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ELETTROSTATICA Notazioni vettoriali ed ... - Cm-physmath.net

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Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 16<br />

Unità 2<br />

<strong>ELETTROSTATICA</strong><br />

<strong>Notazioni</strong> <strong>vettoriali</strong> <strong>ed</strong> espansione in serie di multipoli<br />

Introduzione<br />

Hai già studiato gran parte dei concetti fisici presenti in questa Unità, ad esempio, i concetti di<br />

carica e di distribuzione di carica di volume, ρ , la legge di Coulomb, il campo elettrostatico, E ,<br />

il potenziale elettrostatico, Φ , la legge di Gauss-Maxwell e il dipolo elettrico, p .<br />

Sai anche eseguire calcoli semplici utilizzando tutti questi concetti dal tuo corso di Fisica<br />

(Generale) 2. In questa Unità, tali concetti sono rivisti da un punto di vista matematico più<br />

sofisticato di quanto tu non abbia fatto in prec<strong>ed</strong>enza. Ad esempio, l’Analisi Vettoriale viene<br />

impiegata più estensivamente. Inoltre, vengono scritte espressioni per la legge di Coulomb, per il<br />

campo elettrostatico E e per il potenziale elettrostatico Φ rispetto a un sistema di coordinate<br />

arbitrario piuttosto che relativo alla posizione dove la forza o il campo o il potenziale elettrostatici<br />

siano calcolati.<br />

Inoltre, in questa Unità, viene generalizzato l’argomento del dipolo elettrico attraverso il concetto<br />

di espansione in serie di multipoli o, più brevemente, di espansione di multipolo.<br />

Con un’espansione di multipolo, il campo e il potenziale elettrostatici di una distribuzione di carica<br />

arbitraria sono approssimabili a un grado qualsiasi di accuratezza. Ciò richi<strong>ed</strong>e l’introduzione dei<br />

concetti di momento di monopolo, momento di dipolo, momento di quadrupolo, etc., di una<br />

distribuzione di carica. I momenti di una distribuzione di carica sono molto importanti nelle<br />

valutazioni quantitative fini.<br />

Obiettivi<br />

Essere in grado di eseguire quanto segue senza libri o appunti, salvo indicazione esplicita diversa:<br />

1. definire o spiegare, con una o due frasi e usando equazioni esplicative, se necessario,<br />

ciascuno dei termini e concetti seguenti, discussi in RMC:<br />

Densità di carica di volume, ρ ( r ) : v. Eq. (2-3);<br />

Momento di monopolo elettrico, Q<br />

(i.e., la carica elettrica totale):<br />

v. il primo integrale<br />

nell’espansione (2-48);<br />

Densità di carica superficiale, σ ( r ) : v. Eq. (2-4);<br />

Momento di dipolo elettrico, p( r ) : v. Eq. (2-50);<br />

Momento di quadrupolo elettrico, ij Q : v. Eq. (2-52);<br />

2. scrivere a memoria le espressioni formali della legge di Coulomb della forza esercitata su<br />

una carica-test da una distribuzione arbitraria di carica, Eq. (2-7), e del campo e del<br />

potenziale elettrostatici di una distribuzione arbitraria di carica, Eq. (2-8) e (2-15);<br />

3. scrivere all’istante la relazione tra il campo elettrostatico e il suo potenziale, i.e.,<br />

E( r) = −∇∇∇∇<br />

Φ ( r)<br />

;


Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 17<br />

4. scrivere a memoria la legge di Gauss-Maxwell in forma integrale, Eq. (2-25), e in forma<br />

differenziale, Eq. (2-28), ricavando tali forme l’una dall’altra m<strong>ed</strong>iante il Teorema della<br />

divergenza, Eq. (1-37);<br />

5. nel caso del dipolo elettrico semplice, ricavare la forma approssimata (al 1.o ordine vs. la<br />

separazione l del dipolo) del campo elettrostatico, Eq. (2-36), e del potenziale elettrostatico,<br />

Eq. (2-39), a partire dalle loro forme esatte rispettive;<br />

6. calcolare i momenti di monopolo, di dipolo e di quadrupolo per una distribuzione di carica<br />

assegnata. Calcolare, per una distribuzione di carica data, forme approssimate del potenziale<br />

elettrostatico a grande distanza dalla distribuzione di cariche-sorgente.<br />

Proc<strong>ed</strong>imenti<br />

1. Leggi il Capitolo 2 in RMC;<br />

2. Scrivi i termini e le equazioni necessarie per gli Obiettivi 1, 2 e 3.<br />

3. Scrivi i dettagli della determinazione della forma differenziale della legge di Gauss-Maxwell,<br />

come essa è presentata alle p. 35-38, dall’Eq. (2-25) all’Eq. (2-28).<br />

Tale determinazione può essere invertita, incominciando con la forma differenziale della<br />

legge di Gauss-Maxwell e ricavandone la forma integrale equivalente.<br />

4. Scrivi la determinazione della forma approssimata del campo elettrostatico di un dipolo<br />

elettrico semplice, Eq. (2-36), al 1.o ordine della separazione l del dipolo, a partire dalla<br />

forma esatta del campo elettrostatico, Eq. (2-32). Seguendo i suggerimenti a p. 39, è utile<br />

ricordare l’M-espansione binomiale, valida per x < 1 ∧ α ∈ RRRR ,<br />

α α ( α − 1)<br />

2<br />

( 1 + x) = 1 + αx<br />

+ x + … .<br />

2!<br />

Così, quando | l | | r − r ′ | ≪ 1 ∧ α ≡ − 3 2,<br />

risulta,<br />

−3 2 −3<br />

2<br />

2<br />

⎡ 2( r − r′ ) ⋅ ⋅ l l ⎤ ⎡ 2( r − r′ ) ⋅ ⋅ l ⎤ 3(<br />

r − r′ ) ⋅<br />

⋅ l<br />

⎢1 − + ≈ − ≈ +<br />

2 2<br />

| − ′ | | − ′ |<br />

⎥ ⎢<br />

1 2<br />

| − ′ | ⎥<br />

1<br />

2<br />

⎣ r r r r ⎦ ⎣ r r ⎦ | r − r′<br />

|<br />

al 1.o ordine in l . Inoltre,<br />

p : = lim ql<br />

.<br />

l → 0<br />

q → +∞<br />

Questi risultati sono usati nei calcoli. Scrivi i passaggi del calcolo della forma approssimata<br />

del potenziale elettrostatico, Eq. (2-39), al 1.o ordine nella separazione l del dipolo, a partire<br />

dalla forma esatta del campo elettrostatico.<br />

5. Scrivi l’espressione della forma approssimata del potenziale elettrostatico, Eq. (2-48), di una<br />

distribuzione arbitraria di carica a partire dalla forma esatta del potenziale, Eq. (2-45).<br />

Questa espressione richi<strong>ed</strong>e qualche commento. La carica è localizzata nel volume V con<br />

densità ρ ( r ′ ) , come mostrato in RMC, p. 41, Fig. 2-10.<br />

Supponi che d sia una lunghezza caratteristica dell’estensione spaziale del volume V e,<br />

preso r come punto di osservazione (o punto-campo) tale che r′ r d r ≪ 1 , con


′ ≡ | r′ | ∧ r ≡ | r | , esegui l’espansione di<br />

Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 18<br />

2<br />

⎡ r ⎤<br />

−1 2 2 −1 2 ⎛ 2r<br />

⋅ r′<br />

′ ⎞<br />

| r − r′ | ≡ ( r − 2r ⋅ r′<br />

+ r′ ) ≡ r ⎢1 − ⎜ − 2 2 ⎟⎥<br />

⎣ ⎝ r r ⎠⎦<br />

2<br />

in potenze dir ′ r . I termini dell’espansione che coinvolgono potenze superiori di ( r′ r)<br />

sono trascurati nelle Eq. (2-46) e (2-47) in RMC.<br />

Pertanto, il risultato finale approssimato per il potenziale può essere espresso come<br />

3 3<br />

1 ⎛Q p ⋅ r 1 x ix j ⎞<br />

Φ ( r)<br />

≈ ⎜ + + ∑ ∑ Q ij ⎟ , (1)<br />

3 5<br />

4πε 0 ⎝ r r 2 i = 1 j = 1 r ⎠<br />

dove si riconoscono i primi tre momenti elettrostatici:<br />

∫ ∫ r è il momento di monopolo, i.e., la carica totale in V (uno scalare),<br />

Q ≡ dQ′ = ρ ( ′ ) dv′<br />

V V<br />

p ≡ ∫ r′ ρ ( r ′ ) dv′<br />

è il momento di dipolo (un vettore),<br />

V<br />

2<br />

∫ ( 3 δ ) ρ ( )<br />

Q ≡ Q = x′ x′ − r′ r ′ dv′<br />

è la ij -componente (uno scalare) del momento di<br />

ij ji i j ij<br />

V<br />

quadrupolo. Formalmente, si può considerare Q ij come l’elemento ij -esimo di una matrice<br />

quadrata simmetrica 3 × 3 , Q, che rappresenta il tensore di quadrupolo elettrico. Con i<br />

simboli x′ ≡ x′<br />

1 , x′ ≡ y′<br />

2 , x′ ≡ z′<br />

3 e tenuto conto della presenza dell’elemento generico δ ij<br />

della matrice identità I 3 , i.e., il tensore di Kronecker di dimensione 3, si scrive, e.g.,<br />

