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Rene Caratteri anatomici del rene nelle diverse specie ... - Skuola.net

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<strong>Rene</strong><br />

<strong>Caratteri</strong> <strong>anatomici</strong> <strong>del</strong> <strong>rene</strong> <strong>nelle</strong> <strong>diverse</strong> <strong>specie</strong> animali<br />

Bovino<br />

In esame esterno i reni sono lobati perché ogni lobulo o renuncolo è distinto<br />

dagli altri, il loro numero va da 18 e 22.<br />

- I due reni hanno forma ellissoidale ed il sinistro è più grosso <strong>del</strong> destro;<br />

- il colore è marrone più o meno scuro ed il peso si aggira tra i 400 ed i 500<br />

gr.<br />

Ovino e caprino<br />

La forma è definita a fagiolo;<br />

- la superficie dei due reni è liscia ed alla sezione trasversale si presentano<br />

più o meno circolari;<br />

- il colore è rosso-brunastro ed il peso si aggira sui 120 gr.<br />

Equino<br />

I reni sono piuttosto globosi;<br />

- hanno superficie liscia, la loro forma è diversa, il sinistro è simile ad un<br />

grosso fagiolo, il destro è simile ad un cuore di carta da gioco;<br />

273


Suino<br />

- il colore ha tonalità variabili tra il rosso scuro e brunastro, con sfumature<br />

giallastre, mentre il peso si aggira tra i 450 ed i 600 gr.<br />

Nel suino la forma dei reni è definita ovoidale;<br />

Cane<br />

- sono alquanto allungati, alla sezione trasversale appaiono appiattiti;<br />

- la superficie esterna è liscia, il colore è nocciola più o meno chiaro in<br />

funzione <strong>del</strong>l’età e <strong>del</strong>la alimentazione.<br />

- Non sono rare le cisti renali di diversa grandezza, di solito congenite.<br />

L’aspetto è a fagiolo, sono globosi e con superficie liscia, il colore è rosso cupo,<br />

violaceo.<br />

Gatto<br />

La forma è ancora c.d. a fagiolo, sono più globosi rispetto a quelli <strong>del</strong> cane e, nei<br />

gatti adulti, mostrano un colore più chiaro, a volte giallastro, per il contenuto in<br />

lipidi <strong>del</strong>le cellule epiteliali <strong>del</strong>la corticale.<br />

274


- Inoltre la superficie è percorsa da una ricca rete vascolare (venule stellate)<br />

che inizia dall’ilo.<br />

Nel corso <strong>del</strong>la necroscopia dopo averne valutato la posizione anatomica, i reni<br />

vanno separati dal tessuto adiposo di deposito, più o meno abbondante in<br />

relazione alla <strong>specie</strong> animale ed allo stato di nutrizione, rilevando eventuali<br />

anomalie d’impianto di ureteri e vasi afferenti ed efferenti sull’ilo.<br />

Nell’esaminare i reni possiamo apprezzare:<br />

il cambiamento di posizione (ectopia);<br />

le anomalie di impianto degli ureteri;<br />

la conformazione anomala e/o distribuzione dei vasi <strong>del</strong>l’ilo con<br />

conseguente ridotto sviluppo <strong>del</strong> <strong>rene</strong> interessato;<br />

la loro asimmetria → uno di volume normale l’altro diminuito:<br />

il volume eccessivo in rapporto alla mole → congenito;<br />

275


Ma cosa ha comportato l’aumento notevole dei reni, in particolare <strong>del</strong> sinistro,<br />

(in rapporto alla mole <strong>del</strong> soggetto) unitamente al ridotto sviluppo <strong>del</strong>la cavità<br />

addominale (congenita) ? una compressione degli organi e visceri addominali sul<br />

diaframma con conseguenti problemi respiratori e morte <strong>del</strong> gatto.<br />

Non frequentemente si accerta la rottura spontanea di strutture vascolari a<br />

livello <strong>del</strong>l’ilo renale come rilevato nel corso di una necroscopia riguardante un<br />

setter gordon deceduto improvvisamente.<br />

276


277


Causa mortis: shock ipovolemico per diminuzione <strong>del</strong>la massa sanguigna<br />

circolante nel corpo (grave emorragia addominale) come conseguenza <strong>del</strong>la<br />

rottura spontanea di una struttura vascolare (probabilmente un aneurisma)<br />

localizzata in prossimità <strong>del</strong> <strong>rene</strong> destro.<br />

