Si muore generalmente perché si è soli o perché si ... - Progetto Melo
Si muore generalmente perché si è soli o perché si ... - Progetto Melo
Si muore generalmente perché si è soli o perché si ... - Progetto Melo
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
di buffoni capaci perfino di arruolare guardie municipali. Quanto alla 'ndrangheta, ma <strong>è</strong> <strong>si</strong>curo,<br />
<strong>si</strong>gnor giudice, che e<strong>si</strong>sta veramente? ».<br />
Credo di aver afferrato il senso di tali affermazioni. Buscetta voleva dire che, al di là delle<br />
apparenze, quelli che noi chiamiamo aggregazioni o raggruppamenti di organizzazioni criminali<br />
calabre<strong>si</strong> sono in realtà gruppi di persone legate solo da vincoli di sangue e da un comune<br />
atteggiamento di antagonismo allo Stato. E soprattutto voleva dire che le caratteristiche criminali<br />
del fenomeno calabrese <strong>si</strong> riallacciavano a una realtà che altro non era se non la mafia <strong>si</strong>ciliana.<br />
Mi spiego meglio. Attualmente, la criminalità organizzata in Calabria mostra di aver<br />
acquistato un certo respiro e la sua potenza supera di gran lunga le forze su cui può contare in loco.<br />
Stringendo accordi con la mafia <strong>si</strong>ciliana, la 'ndrangheta <strong>si</strong> <strong>è</strong> trasformata ed e divenuta molto più<br />
pericolosa. Credo <strong>si</strong> possa dire che diver<strong>si</strong> capi della 'ndrangheta sono affiliati a Cosa Nostra. Una<br />
prova: quando il mafioso canadese Paul Violi venne in <strong>Si</strong>cilia agli inizi degli anni Sessanta, a<br />
Catania andò a trovare Giuseppe Calderone; e in Calabria <strong>si</strong> recò in vi<strong>si</strong>ta da Paolo Di Stefano,<br />
con<strong>si</strong>derato il capo della mafia locale.<br />
Detto questo, fino a quando queste organizzazioni criminali manterranno una struttura<br />
orizzontale, scarsamente gerarchizzata, sarà un po' meno difficile combatterle. E’ quanto <strong>si</strong> <strong>è</strong><br />
verificato a Napoli al tempo in cui da una parte c'era Raffaele Cutolo con la sua Nuova camorra<br />
organizzata e dall'altra quelli della Nuova famiglia. Alla luce dei rapporti e delle rivalità di ciascun<br />
gruppo, <strong>si</strong> dimostrò relativamente più semplice collegare gli assas<strong>si</strong>ni alle loro vittime. La<br />
repres<strong>si</strong>one ha provocato un'ulteriore polverizzazione delle organizzazioni napoletane, il cui<br />
smantellamento definitivo <strong>si</strong> presenta oggi meno problematico, anche se la pericolo<strong>si</strong>tà delle stesse<br />
<strong>è</strong> tuttora elevata, anzi, crescente.<br />
E' interessante rilevare gli effetti contrastanti provocati dalla repres<strong>si</strong>one negli anni Ottanta:<br />
mentre in Campania <strong>si</strong> polverizzano i gruppi criminali, in <strong>Si</strong>cilia Cosa Nostra <strong>si</strong> chiude a riccio. Se<br />
ne deve dedurre la neces<strong>si</strong>tà di adottare strategie differenziate: non <strong>si</strong> può, infatti, pensare che<br />
l'arresto dei boss camorristi locali avrebbe per i napoletani delle conseguenze equivalenti all'arresto<br />
di Salvatore Riina o Bernardo Provenzano per Cosa Nostra.<br />
E' necessario studiare strategie differenziate a seconda del tipo di mafia che <strong>si</strong> deve<br />
affrontare. Più un'organizzazione <strong>è</strong> centralizzata e clandestina più <strong>è</strong> temibile, <strong>perché</strong> dispone dei<br />
mezzi per controllare efficacemente il mercato e mantenere l'ordine sul suo territorio, con un<br />
intervallo brevis<strong>si</strong>mo tra processo deci<strong>si</strong>onale ed entrata in azione. Le cose vanno valutate<br />
diversamente in un'organizzazione frazionata in più centri di potere.<br />
Il ragionamento vale anche a livello internazionale. Una cosa <strong>è</strong> la <strong>si</strong>tuazione attuale, in cui le<br />
organizzazioni criminali di alcuni pae<strong>si</strong> concludono accordi limitati, di portata locale; un'altra<br />
l'eventuale evoluzione della criminalità organizzata verso un patto federativo di vaste dimen<strong>si</strong>oni.<br />
Immaginiamo che i lupi grigi turchi in Germania <strong>si</strong> alleino con i mafio<strong>si</strong> <strong>si</strong>ciliani e con quelli di<br />
Stati Uniti e Australia e con le triadi cine<strong>si</strong> del Nordamerica, gli uni e gli altri muovendo<strong>si</strong> sulle<br />
tradizionali rotte di emigrazione, che restano i canali più <strong>si</strong>curi della criminalità internazionale...<br />
Il problema <strong>è</strong> serio, anche se per il momento sembra astratto e puramente teorico. Per<br />
sopravvivere e sviluppar<strong>si</strong> la criminalità organizzata ha bisogno di appoggiar<strong>si</strong> a particolarismi<br />
locali e culture arcaiche, che le garantiscano una sufficiente impermeabilità nei riguardi del mondo<br />
esterno, e di creare nello stesso tempo modelli universalmente validi su cui basare i futuri accordi<br />
internazionali. Nella pericolo<strong>si</strong>s<strong>si</strong>ma prospettiva di una omologazione dei modelli di organizzazione<br />
criminale, in cui <strong>si</strong> arrivasse al punto di non distinguere più tra i metodi degli yakuza, delle triadi<br />
cine<strong>si</strong> e di Cosa Nostra, <strong>si</strong> attuerebbe un modello di mafia universale ed io mi chiedo come ci <strong>si</strong><br />
potrebbe opporre. Per intanto, comincia a prendere forma questo modello unitario, fondato sulla<br />
forte tradizione dei gruppi etnici; su una straordinaria capacità di controllare il territorio e di attuare<br />
le deci<strong>si</strong>oni prese; sullo sviluppo di forme di commercio primitivo, tipo il baratto di un tempo. Un<br />
mafioso <strong>si</strong>ciliano potrebbe cedere (del resto lo fa già) un chilogrammo di eroina, pura all'ottanta per<br />
cento, a un membro dei vari cartelli colombiani in cambio di tre chili di cocaina: e ci