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Relazione agronomica - Comune di Romano d'Ezzelino

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<strong>Relazione</strong> Agronomica – a cura <strong>di</strong> dott. for. Diego Sonda – dott.ssa for. Silvia Forni – dott. for. Michele Cassol<br />

___________________________________________________________________________<br />

Per giungere alla determinazione e all’in<strong>di</strong>viduazione delle <strong>di</strong>verse aree che formano la<br />

rete ecologica, sono state in<strong>di</strong>viduate cinque tipologie <strong>di</strong> zonizzazione del territorio, basandosi<br />

anche sulle <strong>di</strong>rettive contenute nel testo del PTRC. Si tratta in sintesi <strong>di</strong>:<br />

• Area nucleo;<br />

• Area tampone;<br />

• Corridoio ecologico;<br />

• Stepping stones;<br />

• Spazio urbano – rurale.<br />

Tutte queste zonizzazioni formano la rete ecologica che si estende su gran parte del<br />

territorio amministrativo, in cui le aree nucleo sono in interconnessione tra <strong>di</strong> loro attraverso<br />

le altre componenti ambientali. Il primario obiettivo della rete ecologica è il mantenimento<br />

delle <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione degli organismi e della vitalità delle popolazioni e delle<br />

comunità vegetali ed animali.<br />

Nello specifico le aree nucleo, attorno al quale si basa l’intero stu<strong>di</strong>o, sono delle aree,<br />

denominate anche no<strong>di</strong> o core areas, che presentano i maggiori valori <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità sulla<br />

base delle segnalazioni nazionali e delle azioni <strong>di</strong> tutela stratificate nel tempo. Esse<br />

corrispondono ad aree protette, Zone <strong>di</strong> Protezione Speciale, Siti <strong>di</strong> Interesse Comunitario, ma<br />

anche ai parchi e i giar<strong>di</strong>ni delle ville presenti sul territorio, nonché l’importante area boschiva<br />

che copre i pen<strong>di</strong>i circostanti la Torre <strong>di</strong> <strong>Romano</strong>.<br />

Si tratta <strong>di</strong> aree ove l’elevato grado <strong>di</strong> naturalità (ve<strong>di</strong> SIC/ZPS) o il minor tenore <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sturbo all’interno del tessuto urbano (parchi e boschi), consente alle <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong><br />

animali <strong>di</strong> utilizzare questi no<strong>di</strong> come aree dove vivere e in<strong>di</strong>viduare al loro interno zone da<br />

a<strong>di</strong>bire come aree <strong>di</strong> riproduzione e ni<strong>di</strong>ficazione.<br />

Anche la ex – cava localizzata a sud <strong>di</strong> Sacro Cuore è stata considerata come punto<br />

strategico per la realizzazione della rete ecologica data la sua attuale rinaturalizzazione<br />

spontanea.<br />

Contigue ai no<strong>di</strong> e ai corridoi ecologici sono state in<strong>di</strong>viduate le aree tampone, zone<br />

cuscinetto o buffer zones, localizzate nelle tipologie <strong>di</strong> sufficiente estensione e naturalità. Esse<br />

sono essenziali per la migrazione, la <strong>di</strong>stribuzione geografica e lo scambio genetico <strong>di</strong> specie<br />

vegetali ed animali e svolgono una funzione <strong>di</strong> protezione ecologica, limitando e filtrando gli<br />

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