Altre lesioni<br />

Ipoplasia renale<br />

L’ipoplasia deriva da incompleto sviluppo di uno o ambedue i reni<br />

(quest’ultimo caso non compatibile con la vita), conseguenza di un numero<br />

ridotto di nefroni alla nascita.<br />

Se l’ipoplasia è monolaterale ed il <strong>rene</strong> contro laterale funziona bene →<br />

reperto occasionale alla necroscopia.<br />

278


Gatto, <strong>rene</strong>: <strong>rene</strong> destro ipoplastico<br />

La tecnica da applicare nell’ablazione dei reni viene condizionata dal rilievo o<br />

meno di lesioni che li hanno coinvolti da soli o contemporaneamente a ureteri,<br />

vescica urinaria, uretra e, talvolta, genitale.<br />

Tecnica di estrazione <strong>del</strong> <strong>rene</strong> da solo<br />

E’ il metodo più semplice:<br />

si incide la capsula adiposa enucleando il <strong>rene</strong> ancora circondato dalla<br />

capsula fibrosa;<br />

si evidenziano le strutture vascolari e l’uretere per poi applicarvi una<br />

doppia legatura ed incidere nell’interspazio.<br />

Il <strong>rene</strong> è libero per lo scapsulamento, per l’esame esterno e per l’apprezzamento<br />

<strong>del</strong>la superficie di sezione.<br />

Tecnica di estrazione di reni, ureteri e vescica urinaria<br />

come già riferito si evidenzia l’organo liberandolo dalla capsula adiposa e dal<br />

peritoneo;<br />

si applica una legatura a livello ilare coinvolgente solo le strutture vascolari<br />

che poi vengono tagliate;<br />

si incide e si separa con le dita il peritoneo che circonda gli ureteri in tutto il<br />

loro percorso fino alla vescica urinaria;<br />

si afferra la vescica urinaria stirandola cranialmente e verso l’alto per<br />

visualizzarne il collo dove nel maschio è localizzata la prostata, le ghiandole<br />

bulbo uretrali e le vescicole seminali (toro, ecc.), assenti nel cane;<br />

279


si applica una legatura tra prostata e ghiandole indicate se presenti, ed uretra<br />

pelvica per inciderla trasversalmente a tutto spessore;<br />

a,b) ureteri; c) surrenali; d) vescica; E) testicoli; F) deferenti; H) vescicola seminale;I) prostata;J) gh. di Cowper.<br />

sempre nel maschio → occorre incidere anche i deferenti, disposti a cavaliere<br />

sugli ureteri.<br />

Reni, ureteri, vescica urinaria, prostata (e ghiandole annesse se presenti) sono<br />

estratti per un esame più accurato.<br />

Nella femmina non gravida → stesse manualità, ma la legatura sull’uretra<br />

viene applicata in prossimità <strong>del</strong> meato urinario;<br />

280


nella femmina gravida, dopo aver asportato omento e milza, è opportuno<br />

estrarre l’utero con il redo e le corna uterine comprese le ovaie.<br />

Estrazione combinata apparato uro-genitale<br />

nel maschio occorre isolare reni ed ureteri con le modalità già descritte in<br />

precedenza per poi:<br />

incidere la cute intorno alla borsa scrotale;<br />

effettuare l’apertura <strong>del</strong>la cavità pelvica (che poi descriveremo);<br />

afferrare il pene e separare il meso che tiene unita l’uretra pelvica con la<br />

parete <strong>del</strong> retto (tratto intestinale rimasto in cavità pelvica dopo la<br />

resezione condotta sull’ampolla rettale);<br />

depositare pene con la borsa scrotale, uretra pelvica, vescica urinaria (con<br />

gh. annesse), ureteri e reni per l’esame anatomopatologico.<br />

Nella femmina, dopo aver isolato i reni, legato le strutture vascolari presenti<br />

sull’ilo, separato gli ureteri dai tessuti che li circondano occorre:<br />

> separare dalle strutture di contenimento, dai mesi e/o dai legamenti, prima le<br />

ovaie, poi le corna uterine fino al corpo <strong>del</strong>l’utero;<br />

> compiere l’apertura <strong>del</strong>la cavità pelvica;<br />

> inserire il dito indice <strong>del</strong>la mano sinistra nella vulva;<br />

