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primo - Assemblea Regionale Siciliana

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– 431 –<br />

Scritti e discorsi<br />

rispondente periodo del 1978, passate da 242.000 a<br />

472.000. Dato peraltro confermato da quello riguardante<br />

tutto il periodo gennaio-novembre 1978 rispetto allo<br />

stesso periodo dell’anno precedente, con un incremento<br />

per la Sicilia del 106 per cento delle ore concesse, sia dalla<br />

gestione ordinaria sia da quella straordinaria.<br />

Per quanto attiene poi ai singoli settori produttivi si<br />

può rilevare una certa ripresa sia della attività di raffinazione<br />

in Sicilia, aumentata nel 1978 del 14 per cento rispetto<br />

all’anno precedente, sia della attività di produzione<br />

dei prodotti chimici per l’agricoltura. Nei primi nove<br />

mesi del 1978 la esportazione di concimi chimici siciliani<br />

è cresciuta di ben il 42 per cento rispetto allo stesso periodo<br />

del 1977. Questo dato va considerato insieme a<br />

quello riguardante la domanda di energia elettrica verificatasi<br />

nel febbraio scorso, che per la Sicilia viene quantificata<br />

in un 7,4 per cento in più, contro un aumento del<br />

6,3 per cento nazionale, dato del quale la componente siciliana<br />

risulta la punta maggiore anche rispetto alle regioni<br />

del centro nord. Ora, se si considera che l’industria<br />

chimica in Sicilia ha assorbito nel 1977 il 44 per cento<br />

della domanda di energia, è da ritenere che questo comparto<br />

industriale, anche a causa del riavvio del ciclo produttivo<br />

della Liquichimica di Augusta, sia in ripresa produttiva.<br />

Ciò pone alla Sicilia, e insieme ai grandi gruppi<br />

petrolchimici presenti nell’Isola, il dovere di rivedere organicamente<br />

questa presenza per razionalizzarla, sia attraverso<br />

la creazione del nuovo complesso Icam a Priolo,<br />

sia con la realizzazione dello etilenodotto di raccordo<br />

con il polo di Gela in modo da dar vita alla progettata area<br />

chimica integrata.

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