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primo - Assemblea Regionale Siciliana

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Piersanti Mattarella<br />

delle forze di lavoro, previsto in 75 mila unità all’anno,<br />

sarà di 230 mila persone circa.<br />

A questi dati, secondo la Svimez, ha fatto riscontro<br />

l’abbassarsi del saldo migratorio negativo che fa registrare<br />

anzi consistenti rientri.<br />

Nel 1976 sono stati quasi 16 mila i lavortori rientrati<br />

contro 13 mila espatriati. Tenuto conto di ciò, e avuto riguardo<br />

alla stentata crescita del prodotto interno lordo<br />

nelle Regioni meridionali, il numero dei disoccupati ha<br />

sfiorato le 700 mila unità, quasi il 10 per cento della forza<br />

lavoro complessiva. Ovviamente si tratta di dati che<br />

tengono conto solo della disoccupazione ufficiale, di coloro<br />

cioè che si iscrivono alle liste di collocamento e non<br />

anche della sottoccupazione e di altre forme occulte.<br />

Questi dati confermano la convinzione che la Sicilia<br />

nel Mezzogiorno costituisce un drammatico problema<br />

nazionale e del resto le stesse stime previste per l’economia<br />

per il 1978 inducono ad essere pessimisti per una<br />

Regione che parte da una posizione di netto svantaggio.<br />

Si parla ora, a tale riguardo, a rettifica di troppo ottimistiche<br />

previsioni, di una crescita globale per il 1978<br />

non superiore al 2 per cento circa, non lontana pertanto<br />

da quella, fatta registrare nel 1977, dell’1,7 per cento circa.<br />

A questo dato però si accompagnano previsioni negative<br />

per la produzione industriale mentre per contro un<br />

aumento dei consumi privati si accompagna ad un possibile<br />

aggravamento della bilancia commerciale che dovrebbe<br />

in parte ridurre i benefici effetti fatti registrare nel<br />

1977. Si ipotizza infatti un aumento dei consumi privati<br />

del 2,5 per cento circa con un aumento delle importazio-<br />

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