> applicarvi una trazione in alto per incidere la cute intorno ad essa;<br />

> tagliare le connessioni <strong>del</strong>l’utero con le pareti <strong>del</strong>la cavità pelvica e con il<br />

residuo <strong>del</strong> retto.<br />

281


Vengono estratti vulva, corpo uterino, corna e ovaie, vescica urinaria, ureteri e<br />

reni.<br />

Esame anatomopatologico dei reni<br />

Scapsulamento ed esame esterno<br />

Liberati i reni dal cadavere:<br />

si depositano su di una superficie ruvida appoggiandovi le dita <strong>del</strong>la mano<br />

sinistra od il palmo <strong>del</strong>la mano (a seconda <strong>del</strong>la grandezza <strong>del</strong>l’organo),<br />

per potervi applicare una certa pressione con un bisturi che dia modo di<br />

incidere la capsula sierosa superficialmente (1-2mm) sulla convessità<br />

maggiore, da un polo all’altro;<br />

si pinzetta il lembo <strong>del</strong>la sierosa incisa in precedenza per separarla<br />

completamente dal <strong>rene</strong> (sui due lati) fino all’ilo.<br />

Diviene importante valutare la resistenza o meno allo scapsulamento<br />

<strong>del</strong>l’organo:<br />

manualità agevole → <strong>rene</strong> nella norma o processo degenerativo (statosi,<br />

amiloidosi);<br />

scapsulamento troppo facile → presenza di liquido interposto tra <strong>rene</strong> e<br />

capsula sierosa: trasudato, sangue (di solito conseguenza di traumi<br />

violenti addominali o per ingestione di tossici), essudato;<br />

eventuale difficoltà di scapsulamento → proliferazione con<strong>net</strong>tivale, esiti<br />

cicatriziali o flogosi croniche → rimangano aderenti alla sierosa piccoli<br />

straterelli di parenchima.<br />

Di solito la proliferazione di tessuto fibroso comporta anche la modifica <strong>del</strong><br />

profilo e <strong>del</strong> volume <strong>del</strong> <strong>rene</strong>.<br />

Condotto lo scapsulamento <strong>del</strong> <strong>rene</strong> ne valuteremo la forma e la superficie<br />

esterna di norma liscia, solo il gatto mostra solcature regolarmente distribuite<br />

per la presenza di vene stellate, ne apprezzeremo il volume, il colore e la<br />

consistenza a cui farà seguito l’incisione longitudinale <strong>del</strong>l’organo per rilevare<br />

l’aspetto <strong>del</strong>la superficie di taglio: si conduce una sezione longitudinale “a<br />

282


panino”, con inizio dalla curvatura maggiore, che termina in prossimità <strong>del</strong>l’ilo<br />

coinvolgendo anche il baci<strong>net</strong>to.<br />

Della superficie di sezione ne dovremo valutare:<br />

il rapporto tra corticale e midollare (1:2);<br />

l’aspetto <strong>del</strong>la corticale, <strong>del</strong>le piramidi, <strong>del</strong>la midollare (rispettivamente<br />

rosso-scuro, rosso-bluastro e grigio-giallastro) per rilevare eventuali<br />

lesioni.<br />

Nel gatto i colori <strong>del</strong>le <strong>diverse</strong> zone sono distribuiti al contrario rispetto alle<br />

altre <strong>specie</strong> animali;<br />

nel baci<strong>net</strong>to <strong>del</strong> <strong>rene</strong> di cavallo normalmente si trova una certa quantità di<br />

muco filante, di colore giallastro, anche l’urina è più densa rispetto a quella<br />

emessa da altre <strong>specie</strong> animali.<br />

La forma <strong>del</strong> <strong>rene</strong> risulta più o meno modificata:<br />

→ nefrite purulenta;<br />

→ glomerulo nefrite e nefrite interstiziale croniche;<br />

→ presenza di cisti (gatto, suino) o neoplasie (carcinomi), ecc..<br />

L’aumento o la diminuzione di volume <strong>del</strong> <strong>rene</strong> si valuta ispezionando l’ilo:<br />