2 2 2 2 2 2 2<br />

∫ ⎡3 ( ) ⎤ ∫ ( 2<br />

)<br />

Q = x′ − δ x′ + x′ + x′ ρ ( ′ ) dv′ ≡ x′ − x′ −x<br />

′ ρ ( ′ ) dv′<br />

11 ⎣ 1 11 1 2 3 ⎦<br />

r 1 2 3 r ,<br />

V V<br />

∫ ∫<br />

2<br />

Q ≡ Q = ( 3x′<br />

x′ − δ r′ ) ρ ( r′ ) dv′ ≡ 3 x′ x′ ρ ( r ′ ) dv′<br />

, etc. .<br />

12 21 1 2 12<br />

V V<br />

Inoltre, ricordando che la traccia, tr , di una matrice quadrata è la somma dei suoi elementi<br />

diagonali, è facile verificare un risultato importante relativo alle caratteristiche di simmetria<br />

intrinseche al modello dell’Elettrostatica classica, i.e., che il tensore di quadrupolo è a traccia<br />

nulla,<br />

∑<br />

i =<br />

3<br />

1<br />

1 2<br />

tr Q ≡ Qii<br />

= 0 .<br />

Infatti, per una distribuzione generalmente continua di volume di cariche elettriche, risulta<br />

= x′ − r′ ⌠<br />

′ dv′ ≡<br />

⎛<br />

x′ − r′ ⎞<br />

′ dv′<br />

=<br />

⌡ ⎝ ⎠<br />

3 3<br />

⌠ ⎛ 2 2 ⎞<br />

2 2<br />

= ⎮ ⎜3∑ x′ i − r′ ∑ δ ii ⎟ ρ ( r ′ ) dv′ = ∫ ( 3r′ − 3r′<br />

) ρ ( r ′ ) dv′<br />

= 0 .<br />

⌡V ⎝ i = 1 i = 1 ⎠<br />

V<br />

3 3 3 3<br />

2 2 2 2<br />

∑ Qii ∑ ∫ ( 3 i δ ii ) ρ ( r ) ⎮ ⎜3∑ i ∑ δ ii ⎟ ρ ( r )<br />

i = 1 i = 1 V V i = 1 i = 1<br />

Distribuzioni generalmente continue sia di superficie che di linea e distribuzioni discrete di<br />

cariche elettriche portano, rispettivamente, alle uguaglianze nulle analoghe<br />

3 3<br />

∑ ∑ ∫<br />

ii i ii<br />

i = 1 i = 1 S<br />

2 2 2 2<br />

( 3x′ δ r′ ) σ ( ′ ) da′ … ∫ ( 3r ′ 3r′<br />

)<br />

Q = − r = = − σ ( r ′ ) da′<br />

= 0 ,<br />

S<br />

−1<br />

2


3 3<br />

∑ ∑ ∫<br />

ii i ii<br />

i = 1 i = 1 L<br />

2 2 2 2<br />

( 3x′ δ r′ ) λ ( ′ ) ds′ … ∫ ( 3r′ 3r<br />

′ )<br />

Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 19<br />

Q = − r = = − λ ( r ′ ) ds′<br />

= 0,<br />

3 3 n<br />

n<br />

2 2 2 2<br />

∑ Qii<br />

= ∑ ∑ ( 3x′ i, k − δ iir′ k ) q k = … = ( 3r ′ k − 3r′<br />

k )<br />

i = 1 i = 1 k = 1<br />

∑<br />

k = 1<br />

L<br />

q<br />

k<br />

= 0 ,<br />

avendo indicato con λ ( r ′ ) la distribuzione di carica lungo la linea L mentre k è l’indice<br />

corrente sulle n cariche discrete.<br />

Gli sviluppi in serie dei campi Φ ( r ) e E( r ) ( ≡ −∇∇∇∇ Φ ( r)<br />

) sono detti espansioni di multipolo.<br />

Ovviamente, le approssimazioni di entrambi migliorano quanto maggiore è il numero dei<br />

termini consecutivi delle espansioni inclusi.<br />

Il termine successivo a quello di quadrupolo è il momento di ottupolo, importante in Fisica<br />

Nucleare e in Fisica dei Solidi. Più raramente, il momento di esadecupolo (i.e., di 16-polo) si<br />

incontra nella teoria della Struttura Nucleare.<br />

Il momento di monopolo corrisponde, semplicemente, alla carica totale presente in V .<br />

6. Risolvi, a testo chiuso e senza consultarne preventivamente le soluzioni fornite, i problemi<br />

seguenti in RMC:<br />

Problemi 2-5, 2-21, 2-22, 2-26.<br />

Quando avrai risolto i problemi del<br />

Proc<strong>ed</strong>imento 6 in modo soddisfacente,<br />

sarai idoneo per affrontare i Test A e B<br />

dell’Unità di studio 2. Anche di questi,<br />

non dovrai consultare preventivamente le<br />

soluzioni fornite.


Soluzione 2-5<br />

Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 20<br />

Soluzioni dei problemi assegnati<br />

(Proc<strong>ed</strong>imento 6)<br />

(a) Con riferimento all’integrale di superficie nell’Eq. (2-8) in RMC, si costruiscono i termini<br />

r ≡ zˆz<br />

(z 0 , posizione, non distanza), r′ ≡ ρ′ ˆ ρρρρ = ρ′ ( xˆ cosϕ ′ + ˆy<br />

sinϕ′<br />

) ,<br />

r − r′ = zˆz − ρ′ ( xˆ cosϕ ′ + ˆy<br />

sinϕ′<br />

) ,<br />

3<br />

| r − r′ |<br />

2 2 2 3 2 2 2 3 2<br />

≡ [ z + ρ′ ( xˆ cosϕ ′ + ˆy<br />

sinϕ<br />

′ ) ] = ( ρ′<br />

+ z ) ,<br />

dQ′ ≡ σdS = σ ρ′ dρ′ dϕ′<br />

.<br />

Pertanto, considerando z invariante vs. l’integrazione, si calcola<br />

2π<br />

1 ⌠ r − r′<br />

σ ⌠ ⌠ zˆz<br />

− ρ′ ( xˆ<br />

cosϕ<br />

′ + ˆy sinϕ′ )<br />

E(<br />

z) = ⎮ dQ′ = dϕ′ ρ′ dρ′<br />

3<br />

⎮<br />

4π ε ⌡S<br />

| − ′<br />

0 r r | 4π<br />

ε<br />

⎮ 2 2 3 2<br />

0 ⌡ ⌡<br />

( ρ′ + z )<br />

0<br />

2π<br />

σz ⌠ ρ′ dρ′<br />

ˆ dϕ′<br />

⌠<br />

≡ z<br />

π ε<br />

⎮ ⎮<br />

,<br />

2 2 3 2<br />

4 ⌡ ⌡0<br />

( ρ′<br />

+ z )<br />

0 0<br />

R<br />

R R<br />

0<br />

R<br />

poiché i termini integrandi goniometrici danno<br />

contributo nullo alla ϕ′ -integrazione,<br />

2 2<br />

σz 1 ⌠ d( ρ′ + z ) σz ( −2) σ z<br />

ˆ ˆ<br />

⎡ ⎤<br />

= z ⎮<br />

= z = −<br />

ˆ<br />

ε ( ρ′ + z ) ε ( ρ′ + z ) ε ⎢<br />

1<br />

2 2 3 2 2 2 1 2 2 2 1 2<br />

( R + z ) ⎥<br />

z .<br />

2 0 2 ⌡0<br />

4 0 2<br />

ρ = 0 0 ⎣ ⎦<br />

Si noti come, per R → + ∞ , si ottenga il risultato elementare ben noto della lamina carica<br />

infinitamente estesa.<br />

(b) Analogamente, la preparazione dell’integrale di volume nell’Eq. (2-8) in RMC, riferito a una<br />

geometria cilindrica, richi<strong>ed</strong>e le specificazioni seguenti:<br />

assegnata l’origine nel centro del cilindro, la coordinata di distanza assiale per le sorgenti è<br />

indicata con ξ′ per evitare confusione con la densità di carica di volume ρ ,<br />

