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Edição 65 - Insieme

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L’Europa più grande<br />

Dal 1º di maggio, l’Europa unita coinvolge 25<br />

Paesi ed una comunità calcolata in 450 milioni<br />

di persone che parlano venti lingue differenti.<br />

Il vostro passaporto europeo, ora, può andare<br />

più lontano<br />

N<br />

COPERTINA<br />

matéria de capa<br />

on c’è più l’Europa dell’Est, la vecchia Europa o la<br />

Nuova Europa. C’è solo un’Europa unita. Unita nella<br />

diversità dei suoi popoli, già diversi tra i 25 paesi che<br />

la compongono. È un gradino in più per raggiungere obiettivi<br />

che ebbero inizio più di mezzo secolo fa - nel lontano 1946, quando<br />

Winston Churchill difese, nell’Università di Zurigo, il “sorgere<br />

degli Stati Uniti d’Europa” e i francesi crearono, a Parigi,<br />

l’Unione dei Federalisti Europei. Da quei giorni ad oggi, un intricato<br />

gioco di abbandoni e ritorni, riunioni, congressi, conferenze<br />

e trattati, ha dato forma all’attuale UE - Unione Europea<br />

con l’Italia sempre in prima linea. Nessuno si dimentica, per<br />

esempio, che già nel 1954 Alcide de Gasperi veniva eletto presidente<br />

dell’Assemblea Parlamentare Europea e che la CEE - Comunità<br />

Economica Europea e l’Euratom - Comunità Europea per<br />

l’Energia Atomica furono costituite nel memorabile trattato di<br />

Roma, il 25 marzo 1959, comprendendo il Belgio, la Francia, la<br />

Repubblica Federale di Germania, l’Italia, Lussemburgo ed i<br />

Paesi Bassi. Nell’anno seguente, oltre al francese, all’olandese e<br />

al tedesco, la lingua italiana era considerata lingua ufficiale nella<br />

Comunità che già stava investendo tempo, denaro e molta diplomazia<br />

per l’allargamento delle sue attività. Un’Europa senza<br />

frontiere dà i suoi primi passi per l’abolizione delle tasse doganali<br />

nel 1959.<br />

Non fu un facile cammino, in un ambiente marcato dagli orrori<br />

di varie e successive guerre, molte delle quali coinvolgendo<br />

paesi che oggi partecipano negli sforzi comuni dell’Unione. Ma,<br />

paradossalmente, fu il ricordo di quegli orrori che spinsero tante<br />

volte l’idea fino a giungere all’entrata in circolazione dell’Euro<br />

- la moneta unica nel gennaio del 2002 ed alla grande festa del<br />

1º di maggio, quando sette dei dieci nuovi membri, ex-integranti<br />

del fallito regime comunista, hanno festeggiato l’ingresso nella<br />

Comunità come se un vecchio sogno si stesse realizzando. Dal<br />

Mar Baltico al Mar Mediterraneo, scrivevano i giornali il giorno<br />

dopo, migliaia di persone hanno commemorato l’avvenimento<br />

con feste, tanta birra e molte preghiere. “Il nostro grande sogno<br />

polacco sta diventando realtà” ha affermato il Primo Ministro<br />

Leszek Miller, in una cerimonia che ha riunito migliaia di<br />

persone vicino alla città tedesca di Zittau, sulla frontiera tra Polonia<br />

e Repubblica Ceca. Il Primo Ministro ceco, a sua volta, faceva<br />

notare che l’allargamento dell’Europa finalmente fa superare<br />

gli effetti della II Guerra. In Germania, il Cancelliere Gerhard<br />

Schroeder ricordava che “quelli che hanno vissuto la II<br />

Guerra e le sue conseguenze non avrebbero mai immaginato, 60<br />

anni fa, che questo sarebbe stato possibile”.<br />

Giovani studenti commemoravano la libertà di andare e venire,<br />

senza più barriere o controlli interni. I controlli di frontiera<br />

ora sono più ampi ma non meno rigorosi in funzione del comune<br />

obiettivo della battaglia al terrorismo internazionale - la nuova<br />

guerra globale. È proprio sotto questo aspetto che si avvantaggiano<br />

anche comunità come la brasiliana, formata per la sua gran-<br />

Fotos UE/<strong>Insieme</strong><br />

INSIEME MAIO • MAGGIO 2004 6

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