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lo Special Air Service e la Regia Aeronautica - AVIA

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-STORIA<br />

Note<br />

(I) Coiitrariariiente a qiiaiito riporiato<br />

iii varie p~ihblicaiioni, <strong>lo</strong><br />

<strong>Special</strong> <strong>Air</strong> <strong>Service</strong> iioii apparteiieva,<br />

116 perarchic;iiiieiite i16<br />

furirioiialiiieiitc. al<strong>la</strong> Royal <strong>Air</strong><br />

Force Era iiivece ~iii'uiiitb splciale<br />

delle fone tcrresiri. direttairiente<br />

agli ordini del MEHQ<br />

(Middle East Head Quarter.<br />

Quariier Generale del Medio<br />

Oriente).<br />

(2) La "honiba Lewes" era com-<br />

posta da esp<strong>lo</strong>sivo p<strong>la</strong>stico r ter~<br />

mite. coli un detonatore attivato<br />

da un dispositivo chiamato "ma-<br />

tita a tempo". Quest'ultinia con-<br />

sisteva di uii tubetto di vetro<br />

contenente il percussore aggaii-<br />

ciato ad una mol<strong>la</strong>. La mol<strong>la</strong> era<br />

trattenuta da un cavetto di rame<br />

che veniva corroso dall'acido<br />

(conteiiuto da una fia<strong>la</strong> rotta al<br />

niomento dell'iniiesco) liberando<br />

così il percussore. Le "matite"<br />

erano contraddistinte da diversi<br />

co<strong>lo</strong>ri a secorida del ritardo pre-<br />

visto per <strong>la</strong> detonazione (da pochi<br />

minuti a due ore). In tutto <strong>la</strong><br />

bomba pesava una libbra (meno<br />

di mezzo kg) ed era contenuta in<br />

un sacchetto di teIa. Di solito. il<br />

ritardo prescelto era di mezz'ora.<br />

in modo da coiiseritire agli iricur-<br />

sori di dileguarsi. seiira <strong>la</strong>sciare<br />

troppu temp ai difensori per <strong>la</strong><br />

scoperta ed il disinnesco degIi<br />

ordigni.<br />

Obiettivi delle incursioni dei SAS,<br />

dicembre 1941 - settembre 1942.<br />

LIBIA<br />

però un'analisi che descriva. raffrontando le re<strong>la</strong>zioiii di attaccanti e attaccati, i risultati reali<br />

delle azioiii del SAS. Da uiia parte (quel<strong>la</strong> inglese) i danni arrecati furono spesso sovrastimati,<br />

dall'altra, gli attacchi vennero spesso attribuiti a misteriosi 'sabotatori', non meglio identificati.<br />

Oggi. coiisultando le foiiti priiiiarie ed integrandole coi1 documenti apparsi receritemcnte, si può<br />

ricostruire coi1 suftlcieiite approssimazione il quadro di questa '<strong>lo</strong>tta riclle tenebre' che vide cori-<br />

trapposti <strong>lo</strong> <strong>Special</strong> <strong>Air</strong> <strong>Service</strong> e <strong>la</strong> <strong>Regia</strong> <strong>Aeronautica</strong>.<br />

Il fallimentare esordio<br />

La prima missione del SAS, piatiificata per il 17 novembre 1941, in concomitatiza con l'ini-<br />

zio dell'offensiva inglese in Africa settentrionale. denominata "Crusader". fu un completo falli-<br />

mento. Cinque aerei da trasporto/bombardamento Bristol "Bombay" del<strong>lo</strong> Squadron 216 decol-<br />

<strong>la</strong>rono il giorno 16 dal<strong>la</strong> base di Heliopolis imbarcando ciascuno una squadra di diecildodici<br />

incursori del SAS, rispettivaniente al comando del Captain Stirling, del parigrado Thompson,<br />

dei Leuteiiant Mayne, Lewes e McGonigal. Dopo una prima tappa di avvicinamerito a Bagoush.<br />

<strong>la</strong> sera del 17 i "Bombay", nonostante il tempo volgesse al peggio. decol<strong>la</strong>rono per raggiungere<br />

