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Scienze della Comunicazione - Università degli Studi di Perugia

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Corsi <strong>di</strong> laurea in<br />

<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong><br />

(vecchio or<strong>di</strong>namento quinquennale)<br />

<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong><br />

(nuovo or<strong>di</strong>namento triennale)<br />

<strong>Comunicazione</strong> istituzionale e relazioni pubbliche<br />

(nuovo or<strong>di</strong>namento triennale)<br />

<strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa<br />

(nuovo or<strong>di</strong>namento triennale)


I corsi <strong>di</strong> laurea in “<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> comunicazione”<br />

Per l’anno accademico 2002-2003 nell’ambito delle <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> comunicazione sono attivi<br />

all’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Perugia</strong> quattro corsi <strong>di</strong> laurea interfacoltà (Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia,<br />

Facoltà <strong>di</strong> <strong>Scienze</strong> Politiche): <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong> (vecchio or<strong>di</strong>namento quinquennale:<br />

solo 3°, 4° e 5° anno), <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong> (nuovo or<strong>di</strong>namento triennale: solo 2° e 3°<br />

anno), <strong>Comunicazione</strong> istituzionale e relazioni pubbliche (nuovo or<strong>di</strong>namento triennale: solo 1°<br />

anno), <strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa (nuovo or<strong>di</strong>namento triennale: solo 1° anno). I corsi intitolati<br />

<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong> sono “ad esaurimento”, vale a <strong>di</strong>re che sono attivi solo per coloro che<br />

vi si trovano già iscritti e per coloro che vi si trasferiscono avendo dei requisiti equipollenti a quelli<br />

<strong>degli</strong> iscritti <strong>di</strong> vecchia data; i due corsi nuovi <strong>di</strong> laurea triennale (<strong>Comunicazione</strong> istituzionale e<br />

relazioni pubbliche e <strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa appartenenti alla “classe 14”, delle <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong><br />

<strong>Comunicazione</strong>) sono destinati a stabilizzarsi per l’avvenire, sostituendo i precedenti corsi. A<br />

partire dall’anno accademico 2004-2005, a questi si aggiungeranno i due corsi biennali <strong>di</strong> laurea<br />

specialistica in <strong>Comunicazione</strong> istituzionale e politica ed in <strong>Comunicazione</strong> multime<strong>di</strong>ale (già<br />

istituiti, ma da attivarsi quando saranno <strong>di</strong>plomati i laureati <strong>di</strong> primo livello dei due corsi nuovi).<br />

Accesso ai corsi <strong>di</strong> laurea<br />

Gli studenti in possesso <strong>di</strong> <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> scuola me<strong>di</strong>a superiore si iscrivono immatricolandosi<br />

nell’uno o nell’altro dei due Corsi <strong>di</strong> laurea <strong>della</strong> classe 14, dopo aver espletato le “prove<br />

d’accesso”, volte ad accertare il livello <strong>della</strong> preparazione dello studente in funzione delle<br />

caratteristiche del corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Tali prove, che non danno <strong>di</strong>ritto a cre<strong>di</strong>ti formativi, ed il cui<br />

eventuale risultato negativo non preclude la possibilità <strong>di</strong> iscriversi ad uno dei due Corsi <strong>di</strong> laurea<br />

<strong>della</strong> classe 14, sono comunque obbligatorie in quanto costituiscono l’unica forma <strong>di</strong> conoscenza<br />

sulla situazione <strong>di</strong> partenza dello studente. La mancata partecipazione alle prove d’accesso sarà<br />

considerata equivalente ad un risultato negativo.<br />

Le prove d’accesso si tengono entro la metà <strong>di</strong> settembre presso la Facoltà <strong>di</strong> <strong>Scienze</strong><br />

Politiche e Economia, via Pascoli, <strong>Perugia</strong>, e sono costituite da domande a risposta chiusa, preparate<br />

da una commissione nominata la settimana precedente dal Comitato <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento <strong>della</strong> classe<br />

14.<br />

Per rispondere positivamente alle domande è richiesta una buona conoscenza <strong>della</strong> storia<br />

politica occidentale, <strong>della</strong> storia <strong>della</strong> letteratura italiana, <strong>della</strong> storia delle arti figurative, <strong>della</strong><br />

geografia e dell’economia del mondo attuale; è inoltre necessaria la conoscenza delle realtà<br />

democratiche politico-istituzionali italiane ed europee e delle loro problematiche attuali; è infine<br />

in<strong>di</strong>spensabile una buona competenza nell'uso scritto e orale <strong>della</strong> lingua italiana.<br />

I risultati del test sono resi pubblici nei giorni imme<strong>di</strong>atamente successivi all’espletamento<br />

<strong>della</strong> prova d’accesso, e sono messi a <strong>di</strong>sposizione dei docenti dei corsi <strong>di</strong> laurea.<br />

In quanto non trattasi <strong>di</strong> esame a sbarramento, l’Ateneo non è tenuto a pre<strong>di</strong>sporre corsi <strong>di</strong><br />

recupero per i can<strong>di</strong>dati che non fornissero risultati positivi; a fronte dell’accertamento <strong>di</strong> una<br />

insufficienza delle conoscenze richieste, allo studente è tuttavia suggerito <strong>di</strong> provvedere a migliorare<br />

la propria preparazione, se intende comunque iscriversi al corso.<br />

L’Ateneo si riserva <strong>di</strong> richiedere al Ministero competente il riconoscimento dell’iscrizione a<br />

numero programmato, ove si rendesse ciò necessario a causa del superamento del numero <strong>di</strong> iscritti<br />

compatibile con i “requisiti minimi” ministeriali.<br />

Trasferimenti


I trasferimenti da altro corso <strong>di</strong> laurea dello stesso Ateneo o da altro Ateneo prevedono che<br />

l’iscritto richieda la convalida <strong>degli</strong> esami precedentemente superati ed eventualmente<br />

l’abbreviazione <strong>degli</strong> anni <strong>di</strong> corso. Per i trasferiti non si prevedono “prove d’accesso”. La convalida<br />

<strong>degli</strong> esami precedentemente sostenuti da uno studente che ne chieda il riconoscimento si considera<br />

automatica ove la <strong>di</strong>sciplina porti la stessa denominazione che compare nel piano <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> approvato<br />

e sia costituita da un corso annuale <strong>di</strong> non meno <strong>di</strong> sessanta ore <strong>di</strong> lezioni frontali (ore d’aula),<br />

mentre la convalida <strong>di</strong> esami che non portino la stessa denominazione è subor<strong>di</strong>nata al giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong><br />

equipollenza espresso dal Consiglio <strong>di</strong> classe <strong>di</strong> laurea, previo parere del docente titolare del settore<br />

<strong>di</strong>sciplinare. Il numero dei cre<strong>di</strong>ti riconosciuti per ogni esame approvato e superato corrisponderà a<br />

quello in<strong>di</strong>cato nella tabella per la materia corrispondente<br />

Per l’accesso al terzo anno del corso <strong>di</strong> laurea quinquennale (vecchio or<strong>di</strong>namento) è<br />

necessario che all’iscritto vengano convalidati non meno <strong>di</strong> 10 esami (idoneità a parte); per l’accesso<br />

al quarto anno del corso <strong>di</strong> laurea quinquennale (vecchio or<strong>di</strong>namento) è necessario che all’iscritto<br />

vengano convalidati non meno <strong>di</strong> 15 esami (idoneità a parte); per l’accesso al quinto anno del corso<br />

<strong>di</strong> laurea quinquennale (vecchio or<strong>di</strong>namento) è necessario che all’iscritto vengano convalidati non<br />

meno <strong>di</strong> 20 esami (idoneità a parte). Per i trasferiti al vecchio or<strong>di</strong>namento resta valido il “blocco”<br />

costituito dal superamento <strong>di</strong> tutti i <strong>di</strong>eci esami del biennio iniziale prima che possano essere<br />

affrontati gli esami del triennio (anche ove fossero convalidati alcuni <strong>degli</strong> esami del triennio).<br />

Verranno riconosciuti come esami a scelta dello studente (fino ad un massimo <strong>di</strong> quattro) anche<br />

esami superati in altri Corsi <strong>di</strong> laurea e non presenti nell’elenco attivato dal corso <strong>di</strong> laurea <strong>di</strong> questo<br />

Ateneo, purché riferiti a titolature <strong>di</strong>sciplinari presenti nell’Or<strong>di</strong>namento <strong>di</strong>dattico del Corso<br />

pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 1998.<br />

Per l’accesso al secondo anno del corso <strong>di</strong> laurea triennale in “<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong>”<br />

è necessario che siano convalidati esami per non meno <strong>di</strong> 18 cre<strong>di</strong>ti formativi universitari; per<br />

l’accesso al terzo anno del corso <strong>di</strong> laurea triennale in “<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong>” è necessario<br />

che siano convalidati esami per non meno <strong>di</strong> 72 cre<strong>di</strong>ti formativi universitari. Per i trasferiti al nuovo<br />

or<strong>di</strong>namento restano valide il “propedeuticità” previste dal regolamento <strong>della</strong> laurea triennale (anche<br />

ove fossero convalidati alcuni <strong>degli</strong> esami con<strong>di</strong>zionati da qualche propedeuticità non ancora<br />

rispettata). Verranno riconosciuti cre<strong>di</strong>ti formativi conseguiti in altri Corsi <strong>di</strong> laurea, purché riferiti a<br />

settori <strong>di</strong>sciplinari presenti nell’Or<strong>di</strong>namento <strong>di</strong>dattico del Corso a cui lo studente si iscrive o<br />

comunque previsti nella Tabella ministeriale <strong>della</strong> Classe 14. Possono essere riconosciuti, previa<br />

valutazione <strong>di</strong> merito da parte del Consiglio <strong>della</strong> classe <strong>di</strong> laurea, i cre<strong>di</strong>ti acquisiti in settori affini a<br />

quelli previsti dall’Or<strong>di</strong>namento <strong>di</strong>dattico del Corso <strong>di</strong> laurea, qualora siano ritenuti coerenti con il<br />

piano <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Qualora ricorrano le con<strong>di</strong>zioni, allo studente potrà essere attribuita una quota<br />

aggiuntiva <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>ti utilizzando quelli a libera scelta dello studente e quelli relativi alle altre attività<br />

formative previste dall’art.10, c.1, l.f.A <strong>di</strong>screzione del Consiglio <strong>della</strong> classe <strong>di</strong> laurea, che<br />

in<strong>di</strong>viduerà le eventuali equipollenze, possono essere riconosciuti ulteriori cre<strong>di</strong>ti formativi <strong>di</strong> varia<br />

natura acquisiti dallo studente in precedenti attività formative.<br />

Si prevedono anche trasferimenti al primo anno dei due corsi nuovi <strong>di</strong> laurea triennale<br />