r ≡ 0 , r′ ≡ ξ′ ( xˆ cosϕ′ + ˆy sinϕ′ ) + z′<br />

ˆz<br />

,<br />

r − r′ = − [ ξ′ ( xˆ cosϕ ′ + ˆy sinϕ′ ) + z′<br />

ˆz<br />

] ,<br />

3 2 2 2 3 2 2 2 3 2<br />

| r − r′ | ≡ [ ξ′ ( xˆ cosϕ ′ + ˆy<br />

sinϕ′ ) + z′ ] = ( ξ ′ + z′<br />

) ,<br />

3<br />

dQ′ ≡ ρ( z) d r = ( ρ + βz ′ ) ξ′ dξ ′ dϕ′ dz′<br />

.<br />

Pertanto, si calcola<br />

0<br />

q ⌠ − r′ q − ξ′ ( ˆ cosϕ′ + ˆ sinϕ′<br />

) − z′<br />

ˆ<br />

( ) dQ′ ⌠ x y z<br />

F 0 = ⎮ = ( ρ + βz′ ) ξ′ dξ′ dϕ′ dz′<br />

3 ⎮<br />

2 2 3 2<br />

0<br />

4π ε ⌡V | ′ | π ε ⌡V<br />

( ξ′<br />

+ z′<br />

0 r 4 0<br />

)<br />

L 2 R<br />

2π<br />

⌠<br />

q<br />

⌠ 2<br />

2<br />

⌠ ⎡ ξ′ ( ρ βz ′ ) cosϕ<br />

′<br />

0 +<br />

ξ ′ ( ρ βz′ ) sinϕ′<br />

0 +<br />

= − ⎮ dz′ ⎮ ξ′ dξ′ ⎮ dϕ′<br />

⎢ xˆ<br />

+ ˆy<br />

+<br />

2 2 3 2<br />

2 2 3 2<br />

4π<br />

ε ( ξ ′ + z′<br />

0 ⎮ ⎮ ⎮ ⎢⎣<br />

)<br />

( ξ′<br />

+ z′<br />

⌡<br />

)<br />

⌡ ⌡0<br />

0<br />

−L<br />

2<br />

ρ ξ′<br />

z′<br />

0<br />

+ ˆz<br />

( ξ′<br />

+ z′<br />

)<br />

2 2 3 2<br />

2<br />

βξ ′ z′<br />

⎤<br />

+ ˆz<br />

⎥ .<br />

2 2 3 2<br />

( ξ′<br />

+ z′<br />

) ⎥⎦


Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 21<br />

Il primo e il secondo addendo integrando danno contributo nullo nella ϕ′ -integrazione; il terzo,<br />

invece, dà contributo nullo nella z′ -integrazione, essendo una funzione dispari vs. l’intervallo<br />

simmetrico [ − L 2, L 2 ] .<br />

Pertanto, dopo l’integrazione elementare vs. ϕ′ del quarto termine integrando, si scrive<br />

L 2<br />

R<br />

βq ⌠ 2 ξ′ dξ′<br />

( ) ˆ z′ dz′<br />

⌠<br />

F 0 = − z<br />

ε<br />

⎮ ⎮<br />

,<br />

2 2 3 2<br />

2 ⌡ ⌡0<br />

( ξ′<br />

+ z′<br />

)<br />

0 −L<br />

2<br />

un’espressione completamente assiale, com’è da attendersi. In ogni caso, il verso di F ( 0)<br />

dipende<br />

dal segno del prodotto fenomenologico β q .<br />

L’integrazione vs. ξ′ dà<br />

così che<br />

R<br />

R R<br />

2 2<br />

⌠ ξ′ dξ ′ 1 ⌠ d( ξ′<br />

+ z′<br />

) 1 1 1<br />

⎮ ≡ = − = −<br />

( ξ′ z′ ⎮<br />

⌡0 + ) 2 ⌡ ( ξ′ + z′ ) ( ξ ′ + z′ ) | z′ | ( z′ 0 + R )<br />

ξ ′= 0<br />

2 2 3 2 2 2 3 2 2 2 1 2 2 2 1 2<br />

L 2<br />

βq<br />

⌠ 2<br />

( ) ˆ<br />

⎡ 1 1 ⎤<br />

F 0 = − z ⎮ z′ dz′<br />

ε ⎢<br />

− 2 2 1 2<br />

−L<br />

| z′ | ( z′ + R ) ⎥<br />

(2)<br />

2 0 ⌡ 2 ⎣ ⎦<br />

L 2<br />

2<br />

βq<br />

⌠ ⎡ z′<br />

⎤<br />

≡ − ˆz<br />

z′ dz′<br />

ε<br />

⎮ ⎢ −<br />

( z′ + R )<br />

⎥ ,<br />

2 2 1 2<br />

0 ⌡0<br />

⎣ ⎦<br />

poiché la funzione integranda, nella forma (2), è<br />

pari sull’intervallo simmetrico [ − L 2, L 2 ] ,<br />

L 2<br />

βq<br />

⎧ 2 2<br />

⎪L ⎡z′ R<br />

⎫<br />

2 2 1 2 2 2 1 2 ⎤ ⎪<br />

≡ − ˆz ⎨ − ( z′ + R ) − ln[<br />

z′ + ( z′ + R ) ] ⎬<br />

ε<br />

⎢<br />

⎣<br />

⎥<br />

0 ⎪⎩ 8 2 2<br />

⎦ 0 ⎪⎭<br />

βq<br />

⎡ 2 2<br />

1 2<br />

L LR ⎛ L ⎞<br />

− L ⎤<br />

2 1<br />

≡ − ⎢ − ⎜1 + ⎟ + R sinh ⎥ ˆz<br />

. (3)<br />

2<br />

2ε ⎣ 4 2 ⎝ 4R ⎠<br />

2R<br />

⎦<br />

0<br />

Dal risultato finale (3), si d<strong>ed</strong>ucono le due geometrie estreme seguenti:<br />

se L ≫ 2R<br />

(~ filo sottile), allora, si ha che<br />

2<br />

βqR<br />

ln ( L R)<br />

F ( 0)<br />

≈ −<br />

ˆz<br />

;<br />

2ε<br />

2<br />

βqL<br />

se L ≪ 2R<br />

(~ disco), vale, invece, l’approssimazione F( 0)<br />

≈ − ˆz<br />

.<br />

8ε<br />

Soluzione 2-21<br />

(a) Dalla definizione di momento di dipolo elettrico, p : = ql<br />

, con | l | ≪ | r − r ′ | , si ha<br />

F = − q E ( r) + q E ( r + l ) . (4)<br />

ext ext<br />

L’espansione vettoriale in serie di Taylor, arrestata al 1.o ordine nel limite | l | → 0 , fornisce<br />

l’approssimazione<br />

E ( r + l) ≈ E ( r) + ( l ⋅ ∇∇∇∇ ) E ( r)<br />

.<br />

ext ext ext<br />

0<br />

0<br />

,


Quindi, si scrive<br />

ext ( ) q ≈ − F E r ext q<br />

Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 22<br />

( ) + E r + q( l ⋅ ⋅∇∇ ∇∇ ) E ext ( r) ≡ ( ql<br />

⋅ ⋅∇∇ ∇∇ ) E ext ( r) ≡ ( p ⋅ ⋅∇∇<br />

∇∇<br />

) E ext ( r)<br />

.<br />

(b) Tenuto conto dei bracci diversi delle forze che compongono F nell’Eq. (4) e trascurando i<br />

termini di ordine superiore al 1.o, si ha, per la coppia torcente di dipolo elettrico,<br />

ττττ = − qr × E ( r) + q(<br />

r + l) × E ( r + l)<br />

ext ext<br />

≈ − qr × E ( r) + q(<br />

r + l) × [ E ( r) + ( l ⋅ ∇∇∇∇ ) E ( r)]<br />

q = − ×<br />

ext ext ext<br />

ext ( ) r E r ext q + ×<br />

≈ r × [( p ⋅ ∇∇∇∇ ) E ( r)] + p × E ( r)<br />

.<br />

Soluzione 2-22<br />

( ) r E r + qr × ( l ⋅ ⋅∇∇ ∇∇ ) E ext ( r) + ql × E ext ( r) + ql<br />

× [( l ⋅<br />

⋅∇<br />

∇∇<br />

∇ ) E ext ( r)]<br />

<br />

ext ext<br />

Le cariche elettriche saranno distinte dall’indice discreto k secondo la disposizione crescente<br />

sull’asse X 3 ( ≡ Z ) delle coordinate rispettive: { q k}<br />

≡ { q 1, q 2, q 3} ≡ { q, −2<br />

q, q}<br />

.<br />

Si osserva che<br />

il momento di monopolo del sistema delle cariche è<br />

∫<br />

Q ≡ ρ ( r ′ ) dv′ ↦ q k = 0 ;<br />

V<br />

3<br />

∑<br />

k = 1<br />

il momento di dipolo del sistema delle cariche è ( xˆ ≡ ˆz<br />

)<br />

3<br />

= o(<br />

l )<br />

∫ ∫<br />

3<br />

∑ k k<br />

3 0 3 0<br />

V V<br />

k = 1<br />

p = r′ ρ ( r′ ) dv′ ≡ r′ dQ′ ↦ r′ q = + q( − l xˆ ) + ( − 2q)<br />

+ q( l x ˆ ) = ;<br />

il momento di quadrupolo del sistema delle cariche può essere costruito come segue:<br />

