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Siamo venuti sin qui per cercare una nuova<br />
vita, ma nel cuore portiamo la nostra terra<br />
e i suoi piatti e non intendiamo mettere<br />
l’insegna ristorante italiano per fare una<br />
cucina completamente diversa.<br />
Rimaniamo fedeli alle nostre tradizioni<br />
come si può vedere dal menù di questo<br />
locale situato a venti minuti dal centro di<br />
Campinas, capoluogo dell’omonimo distretto<br />
nello Stato di San Paolo. “La nostra cucina<br />
– prosegue il ristoratore catanese – è<br />
prettamente sicula. Penne con bottarga,<br />
spaghetti a nero di seppia, coniglio in<br />
agrodolce, capretto pesce spada, tonno,<br />
cannoli sono le proposte che allietano gli<br />
oltre cento coperti del ristorante che utilizza<br />
solo etichette italiane “Facciamo quello<br />
che siamo e non quello che vogliono”. Il<br />
messaggio di Davide Lodato, ristoratore<br />
catanese emigrato in Brasile quasi<br />
vent’anni fa e dove ha aperto il ristorante la<br />
Campagna, è molto chiaro. Siamo venuti sin<br />
qui per cercare una nuova vita, ma nel cuore<br />
portiamo la nostra terra e i suoi piatti e non<br />
intendiamo mettere l’insegna ristorante<br />
italiano per fare una cucina completamente<br />
diversa.<br />
Rimaniamo fedeli alle nostre tradizioni<br />
come si può vedere dal menù di questo<br />
locale situato a venti minuti dal centro di<br />
Campinas, capoluogo dell’omonimo distretto<br />
nello Stato di San Paolo. “La nostra cucina<br />
– prosegue il ristoratore catanese – è<br />
prettamente sicula. Penne con bottarga,<br />
spaghetti a nero di seppia, coniglio in<br />
agrodolce, capretto pesce spada, tonno,<br />
cannoli sono le proposte che allietano gli<br />
oltre cento coperti del ristorante che utilizza<br />
solo etichette italiane”. In cantina ci sono<br />
infatti oltre duecento etichette dalla Valle<br />
d’Aosta alla Sicilia.<br />
“In Brasile – prosegue Lodato - esiste<br />
una grande quantità di ristoranti italiani,<br />
ma dal gusto brasiliano. Sono locali senza<br />
anima, belli anche nella struttura, ma<br />
senza anima. Invece noi rappresentiamo<br />
l´Enogastronomia Siciliana e Italiana, una<br />
cucina vera, autentica senza mezzi termini”.<br />
Non a caso il ristorante la Campagna può<br />
fregiarsi del marchio Ospitalità Italiana,<br />
una certificazione promossa dall’Isnart<br />
(Istituto nazionale ricerche turistiche) e<br />
dalle Camere di Commercio, per stimolare<br />
l’offerta di qualità in Italia e all’estero.<br />
Nonostante molte imprese visitate e<br />
analizzate avessero votazioni buone o<br />
sufficienti, solo coloro che hanno ottenuto<br />
un punteggio elevato sono titolate ad<br />
esporre il logo “Ospitalità Italiana”, perché<br />
questo marchio viene assegnato solo a<br />
quegli esercizi che hanno un’offerta di<br />
eccellenza.<br />
Il marchio Ospitalità Italiana ha l’obiettivo<br />
di fornire ai clienti attuali e potenziali una<br />
valutazione obiettiva del livello di servizio<br />
offerto e rappresenta una garanzia sia<br />
per gli esercenti che per i turisti: visibilità,<br />
chiarezza di immagine, garanzia di qualità,<br />
facilità di scelta, condivisione del sistema di<br />
valori tra chi offre e chi compra.<br />
Anche la pizzeria e trattoria Domenico<br />
può fregiarsi di questo marchio. Situato<br />
nel quartiere Savassi di Belo Horizonte, la<br />
capitale dello Stato del Minais Gerais, è<br />
ambientato in una casa d’epoca con mobili<br />
in legno e un ampio balcone. Si tratta di<br />
150 coperti dove la pizza è protagonista con<br />
nomi che ricordano le città della Penisola e<br />
ingredienti che cercano di ricordare la zona<br />
di origine. Quella chiamata Treviso, infatti,<br />
ha anche il radicchio. Bruschette, caprese,<br />
affettati e formaggi italiani sono le altre<br />
proposte del locale che ha una cantina<br />