(<strong>Comunicazione</strong> istituzionale e relazioni pubbliche e <strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa appartenenti alla<br />

“classe 14”, delle <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong>): per questi trasferimenti è possibile la convalida <strong>di</strong><br />

esami precedentemente superati dall’iscritto, ma non è possibile l’abbreviazione del corso, essendo<br />

attivati <strong>di</strong> questi corsi <strong>di</strong> laurea i soli primi anni. Pertanto qualunque riconoscimento <strong>di</strong> esami per<br />

l’a.a. 2002-2003 può dar luogo semplicemente al completamento dell’anno accademico stesso, senza<br />

la possibilità <strong>di</strong> passare al secondo anno o ad anno successivo prima dell’inizio dell’a.a. 2003-2004.<br />

In seguito, comunque, verranno riconosciuti tutti gli esami sostenuti e riconoscibili in base al<br />

regolamento <strong>di</strong>dattico, e saranno assegnati a ciascuno <strong>di</strong> essi i cre<strong>di</strong>ti previsti dal regolamento stesso.


ORDINAMENTO QUINQUENNALE DI “SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE”<br />

Il piano <strong>degli</strong> stu<strong>di</strong><br />

Il corso <strong>di</strong> laurea quinquennale (vecchio or<strong>di</strong>namento) in “<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> comunicazione”,<br />

istituito dall’anno accademico 1998-1999 e soppresso dall’anno accademico 2001-2002 (rimanendo<br />

attivati gli anni necessari a permettere la conclusione <strong>degli</strong> stu<strong>di</strong> agli iscritti), ha il seguente<br />

or<strong>di</strong>namento:<br />

Il corso ha la durata <strong>di</strong> 5 anni e prevede il superamento <strong>di</strong> 24 esami. Si struttura in un biennio<br />

formativo <strong>di</strong> base (10 esami) e in un successivo triennio (14 esami e due idoneità), articolato in 2<br />

in<strong>di</strong>rizzi: Comunicazioni <strong>di</strong> massa e <strong>Comunicazione</strong> istituzionale e <strong>di</strong> impresa.<br />

Nel biennio <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> base lo studente deve seguire 10 <strong>di</strong>scipline appartenenti alle<br />

aree sotto riportate (un esame per ciascuna delle 9 aree + un secondo esame dell’area comunicativa):<br />

Area Scientifico-tecnologica: Informatica generale<br />

Area Comunicativa: Sociologia <strong>della</strong> comunicazione; Teoria e tecniche <strong>della</strong> comunicazione <strong>di</strong> massa<br />

Area economica: Economia politica<br />

Area Socio-antropologica: Etnologia; Sociologia<br />

Area Semiologica: Semiotica<br />

Area Linguistica: Linguistica generale; Sociolinguistica<br />

Area Psicologica: Psicologia generale<br />

Area Giuri<strong>di</strong>ca: Diritto pubblico<br />

Area Storica: Storia contemporanea<br />

Inoltre, entro il biennio o, al massimo, entro il terzo anno lo studente deve sostenere:<br />

? 2 prove scritte <strong>di</strong> composizione o elaborazione <strong>di</strong> testi con l'uso <strong>di</strong> un programma <strong>di</strong> elaborazione<br />

testi, una in lingua italiana (che costituisce la “Idoneità <strong>di</strong> italiano”) e l'altra in lingua inglese (che<br />

costituisce parte <strong>della</strong> “Idoneità <strong>di</strong> inglese”);<br />

? un colloquio <strong>di</strong>retto ad accertare la conoscenza <strong>della</strong> lingua inglese (che costituisce parte <strong>della</strong><br />

“Idoneità <strong>di</strong> inglese”).<br />

Nel triennio lo studente deve superare altri 14 esami, come segue.<br />

Antropologia culturale<br />

<strong>Comunicazione</strong> visiva<br />

Iconologia e iconografia<br />

Psicologia sociale<br />

Retorica<br />

Sette a scelta fra gli insegnamenti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo:<br />

Tre a scelta fra<br />

In<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> <strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa<br />

Diritto dell’informazione e <strong>della</strong> comunicazione<br />

Teoria e tecniche del linguaggio giornalistico<br />

Storia del giornalismo<br />

Teoria e tecniche del linguaggio cinematografico


Teoria e tecniche del linguaggio ra<strong>di</strong>otelevisivo<br />

Teoria e tecniche dei nuovi me<strong>di</strong>a<br />

Metodologia e tecniche <strong>della</strong> ricerca sociale<br />

Marketing<br />

Storia delle relazioni internazionali<br />

Diritto privato<br />

Economia aziendale<br />

In<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> <strong>Comunicazione</strong> istituzionale e <strong>di</strong> impresa<br />

Diritto privato<br />

Economia aziendale<br />

Marketing<br />

Diritto dell’informazione e <strong>della</strong> comunicazione<br />

Metodologia e tecniche <strong>della</strong> ricerca sociale<br />

Teoria e tecniche <strong>della</strong> comunicazione pubblicitaria.<br />

Teoria e tecniche <strong>della</strong> comunicazione pubblica<br />

Diritto amministrativo<br />

Storia del giornalismo<br />

Quattro a scelta fra gli insegnamenti definiti “opzionali”, cioè quelli complementari, nonché le<br />

<strong>di</strong>scipline fondamentali che non siano state già scelte come tali e le <strong>di</strong>scipline caratterizzanti<br />

l'in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong>verso da quello scelto. Inoltre è possibile per lo studente scegliere una qualsiasi delle<br />

<strong>di</strong>scipline dei corsi <strong>di</strong> laurea <strong>della</strong> classe 14 <strong>della</strong> quale non abbia sostenuto l’esame, anche quelle<br />

attivate specificamente per i corsi del nuovo or<strong>di</strong>namento (purché da 9 cre<strong>di</strong>ti, pari a 60 ore <strong>di</strong><br />

lezioni frontali), non essendo però ammesse biennalizzazioni (cioè reiterazioni dello stesso esame<br />

già superato). In base a queste norme, l’elenco delle <strong>di</strong>scipline <strong>di</strong>sponibili per esami opzionali per<br />

l’anno accademico 2002-2003 è il seguente:


Analisi del lignuagfgio politico Antropologia del teatro e affidamento (equipollenza con Filosofia Politica)<br />

dello spettacolo Antropologia visuale Diritto delle comunità mutuazione dalla Fac. <strong>di</strong> Lett. e Fil. mutuazione dalla<br />

europee Economia <strong>degli</strong> interme<strong>di</strong>ari finanziari Economia e Fac. <strong>di</strong> Lett. e Fil. mutazione dalla Fac. <strong>di</strong> Sci.Pol.<br />

gestione delle imprese Estetica Filosofia del linguaggio mutazione dalla Fac. <strong>di</strong> Economia mutazione dalla<br />

Filosofia <strong>della</strong><br />

Fac. <strong>di</strong> Economia mutazione dalla Fac<br />

scienza Geografia politica ed economica Letterature<br />

comparate Lingua straniera Organizzazione aziendale<br />

Psicologia generale Psicologia sociale Sociologia politica<br />

Storia del pensiero scientifico Storia del teatro Storia <strong>della</strong><br />

filosofia Storia <strong>della</strong><br />

letteratura ital. mod. e contemporanea Storia <strong>della</strong> musica<br />

moderna e contemporanea Storia dell'arte contemporanea<br />

Storia delle tra<strong>di</strong>zioni popolari Storia e critica del cinema<br />

Storia e critica del teatro e dello spettacolo<br />

. <strong>di</strong> Lett. e Fil. mutazione dalla Fac. <strong>di</strong> Lett. e Fil.<br />

mutazione dalla Fac. <strong>di</strong> Lett. e Fil. mutazione dalla<br />

Fac. <strong>di</strong> Lett. e Fil. equipollenza mutuazione o da<br />

Sci enze Polit. o da Lettere e Filosofia mutazione dalla<br />

Fac. <strong>di</strong> Economia utilizzo<br />

affidamento da assegnare mutazione dalla<br />

Fac. <strong>di</strong> Sci.Pol. mutazione dalla Fac. <strong>di</strong> Lett. e Fil.<br />

mutazione dalla Fac. <strong>di</strong> Lett. e Fil. mutazione dalla<br />

Fac. <strong>di</strong> Lett. e Fil. mutazione dalla Fac. <strong>di</strong> Lett. e Fil.<br />

mutazione dalla Fac. <strong>di</strong> Let<br />

t. e Fil. mutazione dalla Fac. <strong>di</strong> Lett. e Fil.<br />

mutazione dalla Fac. <strong>di</strong> Lett. e Fil. mutazione dalla<br />

Fac. <strong>di</strong> Sci.Formaz. mutazione dalla Fac. <strong>di</strong> Lett. e<br />

Fil.<br />

con l’aggiunta, lo si ripete, <strong>di</strong> tutte quelle <strong>di</strong>scipline che non sono state utilizzate come fondamentali<br />

dallo studente, e che siano attualmente <strong>di</strong>sponibili per affidamento o contratto o mutuazione: così,<br />

per esempio, si può utilizzare come esame opzionale Etnologia (ove non fosse stata già sostenuta),<br />

ma non Sociolinguistica (che è stata eliminata dal ventaglio <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità), e neppure Sociologia,<br />

che non è più <strong>di</strong>sponibile, essendo sostituita da Sociologia e metodologia <strong>della</strong> ricerca sociale, che è<br />

stata deliberata equipollente a Sociologia e <strong>di</strong>versa da Metodologia e tecniche <strong>della</strong> ricerca sociale.<br />