Q<br />

2 2 2 2 2<br />

∫ ( δ ) ρ ( r ) ∫ ( )<br />

= 3x′ − r′ ′ dv′ ≡ 2x′ − x′ −x<br />

′ dQ′<br />

↦<br />

11 1 11 1 2 3<br />

V V<br />

( ′ 3 )<br />

x′ , k<br />

2<br />

↦ ∑<br />

k =<br />

2 1<br />

2<br />

− x′ 2,<br />

k<br />

3<br />

1<br />

2 2 2 2 2<br />

− x , k q k = − ( − l) q + ( − 0 ) ( − 2q) − l q = − 2 l q ;<br />

2 2 2 2 2<br />

∫ ( δ ) ρ ( ) ∫ ( )<br />

Q = 3x′ − r′ r ′ dv′ ≡ 2x′ − x′ −x<br />

′ dQ′<br />

↦<br />

22 2 22 2 1 3<br />

V V<br />

( ′ 3 )<br />

x′ , k<br />

2<br />

↦ ∑<br />

k =<br />

2 2<br />

2<br />

− x′ 1,<br />

k<br />

3<br />

1<br />

2 2 2 2 2<br />

− x , k q k = − ( − l) q + ( − 0 ) ( − 2q) − l q = − 2 l q ;<br />

2 2 2 2 2<br />

∫ ( δ ) ρ ( ) ∫ ( )<br />

Q = 3x′ − r′ r ′ dv′ ≡ 2x′ − x′ −x<br />

′ dQ′<br />

↦<br />

33 3 33 3 1 2<br />

V V<br />

( ) k ( ) ( )<br />

↦ ∑<br />

k =<br />

2 2<br />

2x′<br />

, k − x′<br />

3 1,<br />

k<br />

2<br />

− x′ 2,<br />

k<br />

3<br />

1<br />

∫ ∫<br />

2 2 2 2<br />

q = 2 − l q + 2⋅ 0 ⋅ − 2q + 2l q = 4 l q ;<br />

2<br />

Q ≡ = x′ x′ 12 Q 21 ( 3 1 2 − δ 12 r′ ) ρ ( r′ ) dv′ ≡ 3 x′ x′ dQ′ x′ , kx′ 1 2 ↦ 3 1 2,<br />

k q k = 0<br />

V V<br />

∑<br />

k =<br />

3<br />

1


perché , k , k<br />

Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 23<br />

x′ ≡ x′<br />

1 2 = 0 , ∀ k . Questo basta per concludere che risulta, analogamente,<br />

Q13 ≡ Q 31 ≡ Q 23 ≡ Q 32 = 0 .<br />

La simmetria assiale della disposizione delle cariche si manifesta attraverso gli elementi del<br />

tensore di quadrupolo elettrico, che risulta anche diagonale,<br />

2<br />

⎛ −2l q 0 0 ⎞ ⎛ −1<br />

0 0 ⎞<br />

⎜ 2 ⎟ 2 ⎜ ⎟<br />

Q ≡ ⎜ 0 −2l q 0 ⎟ ≡ 2l q<br />

⎜<br />

0 −1<br />

0<br />

⎟<br />

.<br />

⎜ 2<br />

l q ⎟ ⎜ ⎟<br />

⎝ 0 0 4 ⎠ ⎝ 0 0 2 ⎠<br />

La forma approssimata del potenziale elettrostatico in un punto ‘sufficientemente’ lontano dalla<br />

distribuzione delle cariche, appare dominata dal termine quadrupolare, risultando nulli i termini di<br />

monopolo e di dipolo. Quindi,<br />

1 1 x x 1 x Q + x Q + x Q<br />

Φ ( r)<br />

≈ ≡<br />

4π ε 2 4π ε 2<br />

3 3<br />

2 2 2<br />

i j<br />

1 11 2 22 3 33<br />

∑ ∑ Q 5 ij<br />

5<br />

0 i = 1 j = 1 r 0 r<br />

2 2 2 2 2 2 2<br />

q l ( −x 1 − x 2 + 2x 3 ) q l ( 3x<br />

3 −r<br />

)<br />

= ≡<br />

.<br />

5 5<br />

4π ε r 4π<br />

ε r<br />

0 0<br />

Riconoscendo che x ≡ r cosθ<br />

, si può proseguire nelle trasformazioni algebriche scrivendo<br />

3<br />

2 2<br />

ql 3( cosθ<br />

) − 1<br />

Φ ( r ) ≈<br />

,<br />

3<br />

4π<br />

ε r<br />

0<br />

che è il risultato in rappresentazione sferica ottenuto per lo stesso problema in AF2, p. 479-480,<br />

EXAMPLE 14.13.<br />

Soluzione 2-26<br />

La sorgente statica puntiforme p è assegnata nell’origine del sistema di riferimento ( r ′ ≡ 0 ).<br />

Il campo elettrico prodotto dal dipolo puntiforme è dato, in r ( r ≫ l ) , da<br />

⎛ ∂ ∂ ∂<br />

( ) Φ ( ) ˆ ˆ ˆ<br />

⎞ ⎛ 1 p ⋅ r ⎞<br />

E r ≡ − ∇∇∇∇ r = − ⎜ x + y + z<br />

∂x ∂y ∂z<br />

⎟ ⎜ 3<br />

π ε r<br />

⎟<br />

⎝ ⎠ ⎝ 4 0 ⎠<br />

1 ⎛ ∂ ∂ ∂ p xx pyy p zz<br />

ˆ ˆ ˆ<br />

⎞ + +<br />

= −<br />

π ε<br />

⎜ x + y + z<br />

x y z<br />

⎟<br />

.<br />

2 2 2 3 2<br />

4 0 ⎝ ∂ ∂ ∂ ⎠ ( x + y + z )<br />

È sufficiente calcolare una sola delle derivate parziali, determinando le altre due per simmetria<br />

cartesiana, i.e., con una permutazione ciclica delle coordinate.<br />

Pertanto,<br />

2 2 2<br />

∂ ⎡p xx + pyy + p zz ⎤ p x ( x + y + z ) − 3(<br />

p xx + pyy + p zz)<br />

x<br />

⎢ =<br />

2 2 2 3 2 ⎥<br />

2 2 2 5 2<br />

∂ x ⎣ ( x + y + z ) ⎦<br />

( x + y + z )<br />

=<br />

2<br />

pxr − 3(<br />

p ⋅ r)<br />

x<br />

5<br />

r<br />

≡ −4π<br />

ε 0 Ex<br />

( r)<br />

,


2 2 2<br />

∂ ⎡p xx + pyy + p zz ⎤ py ( x + y + z ) − 3(<br />

pxx + pyy + p zz)<br />

y<br />

⎢ =<br />

2 2 2 3 2 ⎥<br />

2 2 2 5 2<br />

∂ y ⎣ ( x + y + z ) ⎦<br />

( x + y + z )<br />

=<br />

2<br />

pyr − 3(<br />

p ⋅ r)<br />

y<br />

5<br />

r<br />

≡ −4π<br />

ε 0 Ey<br />

( r)<br />

,<br />

∂ ⎡p xx + pyy + pzz ⎤<br />

⎢ =<br />

2 2 2 3 2 ⎥<br />

∂ z ⎣ ( x + y + z ) ⎦<br />

2 2 2<br />

pz ( x + y + z ) − 3(<br />

pxx + pyy + p zz)<br />

z<br />

2 2 2 5 2<br />

( x + y + z )<br />

=<br />

2<br />

pzr − 3(<br />

p ⋅ r)<br />

z<br />

5<br />

r<br />

≡ −4π<br />

ε 0 Ez<br />

( r)<br />

.<br />

Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 24<br />

La sovrapposizione delle componenti <strong>vettoriali</strong> conduce al risultato generale richiesto,<br />

2<br />

3(<br />

p ⋅ r) r − r p<br />

E( r)<br />

=<br />

. 5<br />

4π<br />

ε r<br />

La scelta di orientazione equiversa di p con ˆz , i.e., con p ≡ pˆz ∧ p > 0 , indica chiaramente che<br />

la soluzione del problema, rappresentata in coordinate sferiche, possi<strong>ed</strong>e simmetria azimutale, i.e.,<br />

è indipendente dalla coordinata angolare ϕ . Allora, detto θ l’angolo polare corrispondente al<br />

punto-campo r e ricordando che ˆz ≡ rˆ cosθ − ˆ θθθθ sinθ<br />

, si scrive<br />

2<br />

3( pr cosθ ) r rˆ − r pˆz p[<br />

3rˆ<br />

cosθ − ( rˆ<br />

cosθ − ˆ θθθθ sinθ<br />

)]<br />

E( r)<br />

≡ =<br />

5 3<br />

4π ε r 4π<br />

ε r<br />

0 0<br />

p<br />

= ( 2cosθ<br />

rˆ + sinθ<br />

ˆ θθθθ ) .<br />

3<br />

4π<br />

ε r<br />

0<br />

Tale forma sferica di E( r ) è quella ottenuta, con un proc<strong>ed</strong>imento alternativo, in AF2, p. 472.<br />

0


Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 25<br />

ELETTROMAGNETISMO - Unità 2<br />

Test A<br />

1. Scrivi le espressioni formali complete del campo elettrostatico e del potenziale ad esso<br />

associato, definendo tutte le grandezze fisiche che compaiono in entrambe le espressioni.<br />

■<br />

2. Usando un’equazione esplicativa dove appropriato, definisci o illustra i termini seguenti in<br />

modo sintetico:<br />

momento di dipolo elettrico, p .<br />

momento di quadrupolo elettrico, Q .<br />

3. Tenendo presente la configurazione geometrica del dipolo elettrico (e.g., v. RMC, p. 38, Fig.<br />

2-9), determina un’espressione approssimata del potenziale elettrostatico generato dal dipolo<br />

in un punto-campo r ‘sufficientemente’ distante da esso (i.e., con r ≫ l ).<br />

