GIROVAGANDO PER I MONTI DAUNI
Che l?Italia sia bella e turisticamente esaltante è un fatto universalmente riconosciuto ma pensare che tale patrimonio, unico al mondo, sia noto ai turisti nostrani e non è assolutamente ingannevole. Da sempre il ventaglio di proposte turistiche è essenzialmente lo stesso: i visitatori vengono orientati solo verso poche celebri località e la regione Puglia purtroppo, non fa eccezione. La provincia di Foggia e in particolare i nostri Monti Dauni Che l?Italia sia bella e turisticamente esaltante è un fatto universalmente riconosciuto ma pensare che tale patrimonio, unico al mondo, sia noto ai turisti nostrani e non è assolutamente ingannevole. Da sempre il ventaglio di proposte turistiche è essenzialmente lo stesso: i visitatori vengono orientati solo verso poche celebri località e la regione Puglia purtroppo, non fa eccezione. La provincia di Foggia e in particolare i nostri Monti Dauni
GIROVAGANDO PER I MONTI DAUNI… CASTELNUOVO DELLA DAUNIA UN PO’ DI STORIA… ALTITUDINE: 565 metri s.l.m. ABITANTI: 1.609 Il nome originario del paese fu Castrum Sclavorum o Castelluccio de‟ Sclavis, in quanto fu fondato dagli Schiavoni , popolazioni slave che approdarono sulle coste pugliesi in tre ondate successive nel 642, nell‟871 e nel 926. Nell‟ XI sec. il paese appartenne a Rogerio de‟ Parisio, poi al conte Roberto II di Loritello, che, nel 1118, lo donò con altri sui ben al Vescovo di Bovino. Nel 1273 fu governato dai d‟Alemagna, per passare ai d‟Acerno nel 1291 e tornare nuovamente ai d‟Alemagna, nel 1352. Il paese passò infine nelle mani dei potenti de‟ Sangro, sotto i quali divenne marchesato, mutando il suo nome originario in Castelnuovo, e ai quali appartenne fino al 1806. Tra il 1468 ed il 1476 si riversò nell‟abitato un cospicuo numero di profughi albanesi, sfuggiti ai massacri compiuti nella loro terra dai Turchi. Tra differenze e continui episodi di insofferenza, la difficile coesistenza di questi profughi con la comunità etnica si protrasse sin oltre i primi decenni del 1500, quando gli Albanesi abbandonarono l‟abitato per popolare il vicino casale di Casalvecchio di Puglia. DA VISITARE… Chiesa Matrice Maria SS. delle Murge: costruita verso la fine del XII sec., custodisce ancora oggi 34
GIROVAGANDO PER I MONTI DAUNI… opere scultoree e pittoriche di pregevole fattura, tra cui l‟organo del 1600 e magnifiche tele del XVII sec. e XVIII sec. Chiesa e Convento di Santa Maria Maddalena: la sua costruzione ebbe inizio nel 1579, anche se nei secoli successivi la struttura è stata modificata nell‟aspetto con aggiunta di vari motivi ornamentali. E‟ possibile ammirare al suo interno un‟interessante esposizione di arredi e paramenti sacri di varie epoche. Chiesa di Maria SS. Incoronata: eretta nel 1703, venne consacrata nel 1717 dal Cardinale Orsini Arcivescovo di Benevento. Vi si conservano una bella statua lignea della Madonna Incoronata, degli inizi del XVIII sec., la grande pala raffigurante la “Vergine Incoronata Regina tra i santi Donato 35
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CASTELNUOVO DELLA DAUNIA<br />
UN PO’ DI STORIA…<br />
ALTITUDINE: 565 metri s.l.m.<br />
ABITANTI: 1.609<br />
Il nome originario del paese fu Castrum Sclavorum o<br />
Castelluccio de‟ Sclavis, in quanto fu fondato dagli<br />
Schiavoni , popolazioni slave che approdarono sulle coste<br />
pugliesi in tre ondate successive nel 642, nell‟871 e nel 926.<br />
Nell‟ XI sec. il paese appartenne a Rogerio de‟ Parisio, poi al<br />
conte Roberto II di Loritello, che, nel 1118, lo donò con<br />
altri sui ben al Vescovo di Bovino. Nel 1273 fu governato dai<br />
d‟Alemagna, per passare ai d‟Acerno nel 1291 e tornare<br />
nuovamente ai d‟Alemagna, nel 1352. Il paese passò infine<br />
nelle mani dei potenti de‟ Sangro, sotto i quali divenne<br />
marchesato, mutando il suo nome originario in Castelnuovo,<br />
e ai quali appartenne fino al 1806.<br />
Tra il 1468 ed il 1476 si riversò nell‟abitato un cospicuo<br />
numero di profughi albanesi, sfuggiti ai massacri compiuti<br />
nella loro terra dai Turchi. Tra differenze e continui<br />
episodi di insofferenza, la difficile coesistenza di questi<br />
profughi con la comunità etnica si protrasse sin oltre i primi<br />
decenni del 1500, quando gli Albanesi abbandonarono<br />
l‟abitato per popolare il vicino casale di Casalvecchio di<br />
Puglia.<br />
DA VISITARE…<br />
Chiesa Matrice Maria SS. delle Murge: costruita<br />
verso la fine del XII sec., custodisce ancora oggi<br />
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