Va inoltre tenuto presente quanto sopra accennato per le <strong>di</strong>scipline dei nuovi or<strong>di</strong>namenti, in quanto<br />

la loro vali<strong>di</strong>tà ai fini del loro utilizzo come esami opzionali del vecchio or<strong>di</strong>namento è subor<strong>di</strong>nata<br />

alla durata del corso d’aula <strong>di</strong> non meno <strong>di</strong> 60 ore (pari a 9 cre<strong>di</strong>ti): per questo motivo, ad esempio,<br />

lo studente del vecchio or<strong>di</strong>namento non può utilizzare Geografia economico-politica insegnata nel


nuovo or<strong>di</strong>namento triennale <strong>di</strong> “<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong>” con 40 ore d’aula, ma, se intende<br />

dare quell’esame, deve seguire l’insegnamento <strong>di</strong> Geografia politica ed economica mutuata da<br />

Lettere, che ha le richieste 60 ore d’aula.<br />

Per l’anno accademico 2002-2003 gli studenti iscritti all’or<strong>di</strong>namento quinquennale<br />

<strong>di</strong>spongono solo dei corsi previsti per il triennio, essendo ormai cancellato il biennio. I trasferiti,<br />

comunque, possono trovarsi nella necessità <strong>di</strong> seguire dei corsi del biennio da loro non frequentati<br />

precedentemente, e sono perciò invitati a seguire i corsi corrispondenti a quelli <strong>di</strong> cui devono<br />

sostenere l’esame, utilizzando i corrispondenti corsi attivati per il nuovo or<strong>di</strong>namento, con questi<br />

accorgimenti:<br />

Economia politica = Economia politica a scelta, secondo il proprio in<strong>di</strong>rizzo, o l’insegnamento per<br />

gli studenti <strong>di</strong> “Massa” o quello per gli studenti <strong>di</strong> “Istituzionale”;<br />

Etnologia = Etnologia, mutuazione dell’insegnamento attivato per gli studenti <strong>di</strong> Lettere e <strong>di</strong> altri<br />

corsi <strong>di</strong> laurea;<br />

Informatica generale = Laboratorio <strong>di</strong> produzione multime<strong>di</strong>ale con informatica, insegnato per gli<br />

studenti del 1° anno, (secondo la lettera alfabetica iniziale del proprio cognome);<br />

Istituzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico = Istituzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico per gli studenti del 2° anno “<strong>Scienze</strong><br />

Comunicaz.” triennale, lettere P-Z (per tutti: è l’unico corso che provvede al completamento<br />

delle 60 ore richieste);<br />

Linguistica generale = Linguistica generale a scelta, secondo il proprio in<strong>di</strong>rizzo, o l’insegnamento<br />

per gli studenti <strong>di</strong> “Massa” o quello per gli studenti <strong>di</strong> “Istituzionale” (secondo la lettera<br />

alfabetica iniziale del proprio cognome);<br />

Psicologia generale = Psicologia generale (secondo la lettera alfabetica iniziale del proprio<br />

cognome);<br />

Semiotica = Semiotica insegnata per gli studenti del 2° anno “<strong>Scienze</strong> Comunicaz.” triennale<br />

(secondo la lettera alfabetica iniziale del proprio cognome);<br />

Sociolinguistica = non c’è più, e va sostituita con Linguistica generale;<br />

Sociologia <strong>della</strong> comunicazione = Sociologia <strong>della</strong> comunicazione insegnata per gli studenti del 2°<br />

anno “<strong>Scienze</strong> Comunicaz.” triennale;<br />

Sociologia = Sociologia e metodologia <strong>della</strong> ricerca sociale attivato per gli studenti dei primi anni, o<br />

<strong>di</strong> “Massa” o <strong>di</strong> “Istituzionale”;<br />

Storia contemporanea = Storia contemporanea attivato per gli studenti dei primi anni, o <strong>di</strong> “Massa”<br />

o <strong>di</strong> “Istituzionale” (secondo la lettera alfabetica iniziale del proprio cognome);<br />

Teoria e tecniche <strong>della</strong> comunicazione <strong>di</strong> massa = Teoria e tecniche <strong>della</strong> comunicazione <strong>di</strong> massa<br />

attivato per gli studenti dei primi anni, o <strong>di</strong> “Massa” o <strong>di</strong> “Istituzionale” (attenzione: non è<br />

utilizzabile per il vecchio or<strong>di</strong>namento l’insegnamento impartito agli studenti del 2° anno <strong>di</strong><br />

“<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> comunicazione” triennale, perché è <strong>di</strong> 40 ore).<br />

La tesi <strong>di</strong> laurea dell’or<strong>di</strong>namento quinquennale<br />

Per essere ammesso all'esame <strong>di</strong> laurea lo studente deve aver superato i 24 esami previsti dalla<br />

normativa vigente. L'esame <strong>di</strong> laurea consisterà nella <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> una tesi <strong>di</strong> laurea nell'ambito <strong>di</strong><br />

una <strong>di</strong>sciplina tra quelle <strong>di</strong> cui lo studente ha sostenuto l’esame, comprese quelle opzionali, in<br />

quanto anch’esse costitutive dell’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> seguito dal laureando. Si riporta qui s<strong>di</strong> seguito il<br />

“regolamento tesi” come è stato deliberato dal “Comitato coor<strong>di</strong>natore” del corso <strong>di</strong> laurea.<br />

La tesi <strong>di</strong> laurea del corso <strong>di</strong> laurea in <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> comunicazione, anche nel caso <strong>di</strong><br />

studenti del vecchio or<strong>di</strong>namento, deve contribuire a perseguire gli obiettivi formativi e professionali<br />

previsti. In modo particolare deve tendere a favorire l’inserimento dello studente nel mondo delle<br />

professioni incentivando la sua abilità a ideare ed articolare progetti <strong>di</strong> comunicazione.


Di conseguenza la tesi deve articolarsi <strong>di</strong> norma in (a) una parte introduttiva <strong>di</strong> impostazione<br />

teorica e (b) una parte progettuale o de<strong>di</strong>cata all’analisi <strong>di</strong> progetti.<br />

La tesi <strong>di</strong> laurea va elaborata in uno <strong>degli</strong> insegnamenti che costituiscono il piano <strong>di</strong> stu<strong>di</strong><br />

dello studente.<br />

La tesi è seguita da un docente “relatore” in<strong>di</strong>cato, dopo i necessari accor<strong>di</strong>, dallo studente<br />

fra tutti i docenti delle materie del suo piano <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>. Il relatore, a cui spetta la decisione finale su<br />

ogni aspetto <strong>della</strong> tesi, è affiancato da un “correlatore” in<strong>di</strong>cato dalla Commissione Didattica del<br />

corso <strong>di</strong> laurea, sentito il parere del relatore. Ove possibile, il relatore ed il correlatore devono<br />

appartenere alternativamente all’area teorico-accademica ed a quella professionalizzante del settore<br />

<strong>di</strong>sciplinare.<br />

A seconda <strong>della</strong> sua complessità e qualità, alla tesi può essere assegnato un punteggio<br />

articolato in tre fasce:<br />

_ una fascia da 0 a 3 punti, per una tesi compilativa, con basso numero <strong>di</strong> pagine e costituita dallo<br />

sviluppo <strong>di</strong> una sola delle due parti previste;<br />

_ una fascia da 4 a 6 punti, per una tesi che sviluppi entrambe le parti previste;<br />

_ una fascia oltre i 6 punti, per la quale il relatore dovrà avvertire preventivamente i membri<br />

<strong>della</strong> Commissione <strong>di</strong> laurea.<br />

Già al momento dell’avvio <strong>della</strong> tesi lo studente potrà in<strong>di</strong>care all’interno <strong>di</strong> quale fascia <strong>di</strong><br />

punteggio intende svolgere il suo lavoro. Tale in<strong>di</strong>cazione non ha valore tassativo, <strong>di</strong>pendendo il<br />

punteggio finale dalla qualità del lavoro effettivamente svolto e dalla qualità <strong>della</strong> <strong>di</strong>scussione in sede<br />

<strong>di</strong> seduta <strong>di</strong> laurea.


ORDINAMENTO TRIENNALE DI “SCIENZE DELLA<br />

COMUNICAZIONE”<br />

Il corso <strong>di</strong> laurea triennale in “<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> comunicazione” (nuovo or<strong>di</strong>namento a<br />

curriculum unico, istituito lo scorso anno), <strong>di</strong> cui sono attivi solo il 2° ed il 3° anno, e la cui<br />

frequenza è riservata agli studenti che si trovano già iscritti dall’anno scorso, oppure ai trasferiti al<br />

2° o al 3° anno, ha il seguente regolamento.<br />

Istituzione.<br />

A partire dell'anno accademico 2001-2002 è istituito presso le Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia,<br />

Economia e <strong>Scienze</strong> politiche dell'<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Perugia</strong> il corso <strong>di</strong> laurea in <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong><br />

comunicazione. Il corso appartiene alla classe delle lauree in <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> comunicazione (classe<br />

delle lauree XIV – <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong>). A partire dall’anno accademico 2002-2003 il<br />

Corso <strong>di</strong> laurea triennale in “<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> comunicazione” è soppresso, e sostituito da due corsi <strong>di</strong><br />

laurea triennale <strong>della</strong> classe 14, “<strong>Comunicazione</strong> istituzionale e relazioni pubbliche” e<br />

“<strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa”. Permane in funzione per gli iscritti.<br />

Obiettivi formativi.<br />

Gli obiettivi formativi del corso <strong>di</strong> laurea in <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> comunicazione sono i seguenti:<br />

? acquisizione delle competenze <strong>di</strong> base e delle abilità specifiche relativamente ai mezzi <strong>di</strong><br />

comunicazione in modo da poter svolgere compiti professionali nei <strong>di</strong>versi apparati delle industrie<br />

culturali (e<strong>di</strong>toria, cinema, teatro, ra<strong>di</strong>o, televisione, nuovi me<strong>di</strong>a) e nel settore dei consumi;<br />