■<br />

4. Determina i momenti di monopolo, di dipolo e di quadrupolo elettrici generati dalle<br />

distribuzioni ordinate di cariche seguenti:<br />

{ q } = ≡ { q, −q, q, −q}<br />

, essendo le cariche posizionate, rispettivamente, nei punti<br />

( l; l; 0 ) , ( −l; l;<br />

0 ) , ( −l; −l; 0 ) , ( l; −l; 0 ) ;<br />

4.1 k k 1, 2, 3, 4<br />

{ q } = 1 2 3 4 5 ≡ { −q, −q, −q, −q,<br />

4 q}<br />

, essendo le cariche posizionate, rispettivamente,<br />

nei punti ( 0; l;<br />

0 ) , ( 0; 0 ; l)<br />

, ( 0; −l;<br />

0 ) , ( 0; 0 ; −l<br />

) , ( 0; 0; 0 ) .<br />

4.2 k k , , , ,<br />

Quindi, per entrambi i casi, scrivi un’espressione, approssimata all’ordine quadrupolare, del<br />

potenziale elettrostatico generato dalla distribuzione delle cariche e misurato in un puntocampo<br />

‘sufficientemente’ distante da esse.<br />

■■■<br />


Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 26<br />

ELETTROMAGNETISMO - Unità 2<br />

Test B<br />

1. Usando un’equazione esplicativa dove appropriato, definisci o illustra i termini seguenti in<br />

modo sintetico:<br />

densità lineare di carica,<br />

densità superficiale di carica,<br />

densità di volume di carica.<br />

2. Ricava la forma differenziale della legge di Gauss-Maxwell per l’Elettrostatica da quella<br />

integrale, definendo tutte le grandezze fisiche che compaiono in entrambe le forme.<br />

■<br />

3. Un foro circolare di raggio R è stato ricavato in una lamina piana infinitamente estesa. Su<br />

questa, è distribuita una carica elettrica di densità σ = κ ρ , dove κ è una costante mentre<br />

la coordinata radiale ρ è riferita al centro del foro.<br />

Lungo l’asse del foro, Z , tra le posizioni z 0 e z 0 + h è teso un filo elettricamente carico,<br />

portatore di una densità lineare uniforme di carica λ .<br />

Calcola un’espressione della forza elettrica totale esercitata sul filo dalla carica distribuita<br />

sulla lamina.<br />

■<br />

4. Determina i momenti di monopolo, di dipolo e di quadrupolo elettrostatici generati dalle<br />

distribuzioni ordinate di cariche seguenti:<br />

{ q } = 1 2 3 4 5 ≡ { −q, q, 2 q, q, −q}<br />

, essendo le cariche posizionate, rispettivamente, nei<br />

punti ( −2l ; 0; 0 ) , ( −l; 0; 0 ) , ( 0; 0; 0 ) , ( l; 0; 0 ) , ( 2l; 0; 0 ) ;<br />

4.1 k k , , , ,<br />

+<br />

4.2 nella molecola di ammoniaca, NH 3 , in regime stazionario, i tre ioni H ≡ e sono<br />

vincolati ai vertici di un triangolo equilatero, e.g., nel piano X 1 × X 2 , mentre lo ione<br />

3−<br />

N ≡ − 3 e , passando per il centro di massa degli ioni H + ( ≡ l’origine del sistema di<br />

riferimento), oscilla lungo l’asse X 3 tra due posizioni simmetriche estreme generando<br />

configurazioni tetra<strong>ed</strong>riche di cariche.<br />

Sia { ek } k = 1, 2, 3, 4 ≡ { e, e, e, − 3 e}<br />

la distribuzione degli ioni vincolati, ordinatamente, ai<br />

siti ( −l 2; −l<br />

3 6; 0 ) , ( l 2; −l<br />

3 6; 0 ) , ( 0; l 3 3; 0 ) , ( 0; 0 ; s)<br />

, essendo s ≡ s ( t)<br />

=<br />

= lκ sinωt<br />

e κ è una costante sperimentale opportuna.<br />

Per ciascuno dei casi 3.1 e 3.2, scrivi un’espressione, approssimata all’ordine quadrupolare,<br />

del potenziale elettrostatico generato dalla distribuzione delle cariche e misurato in un<br />

punto-campo ‘sufficientemente’ distante da esse.<br />

■■■<br />


Soluzione A-1<br />

Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 27<br />

ELETTROMAGNETISMO - Unità 2<br />

Test A - Soluzioni<br />

Il campo elettrostatico, nella sua forma più generale (cfr/c Eq. (2-8) in RMC), è dato da<br />

1 r − rk 1 ⌠ r − r′<br />

E( r) = ∑ + ⎮ ρ(<br />

r′<br />

) dv′<br />

+<br />

3 3<br />

4π ε | r − r | 4π<br />

ε ⌡ | r − r′<br />

|<br />

0 k k<br />

0 V<br />

1 ⌠ r − r′ 1 − ′<br />

σ ( ′ ) da′ ⌠ r r<br />

+ ⎮ r + ⎮ λ(<br />

r′<br />

) ds′<br />

.<br />

3 3<br />

4π ε ⌡ | r − r′ | 4π<br />

ε ⌡ | r − r′<br />

|<br />

0 S 0 L<br />

Rispetto all’Eq. (2-8), è stato aggiunto un integrale di linea relativo a distribuzioni generalmente<br />

continue di cariche, con densità λ ( r ′ ) , disposte in fili.<br />

Analogamente, nell’Eq. (2-15) al potenziale elettrostatico, può essere aggiunto l’integrale di linea<br />

1 ⌠ λ(<br />

r′<br />

)<br />

⎮ ds′<br />

.<br />

4π<br />

ε ⌡ | r − r′<br />

|<br />

La carica elettrica infinitesima di linea è, evidentemente,<br />

0<br />

L<br />

dQ′ = λ(<br />

r ′ ) ds′<br />

,<br />

−1<br />

essendo [ λ]<br />

= [carica] ⋅[lunghezza]<br />

.<br />

Nota che le dimensioni fisiche di una densità dipendono dallo spazio della distribuzione. Infatti,<br />

[ ρ]<br />

= [carica] ⋅[lunghezza]<br />

−3<br />

−2<br />

e [ σ ] = [carica] ⋅[lunghezza]<br />

.<br />

Pertanto, non essendo omogenee, ρ , σ e λ non possono essere sommate o sottratte tra loro!<br />

Nelle varie equazioni, le coordinate con apice ( r ′ , dv′ , ds′ , etc.) indicano le posizioni o le regioni<br />

occupate dalle cariche-sorgente. Le coordinate senza apice ( r , z , x 2 , etc.) si riferiscono al punto<br />

di osservazione, o punto-campo, dove il campo viene rivelato e misurato dall’osservatore.<br />

Soluzione A-2<br />

V<strong>ed</strong>i RMC, Eq. (2-35) e (2-52), et passim. V<strong>ed</strong>i anche i dettagli sviluppati e discussi inizialmente<br />

in questa Unità di studio.<br />

Soluzione A-3<br />

V<strong>ed</strong>i RMC, Eq. (2-38) e (2-39).<br />

Soluzione A-4<br />

4.1 Per il sistema delle cariche-sorgente specificato,


Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 28<br />

∑<br />

k =<br />

4<br />

1<br />

il momento di monopolo è , semplicemente, Q ≡ q k = 0 ;<br />

il momento di dipolo risulta<br />

∑<br />

k =<br />

4<br />

1<br />

p = r′ q = ( l xˆ + l xˆ + 0xˆ ) q + ( − l xˆ + l xˆ + 0xˆ )( − q) + ( −l xˆ − l xˆ + 0x<br />

ˆ ) q +<br />

k k<br />

1 2 3 1 2 3 1 2 3<br />

+ ( l xˆ − l xˆ + 0x<br />

ˆ )( − q)<br />

= 0 ;<br />

1 2 3<br />

il momento di quadrupolo si determina calcolando gli elementi del tensore Q :<br />

11 = ∑<br />

k =<br />

2 2 2<br />

2x′<br />

, k − x′ , k − x′<br />

1 2 3,<br />

k<br />

4<br />

1<br />

2 2 2 2 2 2<br />

Q ( ) q = ( 2l − l ) q + [ 2( −l ) − l ]( − q) + [ 2 ( −l ) − ( − l) ] q +<br />

22 = ∑<br />

k =<br />

2 2 2<br />

2x′<br />

, k − x′ , k − x′<br />

2 1 3,<br />

k<br />

4<br />

1<br />

k<br />

2 2<br />

+ [ 2l − ( −l ) ]( − q)<br />

= 0 ;<br />

2 2 2 2 2 2<br />

Q ( ) q = ( 2l − l ) q + [ 2l − ( −l ) ]( − q) + [ 2 ( −l ) − l ] q +<br />

k<br />

2 2<br />

+ [ 2( −l ) − l ]( − q)<br />

= 0 ;<br />

2<br />

Q 33 = ∑ ( 2x′<br />

3,<br />

k<br />

k =<br />

′ k ′ k ) k<br />

4<br />

1<br />

2<br />

1<br />

2<br />

2<br />

2 2 2 2 2 2<br />

∑<br />

k =<br />

k k k<br />

4<br />

12 21<br />

1<br />

1 2<br />

− x , − x , q = ( −l − l ) q + [ − ( −l ) − l ]( − q) + [ − ( −l ) − ( − l) ] q +<br />

