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GIROVAGANDO PER I MONTI DAUNI…

Che l?Italia sia bella e turisticamente esaltante è un fatto universalmente riconosciuto ma pensare che tale patrimonio, unico al mondo, sia noto ai turisti nostrani e non è assolutamente ingannevole. Da sempre il ventaglio di proposte turistiche è essenzialmente lo stesso: i visitatori vengono orientati solo verso poche celebri località e la regione Puglia purtroppo, non fa eccezione. La provincia di Foggia e in particolare i nostri Monti Dauni

Che l?Italia sia bella e turisticamente esaltante è un fatto universalmente riconosciuto ma pensare che tale patrimonio, unico al mondo, sia noto ai turisti nostrani e non è assolutamente ingannevole. Da sempre il ventaglio di proposte turistiche è essenzialmente lo stesso: i visitatori vengono orientati solo verso poche celebri località e la regione Puglia purtroppo, non fa eccezione. La provincia di Foggia e in particolare i nostri Monti Dauni

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<strong>GIROVAGANDO</strong> <strong>PER</strong> I <strong>MONTI</strong> DAUNI…<br />

SAN MARCO LA CATOLA<br />

UN PO’ DI STORIA…<br />

ALTITUDINE: 683 metri s.l.m.<br />

ABITANTI: 1.139<br />

Secondo la tradizione, San Marco la Catola fu fondato da<br />

alcuni reduci della sesta crociata, fatti prigionieri in<br />

Terrasanta e liberati da Federico II nel 1228 con la presa<br />

di Gerusalemme. Costoro seguirono l'imperatore in Puglia e<br />

si stabilirono sulla collina dove sorge il San Marco.<br />

A partire dal il 1860 e il 1863 il territorio circostante San<br />

Marco fu interessato dal fenomeno del brigantaggio, tanto<br />

da indurre l'incaricato del governo, Tenente Connello<br />

Fantoni, ad emanare nel 1862 un decreto di interdizione dei<br />

boschi di San Marco e dei comuni limitrofi ai cittadini, che<br />

vennero impossibilitati a lavorarvi o attraversarlo.<br />

DA VISITARE…<br />

Santuario della Madonna di Josafat: annesso al<br />

convento dei Cappuccini, sorge su un'altura poco<br />

distante dal centro abitato e fu edificato intorno al<br />

1530-1535 sulle rovine di una preesistente abbazia.<br />

Custodisce un bassorilievo ligneo tardo-bizantino<br />

raffigurante la Madonna, venerato col titolo di<br />

Santa Maria di Josafat, che secondo la tradizione fu<br />

portato a San Marco dai fondatori di ritorno dalla<br />

Terrasanta. Nel convento soggiornò San Pio da<br />

Pietrelcina dal 1905 al 1906 e poi nel 1918.<br />

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