? acquisizione delle competenze relative alle nuove tecnologie <strong>della</strong> comunicazione e<br />

dell'informazione, nonché delle abilità necessarie allo svolgimento <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> comunicazione e<br />

relazioni pubbliche presso aziende private, nella pubblica amministrazione, nei beni culturali;<br />

? acquisizione delle abilità necessarie per attività redazionali e giornalistiche, anche nel settore<br />

dell'au<strong>di</strong>ovisivo;<br />

? acquisizione delle abilità necessarie alla produzione <strong>di</strong> testi per l'industria culturale;<br />

? buona conoscenza <strong>di</strong> due lingue dell'Unione Europea, oltre all'italiano, nell'ambito delle proprie<br />

competenze scientifiche per lo scambio <strong>di</strong> informazioni generali.<br />

Accesso e durata del corso <strong>di</strong> laurea.<br />

L'iscrizione al corso è regolata in conformità alle norme <strong>di</strong> accesso agli stu<strong>di</strong> universitari. Il<br />

Consiglio del corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o si riserva annualmente <strong>di</strong> procedere ad una eventuale programmazione<br />

<strong>degli</strong> accessi. La durata del corso <strong>di</strong> laurea è fissata in un triennio. Per conseguire il titolo finale lo<br />

studente deve aver acquisito 180 cre<strong>di</strong>ti comprensivi <strong>di</strong> quelli relativi alla conoscenza obbligatoria <strong>di</strong><br />

una lingua dell'Unione Europea, oltre l'Italiano, fatte salve le norme speciali per la tutela delle<br />

minoranze linguistiche.<br />

Attività formative.<br />

Le attività formative per il raggiungimento <strong>degli</strong> obiettivi e il conseguimenti del titolo finale<br />

sono costituite da 21 esami da sostenere ed una idoneità, come previsto dal seguente prospetto:


I anno cre<strong>di</strong>ti<br />

Linguistica generale 6<br />

Sociologia 9<br />

Psicologia generale (o Psicologia sociale) 9<br />

Diritto privato 6<br />

Economia politica 6<br />

Storia contemporanea 9<br />

Informatica 6<br />

Filosofia politica 3<br />

II anno cre<strong>di</strong>ti<br />

Lingua inglese (idoneità) 9<br />

Economia aziendale 9<br />

Sociologia <strong>della</strong> comunicazione 9<br />

Critica letteraria e letterature comparate 9<br />

Istituzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico 6<br />

Teoria e tecnica d. comunicazione <strong>di</strong> massa 6<br />

Storia del giornalismo 6<br />

Semiotica 6<br />

III anno cre<strong>di</strong>ti<br />

Sociologia dei processi culturali e comunic. 3+3+3<br />

Marketing 6<br />

Diritto dell'informaz. e d. comunicazione 6<br />

Storia delle istituzioni politiche o Storia<br />

delle relazioni internazionali<br />

Geografia economico-politica 6<br />

6


Discipline demoetnoantropologiche 3<br />

A scelta dello studente 9<br />

Altre 10<br />

Prova finale 11<br />

Linguistica generale (6 cre<strong>di</strong>ti) = due moduli <strong>di</strong> Linguistica generale (A-D) insegnata per gli<br />

studenti <strong>di</strong> “<strong>Comunicazione</strong> Istituzionale”;<br />

Sociologia (9 cre<strong>di</strong>ti) = Sociologia e metodologia <strong>della</strong> ricerca sociale attivato per gli studenti dei<br />

primi anni, o <strong>di</strong> “Massa” o <strong>di</strong> “Istituzionale”;<br />

Psicologia generale (9 cre<strong>di</strong>ti) = Psicologia generale (secondo la lettera alfabetica iniziale del proprio<br />

cognome);<br />

Psicologia sociale (9 cre<strong>di</strong>ti) = Psicologia sociale insegnata per gli studenti del vecchio or<strong>di</strong>namento;<br />

Diritto privato (6 cre<strong>di</strong>ti) = due moduli <strong>di</strong> Diritto privato insegnato per gli studenti del vecchio<br />

or<strong>di</strong>namento (secondo la lettera alfabetica iniziale del proprio cognome);<br />

Economia politica (6 cre<strong>di</strong>ti) = due moduli <strong>di</strong> Economia politica insegnata per gli studenti <strong>di</strong><br />

“<strong>Comunicazione</strong> Istituzionale” o <strong>di</strong> “Massa”, a scelta, dopo colloquio con il docente;<br />

Storia contemporanea (9 cre<strong>di</strong>ti) = Storia contemporanea attivato per gli studenti dei primi anni, o<br />

<strong>di</strong> “Massa” o <strong>di</strong> “Istituzionale” (secondo la lettera alfabetica iniziale del proprio cognome);<br />

Informatica (6 cre<strong>di</strong>ti) = Laboratorio <strong>di</strong> produzione multime<strong>di</strong>ale con informatica, insegnato per gli<br />

studenti del 1° anno, (secondo la lettera alfabetica iniziale del proprio cognome);<br />

Filosofia politica (3 cre<strong>di</strong>ti) = un modulo <strong>di</strong> Filosofia politica insegnata dal prof. Roberto Gatti per il<br />

corso <strong>di</strong> laurea in Filosofia, oppure <strong>di</strong> un modulo <strong>della</strong> <strong>di</strong>sciplina Analisi del linguaggio<br />

politico deliberata come equipollente ed insegnata dal prof. Vincenzo Sorrentino per gli<br />

studenti del 1° anno <strong>di</strong> “<strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa”.<br />

Quanto all’esame <strong>di</strong> Sociologia dei processi culturali e comunicativi, si tratta <strong>della</strong> combinazione <strong>di</strong> tre moduli<br />

professionalizzanti (ognuno con proprio esame) scelti tra: Teoria e tecnica del linguaggio<br />

giornalistico, Teoria e tecnica del linguaggio ra<strong>di</strong>otelevisivo, Teoria e tecnica del linguaggio <strong>della</strong><br />

pubblicità, Teoria e tecnica dei nuovi me<strong>di</strong>a. Per la frequenza dei moduli <strong>di</strong> Sociologia dei processi<br />

culturali e comunicativi e per il superamento dei relativi esami è richiesto un colloquio preventivo<br />

con i docenti delle tre <strong>di</strong>scipline prescelte.<br />

L’esame <strong>di</strong> Critica letteraria e letterature comparate può essere costituito tanto dal corso <strong>di</strong><br />

Critica letteraria che da quello <strong>di</strong> Letterature comparate, come pure da tre moduli liberamente scelti<br />

dai due corsi in<strong>di</strong>cati (tenuti dai proff. Nar<strong>di</strong> e D’Intino).<br />

Propedeuticità.<br />

L’insegnamento <strong>di</strong> Economia aziendale è propedeutico a Marketing; quello <strong>di</strong> Sociologia è<br />

propedeutico a Sociologia <strong>della</strong> comunicazione ed a Teoria e tecniche delle comunicazione <strong>di</strong> massa;<br />

quello <strong>di</strong> Teoria e tecniche delle comunicazione <strong>di</strong> massa è propedeutico a Sociologia dei processi<br />

culturali e comunicativi; quello <strong>di</strong> Storia contemporanea è propedeutico a Storia del giornalismo;<br />

quello Diritto pubblico è propedeutico a Diritto <strong>della</strong> comunicazione e dell'informazione.


Piani <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

Il piano <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o consigliato è quello che segue il prospetto presentato sopra. Agli studenti è<br />

data comunque facoltà <strong>di</strong> ripartire gli insegnamenti in modo <strong>di</strong>verso, ma nel rispetto delle priorità<br />

previste e con un'oscillazione massima del 10% dei cre<strong>di</strong>ti annui (da 54 a 66), come da regolamento<br />

ministeriale. Il piano <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o deve essere presentato, ed eventualmente integrato e mo<strong>di</strong>ficato,<br />

entro le date previste dagli organi accademici.<br />

Tipologia delle forme <strong>di</strong>dattiche.<br />

Le attività <strong>di</strong>dattiche possono essere costituite da lezioni frontali, seminari, esercitazioni.<br />

Possono essere sperimentate forme <strong>di</strong> tutorato d'aula ed in<strong>di</strong>viduali, organizzate in <strong>di</strong>verse modalità,<br />

anche con sussi<strong>di</strong> informatici. Per l'accertamento del profitto <strong>degli</strong> studenti i docenti possono<br />

utilizzare prove scritte con sviluppo <strong>di</strong> argomenti e/o test, prove orali con colloqui, <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong><br />

elaborati, esame critico <strong>di</strong> testi; verifica, ove opportuno, dell'uso <strong>di</strong> strumenti informatici e<br />

telematici. L'insegnamento è organizzato per semestri e le prove <strong>di</strong> esame si svolgeranno secondo il<br />

Calendario <strong>di</strong>dattico stabilito dalle singole Facoltà.<br />

Non sono consentite sedute <strong>di</strong> laurea ed esami <strong>di</strong> profitto durante i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> lezione.<br />

Nell'ambito <strong>della</strong> sperimentazione <strong>di</strong>dattica è consentito lo svolgimento <strong>di</strong> “esoneri” e <strong>di</strong> verifiche in<br />

itinere, contestualmente allo svolgimento <strong>della</strong> attività <strong>di</strong>dattica modulare o alla conclusione dei<br />

singoli moduli.<br />

Tutorato e stages.<br />

Il Consiglio <strong>di</strong> Corso <strong>di</strong> laurea nomina il docente, già responsabile dell'Orientamento,<br />

coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong> tutte le attività <strong>di</strong> tutoraggio, previste per l'anno accademico 2002-2003. Le attività<br />

<strong>di</strong> tutoraggio si svolgono secondo i criteri stabiliti dall'art. 27 del Regolamento <strong>di</strong>dattico <strong>di</strong> Ateneo.<br />

Nel corso dell'anno il Consiglio <strong>di</strong> corso <strong>di</strong> laurea provvede ad organizzare, per un<br />

determinato numero <strong>di</strong> studenti, perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> stage che possono essere riconosciuti come cre<strong>di</strong>ti<br />

formativi.<br />

Obbligo <strong>di</strong> frequenza.<br />

Gli studenti sono tenuti alla frequenza. Qualora fossero impossibilitati per gravi e<br />

comprovati motivi, documentati me<strong>di</strong>ante autocertificazione, devono attenersi al programma<br />