2 2<br />

+ [ −l − ( −l ) ]( − q)<br />

= 0 ;<br />

2<br />

Q ≡ Q = 3 x′ , x′ , q = 3[ llq + ( −l ) l( − q) + ( −l )( − l) q + l( − l) q] = 12l<br />

q ;<br />

x′ , k x′<br />

13 ≡ 31 = 3∑<br />

1 3,<br />

k<br />

k =<br />

4<br />

1<br />

Q Q<br />

Q x′ , k x′<br />

23 ≡ Q 32 = 3∑<br />

2 3,<br />

k q k<br />

k =<br />

4<br />

1<br />

q<br />

k<br />

⎫<br />

⎪ =<br />

⎬<br />

⎪<br />

⎪<br />

⎭<br />

0 , perché , k<br />

x′ 3 = 0 ∀ k .<br />

Pertanto, il tensore di quadrupolo elettrostatico è rappresentabile come la matrice simmetrica<br />

2<br />

⎛ 0 12l q 0 ⎞ ⎛ 0 1 0 ⎞<br />

⎜ 2 ⎟ 2 ⎜ ⎟<br />

Q = ⎜ 12l q 0 0 ⎟ ≡ 12l q<br />

⎜<br />

1 0 0<br />

⎟<br />

.<br />

⎜ ⎟ ⎜ ⎟<br />

⎝ 0 0 0 ⎠ ⎝ 0 0 0 ⎠<br />

A ‘grande’ distanza dalla distribuzione delle cariche elettriche (i.e., r ≫ l ), il potenziale da esse<br />

generato è dominato dal termine quadrupolare, essendo nulli i contributi di monopolo e di dipolo.<br />

Quindi, vale l’approssimazione<br />

2<br />

1 x 1x 2Q12 + x 2x 1Q 21 3l<br />

q x 1x 2<br />

Φ ( r)<br />

≈ ≡<br />

4π ε 2r<br />

π ε ( x + x + x )<br />

con l’ultima espressione scritta in coordinate sferiche.<br />

5 2 2 2 5 2<br />

0 0 1 2 3<br />

4.2 Proc<strong>ed</strong>endo in modo analogo al caso prec<strong>ed</strong>ente, si trovano<br />

2 2<br />

3l q ( sinθ ) sin2ϕ<br />

≡<br />

,<br />

3<br />

2π<br />

ε r<br />

0


∑<br />

k =<br />

5<br />

1<br />

il momento di monopolo, Q ≡ q k = 0 ;<br />

il momento di dipolo,<br />

∑<br />

k =<br />

5<br />

1<br />

p = r′ q = ( 0xˆ + l xˆ + 0xˆ ) ( − q) + ( 0xˆ + 0xˆ<br />

+ l x ˆ )( − q)<br />

+<br />

k k<br />

1 2 3 1 2 3<br />

Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 29<br />

+ ( 0xˆ − l xˆ + 0xˆ )( − q) + ( 0xˆ + 0xˆ<br />

−l x ˆ )( − q)<br />

+ ;<br />

1 2 3 1 2 3<br />

+ ( 0xˆ + 0xˆ + 0x ˆ )( 4q)<br />

= 0 ;<br />

1 2 3<br />

il momento di quadrupolo, m<strong>ed</strong>iante la costruzione esplicita delle sue 9 componenti scalari,<br />

2<br />

Q 11 = ∑ ( 2x′<br />

1,<br />

k<br />

k =<br />

′ k ′ k ) k<br />

5<br />

1<br />

2<br />

2<br />

2<br />

3<br />

2 2<br />

0<br />

2<br />

0<br />

2<br />

− x , − x , q = ( −l − ) ( − q) + ( − − l ) ( − q)<br />

+<br />

2 2 2 2 2 2 2<br />

+ [ − ( −l ) − 0 ]( − q) + [ − 0 − ( −l ) ]( − q) + ( − 0 − 0 ) ( 4q) = 4 l q ;<br />

2 2<br />

Q = x′ , k − x′<br />

22 ∑ ( 2 2 1,<br />

k<br />

k =<br />

′ k ) k<br />

5<br />

1<br />

2<br />

3<br />

2<br />

2<br />

2<br />

0<br />

2<br />

2 0<br />

2<br />

− x , q = ( l − ) ( − q) + [ ⋅ − l ]( − q)<br />

+<br />

2 2 2 2 2 2 2<br />

+ [ 2( −l ) − 0 ]( − q) + [ 2⋅ 0 − ( −l ) ]( − q) + ( 2⋅ 0 − 0 ) ( 4q) = −2<br />

l q ;<br />

2 2<br />

Q = x′ , k − x′<br />

33 ∑ ( 2 3 1,<br />

k<br />

k =<br />

′ k ) k<br />

5<br />

1<br />

2<br />

2<br />

2<br />

2 0<br />

2 2<br />

2<br />

2<br />

0<br />

− x , q = ( ⋅ − l )( − q) + ( l − ) ( − q)<br />

+<br />

2 2 2 2 2 2 2<br />

+ [ 2⋅ 0 − ( −l ) ]( − q) + [ 2( −l ) − 0 ]( − q) + ( 2⋅ 0 − 0 ) ( 4q) = −2<br />

l q ;<br />

Q12 ≡ Q 21 = 3∑<br />

x′ 1,<br />

k x′ , kq k = ≡ = x′<br />

, k<br />

k =<br />

5<br />

2 13 31 3∑<br />

1<br />

1<br />

k =<br />

5<br />

1<br />

Q x′ , kx′ 23 ≡ Q 32 = 3∑<br />

2 3,<br />

k q k<br />

k =<br />

5<br />

1<br />

=<br />

Q Q x′ 3,<br />

kq k =<br />

0 , perché , k , k<br />

x′ x′ 2 3 = 0 ∀ k .<br />

0 , perché , k<br />

x′ 1 = 0 ∀ k ;<br />

Anche qui, il tensore di quadrupolo elettrostatico è rappresentabile come matrice diagonale,<br />

2<br />

⎛ 4l q 0 0 ⎞ ⎛ 2 0 0 ⎞<br />

⎜ 2 ⎟ 2 ⎜ ⎟<br />

Q = ⎜ 0 −2l q 0 ⎟ ≡ 2l q<br />

⎜<br />

0 −1<br />

0<br />

⎟<br />

.<br />

⎜ 2<br />

− l q ⎟ ⎜ − ⎟<br />

⎝ 0 0 2 ⎠ ⎝ 0 0 1 ⎠<br />

A ‘grande’ distanza dalla distribuzione delle cariche elettriche (i.e., r ≫ l ), il potenziale da esse<br />

generato è dominato dal termine quadrupolare, essendo nulli sia il contributo di monopolo che<br />

quello di dipolo. Quindi, vale l’approssimazione<br />

2<br />

1 x Q + x Q + x Q ql 2x<br />

− x − x<br />

Φ ( r)<br />

≈ =<br />

5 5<br />

4π ε 2r 4π<br />

ε r<br />

espressa anche in coordinate sferiche.<br />

2 2 2 2 2 2<br />

1 11 2 22 3 33 1 2 3<br />

0 0<br />

2 2 2<br />

2 2<br />

ql x 1 − r ql ( cosθ cosϕ<br />

) − 1<br />

= ≡<br />

,<br />

5 3<br />

4π ε r 4π<br />

ε r<br />

0 0<br />

■■■


Soluzione B-1<br />

Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 30<br />

ELETTROMAGNETISMO - Unità 2<br />

Test B - Soluzioni<br />

Analogamente alle Eq. (2-4), per σ ( r ′ ) , e (2-3), per ρ ( r ′ ) , la densità lineare di carica elettrica può<br />

essere definita come<br />

∆q(<br />

r′ ) dq(<br />

r′<br />

)<br />

λ(<br />

r′<br />

) : = lim ≡ ,<br />

∆s →0<br />

∆s(<br />

r′ ) ds(<br />

r′<br />

)<br />

essendo s ≡ s ( r ′ ) la coordinata naturale lungo la linea-sorgente L ≡ L r ′ .<br />

Soluzione B-2<br />

La legge di Gauss-Maxwell per l’Elettrostatica si scrive (nel sistema MKSA di unità di misura)<br />

Q 1<br />

E ⋅ nˆ da = ≡ ρ(<br />

r)<br />

dv ,<br />

ε ε<br />

∫ ∫<br />

S 0 0 V<br />

dove ρ( r ) è la densità volumetrica della carica totale Q , V è un volume di interesse fisico in cui<br />

−12<br />

2<br />

Q è contenuta, S ≡ ∂ V è la superficie di frontiera di V e ε 0 ≈ 8. 854 × 10 C/(N ⋅ m ) è la<br />

permittività del (-lo spazio) vuoto.<br />

Per il Teorema della divergenza, si ha l’uguaglianza<br />

∫ ∫<br />

E ⋅ ⋅ nˆ da = ∇∇∇∇ ⋅<br />

⋅ Edv<br />

,<br />

S V<br />

dalla quale, la legge di Gauss-Maxwell può essere riscritta nella forma completamente di volume<br />

