi e alla presenza <strong>di</strong> rocce affioranti, anche se l’ampia<br />

variabilità morfologica, dovuta ai numerosi valloni e valli secondarie, fa sì che nel breve tratto<br />

<strong>di</strong> pochi metri si susseguano un’ampia gamma <strong>di</strong> situazioni ambientali; si passa così dal prato<br />

arido alla rupe boscata, al bosco <strong>di</strong> forra, al ghiaione, al bosco. Questa elevata varietà <strong>di</strong><br />

specie vegetali <strong>di</strong>pende anche dalla ripi<strong>di</strong>tà dei versanti, Giuseppe Busnardo scrive: “Tra il<br />

fondovalle e i prati più alti, ad esempio, si verifica una forte <strong>di</strong>fferenza nelle temperature<br />

stagionali: nei pressi della chiesetta de<strong>di</strong>cata a S. Felicita, all’imboccatura orientale della<br />

Valle, si possono trovare dei gruppi d’un cespuglio tipico della macchia me<strong>di</strong>terranea,<br />

l’Alaterno o Legno puzzo (Rhamnus alaternus); in alto invece, nelle vallette <strong>di</strong> Col<br />

Campeggia e del Col Serrai, è già <strong>di</strong>ffusissimo il Faggio (Fagus sylvatica), l’albero per<br />

eccellenza della me<strong>di</strong>a montagna. Ecco che all’interno della stessa valle, sono presenti due<br />

impronte climatiche assai <strong>di</strong>verse”. A conclusione <strong>di</strong> quanto detto, si può capire l’importanza<br />

botanica del Massiccio del Grappa e <strong>di</strong> Valle <strong>di</strong> Santa Felicita.<br />

Un recente stu<strong>di</strong>o condotto da Giuseppe Busnardo e da Cesare Lasen ha rilevato la<br />

presenza accertata <strong>di</strong> ben 1.378 piante vascolari. A queste vanno aggiunte altre specie<br />

“dubbie” (segnalate in passato, ma non ancora confermate), che portano il numero <strong>di</strong> specie a<br />

circa 1.500.<br />

Il numero <strong>di</strong> per sé notevole, se scorporato nelle sue componenti, dà un quadro ancora<br />

più interessante: delle 1.500 specie presenti, ben 78 sono endemiche, cioè specie la cui area<br />

<strong>di</strong>stributiva comprende un territorio ben definito e limitato. Sono perciò entità molto rare che<br />

si possono trovare solo sul Grappa e in pochissimi altri posti: <strong>di</strong> queste 78 specie rare e<br />

notevoli, 8 sono state identificate nella Valla <strong>di</strong> Santa Felicita.<br />

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