<strong>di</strong>dattico previsto dal docente per simili casi. L’autocertificazione si sottoscrive presso il Presidente<br />

del Consiglio del Corso <strong>di</strong> laurea, o il suo equivalente, il Coor<strong>di</strong>natore del Corso <strong>di</strong> laurea. I<br />

programmi per non frequentanti, ove previsti, si ricevono <strong>di</strong>rettamente dal docente <strong>di</strong> ogni<br />

<strong>di</strong>sciplina.<br />

Modalità <strong>della</strong> prova finale.<br />

La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella elaborazione e nella <strong>di</strong>scussione,<br />

davanti ad apposita commissione, <strong>di</strong> un argomento prescelto dallo studente o <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong><br />

comunicazione, attinente una <strong>di</strong>sciplina prevista nell'or<strong>di</strong>namento <strong>degli</strong> stu<strong>di</strong>. Il punteggio da<br />

attribuire alla prova finale viene espresso in centodecimi con possibilità <strong>di</strong> attribuzione <strong>della</strong> lode<br />

come punteggio massimo conferito all'unanimità dai membri <strong>della</strong> commissione. Il calcolo del<br />

punteggio è dato dalla combinazione <strong>della</strong> me<strong>di</strong>a <strong>degli</strong> esami espressa in centodecimi e <strong>della</strong>


votazione attribuita alla prova <strong>della</strong> commissione <strong>di</strong> esame. La prova finale è completata<br />

dall’accertamento <strong>della</strong> conoscenza <strong>della</strong> lingua straniera.<br />

Certificato complementare.<br />

Il certificato complementare, allegato al <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> laurea, riporta le principali informazioni<br />

sul curriculum specifico seguito dallo studente per conseguire il titolo (art. 11, c. 8 del D.P.R. 509<br />

del 3.11.1999), con l'in<strong>di</strong>cazione <strong>degli</strong> ambiti <strong>di</strong>sciplinari e delle altre attività formative in cui si sono<br />

conseguiti i cre<strong>di</strong>ti e le relative valutazioni.<br />

Valutazione dell'attività <strong>di</strong>dattica.<br />

La commissione paritetica provvede annualmente a monitorare e valutare l'attività come<br />

previsto dall'art. 8 del Regolamento <strong>di</strong>dattico d'Ateneo. La rilevazione dei dati avviene me<strong>di</strong>ante la<br />

pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un'apposita scheda <strong>di</strong> valutazione, approvata dal Consiglio <strong>di</strong> corso <strong>di</strong> laurea,<br />

sentita la Commissione paritetica. Nell’anno accademico 2002-2003 la Commissione Paritetica è<br />

costituita dello stesso Comitato <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento.<br />

Cre<strong>di</strong>ti formativi.<br />

Strumento in<strong>di</strong>spensabile per conseguire il titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o è il cre<strong>di</strong>to formativo universitario<br />

(cfu). Un cre<strong>di</strong>to corrisponde a 25 ore <strong>di</strong> impegno dello studente, comprensive delle lezioni in aula e<br />

del lavoro in<strong>di</strong>viduale. Per quanto riguarda il lavoro non in<strong>di</strong>viduale, <strong>di</strong> norma un cre<strong>di</strong>to formativo<br />

corrisponde a 7 ore <strong>di</strong> lezione frontale in aula, oppure a 14 ore <strong>di</strong> esercitazione o laboratorio oppure<br />

a 20 ore <strong>di</strong> tirocinio. Per la formazione legata alla competenza acquisita in <strong>di</strong>scipline accademiche, il<br />

cre<strong>di</strong>to è acquisito in concomitanza con il superamento dell’esame. L’esame, in altri termini,<br />

conferisce sia una certificazione quantitativa dell’avanzamento dello studente nel percorso stabilito<br />

(il CFU), sia una certificazione qualitativa (il voto in trentesimi).<br />

In un anno lo studente può acquisire fino a 60 cre<strong>di</strong>ti, corrispondenti a 1500 ore <strong>di</strong> lavoro<br />

(40 ore <strong>di</strong> lavoro settimanali per circa 37 settimane). Per conseguire la laurea sono necessari 180<br />

cre<strong>di</strong>ti; per conseguire la laurea specialistica sono necessari altri 120 cre<strong>di</strong>ti, per un totale <strong>di</strong> 300<br />

cre<strong>di</strong>ti.<br />

Calendario <strong>di</strong>dattico.<br />

Il calendario delle lezioni e <strong>degli</strong> esami è conforme al calendario delle lezioni e <strong>degli</strong> esami<br />

delle Facoltà <strong>di</strong> Lettere e filosofia e <strong>di</strong> <strong>Scienze</strong> politiche.


Or<strong>di</strong>namento dei corsi <strong>di</strong> laurea triennale in<br />

<strong>Comunicazione</strong> istituzionale e relazioni pubbliche<br />

e in<br />

<strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa<br />

Obiettivi formativi<br />

La necessità <strong>di</strong> solide basi <strong>di</strong> partenza è dovuta alla specificità ed alla qualità <strong>degli</strong> obiettivi<br />

da raggiungere nel corso del triennio con le lauree <strong>della</strong> classe 14.<br />

Il Corso <strong>di</strong> laurea in “<strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa” mira a provvedere il laureato finale delle<br />

competenze <strong>di</strong> base, <strong>della</strong> cultura generale e delle abilità specifiche nei settori dei mezzi <strong>di</strong><br />

comunicazione in modo che possa svolgere compiti professionali nei <strong>di</strong>versi apparati delle industrie<br />

culturali (e<strong>di</strong>toria, cinema, teatro, ra<strong>di</strong>o, televisione, nuovi me<strong>di</strong>a) e nel settore dei consumi. Il corso<br />

prevede inoltre l’acquisizione delle competenze relative alle nuove tecnologie <strong>della</strong> comunicazione e<br />

dell'informazione, nonché delle abilità necessarie allo svolgimento <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> comunicazione e<br />

relazioni pubbliche presso aziende private, nella pubblica amministrazione, nel settore dei beni<br />

culturali, e nei <strong>di</strong>versi apparati delle industrie culturali (e<strong>di</strong>toria, cinema, teatro, ra<strong>di</strong>o, televisione,<br />

nuovi me<strong>di</strong>a); mira poi all’acquisizione delle abilità necessarie per attività redazionali e<br />

giornalistiche, anche nel settore dell'au<strong>di</strong>ovisivo, e all’acquisizione delle abilità necessarie alla<br />

produzione <strong>di</strong> testi per l'industria culturale. Il laureato dovrà infine possedere una buona conoscenza<br />

<strong>di</strong> una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano, utilizzabile almeno nell'ambito delle proprie<br />

competenze settoriali per lo scambio <strong>di</strong> informazioni generali. Anche in funzione <strong>degli</strong> obiettivi<br />

suddetti il corso prevede laboratori pratici <strong>di</strong> scrittura professionale e <strong>di</strong> produzione multime<strong>di</strong>ale.<br />

Perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> stage sono finalizzati a facilitare l’inserimento dello studente nel mondo del lavoro.<br />

Il Corso <strong>di</strong> laurea in “<strong>Comunicazione</strong> istituzionale e pubbliche relazioni” mira a fornire, accanto<br />

alle conoscenze ed alla cultura <strong>di</strong> base nelle scienze <strong>della</strong> comunicazione, le competenze<br />

professionali necessarie ad agire nei campi <strong>della</strong> comunicazione delle istituzioni pubbliche (come<br />

previsto dalle nuove normative), <strong>di</strong> quelle private <strong>di</strong> tipo profit e non profit, e <strong>di</strong> quelle politiche. Il<br />

corso è dunque finalizzato a costruire la figura <strong>di</strong> un laureato destinato ad occupare posti <strong>di</strong> rilievo<br />

all’interno dei settori <strong>della</strong> comunicazione delle industrie private e delle organizzazioni pubbliche e<br />

quin<strong>di</strong> ad operare nell’ambito delle pubbliche relazioni ed in quello <strong>della</strong> gestione dell’immagine e<br />

<strong>della</strong> pubblicità. Il corso prevede altresì l’acquisizione delle competenze relative alle nuove<br />

tecnologie <strong>della</strong> comunicazione e dell'informazione spen<strong>di</strong>bili tanto nella pubblica amministrazione<br />

che nell’impresa <strong>di</strong> profitto; prevede infine l’acquisizione delle abilità necessarie alla produzione <strong>di</strong><br />

testi per l’impren<strong>di</strong>toria, per la pubblicità commerciale, ed una buona conoscenza <strong>di</strong> una lingua<br />

dell'Unione Europea, oltre all'italiano, utilizzabile almeno nell'ambito delle proprie competenze<br />

settoriali per lo scambio <strong>di</strong> informazioni generali. Anche in funzione <strong>degli</strong> obiettivi suddetti il corso<br />

prevede laboratori pratici <strong>di</strong> scrittura professionale e <strong>di</strong> produzione multime<strong>di</strong>ale. Perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> stage<br />

sono finalizzati a facilitare l’inserimento dello studente nel mondo del lavoro.<br />

Struttura dei corsi <strong>di</strong> laurea<br />

La durata del corso per il conseguimento <strong>della</strong> laurea è fissata in un triennio. Per conseguire il<br />

titolo finale lo studente deve aver acquisito 180 cre<strong>di</strong>ti comprensivi <strong>di</strong> quelli relativi alla conoscenza<br />

obbligatoria <strong>di</strong> una lingua dell’Unione Europea, oltre l’Italiano, fatte salve le norme speciali per la<br />

tutela delle minoranze linguistiche.