→ se infossato il <strong>rene</strong> è aumentato di volume;<br />

→ se procidente il volume <strong>del</strong>l’organo è diminuito;<br />

→ il <strong>rene</strong> di bovino è aumentato di volume se presenta fusione dei renuncoli;<br />

aumento di volume <strong>del</strong> <strong>rene</strong> di solito è indicativo di degenerazione →<br />

nell’amiloidosi oltre all’aumento di volume <strong>del</strong>l’organo:<br />

superficie esterna liscia o granulosa;<br />

aspetto pallido e colore da grigio-roseo a grigio-giallastro;<br />

consistenza friabile.<br />

283


Bovino e cane: <strong>rene</strong>, amiloidosi<br />

Variazione di colore settoriale può indicare emorragie:<br />

in cuccioli infettatisi con l’Herpes virus canis sulla superficie <strong>del</strong> <strong>rene</strong> e<br />

sulla sezione → espressioni emorragiche puntiformi o petecchiali, che<br />

risaltano per l’aspetto sbiadito <strong>del</strong>l’organo aspetto definito ad “uovo di<br />

tacchino”.<br />

Cane: emorragie da Herpes virus canis<br />

284


Cucciolo di cane, <strong>rene</strong>: emorragie corticali multifocali<br />

Anche nel caso di infarto renale si apprezza modifica di colore zonale e nel caso<br />

di infarto vecchio modifica <strong>del</strong> profilo superficiale → retrazione cicatriziale e<br />

conseguente aumento <strong>del</strong>la consistenza.<br />

L’infarto renale è un’area di necrosi coagulativa derivante da un’ischemia locale<br />

per occlusione vascolare che può conseguire:<br />

a) ad un tromboembolismo secondario a endocardite valvolare;<br />

b) ad una parassitosi cardiaca;<br />

c) ad emboli asettici (emboli neoplastici);<br />

285


d) altre cause.<br />

Aspetti macroscopici <strong>del</strong>l’infarto<br />

L’infarto di recente formazione (acuto):<br />

→ in corticale area focale a forma di cuneo, leggermente protrundente sul<br />

profilo <strong>del</strong>l’organo;<br />

→ colore rossastro;<br />

l’infarto subacuto:<br />

<strong>Rene</strong> bovino: aspetto di infarto recente in esame esterno<br />

→ area pallida <strong>del</strong>imitata da alone iperemico, leggermente sopraelevato sulla<br />

superficie <strong>del</strong>l’organo;<br />

286


l’infarto di vecchia data (cronico):<br />

→ area più, depressa, pallida, in sezione ha l’aspetto di una sottile striscia o area<br />

più estesa, di solito a forma di tronco di cono (con apice rivolto verso il punto<br />

dove si è fermato l’embolo), fibrosa, non <strong>del</strong>imitata da alone iperemico.<br />

Nell’ischemia rapida, senza compensazione <strong>del</strong> circolo collaterale →<br />

infarto bianco;<br />

se l’occlusione vasale è avvenuta lentamente, con un minimo apporto<br />

sanguigno → infarto è rosso o variegato.<br />

Altra considerazione da fare è che se l’embolo è asettico precoce<br />

organizzazione fibrosa;<br />

287


se invece è settico per moltiplicazione dei germi nel tessuto necrotico, c’è<br />

essudazione purulenta che in un secondo tempo viene circoscritta da una capsula<br />

con<strong>net</strong>tivale di sequestro.<br />

Se consideriamo ancora la modifica <strong>del</strong>la forma <strong>del</strong> <strong>rene</strong> si ricordano le cisti<br />

renali:<br />

le cisti renali determinano una modifica settoriale/totale di forma e di<br />

volume <strong>del</strong> <strong>rene</strong>;<br />

spesso interessano un solo <strong>rene</strong>;<br />

possono essere uniche o multiple (per lo più sono congenite);<br />

si rinvengono +++ bovino, suino, gatto, raramente cavallo.<br />

Poche cisti possono trasformare il <strong>rene</strong> in una sacca unica, contenente un liquido<br />

limpido, le cui pareti sono costituite da parenchima atrofico.<br />

288


numerose e piccole cisti → <strong>rene</strong> policistico.<br />

Modifica accentuata di forma, diminuzione di volume ed aumento <strong>del</strong>la<br />

consistenza si apprezzano nella nefrite interstiziale cronica (<strong>rene</strong> grinzo):<br />

diminuzione di volume;<br />

superficie esterna irregolare, addirittura bozzellata;<br />

colore più chiaro <strong>del</strong>la norma (pallido);<br />

289


<strong>Rene</strong>, gatto e suino: nefrite interstiziale cronica<br />

alla sezione stridio per indurimento sclerotico → proliferazione<br />

con<strong>net</strong>tivale.<br />

<strong>Rene</strong>, cane: nefrite interstiziale cronica<br />

Variazione di colore, nel rispetto degli altri parametri si rileva nella<br />

glomerulonefrite acuta:<br />

> superficie esterna <strong>del</strong> <strong>rene</strong> → colore nocciola-chiaro;<br />

