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Relazione agronomica - Comune di Romano d'Ezzelino

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<strong>Relazione</strong> Agronomica – a cura <strong>di</strong> dott. for. Diego Sonda – dott.ssa for. Silvia Forni – dott. for. Michele Cassol<br />

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Official alle Rason Vecchie “... per sparasi mazi 130, lire 3 et sol<strong>di</strong> 10”. Persino durante il<br />

Concilio <strong>di</strong> Trento (1545-1563) alcuni padri conciliari, passano per Bassano con il loro<br />

seguito, ebbero modo <strong>di</strong> gustare tra i vari prodotti locali, anche i “sparasi”: così tra <strong>di</strong>scussioni<br />

teologiche e “magnade de sparasi” i padri conciliari promossero, forse, il primo lancio<br />

turistico dell’asparago <strong>di</strong> Bassano, mettendone in risalto soprattutto le virtù <strong>di</strong>uretiche.<br />

In<strong>di</strong>pendentemente dalla vera origine o scoperta dell'asparago bianco, il turione<br />

bassanese si è sempre più <strong>di</strong>ffuso, arrivando ad essere conosciuto e apprezzato in tutto il<br />

mondo.<br />

6.2 Miele del Grappa<br />

L’altro prodotto tipico del territorio è il miele del Grappa. Un gruppo <strong>di</strong> apicoltori della<br />

pedemontana, da più <strong>di</strong> venticinque anni, ha avviato un piano <strong>di</strong> recupero e valorizzazione del<br />

patrimonio apistico presente nella zona, riattivando in modo razionale e produttivo l’antica e<br />

fiorente tra<strong>di</strong>zione dell’apicoltura, che in queste zone ha sempre costituito uno spiccato<br />

interesse ed un interessante momento culturale. Il gruppo degli apicoltori del Grappa si è<br />

costituito in associazione nel 1982 e da allora ha sempre operato in forma organizzata,<br />

collaborando attivamente con tutti gli Enti, Associazioni ed Istituzioni inerenti l’apicoltura,<br />

costruendo anno dopo anno un importante sviluppo e pianificazione del settore apistico<br />

attraverso una precisa identificazione <strong>di</strong> un territorio montano e pedemontano, uniforme per le<br />

con<strong>di</strong>zioni fisiche, climatiche, ambientali e vegetazionali e quin<strong>di</strong> in buon equilibrio con le<br />

esigenze dell’allevamento ed ambientali richieste dalla vita delle api. Su questo territorio è<br />

stato attuato e si continua ad approfon<strong>di</strong>re, uno stu<strong>di</strong>o permanente: Flora – Api – Mieli –<br />

Aambiente. Si tratta <strong>di</strong> una forma costante <strong>di</strong> aggiornamento tecnico, il cui scopo è quello <strong>di</strong><br />

creare una cultura permanente dell’apicoltura e nello stesso tempo accrescere presso gli<br />

apicoltori le capacità tecnico-gestionali degli apiari, creare un rapporto <strong>di</strong> fiducia e attiva<br />

collaborazione reciproca nell’affrontare tutte le problematiche del settore in sinergia con le<br />

istituzioni del territorio, le produzioni agricole tipiche e tra<strong>di</strong>zionali e non ultimo, offrire una<br />

originale e qualitativa forma <strong>di</strong> vita e accoglienza sia al turista sia alla popolazione locale.<br />

Da uno stu<strong>di</strong>o sulle caratteristiche qualitative dei mieli e sulla selezione, l’allevamento e<br />

il potenziamento dei ceppi <strong>di</strong> api regine locali, condotto in collaborazione con il centro<br />

regionale apistico e l’istituto nazionale <strong>di</strong> apicoltura <strong>di</strong> Bologna, si è accertato che le<br />

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