La struttura del corso <strong>di</strong> laurea in “<strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa” è organizzata in funzione dello<br />

sbocco (senza debiti formativi) nel corso <strong>di</strong> laurea specialistica in “<strong>Comunicazione</strong> multime<strong>di</strong>ale”,<br />

<strong>della</strong> classe 73/S (Lauree specialistiche in scienze dello spettacolo e <strong>della</strong> produzione multime<strong>di</strong>ale),<br />

la cui attivazione è prevista per l’anno accademico 2003-2004.<br />

La struttura del corso <strong>di</strong> laurea in “<strong>Comunicazione</strong> istituzionale e relazioni pubbliche” è<br />

organizzata in funzione dello sbocco (senza debiti formativi) nel corso <strong>di</strong> laurea specialistica in<br />

“<strong>Comunicazione</strong> istituzionale e politica”, <strong>della</strong> classe 67/S (Lauree specialistiche in scienze <strong>della</strong><br />

comunicazione sociale e istituzionale), la cui attivazione è prevista per l’anno accademico 2003-<br />

2004.<br />

I due corsi <strong>di</strong> laurea si svolgono secondo i seguenti piani <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

Corso <strong>della</strong> classe 14 (<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong>)<br />

<strong>Comunicazione</strong> istituzionale e relazioni pubbliche<br />

<strong>di</strong>scipline cre<strong>di</strong>ti<br />

1° anno:<br />

Linguistica generale (L-LIN/01) 9<br />

Storia contemporanea (M-STO/04) 9<br />

Teoria e tecn. d. comunic. <strong>di</strong> massa (SPS/08) 9<br />

Diritto privato (IUS/01) 6<br />

Sociologia e metodol. d. ricerca soc. (SPS/07) 9<br />

Economia politica (SECS-P/01) 9<br />

Sociologia dell’organizzaz. d’impresa (SPS/09) 9<br />

Laborat. <strong>di</strong> produz. multime<strong>di</strong>ale (con Informat.) 4 + 1<br />

2° anno:<br />

Semiotica (M-FIL/05) 9<br />

Storia del giornalismo (M-STO/04) 6<br />

Lingua inglese (L-LIN/12) 9<br />

Istituzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico (IUS/09) 6<br />

Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> valutazione (SECS-S/05) 6<br />

<strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> impresa (SPS/08) 6<br />

Diritto amministrativo (IUS/10) 9<br />

Laborat. <strong>di</strong> scrittura profess. (con Letterat. Compar.) 4 + 1<br />

3° anno:


Marketing (SECS-P/08) 6<br />

Diritto dell’informaz. e d. comunic. <strong>di</strong> massa (IUS/10) 6<br />

<strong>Comunicazione</strong> pubblica (SPS/08) 6<br />

<strong>Comunicazione</strong> politica (SPS/11) 9<br />

Storia e politica dell’integrazione europea (SPS/06) 9<br />

una materia a scelta dello studente 9<br />

Stage, tirocini e conoscenza altra lingua 5<br />

Elaborato finale con prova <strong>di</strong> lingua 3 + 6


<strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa<br />

Corso <strong>della</strong> classe 14 (<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong>)<br />

<strong>di</strong>scipline cre<strong>di</strong>ti<br />

1° anno:<br />

Linguistica generale (L-LIN/01) 9<br />

Storia contemporanea (M-STO/04) 9<br />

Teoria e tecn. d. comunic. <strong>di</strong> massa (SPS/08) 9<br />

Diritto privato (IUS/01) 6<br />

Sociologia e metodol. d. ricerca sociale (SPS/07) o Analisi del linguaggio politico* (SPS/01) 9<br />

Economia politica (SECS-P/01) 9<br />

Psicologia generale (M-PSI/01) o Psicologia sociale (M-PSI /05) 9<br />

Laborat. <strong>di</strong> produz. multime<strong>di</strong>ale (con Informat.) 4 + 1<br />

2° anno:<br />

Semiotica (M-FIL/05) 9<br />

Storia del giornalismo (M-STO/04) o Antropologia culturale* (M-DEA/01) 6<br />

Lingua inglese (L-LIN/12) 9<br />

Istituzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico (IUS/09) 6<br />

<strong>Comunicazione</strong> visiva (L-ART/06) 9<br />

Letteratura italiana contemporanea (L-FIL-L/11) 6<br />

Retorica applicata (M-FIL/04) 9<br />

Laborat. <strong>di</strong> scrittura profess. (con Letterat. Compar.)<br />

4 + 1<br />

3° anno:<br />

Geografia economico-politica (M-GGR/02) 9<br />

Marketing (SECS-P/08) 6<br />

Teoria e tecnica del linguaggio giornalistico (SPS/08) o Antropologia visuale* (M-DEA/01) 6<br />

Teoria e tecnica dei nuovi me<strong>di</strong>a (SPS/08) o Antropologia teatrale* (M-DEA/01) 6<br />

Tecnica teatrale (L-ART/05) o Storia e politica dell’integraz. europea* (SPS/06) 6<br />

una materia a scelta dello studente 9<br />

Stage o tirocinio o altra attività formativa 5<br />

Elaborato finale e prova <strong>di</strong> lingua 6+3<br />

Nel corso <strong>di</strong> laurea in “<strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa” le <strong>di</strong>scipline segnate con l’asterisco (*) non sono<br />

automaticamente riconosciute nella laurea specialistica biennale in “<strong>Comunicazione</strong> multime<strong>di</strong>ale”,<br />

ma possono essere recuperate senza debiti ove siano in<strong>di</strong>cate come “esame a libera scelta” dello<br />

studente (uno all’interno del corso <strong>di</strong> laurea <strong>di</strong> base, uno all’interno del corso <strong>di</strong> laurea specialistica).


(dal regolamento <strong>di</strong>dattico dei corsi <strong>della</strong> classe 14)<br />

Cre<strong>di</strong>ti e ore <strong>di</strong> lezione<br />

Il “cre<strong>di</strong>to formativo universaitario” (CFU) è l’unità <strong>di</strong> misura del lavoro sostenuto<br />

dallo studente nelle sue attività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, ed è convenzionalmente pari a 25 ore <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong><br />

uno studente me<strong>di</strong>o. I cre<strong>di</strong>ti misurano dunque il fattore “quantità”, mentre il voto d’esame<br />

(che resta quello tra<strong>di</strong>zionale in trentesimi) misura la “qualità” <strong>della</strong> preparazione.<br />

Pertanto se ad un esame sono attribuiti 9 cre<strong>di</strong>ti, ciò significa che si ritiene lo studente<br />

me<strong>di</strong>o per superarlo debba de<strong>di</strong>carvi 225 ore (25 x 9), tra frequenza alle lezioni,<br />

esercitazioni, laboratori (ove previsti), stu<strong>di</strong>o personale, consultazioni in biblioteca, e così<br />

via.<br />

Le <strong>di</strong>scipline <strong>di</strong> 9 cre<strong>di</strong>ti sono impartite in corsi <strong>di</strong> 60 ore annue (due ore consecutive<br />

in tre giorni <strong>di</strong>fferenti <strong>della</strong> settimana per 10 settimane); le <strong>di</strong>scipline <strong>di</strong> 6 cre<strong>di</strong>ti sono<br />

impartite in corsi <strong>di</strong> 40 ore annue (due ore consecutive in tre giorni <strong>di</strong>fferenti <strong>della</strong><br />

settimana per 6 settimane e mezza). Le <strong>di</strong>scipline <strong>di</strong> 9 cre<strong>di</strong>ti sono solitamente articolate in<br />

tre moduli, quelle da sei cre<strong>di</strong>ti in due. Il modulo è un percorso <strong>di</strong>dattico dotato <strong>di</strong> una sua<br />

coerenza interna e <strong>di</strong> una certa completezza.<br />

Obbligo <strong>di</strong> frequenza<br />

Gli studenti sono tenuti alla frequenza delle lezioni d’aula. Il<br />

Consiglio <strong>di</strong> classe <strong>di</strong> Laurea delibera le modalità <strong>di</strong> controllo e verifica<br />

<strong>della</strong> frequenza.<br />

Qualora uno studente fosse impossibilitato a frequentare per gravi e<br />

comprovati motivi, documentati me<strong>di</strong>ante autocertificazione, dovrà attenersi<br />

al programma <strong>di</strong>dattico previsto dal docente per gli studenti “non a tempo<br />

pieno”.<br />

Propedeuticità<br />

Sono istituite le seguenti propedeuticità: Linguistica generale è propedeutico a Retorica<br />

applicata; Economia politica è propedeutico a Marketing; Teoria e tecnica delle<br />

comunicazioni <strong>di</strong> massa è propedeutico a Teoria e tecnica del linguaggio giornalistico ed a<br />

Teoria e tecnica dei nuovi me<strong>di</strong>a; Storia contemporanea è propedeutico a Storia del<br />

giornalismo e a Storia e politica dell’integrazione europea.<br />

Resta inteso che ogni rapporto <strong>di</strong> propedeuticità si attiva solo nel caso <strong>della</strong> presenza delle<br />

<strong>di</strong>verse <strong>di</strong>scipline interessate da tale rapporto. La presenza <strong>di</strong> una singola <strong>di</strong>sciplina <strong>della</strong> serie (vuoi a<br />

titolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplina a scelta dello studente o altro) non comporta la necessità automatica <strong>della</strong> presenza<br />

nel piano <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>della</strong> <strong>di</strong>sciplina a quella propedeutica.<br />

Impegno formativo dello studente<br />

L’attività annuale dello studente corrisponde <strong>di</strong> norma all’acquisizione <strong>di</strong> circa un terzo dei<br />

cre<strong>di</strong>ti formativi totali necessari al conseguimento <strong>della</strong> laurea, vale a <strong>di</strong>re 60, intendendosi per


annualità il periodo che comprende, oltre al periodo delle lezioni d’aula, le tre sessioni d’esame<br />

relative all’anno accademico, e pertanto esteso al mese <strong>di</strong> febbraio dell’anno successivo. Ne<br />

consegue che al momento dell’iscrizione al nuovo anno <strong>di</strong> corso, e cioè entro il 30 ottobre del primo<br />

anno <strong>di</strong> corso, lo studente a tempo pieno deve aver acquisito almeno un terzo dei cre<strong>di</strong>ti formativi<br />

annui, e cioè non meno <strong>di</strong> 18; al momento dell’iscrizione al terzo anno <strong>di</strong> corso lo studente a tempo<br />

pieno deve aver acquisito non meno <strong>di</strong> 72 cre<strong>di</strong>ti. In assenza <strong>di</strong> questo requisito, lo studente si deve<br />

iscrivere allo stesso anno <strong>di</strong> corso come “ripetente”.<br />

Gli studenti “non a tempo pieno” (e quin<strong>di</strong> senza obbligo <strong>di</strong> frequenza) sono tenuti ad<br />

informare personalmente i singoli docenti <strong>della</strong> loro posizione, per la quale potrebbero ottenere nelle<br />

singole <strong>di</strong>scipline un programma d’esame <strong>di</strong>fferenziato.<br />

