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Is Pregadorias antigas: su signo de sa devozioni - Provincia del ...

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IS PREGADORIAS ANTIGAS - SU SIGNU DE SA DEVOTZIONI<br />

altri provenienti dalla Spagna ed in seguito, dall’Italia, in tempi a noi più vicini. Fra<br />

i primi basti ricordare L’Arcangelo Michele, di cui son riportati i goccius di Siddi e di<br />

Collinas, S. Giorgio (goccius di Tuili), S. Biagio (goccius di Furtei), S.Barbara<br />

(Villacidro, titolare <strong>de</strong>lla omonima parrocchia, oltre a Villanovaforru), con un posto<br />

a parte riservato alla Madonna (Theotokos, madre di Dio) con le <strong>su</strong>e varie <strong>de</strong>nominazioni<br />

di Nostra Signora d’Itria, ben rappresentata da Arbus, Furtei, Gesturi, Sanluri,<br />

Siddi, Villamar; la Can<strong>de</strong>lora (Barumini, Furtei), e l’As<strong>su</strong>nta (fra l’altro Guspini),<br />

che come è noto in tutti i paesi <strong>sa</strong>rdi è raffigurata dormiente come nel mondo bizantino,<br />

e non in posizione eretta come nell’iconografia latina.<br />

Fra i <strong>sa</strong>nti importati dalla Spagna il più importante è senz’altro S. <strong>Is</strong>idoro, patrono<br />

di Madrid, festeggiato in pressochè tutte le aree rurali <strong>sa</strong>r<strong>de</strong>, essendo il patrono <strong>de</strong>i<br />

contadini. In questo ruolo prese il posto che in Sar<strong>de</strong>gna aveva S. Andrea 7 , <strong>sa</strong>nto<br />

importante in tutto il mondo bizantino, perché protettore <strong>de</strong>ll’impero romano d’Oriente,<br />

ma anche da noi, tanto da dare il nome al mese di novembre; ma S.<strong>Is</strong>idoro, esercitando<br />

il mestiere di bracciante agricolo per tutta la <strong>su</strong>a vita, a giusto titolo era rappresentativo<br />

in modo più pertinente <strong>de</strong>ll’intera categoria <strong>de</strong>i lavoratori <strong>de</strong>i campi. I goccius<br />

in <strong>su</strong>o onore si riferiscono a Us<strong>sa</strong>ramanna, Villamar, Villanovaforru e Furtei, questi<br />

ultimi nella versione di Francesco Onnis Serra, più diffu<strong>sa</strong> nel vicino Campidano di<br />

Cagliari 8 . Per Villanovafranca abbiamo invece una paristoria.<br />

Di contro il mondo pastorale ebbe sempre ed invariabilmente S. Giovanni Battista<br />

come punto di riferimento ed infatti i contratti pastorali, <strong>su</strong> cumoni in <strong>sa</strong>rdo, avevano<br />

come <strong>de</strong>correnza proprio la festa <strong>de</strong>l <strong>sa</strong>nto, ossia il 24 giugno (nella raccolta <strong>de</strong>l<br />

Medio Campidano goccius in <strong>su</strong>o onore li abbiamo a Lunamatrona e Pabillonis).<br />

Nell’ambito <strong>de</strong>i culti di più recente introduzione (intendiamo riferirci sia all’età<br />

<strong>de</strong>lla controriforma che a quella <strong>sa</strong>bauda) meritano di essere ricordati quelli<br />

per S. Rita, S. Luigi Gonzaga, S. Filomena, il Sacro Cuore di Gesù 9 , accompagnato<br />

dal Sacro Cuore di Maria, che comunque appare meno <strong>de</strong>l primo 10 .<br />

Sulla diffusione <strong>de</strong>lla notorietà <strong>de</strong>lla <strong>sa</strong>nta di Cascia influì probabilmente l’Ordine<br />

agostiniano, <strong>de</strong>l quale faceva parte, e che aveva una certa diffusione in Spagna e<br />

nelle aree di influenza spagnola, ma forse non furono estranei alcuni episodi <strong>de</strong>lla<br />

<strong>su</strong>a vita, che avevano molto a che ve<strong>de</strong>re con l’ambiente <strong>sa</strong>rdo: alludo alla morte<br />

violenta <strong>de</strong>l marito e al giuramento che impose ai figli di rinunciare a vendicarlo,<br />

atteggiamento questo, che non poteva che essere preso come esempio da additare a<br />

tutte le madri di famiglia da parte <strong>de</strong>lle autorità ecclesiastiche in una terra come<br />

quella <strong>sa</strong>rda, fortemente condizionata dalla legge <strong>de</strong>lla ven<strong>de</strong>tta. Sta di fatto che la<br />

7 Carlo PILLAI, Il culto per S.<strong>Is</strong>idoro nella tradizione sedilese e <strong>sa</strong>rda tra età spagnola e <strong>sa</strong>bauda,<br />

Comune di Sedilo,2010, pp.7-8.<br />

8 Si possono con<strong>su</strong>ltare in Biblioteca Comunale di Cagliari, Misc. Sarda H 21 168.<br />

9 Sulla rinascita <strong>de</strong>l culto per il Sacro Cuore, che si inquadra nel clima preromantico <strong>de</strong>l Settecento,<br />

caratterizzato da un certo sentimentalismo, si veda il capitolo relativo nel mio libro Il tempo <strong>de</strong>i <strong>sa</strong>nti,<br />

AM&D, Cagliari 1994, pp. 181 e segg.<br />

10 A Villamar abbiamo una filastrocca intitolata Dicio<strong>su</strong> est chini amat <strong>su</strong> coru <strong>de</strong> Maria.

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