relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2009

perdita attesa e del capitale assorbito; nei casi in cui tale analisi fornisca risultanze
insoddisfacenti rispetto a quelle medie per tipologia di attività, si
intraprendono adeguate iniziative volte ad aumentare i margini e/o a contenere
la rischiosità.
Quest’ultima, tra gli altri fattori, dipende dalla cosiddetta LGD (Loss
Given Default), che esprime la percentuale di perdita in caso d’insolvenza.
Della stessa, nel corso del semestre, è stata completata la ristima, al fine di
conformarsi intieramente al quadro normativo di Basilea II. È immediatamente
seguita un’attività di trasposizione dei modelli in ambienti di simulazione
dipartimentale, che ne ha consentito un’analisi d’impatto prima del rilascio
definitivo e una valutazione prudenziale circa le modalità di inclusione degli
effetti della corrente congiuntura. In seconda battuta, al fine di renderli disponibili
alla rete, è stata avviata in ambiente «elaboratore centrale» l’implementazione
dei citati modelli. Con l’obiettivo di rendere maggiormente efficienti
le attività di calcolo del rating interno, si è provveduto allo sviluppo di una
nuova procedura informatica per gli appartenenti ai segmenti Grandi Imprese
– con fatturato superiore a cinquanta milioni di euro – e Imprese pubbliche.
Quanto ai rischi operativi, sono proseguite le attività di rilevazione
quantitativa delle perdite messa a regime anche per quanto attiene alla controllata
elvetica e di valutazione qualitativa, supportata dall’impiego di pertinenti
indicatori, dei punti critici dei processi aziendali.
Ha gradualmente consolidato il proprio ruolo nell’ambito del sistema
dei controlli interni la funzione di conformità della Capogruppo. Tra l’altro,
merita evidenza l’effettuazione, in collaborazione col servizio ispettorato, di
periodiche ispezioni ai vari comparti del servizio finanza della sede centrale.
Di rilievo è stato anche il contributo alla revisione della policy aziendale e
in tema di registro sui conflitti di interesse; alla policy sugli incentivi nella prestazione
dei servizi di investimento; a quella per la gestione dei rischi di riciclaggio
e di finanziamento del terrorismo; all’aggiornamento del codice di autodisciplina.
Componenti della funzione hanno poi collaborato ai fini del corretto
recepimento di normative soprattutto attinenti alle relazioni con la clientela.
Viepiù impegnativa, accanto al fare, l’attività di rendicontazione, in
tema di rischi, verso il pubblico o specifici soggetti esterni.
Ampia, innanzitutto, l’informativa resa nella Parte E della nota integrativa
al bilancio 2008 e nel relativo resoconto degli Amministratori.
Nel mese di marzo è stato pubblicato sul sito internet della Capogruppo,
in omaggio alla nuova disciplina nota come «terzo pilastro» di Basilea II,
l’«Informativa al pubblico ai sensi della circ. n. 263 del 27/12/2006», recante,
secondo schemi predeterminati, informazioni inerenti all’adeguatezza patrimoniale,
all’esposizione ai rischi e alle modalità di identificazione, misurazione
e gestione degli stessi.
In aprile è stato trasmesso alla Banca d’Italia il secondo «Resoconto
ICAAP», finalizzato alla valutazione, attuale e prospettica – quest’ultima
basata su un Piano di sviluppo pluriennale opportunamente elaborato –, del
capitale detenuto dalla banca in relazione ai rischi assunti, misurati secondo
gli approcci regolamentari. Anche grazie ai prevedibili benefici derivanti
dalla recente adozione dei rating esterni rilasciati dalla società Lince e
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Banca Popolare di Sondrio