Cre<strong>di</strong>ti a scelta dello studente<br />

Ferma restando l’assenza <strong>di</strong> vincoli per l’acquisizione dei cre<strong>di</strong>ti a scelta dello studente, il<br />

Consiglio <strong>della</strong> Classe <strong>di</strong> laurea provvede ogni anno a pre<strong>di</strong>sporre un elenco <strong>di</strong> <strong>di</strong>scipline mutuate nelle<br />

due Facoltà <strong>di</strong> riferimento per gli studenti dei Corsi <strong>di</strong> laurea <strong>della</strong> classe 14 in “<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong><br />

comunicazione”. E’ inoltre possibile per lo studente scegliere una qualsiasi delle <strong>di</strong>scipline dei corsi <strong>di</strong><br />

laurea <strong>della</strong> classe 14 <strong>della</strong> quale non abbia sostenuto l’esame, non essendo però ammesse<br />

biennalizzazioni (cioè reiterazioni dello stesso esame già superato).<br />

Per l’a.a. 2002-2003 l’elenco delle <strong>di</strong>scipline consigliate per i cre<strong>di</strong>ti a scelta, risulta il<br />

seguente:<br />

Analisi del lignuaggio politico, Antropologia del teatro e dello spettacolo, Antropologia visuale,<br />

Diritto delle comunità europee, Economia <strong>degli</strong> interme<strong>di</strong>ari finanziari, Economia e gestione delle<br />

imprese, Estetica, Filosofia del linguaggio, Filosofia <strong>della</strong> scienza, Geografia politica ed economica,<br />

Letterature comparate, Lingua straniera, Organizzazione aziendale, Psicologia generale, Psicologia<br />

sociale, Sociologia politica, Storia del pensiero scientifico, Storia del teatro, Storia <strong>della</strong> filosofia,<br />

Storia <strong>della</strong> letteratura ital. mod. e contemporanea, Storia <strong>della</strong> musica moderna e contemporanea,<br />

Storia dell'arte contemporanea, Storia delle tra<strong>di</strong>zioni popolari, Storia e critica del cinema, Storia e<br />

critica del teatro e dello spettacolo<br />

Cre<strong>di</strong>ti riservati ad attività formative non legate ad un corso d’aula<br />

Sono previsti 5 cre<strong>di</strong>ti per le attività formative legate al laboratorio <strong>di</strong> produzione<br />

multime<strong>di</strong>ale e 5 cre<strong>di</strong>ti per le attività formative legate al laboratorio <strong>di</strong> scrittura professionale. I<br />

suddetti cre<strong>di</strong>ti si acquisiscono attraverso la consegna <strong>di</strong> un prodotto concordato con il docente<br />

responsabile dell’attività <strong>di</strong> laboratorio, a cui lo stesso conferisca una valutazione positiva. Dal<br />

Consiglio <strong>di</strong> classe <strong>di</strong> laurea è in<strong>di</strong>cato <strong>di</strong> volta in volta il docente responsabile <strong>di</strong> tali attività<br />

formative e <strong>della</strong> valutazione dei prodotti ad essa legati.<br />

Sono previsti 5 cre<strong>di</strong>ti per stages o tirocini, da svolgersi <strong>di</strong> norma durante il terzo anno. La<br />

classe <strong>di</strong> laurea, in collaborazione con le Facoltà <strong>di</strong> riferimento, e in accordo con Enti pubblici e<br />

privati, organizza alcuni stages per aiutare gli studenti al conseguimento dei cre<strong>di</strong>ti richiesti. È bene<br />

comunque che il singolo studente concor<strong>di</strong> un proprio stage personale con un ente (privato o<br />

pubblico), informandone preventivamente il Classe <strong>di</strong> laurea che provvederà a formalizzare<br />

l’accordo.<br />

In luogo <strong>di</strong> stages o tirocini è possibile che lo studente proponga l’elaborazione <strong>di</strong> ulteriori<br />

prodotti specifici, concordati con i docenti.<br />

Il Consiglio del Corsa <strong>di</strong> laurea può inoltre in<strong>di</strong>viduare altre forme <strong>di</strong> attività formative


equipollenti a quelle <strong>di</strong> stage, come la prova <strong>di</strong> conoscenza <strong>di</strong> altra lingua straniera (peraltro, questa,<br />

prevista dalla legge), o l’elaborazione <strong>di</strong> prodotti specifici, concordati con i docenti (in particolare<br />

con i docenti dei laboratori).<br />

Piani <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

Gli studenti all’atto dell’iscrizione accettano il piano <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> sopra esposto, intendendosi<br />

scelti gli esami in<strong>di</strong>cati per primi nei casi <strong>di</strong> opzione. Ove lo studente desiderasse utilizzare una o<br />

più opzioni, deve presentare un piano <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o personale in cui siano specificate le opzioni scelte.<br />

Ogni anno, nei tempi prestabiliti dalle Segreterie, gli studenti possono mo<strong>di</strong>ficare il proprio<br />

piano <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, utilizzando le opzioni previste. Agli studenti è anche data facoltà <strong>di</strong> ripartire gli<br />

insegnamenti negli anni in modo <strong>di</strong>verso, ma nel rispetto delle propedeuticità e <strong>della</strong> somma dei<br />

cre<strong>di</strong>ti annui (che possono oscillare da 54 a 66). Non sono ammesse biennalizzazioni.<br />

Eventuali ulteriori variazioni curricolari, oltre a quelle previste in forma <strong>di</strong> scelte opzionali,<br />

devono essere approvate dal Consiglio <strong>di</strong> Classe <strong>di</strong> laurea.<br />

Convalide <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>ti altrimenti ottenuti<br />

La convalida <strong>degli</strong> esami precedentemente sostenuti da uno studente che ne chieda il<br />

riconoscimento si considera automatica ove la <strong>di</strong>sciplina porti la stessa denominazione che<br />

compare nel piano <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> approvato, mentre la convalida <strong>di</strong> esami che non portino la stessa<br />

denominazione è subor<strong>di</strong>nata al giu<strong>di</strong>zio espresso dal Consiglio <strong>di</strong> classe <strong>di</strong> laurea, previo parere<br />

del docente titolare del settore <strong>di</strong>sciplinare. Il numero dei cre<strong>di</strong>ti riconosciuti per ogni esame<br />

approvato e superato corrisponderà a quello in<strong>di</strong>cato nella tabella per la materia corrispondente.<br />

Verranno riconosciuti cre<strong>di</strong>ti formativi conseguiti in altri Corsi <strong>di</strong> laurea, purché riferiti a<br />

settori <strong>di</strong>sciplinari presenti nell’Or<strong>di</strong>namento <strong>di</strong>dattico del Corso <strong>di</strong> a cui lo studente si iscrive o<br />

comunque previsti nella Tabella ministeriale <strong>della</strong> Classe 14. Possono essere riconosciuti, previa<br />

valutazione <strong>di</strong> merito da parte del Consiglio <strong>della</strong> classe <strong>di</strong> laurea, i cre<strong>di</strong>ti acquisiti in settori affini a<br />

quelli previsti dall’Or<strong>di</strong>namento <strong>di</strong>dattico del Corso <strong>di</strong> laurea, qualora siano ritenuti coerenti con il<br />

piano <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Qualora ricorrano le con<strong>di</strong>zioni, allo studente potrà essere attribuita una quota<br />

aggiuntiva <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>ti utilizzando quelli a libera scelta dello studente e quelli relativi alle altre attività<br />

formative previste dall’art.10, c.1, l.f.<br />

A <strong>di</strong>screzione del Consiglio <strong>della</strong> classe <strong>di</strong> laurea, che in<strong>di</strong>viduerà le eventuali equipollenze,<br />

possono essere riconosciuti ulteriori cre<strong>di</strong>ti formativi <strong>di</strong> varia natura acquisiti dallo studente in<br />

precedenti attività formative.<br />

Lezioni ed esami<br />

Le attività <strong>di</strong>dattiche potranno essere costituite da lezioni frontali, seminari, esercitazioni, e<br />

in casi specifici, previa approvazione del Consiglio <strong>della</strong> Classe <strong>di</strong> laurea, anche da lavori <strong>di</strong> gruppo,<br />

stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> casi od altre forme <strong>di</strong> attività che il docente ritenga utile per la <strong>di</strong>dattica. Saranno<br />

sperimentate forme <strong>di</strong> tutorato d’aula ed in<strong>di</strong>viduali, organizzate in <strong>di</strong>verse modalità, anche con<br />

sussi<strong>di</strong> informatici.<br />

Per l’accertamento del profitto <strong>degli</strong> studenti i docenti potranno utilizzare prove scritte con<br />

sviluppo <strong>di</strong> argomenti e/o test, prove orali con colloqui, <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> elaborati, esame critico <strong>di</strong><br />

testi; ove opportuno, sono possibili forme <strong>di</strong> verifica dell’uso <strong>di</strong> strumenti informatici e telematici.