∫ [ ∇∇∇∇ ⋅ E( r) − ρ( r)<br />

ε 0] dv = 0 .<br />

V<br />

Poiché quest’ultima equazione deve valere ∀ V finito (ammissibile), segue che la funzione<br />

integranda deve essere identicamente nulla, i.e., che vale la forma differenziale della legge di<br />

Gauss-Maxwell,<br />

Soluzione B-3<br />

∇∇∇∇ ⋅ E( r) = ρ( r)<br />

ε 0 .<br />

Con riferimento all’integrale di superficie nell’Eq. (2-8) in RMC, si costruiscono i termini<br />

r ≡ zˆz<br />

(z 0 , posizione, non distanza), r′ ≡ ρ′ ˆ ρρρρ = ρ′ ( xˆ cosϕ ′ + ˆy<br />

sinϕ′<br />

) ,<br />

r − r′ = zˆz − ρ′ ( xˆ cosϕ ′ + ˆy<br />

sinϕ′<br />

) ,<br />

3<br />

| r − r′ |<br />

2 2 2 3 2 2 2 3 2<br />

≡ [ z + ρ′ ( xˆ cosϕ ′ + ˆy<br />

sinϕ<br />

′ ) ] = ( ρ′<br />

+ z ) ,<br />

dQ′ ≡ σdS = κd ρ′ dϕ′<br />

.


Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 31<br />

Pertanto, mantenendo z invariante vs. l’integrazione, si calcola il campo elettrostatico E ( z)<br />

:<br />

1 ⌠ r − r′<br />

κ ⌠ ⌠ ρ′ ( xˆ<br />

cosϕ<br />

′ + ˆy sinϕ′ ) − zˆz<br />

E(<br />

z) = ⎮ dQ′ = − dϕ′ dρ′<br />

3<br />

⎮<br />

4π ε ⌡S<br />

| − ′<br />

0 r r | 4π<br />

ε<br />

⎮ 2 2 3 2<br />

0 ⌡ ⌡<br />

( ρ′<br />

+ z )<br />

R<br />

2π<br />

+∞<br />

κz ⌠ ρ′ dρ′<br />

ˆ dϕ′<br />

⌠<br />

≡ z<br />

π ε<br />

⎮ ⎮<br />

,<br />

2 2 3 2<br />

4 ⌡ ⌡R<br />

( ρ′<br />

+ z )<br />

0 0<br />

R<br />

+∞<br />

2π<br />

0<br />

+∞<br />

poiché i termini integrandi goniometrici danno<br />

contributo nullo alla ϕ′ -integrazione,<br />

κz ˆ<br />

⌠ d ρ′<br />

= z ⎮<br />

, dopo una ϕ′ -integrazione ovvia.<br />

2 2 3 2<br />

2ε<br />

⌡ ( ρ′<br />

+ z )<br />

0<br />

Com’è da attendersi dalla simmetria del problema, il campo elettrostatico è totalmente assiale.<br />

____________________<br />

In generale, integrando per-parti, si calcola, con n ≥ 3.<br />

⌠ du<br />

In : = ⎮ 2 2 n 2<br />

⌡ ( u + z )<br />

u<br />

= 2 2 n 2<br />

( u + z )<br />

2<br />

+ nIn − nz I n + 2 , da cui si scrive, in modo iterativo,<br />

u<br />

In + 2 = 2 2 2 n 2<br />

nz ( u + z )<br />

n − 1<br />

+ I 2 n<br />

nz<br />

e, infine, con la traslazione indiciale n ↦ n − 2 ,<br />

____________________<br />

Pertanto, quando n ≡ 3 , risulta<br />

u n − 3<br />

I = + I .<br />

n 2 2 2 ( n − 2) 2 2 n − 2<br />

( n − 2) z ( u + z ) ( n − 2)<br />

z<br />

+∞<br />

κ ρ′ κ 1 R<br />

( z)<br />

ˆ ˆ<br />

⎡ ⎤<br />

E = z = z −<br />

ε z ( ρ z ) ε z ⎢<br />

1<br />

2 2 1 2 2 2 1 2<br />

′ + ( z + R ) ⎥<br />

.<br />

2 0 2 0 ⎣ ⎦<br />

ρ′=<br />

R<br />

Ora, la forza esercitata da E ( z)<br />

su una quantità infinitesima di carica lineare è data da<br />

d F ( z) = ( dQ) E( z) ≡ ( λdz)<br />

E ( z)<br />

.<br />

Quindi, la forza elettrica totale richiesta corrisponde all’integrale, generalizzato se z ( z + h)<br />

≤<br />

z + h<br />

0 0 0,<br />

0<br />

κ λ ⌠ 1 R<br />

( z) ˆ<br />

⎡ ⎤<br />

F = z dz<br />

ε<br />

⎮ −<br />

z ⎢<br />

1 2 2 1 2<br />

( z + R ) ⎥<br />

che, con la sostituzione z : = 1 w di variabile di<br />

2 0 ⌡z<br />

⎣ ⎦<br />

0<br />

integrazione nel secondo addendo integrando, porta al risultato:<br />

κ λ<br />

2 2 1 2<br />

F ( z) = ˆz ln[<br />

R + ( z + R ) ]<br />

2ε<br />

0<br />

z 0 + h<br />

z 0<br />

2 2 1 2<br />

κ λ R + [( z 0 + h) + R ] κ λ R R<br />

ˆ ln ˆ<br />

⎡ −1 −1<br />

⎤<br />

= z ≡ z sinh − sinh + ln + h z<br />

ε R + ( z + R ) ε ⎢<br />

1<br />

2 2 1 2<br />

0<br />

| z + h | | z |<br />

⎥<br />

.<br />

2 0 0 2 0 ⎣ 0 0<br />

⎦<br />

La rappresentazione di F ( z)<br />

in termini di funzioni sinh −1 vale solo se z 0( z 0 + h)<br />

≠ 0 .


Soluzione B-4<br />

Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 32<br />

4.1 Per la distribuzione statica delle cariche-sorgente assegnata, si ha che<br />

∑<br />

k =<br />

5<br />

1<br />

il momento di monopolo è Q ≡ q k = 2 q ;<br />

il momento di dipolo risulta<br />

5<br />

p = ∑ r′ ˆ ( ) ˆ ( ) ˆ ˆ<br />

kq k = − 2l x1 −q − l x1q + 0 2q + l x1q + 2l<br />

x 1(<br />

− q)<br />

= 0 ;<br />

k = 1<br />

un calcolo diretto dà i valori dei 9 elementi del tensore Q di quadrupolo elettrostatico:<br />

2 2 2<br />

( ) q k 2( 2l ) ( q) 2( l) q 2 0 ( 2 q)<br />

Q 11 = ∑<br />

k =<br />

2 2<br />

2x′<br />

, k − x′<br />

1 2,<br />

k<br />

2<br />

− x′ 3,<br />

k<br />

5<br />

1<br />

Q 22 = ∑<br />

k =<br />

2<br />

2x′<br />

2,<br />

k<br />

2 2<br />

− x′ , k − x′<br />

1 3,<br />

k<br />

5<br />

1<br />

= − − − + − + ⋅ +<br />

2 2 2<br />

+ 2l q + 2( 2l ) ( − q) = −12<br />

l q ;<br />

( ) k ( )( ) ( ) ( ) ( ) ( )<br />

Q 33 = ∑<br />

k =<br />

2<br />

2x′<br />

3,<br />

k<br />

2 2<br />

− x′ , k − x′<br />

1 2,<br />

k<br />

5<br />

1<br />

2 2 2 2 2 2<br />

q = − −2l −q − −l q − 0 2q − l q − 2l − q = 6 ql ;<br />

( ) k ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )<br />

x′ , k x′<br />

12 ≡ 21 = 3∑<br />

1 2,<br />

k<br />

k =<br />

5<br />

1<br />

Q Q q k =<br />

x′ , k x′<br />

13 ≡ 31 = 3∑<br />

1 3,<br />

k<br />

k =<br />

5<br />

1<br />

Q Q q k =<br />

23 ≡ 32 = 3∑<br />

x′ 2,<br />

k<br />

k =<br />

x′ 3 k<br />

5<br />

1<br />

Q Q , k q<br />

2 2 2 2 2 2<br />

q = − − 2l −q − −l q − 0 2q − l q − 2l − q = 6 ql ;<br />

=<br />

0 , perché , k<br />

x′ 2 = 0 ∀ k ;<br />

0 , perché , k<br />

x′ 3 = 0 ∀ k ;<br />

0 , perché , k , k<br />

x′ x′ 2 ≡ 3 = 0 ∀ k .<br />

Dunque, per il sistema delle cariche, il tensore di quadrupolo elettrostatico risulta diagonale,<br />

