Relazione agronomica - Comune di Romano d'Ezzelino
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<strong>Relazione</strong> Agronomica – a cura <strong>di</strong> dott. for. Diego Sonda – dott.ssa for. Silvia Forni – dott. for. Michele Cassol<br />
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I suoli <strong>di</strong> pianura, intensamente sfruttati dalle coltivazioni, presentano generalmente<br />
contenuti bassi; le frequenti arature e l’assenza <strong>di</strong> copertura vegetale per lunghi perio<strong>di</strong> sono<br />
fattori che contribuiscono al depauperamento della risorsa. Solo in presenza <strong>di</strong> determinati usi<br />
del suolo (prati, vigneti e frutteti inerbiti) si assiste ad un contenuto più elevato <strong>di</strong> sostanza<br />
organica.<br />
Il trend futuro dell’in<strong>di</strong>catore è fortemente legato ai cambiamenti d’uso in quanto il<br />
contenuto <strong>di</strong> carbonio organico aumenta passando da seminativi a colture legnose, se inerbite,<br />
quin<strong>di</strong> a prati e a bosco.<br />
2.3 Azoto<br />
Il rischio <strong>di</strong> potenziale contaminazione delle acque <strong>di</strong>pende da parametri specifici del<br />
territorio, quali le caratteristiche del suolo e del sottosuolo, nonché climatiche e <strong>di</strong> uso del<br />
suolo.<br />
Utilizzando le caratteristiche chimico-fisiche delle principali tipologie <strong>di</strong> suolo<br />
in<strong>di</strong>viduate sulla base della Carta dei Suoli, l’ARPAV ha applicato dei modelli <strong>di</strong> simulazione<br />
del bilancio idrico e azotato (MACRO, SOILN), che considerano anche altre variabili quali i<br />
sistemi colturali e le variazioni climatiche. L’applicazione <strong>di</strong> tali modelli ha permesso <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>viduare sulla base dei flussi idrici alla base del suolo delle classi <strong>di</strong> capacità protettiva dei<br />
suoli; tali classi sono state successivamente incrociate con la stima dell’azoto in eccesso<br />
ricavato dalla <strong>di</strong>fferenza tra i carichi <strong>di</strong> azoto derivanti dall’utilizzo <strong>di</strong> concimi e deiezioni<br />
zootecniche e le asportazioni da parte delle colture. La cartografia prodotta in<strong>di</strong>vidua delle<br />
classi <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> percolazione dell’azoto nelle acque profonde delle aree coltivate <strong>di</strong><br />
pianura.<br />
Il territorio comunale coltivato, ovvero dalle pen<strong>di</strong>ci del Grappa fino alla pianura <strong>di</strong><br />
Sacro Cuore, ad esclusione dei Colli attorno a <strong>Romano</strong>, ricade nella classe molto alto (Figura<br />
5).<br />
Quest’analisi supporta l’inserimento del territorio comunale in area vulnerabile da<br />
nitrati, come in<strong>di</strong>cato nella Delibera Consiglio Regionale n. 62 del 17 maggio 2006.<br />
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