molto internazionale.<br />
Ci spostiamo a San Paolo al Girarrosto, un<br />
ristorante siciliano inaugurato da poco che<br />
prende il nome dal forno a legna “giratorio”<br />
che arriva dall’Italia utilizzato per cuocere<br />
a fuoco lento. Con il marchio del Best<br />
emerging Italian restaurant award, il locale<br />
vanta eccellenti recensioni su Trip Advisor<br />
e un menù che come antipasto propone<br />
polenta bianca con capesante e pinoli, polpo<br />
cotto al vapore per passare poi a raviolotti<br />
con carbonare e pinoli, bauletti con crema di<br />
ricotta e arancia e un raviolo aperto ai frutti<br />
di mare e zenzero solo per fare qualche<br />
esempio dei piatti di pasta fresca tra i quali<br />
troviamo anche le classiche lasagne.<br />
Con il grano duro abbiamo le linguine alle<br />
vongole, una scelta di risotti tra i quali quello<br />
a porcini e gorgonzola italiano per passare<br />
poi ai secondi piatti dove in lista troviamo<br />
la grigliata di pesce misto con salsa di<br />
limone siciliano e un tegamino di frutti di<br />
mare alla Amalfitana. Non mancano i piatti<br />
di carne con la fracosta di manzo all’olio<br />
extravergine, medaglioni di filetto di manzo<br />
alla Rossini e una costoletta di vitello alle<br />
milanese con risotto allo zafferano. Echi<br />
Abstract<br />
di Sicilia e di gastronomia italiana per un<br />
locale raffinato, moderno molto curato nei<br />
dettagli.<br />
Tornando a Belo Horizonte c’è la Provincia<br />
di Salerno. Aperto nel 1983 da Remo<br />
Peluso “dal giorno della sua apertura si è<br />
sempre impegnata a offrire i più suggestivi<br />
piatti italiani”. La cucina del Cilento e in<br />
particolare dei paesi di Sicilì e Pisciotta è<br />
la base del menù proposto dal locale dove<br />
si può partire con un antipasto a base di<br />
provola con le alici per provare una delle<br />
versioni di cavatelli come primi piatti. Fusilli,<br />
spaghetti, penne e fettuccine arricchiscono<br />
un ampio menu dove fra i secondi spicca<br />
una braciola di maiale alla siciliana, il<br />
capretto alla cacciatora del Cilento, ma<br />
anche delle crespelle.<br />
Torniamo in Sicilia con Arancini Cantina<br />
italiana di San Paolo. Si tratta di una<br />
sessantina di coperti di un ristorate che<br />
ricorda una piccola tavola calda. L’ambiente<br />
e familiare e accogliente e le origini<br />
italiane sono sottolineate da un sito che<br />
quando compare l’home page saluta il<br />
visitatore con una delle canzoni più tipiche<br />
della tradizione popolare italiana funnicoli<br />
funnicola. Il ristorante, che si caratterizza<br />
per la pasta artigianale, propone i classici<br />
arancini siciliani, con bruschette, una lista<br />
di zuppe e anche una fonduta presentata<br />
all’interno di una pagnotta. Per chi volesse<br />
andare più leggero è pronta una insalata<br />
alla siciliana con mozzarella di bufala,<br />
oppure le specialità di Luigi. Si tratta di una<br />
serie di primi piatti come fettuccine aglio e<br />
olio o spaghetti ai frutti di mare. Tortelloni<br />
di ricotta, polpette fritte e mille altri piatti<br />
(il menu è molto ampio) possono essere<br />
accompagnati anche da un vino siciliano<br />
come il Corvo.<br />
Sempre a san Paolo, che è considerata la<br />
città più multiculturale del Brasile dove un<br />
gran numero di abitanti vanta almeno un<br />
antenato italiano, c’è il Taormina, un locale<br />
con oltre un centinaio di coperti che ha<br />
scelto un menu fisso che varia però quasi<br />
quotidianamente. In carta ci sono molti<br />
ingredienti che provengono direttamente<br />
dalla Sicilia. Aperto da oltre dieci anni dai<br />
coniugi Morici, vede ai fornelli la signora<br />
Elena affiancata dal marito Salvatore che<br />
supervisiona l’autenticità delle ricette<br />
siciliane e si occupa direttamente della<br />
preparazione di cannoli e limoncello. Alle<br />
Tasting Sicily n.01/2013 63