→ piccole aree rossastre (glomeruli iperemici) e<br />

grigiastre (flogosi essudativa e proliferativa glomerulare);<br />

290


alla sezione corticale pallida, addirittura scolorita e disseminata di piccoli<br />

punti di colore variabile dal rosso al grigiastro.<br />

Mentre nel caso di glomerulonefrite cronica:<br />

reni non facilmente scapsulabili;<br />

diminuiti di volume;<br />

superficie esterna irregolare;<br />

colore pallido (nocciola);<br />

consistenza decisamente aumentata;<br />

291


corticale ridotta di spessore, in alcuni tratti non distinguibile dalla<br />

midollare.<br />

<strong>Rene</strong>, gatto e cane: glomerulo nefrite cronica<br />

Anche nella nefrocalcinosi predomina la modifica <strong>del</strong>la consistenza.<br />

La lesione si apprezza <strong>nelle</strong> patologie che determinano una elevata<br />

concentrazione di calcio plasmatico (es.iperparatiroidismo, sindrome uremica);<br />

al taglio i reni sono stridenti;<br />

292


sulla sezione sono evidenti striature biancastre sia in corticale che midollare<br />

per mineralizzazione <strong>del</strong>l’interstizio, <strong>del</strong>le membrane e dei tubuli;<br />

nel cane un reperto associato alla nefrocalcinosi è la calcificazione <strong>del</strong> tessuto<br />

con<strong>net</strong>tivo sub pleurico degli spazi intercostali.<br />

Sono documentate striature orizzontali conseguenza <strong>del</strong>la mineralizzazione intercostale<br />

Alterazioni cospicue dei parametri normali presentano i reni interessati da<br />

idronefrosi:<br />

non va confusa con il <strong>rene</strong> cistico, perché in questo caso non vi è<br />

comunicazione tra cavità formatesi, baci<strong>net</strong>to ed uretere;<br />

in genere è monolaterale;<br />

si apprezza in particolare nel suino con occlusione congenita degli ureteri;<br />

293


<strong>nelle</strong> altre <strong>specie</strong> → cane, gatto, ecc., può conseguire a calcolosi vescicale,<br />

uretrale o ureterale, fenomeni compressivi sugli ureteri → tumori ovaie,<br />

intestino, ecc.;<br />

in esame esterno il <strong>rene</strong> ha superficie + o –bozzellata;<br />

Cane – <strong>rene</strong> : idronefrosi<br />

294


Che tipo di lesione caratterizzano queste immagini?<br />

gatto - <strong>rene</strong>: idronefrosi<br />

alla sezione → dilatazione abnorme <strong>del</strong> baci<strong>net</strong>to (per stasi urinaria), erosione<br />

<strong>del</strong>le papille, atrofia <strong>del</strong> parenchima renale;<br />

fuoriuscita di liquido limpido, citrino;<br />

talvolta il <strong>rene</strong> è ridotto ad una sacca circondata da una sottile parete di<br />

tessuto con<strong>net</strong>tivo e strutture vascolari.<br />

295


Altri casi di modifica di forma (più o meno accentuata), di colore e consistenza si<br />

rinvengono <strong>nelle</strong> nefriti purulente:<br />

nel bovino in corso di nefrite purulenta di origine embolico metastatica il <strong>rene</strong><br />

appare:<br />

settorialmente modificato nella forma e nel volume;<br />

renuncoli non colpiti → colore rispettato, gli altri mostrano diffusa<br />

congestione, alcuni infarti e piccole formazioni nodulari (ascessi), talvolta<br />

circondate da alone congestizio-emorragico.<br />

Bovino-<strong>rene</strong>: nefrite purulenta<br />

Bovino-<strong>rene</strong>: nefrite purulenta forma disseminata<br />

296


superficie di taglio disseminata di piccoli ascessi +++ in corticale in<br />

aspetto radiale;<br />

se presenti in midollare → disposizione stratiforme, di colore giallastro, in<br />

alternanza a strie rosso scure.<br />

nel suino il rilievo di una o due formazioni ben capsulate contenenti essudato<br />

giallastro o giallo-verdastro, consistenza fluida o più o meno compatta in base<br />

all’età <strong>del</strong> processo → nefrite purulenta.<br />

297


***- FeLV <strong>del</strong> gatto –<br />

Forma patologica determinata dal Feline leukaemia virus → famiglia<br />

Retroviridae, talvolta in associazione al FIV (Feline immunodeficiency virus).<br />

