relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2009

to da liquidità e snellezza operativa –, la componente in valuta ha segnato
-31,81%, in ragione della contingente situazione dei tassi che ha indotto la
clientela a privilegiare altri strumenti di investimento. Per le ragioni sopra
accennate, i pronti contro termine hanno a loro volta patito un calo del 45,34%
a 1.233 milioni. Di rilievo la crescita dei prestiti obbligazionari, passati a 1.583
milioni, +8,19%; in discreto progresso i depositi a risparmio, +6,56%, mentre
gli ormai marginali certificati di deposito hanno segnato -24,66%.
Il risparmio gestito, dopo aver pesantemente risentito della difficile
situazione generale, che ha colpito in particolare il settore dei fondi di investimento,
nel semestre in esame ha in parte recuperato terreno, posizionandosi
a valori di mercato a 4.033 milioni, +8,67%.
IMPIEGHI
Il rilevante peggioramento del ciclo economico ha fra l’altro evidenziato
due esigenze a prima vista contrastanti: da un lato la necessità degli operatori
economici di continuare a godere in misura adeguata del credito bancario,
dall’altro l’imperativo per le banche di tutelare in maniera ancor più
stringente la qualità dell’erogato.
Una contrapposizione in realtà solo apparente, perché nell’interesse
dello stesso sistema economico non si può certo chiedere alle banche di allentare
la prudenza nell’erogazione del credito. Che ne sarebbe della stabilità del
sistema e della fiducia dei depositanti? Come è stato autorevolmente sottolineato,
un sistema bancario sano è condizione indispensabile per lo sviluppo.
Quello che le banche devono dunque fare è valutare sempre più attentamente
il merito creditizio, avendo ben presente la validità delle iniziative
economiche che si vanno a finanziare, alla luce della generale situazione
congiunturale, del contesto economico e sociale di appartenenza e delle capacità
imprenditoriali dei soggetti finanziati.
Un compito cui il nostro Gruppo ha da sempre inteso adempiere, valorizzando
al massimo i tratti distintivi che ci derivano dalla peculiare struttura
societaria, dall’intenso radicamento sul territorio, dalla missione sociale
che ci pone naturalmente al servizio delle comunità locali.
Tale impegno è valso a incrementare anche nel periodo in esame l’attività
creditizia, rafforzando i legami con la sana e dinamica imprenditoria e
con le famiglie. Tutto ciò è stato accompagnato dal costante miglioramento
degli strumenti e delle metodologie utili per la corretta e approfondita valutazione
del merito creditizio, consapevoli d’altro canto della necessità di integrare
i risultati così ottenuti con la diretta conoscenza del cliente, dell’impresa,
delle dinamiche locali. Ci agevolano modelli organizzativi e sistemi
decisionali sperimentati negli anni, snelli e veloci, idonei soprattutto a valorizzare
tutte le informazioni raccolte sul territorio.
Un modus operandi fatto proprio nella Confederazione Elvetica dalla
controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, che, fin dalle sue origini
nel 1995, svolge a tutto tondo la propria azione di banca, dedicando attenzione
e risorse al fondamentale settore del credito; e ne è una eloquente testimo-
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Banca Popolare di Sondrio