<strong>la</strong> prevista zona di <strong>la</strong>ncio, una dozzina di miglia all'iiitemo del Golfo di Bomba. A causa del<br />

vento (che disperse i paracadutisti) e del<strong>la</strong> pioggia intensissima (una specie di nubifragio che<br />

al<strong>la</strong>gò gli 'uadi' ed inzuppò gli inneschi delle cariche esp<strong>lo</strong>sive). i previsti attacchi agli aeroporti<br />

di Tminii e Ain el Gaza<strong>la</strong> non veniiero effettuati. 13 cinque pattuglie non furono in grado di<br />

ricongiungersi ed ebbero sorti diverse.<br />

Un "Bombay", pi<strong>lo</strong>tato dal FISergerit Charles West, con a bordo <strong>la</strong> squadra al comando<br />

del Capt. Thompson, perso l'orientamento e a corto di carburante, atterrò di notte nel deserto.<br />

Alle prime luci dell'alba gli occupanti si resero conto d'essere molto vicini a Gaza<strong>la</strong>. Un sol-<br />

dato italiano si avvicinò per ispezionare l'aereo, ma fu catturato e preso a bordo. A questo<br />

punto West decollò, ma da Ain e1 Gaza<strong>la</strong>, sede dei caccia tedeschi, decol<strong>la</strong>rono anche due<br />

Messerschmitt Bf 109 del<strong>lo</strong> JG 27 che eseguirono un paio d'attacchi al lento aereo inglese<br />

facendo<strong>lo</strong> schiantare fra le dune alle 7.12. L'abbattimento fu attribuito dall'Oberfelwebe1 Otto<br />

Schultz del 4.Staffel. Due membri dell'equipaggio ed uii paracadutista morirono iiell'impatto;<br />

i sopravvissuti. tra cui il capitano Thompson ed il suo vice. Leutenant Charles Bonriington,<br />

furono catturati. Trasportati al<strong>la</strong> base tedesca. furono ospitati dal comandante del I1 Gruppe<br />

del<strong>lo</strong> JG 27, Hauptman Wolfgang Lippert, nel<strong>la</strong> sua tenda. Thompson venne poi inviato nelle<br />

retrovie ita<strong>lo</strong>-tedesche con un Fieseler Fi.156 "Storch", ma il picco<strong>lo</strong> aereo da collegameiito fu<br />

costretto ad un atterraggio d'emergenza per aver esaurito il carburante. 11 pi<strong>lo</strong>ta andò in cerca<br />

di soccorsi <strong>la</strong>sciando un meteoro<strong>lo</strong>go del<strong>la</strong> Luftwaffe (anch'egli a bordo del<strong>lo</strong> "Storch" come<br />

passeggero) a guardia del prigioniero. Al robusto ed addestrato Thompson non ci volle molto<br />

per mettere fuori combattimento il suo custode e Fuggire, dirigendosi verso le liiiee britanni-<br />

che. Per sua sfortuna incappò iiell'equipaggio di uiio Ju 52 tcdesco, arich'esso atterrato in<br />

emergeiiza, e fu ricatturato.<br />

La pattuglia del Captain Stirling prese terra iii uii punto piuttosto <strong>lo</strong>ntaiio dall'obiettivo e <strong>la</strong><br />

iriaggior parte degli uoniini si ferì iiell'atterraggio. So<strong>lo</strong> lui ed il sergeiite Tait furono in grado di<br />

proseguire, ma iioii riusciroiio a ritrovare i <strong>lo</strong>ro speciali contenitori con arnii ed esp<strong>lo</strong>sivi e per-<br />

tanto rinunciarono a proseguire. Aiiche il tenente Lewes veniie paracadutato coi suoi troppo<br />

<strong>lo</strong>ntaiio dall'obiettivo per poter compiere <strong>la</strong> niissioiie. Fece esp<strong>lo</strong>dere le bombe per non rive<strong>la</strong>re<br />

il <strong>lo</strong>ro segreto in caso di cattura e si diresse verso I'appuntanieiito concordato per il rientro.<br />

I1 tenente Mayne prese terra ad una dozzina di miglia da Tmimi; rimasto con otto uomini<br />

'IRENAICA<br />

bir Acheirn!<br />

- ---- ---a-<br />

----- -- ---<br />

ABAR NIMEIR-FUKA<br />

----- Depressione<br />

--sdi El Quattara<br />

----p<br />

5

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