2<br />

⎛ −12l q 0 0 ⎞ ⎛ −2<br />

0 0 ⎞<br />

⎜ 2 ⎟ 2 ⎜ ⎟<br />

Q = ⎜ 0 6l q 0 ⎟ ≡ 6l q<br />

⎜<br />

0 1 0<br />

⎟<br />

.<br />

⎜ 2<br />

l q ⎟ ⎜ ⎟<br />

⎝ 0 0 6 ⎠ ⎝ 0 0 1 ⎠<br />

A ‘grande’ distanza dalle cariche, esso resta la prima correzione non-nulla del termine dominante<br />

di monopolo, la cosiddetta carica <strong>net</strong>ta del sistema (excess charge), mancando qualsiasi effetto<br />

interm<strong>ed</strong>io di dipolo.<br />

Pertanto, quando sia r ≫ l , il potenziale generato dalla distribuzione data delle cariche-sorgente<br />

può essere approssimato alla forma ‘fine’, in coordinate cartesiane o sferiche,<br />

2 2 2 2 2 2 2<br />

1 ⎛ 2q x x x ⎞ q ⎡ l ( x x x ) ⎤<br />

1Q 11 + 2Q 22 + 3Q 33 2 3 − 2 1 + 2 + 3<br />

Φ ( r)<br />

≈ ⎜ + ⎟ = ⎢ +<br />

5 5 ⎥<br />

4π ε ⎝ r 2r ⎠ 4π ε ⎣r 2r<br />

⎦<br />

0 0<br />

2 2 2<br />

q ⎡ l ( r x ) ⎤<br />

2 2<br />

2 3 − 3 1 q ⎧2 3l [ 1 − 3(<br />

sinθ cosϕ<br />

) ] ⎫<br />

= ⎢ + ⎥ ≡ ⎨ +<br />

⎬ .<br />

5 3<br />

4π ε ⎣r r ⎦ 4π<br />

ε ⎩r r ⎭<br />

0 0


Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 33<br />

4.2 Chiaramente, il momento di monopolo della molecola di NH 3 è nullo, Q ≡ ek<br />

= 0 ;<br />

il momento di dipolo, invece, varia periodicamente in ampiezza tra i valori −3 leκ e 3 leκ .<br />

Infatti, si ha<br />

∑<br />

k =<br />

4<br />

1<br />

p = r′ ke k = ⎡ −(<br />

l 2)ˆ<br />

x 1 − ( l 3 6) x ˆ ⎤<br />

2 e + ⎡ ( l 2) x ˆ 1 − ( l 3 6) x ˆ ⎤<br />

2 e + ( l 3 6) x ˆ 2e<br />

+<br />

⎣ ⎦ ⎣ ⎦<br />

+ 3leκ sinωt xˆ = 3leκ<br />

sinωt<br />

xˆ ≡ p ( t)<br />

.<br />

3 3<br />

Comunque, il valore m<strong>ed</strong>io di p sul periodo T di oscillazione dello ione N − 3 è 0 poiché<br />

sinω t = 0 (moto in regime stazionario);<br />

T<br />

al solito, il momento di quadrupolo della molecola di NH 3 deve essere costruito elemento<br />

per elemento tensoriale:<br />

Q<br />

Q<br />

Q<br />

( )<br />

∑<br />

k =<br />

4<br />

11<br />

1<br />

1 2 3<br />

2 2 2 2 2 2 2 2 2<br />

= 2x′ , k − x′ , k − x′ , k e ⎡ k = ⎣( −l ) 2 − ( −l ) 12 − 0 ⎤⎦ e + ⎡⎣ l 2 − ( −l ) 12 − 0 ⎤⎦<br />

e +<br />

2 2 2 2 2 2 2 2 2<br />

( l ) e ( s )( e) l e[ κ ( sinωt)<br />

]<br />

+ 2⋅ 0 − 3 − 0 + 2⋅ 0 − 0 − − 3 = 1 2 + 3 ;<br />

( )<br />

∑<br />

k =<br />

4<br />

22<br />

1<br />

2 1 3<br />

2 2 2 2 2 2 2 2 2<br />

= 2x′ , k − x′ , k − x′ , k e ⎡ k = ⎣( −l ) 6 − ( −l ) 4 − 0 ⎤⎦ e + ⎡⎣ l 6 − ( −l ) 4 − 0 ⎤⎦<br />

e +<br />

2 2 2 2 2 2 2 2 2<br />

( l ) e ( s )( e) l e[ κ ( sinωt)<br />

]<br />

+ 2 3 − 0 − 0 + 2⋅ 0 − 0 − − 3 = 1 2 + 3 ;<br />

( )<br />

∑<br />

k =<br />

4<br />

33<br />

1<br />

3 1 2<br />

2 2 2 2 2 2<br />

= 2x′ , k − x′ , k − x′ , k e ⎡ k = ⎣2⋅ 0 − ( −l ) 4 − ( − l) 12⎤⎦<br />

e +<br />

∑<br />

k =<br />

4<br />

1<br />

( ) ( )<br />

2 2 2 2 2 2 2 2 2<br />

+ ⎡⎣ 2⋅ 0 − l 4 − ( − l) 12⎤⎦ e + 2⋅ 0 − 0 − l 3 e + 2⋅s − 0 − 0 ( − 3 e)<br />

2 2 2 2 2 2<br />

= − l e[ 1 + 6κ ( sinωt) ] ≡ − 2l e[ 1 2 + 3 κ ( sinωt)<br />

] ;<br />

∑<br />

k =<br />

′ , k ′ , k k<br />

4<br />

12 21<br />

1<br />

1 2<br />

( )<br />

2<br />

2<br />

Q ≡ Q = 3 x x e = 3 3 l e 12 − 3 l e 12 − 0 − 0 = 0;<br />

∑<br />

k =<br />

4<br />

13 31<br />

1<br />

1 3<br />

Q ≡ Q = 3 x′ , kx′ , ke k = 3( 0 + 0 + 0 + 0) = 0 ;<br />

∑<br />

k =<br />

4<br />

23 32<br />

1<br />

2 3<br />

Q ≡ Q = 3 x′ , kx′ , kek = 3( 0 + 0 + 0 + 0) = 0 .<br />

Il tensore di quadrupolo segue prontamente in forma diagonale,<br />

2 2 2<br />

⎛ l e[ 1 2 + 3κ ( sinωt)<br />

]<br />

0 0<br />

⎞<br />

⎜ 2 2 2<br />

⎟<br />

Q = ⎜ 0 l e[ 1 2 + 3κ ( sinωt)<br />

]<br />

0<br />

⎟<br />

⎜ 2 2 2<br />

− l e[ + κ ( sinωt)<br />

] ⎟<br />

⎝ 0 0 2 1 2 3<br />

⎠<br />

⎛ 1 0 0 ⎞<br />

2 2 2 ⎜ ⎟<br />

≡ l e[ 1 2 + 3κ ( sinωt)<br />

]<br />

⎜<br />

0 1 0<br />

⎟<br />

.<br />

⎜ − ⎟<br />

⎝ 0 0 2 ⎠<br />

Pertanto, il potenziale elettrostatico prodotto da una molecola stazionaria di NH 3 e misurato a


Guida allo studio autonomo in ELETTROMAGNETISMO – U 2 34<br />

‘grande’ distanza da essa è descritto, a ogni tempo t , dalla forma generale approssimata<br />

3 3<br />

1 ⎛ p ⋅ r 1 x ix j ⎞<br />

Φ ( r)<br />

≈ ⎜ + ∑ ∑ Q ij ⎟ =<br />

3 5<br />

4π ε 0 ⎝ r 2 i = 1 j = 1 r ⎠<br />

2 2 2<br />

1 ⎧3leκ x sinωt<br />

x x x ⎫<br />

3 1 + 2 − 2<br />

2 2 2<br />

3<br />

= ⎨ + l e[ 1 2 + 3κ<br />

( sinωt<br />

) ]<br />

⎬<br />

3 5<br />

4π ε ⎩ r 2r<br />

⎭<br />

0<br />

2 2<br />

le ⎧3κ x sinωt<br />

r x ⎫<br />

3 − 3<br />

2 2<br />

3<br />

= ⎨ + l [ 1 + 6κ<br />

( sinωt)<br />

] ⎬<br />

3 5<br />

4π ε ⎩ r 4r<br />

⎭<br />

0<br />

2<br />

le ⎧ 2 2 3( cosθ<br />

) − 1⎫<br />

≡ ⎨3κ cosθ sinωt − l [ 1 + 6κ<br />

( sinωt)<br />

]<br />

⎬ .<br />

2<br />

4π ε r ⎩ 4r<br />

⎭<br />

0<br />

Questa manifesta gli effetti sia di dipolo (dovuto agli scostamenti dello ione N − 3<br />

dal piano degli<br />

ioni H + ) sia di quadrupolo. Inoltre, è prev<strong>ed</strong>ibile che il valore m<strong>ed</strong>io di Φ ( r ) sul periodo T di<br />

oscillazione dello ione N − 3 dipenda solo dalla parte costante del termine quadrupolare, risultando<br />

2 2 2<br />

2 2<br />

l e r − 3x 3 l e 3( cosθ<br />

) − 1<br />

Φ ( r ) ≈ ≡ −<br />

.<br />

T<br />

5 3<br />

16π ε r 16π<br />

ε r<br />

0 0<br />

■■■

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