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Si muore generalmente perché si è soli o perché si ... - Progetto Melo

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sostenuto con pas<strong>si</strong>one la te<strong>si</strong> del pubblico ministero indipendente dall'esecutivo, accorgendoci<br />

troppo tardi che, per un pubblico ministero privo dei mezzi e delle capacità per un'azione inci<strong>si</strong>va,<br />

autonomia e indipendenza effettive sono un miraggio. O un privilegio di casta.<br />

Un giovane pubblico ministero di una città del Nord, che cosa può fare di fronte al sequestro<br />

del figlio di una ricca famiglia, con tutta la sua indipendenza e autonomia, non avendo alcuna<br />

esperienza? Non potrà che affidare interamente a polizia e carabinieri l'avvio e il coordinamento<br />

delle indagini.<br />

L organizzazione attuale degli uffici giudiziari dunque, non facilita l'opera dei magistrati<br />

inquirenti, i quali peraltro sono costretti a misurar<strong>si</strong> con un'organizzazione mafiosa da tempo<br />

saldamente inserita nelle strutture di potere.<br />

So bene di non dire nulla di nuovo. Già nella relazione di maggioranza della Commis<strong>si</strong>one<br />

Antimafia pre<strong>si</strong>eduta dall'onorevole Cattanei (31 marzo 1972) <strong>si</strong> affermava senza mezzi termini: «<br />

In <strong>Si</strong>cilia il <strong>si</strong>stema politico di questo dopoguerra non <strong>è</strong> stato capace di garantir<strong>si</strong>, di difender<strong>si</strong> dalla<br />

mafia, che e<strong>si</strong>steva prima che nascessero gli attuali partiti politici, che non <strong>è</strong> stata inventata da es<strong>si</strong>,<br />

<strong>si</strong>a ben chiaro, ma che ha però finito per condizionarli, prima, per inquinarli poi ». Non può destare<br />

quindi meraviglia la scoperta di uomini politici che accettano di venire discretamente a patti con<br />

Cosa Nostra, dal momento che il controllo del territorio, tipico del metodo di governo mafioso,<br />

<strong>si</strong>gnifica anche condizionamento del potere politico; con tutte le conseguenze elettorali<br />

immaginabili. La mafia - <strong>è</strong> un fatto notorio - controlla gran parte dei voti in <strong>Si</strong>cilia. Il pentito<br />

Francesco Marino Mannoia ha parlato di decine di migliaia di voti «sotto influenza» nella sola<br />

Palermo. E le elezioni politiche del 1987 hanno peraltro messo in luce mas<strong>si</strong>cci spostamenti di voti<br />

nei seggi elettorali più <strong>si</strong>gnificativi.<br />

La mafia tuttavia non <strong>si</strong> impegna volentieri nell'attività politica. I problemi politici non la<br />

interessano più di tanto finché non <strong>si</strong> sente direttamente minacciata nel suo potere o nelle sue fonti<br />

di guadagno. Le basta fare eleggere amministratori e politici « amici» e a volte addirittura dei<br />

membri dell'organizzazione. E ciò <strong>si</strong>a per orientare il flusso della spesa pubblica, <strong>si</strong>a <strong>perché</strong><br />

vengano votate leggi idonee a favorire le sue opportunità di guadagno e ne vengano invece bocciate<br />

altre che potrebbero esercitare ripercus<strong>si</strong>oni nefaste sul suo giro d'affari. La presenza di<br />

amministrazioni comunali docili, poi, vale ad evitare un pos<strong>si</strong>bile freno alla sua espan<strong>si</strong>one dovuta o<br />

al rifiuto di conces<strong>si</strong>oni edilizie o a controlli troppo approfonditi degli appalti o dei subappalti.<br />

Oltre che con questi condizionamenti di carattere generale, la mafia interviene per<br />

as<strong>si</strong>curar<strong>si</strong> quei piccoli servizi di ordinario clientelismo elargiti dai politici, come racconta il pentito<br />

Antonino Calderone: « E sempre bene sapere chi sono i personaggi politici appoggiati da Cosa<br />

Nostra <strong>perché</strong> ci <strong>si</strong> può rivolgere a loro quando <strong>si</strong> ha bisogno di un favore. Per esempio, il boss di<br />

Rie<strong>si</strong> Giuseppe di Cristina, deluso dalla mancanza di aiuto concreto da parte della Democrazia<br />

cristiana per alleggerire le misure di sorveglianza di pubblica <strong>si</strong>curezza, <strong>si</strong> <strong>è</strong> rivolto al repubblicano<br />

Aristide Gunnella. Di Cristina <strong>è</strong> stato poi anche assunto in un istituto regionale su proposta dello<br />

stesso Gunnella ». C'<strong>è</strong> da meravigliar<strong>si</strong> se il Partito repubblicano ha raccolto una «valanga di voti »<br />

alle elezioni di Rie<strong>si</strong>, per dirla con Calderone?<br />

E' evidente che <strong>è</strong> la mafia ad imporre le sue condizioni ai politici, e non viceversa. Essa<br />

infatti non prova, per definizione, alcuna sen<strong>si</strong>bilità per un tipo di attività, quella politica, che <strong>è</strong><br />

finalizzata alla cura di interes<strong>si</strong> generali. Ciò che importa a Cosa Nostra <strong>è</strong> la propria sopravvivenza<br />

e niente altro. Essa non ha mai pensato di prendere o di gestire il potere. Non <strong>è</strong> il suo mestiere.<br />

A propo<strong>si</strong>to del dirottamento di voti nella consultazione elettorale del 1987, Francesco<br />

Marino Mannoia ci ha detto: « E stato provocato da Cosa Nostra per lanciare un avvertimento alla<br />

Democrazia cristiana, responsabile di non aver saputo bloccare le inchieste antimafia dei magistrati<br />

di Palermo». I suffragi sottratti alla Democrazia cristiana non sono passati automaticamente ad un<br />

altro partito, ma sono confluiti verso quei partiti che avevano assunto una po<strong>si</strong>zione fortemente<br />

critica nei confronti della magistratura: il Partito socialista e il Partito radicale.

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