Alla richiesta anamnestica sintomatologia non specifica:<br />

febbre;<br />

anoressia;<br />

depressione;<br />

scarsa reattività;<br />

vomito spesso in associazione a diarrea e stato anemico.<br />

Alla necroscopia all’esame <strong>del</strong>le mucose esplorabili (cavità orale):<br />

→ ittero (se vi è coinvolgimento epatico);<br />

→ tartaro e gengivite cronica.<br />

Cute → dermatite esfoliativa, ascessi.<br />

Altri organi colpiti:<br />

→ Linfonodi, milza, fegato, reni, timo, pericardio ed altre sierose.<br />

Nella forma multicentrica, per attivazione dei tessuti linfoidi con conseguente<br />

iperplasia follicolare, si rilevano noduli biancastri di alcuni centimetri di<br />

diametro localizzati:<br />

sulla sierosa parietale addominale;<br />

298


sui linfonodi meseraici → ingrossati, succosi alla sezione e di colore biancastro<br />

con sfumature rossastre;<br />

sul <strong>rene</strong> → più che altro in corticale;<br />

in torace:<br />

ispessimenti biancastri su timo, pericardio e pleura;<br />

299


aro il coinvolgimento di cuore e/o polmone.<br />

Diviene importante eseguire l’apertura <strong>del</strong> cranio e <strong>del</strong>lo speco vertebrale per<br />

verificare se c’è interessamento <strong>del</strong> S.N.C. nel caso → massa unica nello spazio<br />

epidurale <strong>del</strong> canale vertebrale e conseguenti fenomeni compressivi sul midollo<br />

→ paresi <strong>del</strong> treno posteriore.<br />

Necroscopia cane: asimmetria ed infarti renali<br />

300


Necroscopia gatto persiano<br />

301


Necroscopia gatto FeLV<br />

302


Dopo aver compiuto l’estrazione e l’esame <strong>del</strong> <strong>rene</strong> approfondiremo gli<br />

aspetti lesivi di ureteri e vescica.<br />

Ureteri, alcuni reperti<br />

> Mancanza mono o bilaterale degli ureteri comporta → agenesia <strong>del</strong> <strong>rene</strong><br />

corrispondente;<br />

> modifica di posizione (ectopia) si apprezza più che altro nel +++ siberian<br />

husky, terranova, golden retrive, ecc.;<br />

> ureteri ectasici possono derivare da un ostacolato deflusso di urina per<br />

occlusione uretra o calcolosi vescicale;<br />

> la stenosi o atresia (obliterazione) unilaterale/bilaterale degli ureteri<br />

(congenita) a monte può dar luogo a idrouretere e idronefrosi;<br />

303


ureteri doppi → +++ duplicazione <strong>del</strong> <strong>rene</strong>.<br />

Per rilevarne le condizioni interne:<br />

→ nel caso di ureteri da soli o ancora uniti al <strong>rene</strong>, ma già sezionato<br />

longitudinalmente (a panino), occorre inciderli con una piccola forbice a<br />

partenza dall’attacco sull’ilo o dal baci<strong>net</strong>to renale, fino a raggiungere il collo<br />

vescicale.<br />

La presenza di:<br />

sangue negli ureteri di suino proveniente dal baci<strong>net</strong>to renale → peste suina;<br />

sangue in altre <strong>specie</strong> animali → avvelenamento da fosfuro;<br />

→ trauma addominale;<br />

arrossamento e ulcerazione <strong>del</strong>la mucosa → ureterite emorragica, calcolosi;<br />

ectasia degli ureteri → occlusione completa <strong>del</strong> lume > +++ calcolosi;<br />

occlusione degli ureteri avvenuta in tempi lunghi, senza impedimento alla<br />

completa filtrazione glomerulare con ristagno di urina → coinvolgimento <strong>del</strong><br />

baci<strong>net</strong>to, atrofia corticale → idronefrosi.<br />

304

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