Le modalità <strong>della</strong> verifica dell’appren<strong>di</strong>mento sono comunque concluse da un esame orale<br />

in<strong>di</strong>viduale, quale è previsto dall’or<strong>di</strong>namento <strong>degli</strong> stu<strong>di</strong> superiori in Italia, che consiste in almeno<br />

una domanda orale rivolta singolarmente all’esaminando.<br />

Il docente può <strong>di</strong>sporre forme <strong>di</strong> esonero in itinere, che tuttavia acquisiscono valore solo con<br />

il superamento <strong>della</strong> prova ufficiale, in mancanza <strong>della</strong> quale non hanno vali<strong>di</strong>tà giuri<strong>di</strong>ca. In assenza<br />

<strong>della</strong> prova finale, resta a <strong>di</strong>screzione del docente stabilire la durata <strong>della</strong> vali<strong>di</strong>tà nel tempo <strong>di</strong> un<br />

voto ottenuto con un esonero.<br />

Per gli studenti “non a tempo pieno” che abbiano autocertificato tale status, il docente può<br />

prevedere un programma <strong>di</strong>dattico <strong>di</strong>fferenziato, tale che l’esame non sia con<strong>di</strong>zionato dalla mancata<br />

frequenza alle lezioni ed alle esercitazioni.<br />

Calendario delle lezioni e <strong>degli</strong> esami<br />

L’insegnamento è organizzato per semestri (termine solo formale, che abbraccia in realtà un<br />

periodo <strong>di</strong> lezioni <strong>di</strong> 8 o 10 settimene, a seconda che il totale debba essere <strong>di</strong> 40 o <strong>di</strong> 60 ore per<br />

<strong>di</strong>sciplina, con 6 ore <strong>di</strong> lezioni settimanali in tre giorni, arco <strong>di</strong> tempo seguito da un periodo <strong>di</strong><br />

esami) tranne per alcune <strong>di</strong>scipline mutuate da altre Facoltà. Non sono consentite sedute <strong>di</strong> laurea ed<br />

esami <strong>di</strong> profitto durante i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> lezione. Nell’ambito <strong>della</strong> sperimentazione <strong>di</strong>dattica è<br />

consentita invece l’impiego <strong>di</strong> verifiche in itinere o <strong>di</strong> esoneri contestualmente allo svolgimento <strong>della</strong><br />

attività <strong>di</strong>dattica modulare o alla conclusione dei corsi.<br />

Il calendario delle lezioni e <strong>degli</strong> esami è conforme al calendario delle lezioni e <strong>degli</strong> esami<br />

delle facoltà <strong>di</strong> Lettere e filosofia e <strong>di</strong> <strong>Scienze</strong> politiche. Esso è pubblicato semestre per semestre in<br />

tempo utile per l’inizio delle lezioni; nel primo calendario sono in<strong>di</strong>cate le materie insegnate nel<br />

primo semestre; le materie del primo anno non presenti nel calendario del primo semestre si<br />

intendono insegnate nel corso del secondo semestre, che inizia il 1° marzo 2003.<br />

In tempo utile saranno pubblicate anche le date <strong>degli</strong> esami, che varieranno da <strong>di</strong>sciplina a<br />

<strong>di</strong>sciplina, pur svolgendosi tutti nell’arco <strong>di</strong> tre perio<strong>di</strong> fissi (detti sessioni d’esame), che per l’a.a.<br />

2002-2003 sono stabiliti come segue:<br />

sessione invernale: 7 gennaio – 22 febbraio 2003;<br />

sessione estiva: 3 giugno – 3 agosto 2003;<br />

sessione autunnale: 1 settembre – 4 ottobre 2003.<br />

All’interno <strong>di</strong> ognuna <strong>di</strong> queste sessioni, possono essere <strong>di</strong>sposti uno o più appelli, a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong><br />

almeno quin<strong>di</strong>ci giorni tra loro.<br />

Tutorato<br />

Il Consiglio <strong>di</strong> classe <strong>di</strong> laurea nomina un docente responsabile dell’Orientamento e<br />

coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong> tutte le attività <strong>di</strong> tutorato, che si svolgeranno secondo i criteri stabiliti dall’art. 27<br />

del Regolamento <strong>di</strong>dattico <strong>di</strong> Ateneo. Per l’a.a. 2002-2003 è nominato tutor il prof. Augusto<br />

Ancillotti.<br />

Valutazione dell’attività <strong>di</strong>dattica<br />

La commissione paritetica provvede annualmente a monitorare e valutare l’attività come<br />

previsto dall’art. 8 del Regolamento <strong>di</strong>dattico d’Ateneo. La rilevazione dei dati avviene me<strong>di</strong>ante la<br />

compilazione da parte <strong>degli</strong> studenti frequentanti <strong>di</strong> un’apposita scheda <strong>di</strong> valutazione, approvata


dal Senato Accademico.<br />

Caratteristiche <strong>della</strong> prova finale<br />

Per essere ammesso alla prova finale (o tesina) occorre che lo studente abbia conseguito<br />

tutti i cre<strong>di</strong>ti previsti dalle attività formative del piano <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>.<br />

La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella elaborazione e nella <strong>di</strong>scussione,<br />

davanti ad apposita commissione, <strong>di</strong> un argomento prescelto dallo studente o <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong><br />

comunicazione, attinente una <strong>di</strong>sciplina prevista nell’or<strong>di</strong>namento <strong>degli</strong> stu<strong>di</strong>. L’elaborato può<br />

consistere in una ricerca, o una relazione scritta <strong>di</strong> carattere riassuntivo/espositivo, oppure in una<br />

prova pratica, le cui modalità verranno stabilite dal docente “relatore” tenendo conto <strong>della</strong><br />

specificità <strong>degli</strong> eventuali curricula.<br />

Il punteggio da attribuire alla prova finale viene espresso in centodecimi con possibilità <strong>di</strong><br />

attribuzione <strong>della</strong> lode come punteggio massimo conferito all’unanimità dai membri <strong>della</strong><br />

commissione. Il calcolo del punteggio è dato dalla combinazione <strong>della</strong> me<strong>di</strong>a <strong>degli</strong> esami espressa in<br />

centodecimi e <strong>della</strong> votazione attribuita alla prova <strong>della</strong> commissione <strong>di</strong> esame.<br />

All’elaborato finale è annessa in sede <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione una prova <strong>di</strong> conoscenza <strong>della</strong> lingua<br />

straniera scelta dal can<strong>di</strong>dato, consistente nell’esposizione in quella lingua <strong>di</strong> contenuti<br />

dell’elaborato.<br />

La commissione <strong>di</strong> valutazione <strong>della</strong> prova finale è composta <strong>di</strong> docenti <strong>della</strong> Classe <strong>di</strong><br />

laurea, ed è presieduta da un professore or<strong>di</strong>nario.<br />

Norma transitoria<br />

Per l’a.a. 2002-2003 è prevista l’attivazione del solo primo anno del Corso <strong>di</strong> laurea in<br />

<strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa e l’attivazione del solo primo anno del Corso <strong>di</strong> laurea in<br />

<strong>Comunicazione</strong> istituzionale e relazioni pubbliche.


PROGRAMMI<br />

Come <strong>di</strong> norma il programma completo è destinato agli studenti del Vecchio Or<strong>di</strong>namento.<br />

Gli studenti del Nuovo Or<strong>di</strong>namento triennale per i quali la <strong>di</strong>sciplina comporta 6 CFU sono tenuti<br />

a preparare un programma ridotto <strong>di</strong> un terzo: per questo sono invitati a rivolgersi al docente (il<br />

coor<strong>di</strong>natore).


Il corso è costituito da due moduli.<br />

Primo modulo (3 C.F.U.)<br />

Il linguaggio politico moderno: lineamenti concettuali<br />

Analisi del linguaggio politico<br />

per il c.d.l. in “<strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa” (affidamento)<br />

prof. Vincenzo Sorrentino<br />

<strong>di</strong>p. Sc.Filosofiche ecc., via dell’Aquilone<br />

Nel primo modulo, al fine <strong>di</strong> introdurre gli studenti alla <strong>di</strong>sciplina, sarà fornito un quadro<br />

relativo ai principali concetti politici <strong>della</strong> modernità.<br />

Esame: al termine dello svolgimento del modulo stesso verrà effettuata una verifica che consisterà,<br />

per gli studenti frequentanti, in un esonero in forma <strong>di</strong> brevi domande scritte. Chi è impossibilitato a<br />

frequentare dovrà, invece, <strong>di</strong>mostrare all’esame finale la conoscenza anche del testo <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong><br />

tale modulo.<br />

Testo <strong>di</strong> riferimento:<br />

Matteucci, N., Lo Stato Moderno. Lessico e percorsi, Il Mulino, Bologna 1997 (escluse le voci:<br />

Corporativismo e Nel labirinto dei contrattualismi).<br />

Secondo modulo (6 C.F.U.)<br />

Le <strong>di</strong>storsioni <strong>della</strong> comunicazione politica: verità, segreto e menzogna nell’esercizio del potere.<br />

Nel secondo modulo saranno prese in considerazione alcune questioni – concernenti il rapporto tra<br />

verità e politica, i <strong>di</strong>versi significati che il segreto e la menzogna hanno assunto nei regimi totalitari e<br />

nelle democrazie, l’impatto delle nuove tecnologie <strong>della</strong> comunicazione e le possibili forme <strong>di</strong><br />

neutralizzazione <strong>della</strong> verità – con l’obiettivo <strong>di</strong> fornire <strong>degli</strong> strumenti per un’analisi delle<br />

<strong>di</strong>storsioni <strong>della</strong> comunicazione politica nell’epoca moderna. A partire da tale prospettiva saranno<br />

esaminate alcune figure concettuali (mascheramento ideologico, segreto e ragion <strong>di</strong> Stato, doppio<br />

Stato), cercando <strong>di</strong> metterne in luce l’”utilità” e i limiti ai fini <strong>di</strong> un’adeguata comprensione del tema<br />

trattato.<br />

Esame: al momento dell’esame lo studente dovrà <strong>di</strong>mostrare la conoscenza, oltre che del testo <strong>di</strong><br />

riferimento, anche <strong>di</strong> un articolo a scelta tra quelli segnalati.<br />

1) Testo <strong>di</strong> riferimento:<br />

Sorrentino, V., Il potere invisibile. Il segreto e la menzogna in politica, E<strong>di</strong>zioni La Meri<strong>di</strong>ana,<br />

Molfetta 1998.<br />

2) Un articolo a scelta dello studente:<br />

Arendt, H., La menzogna in politica, in Politica e menzogna, Sugarco E<strong>di</strong>zioni, Milano 1985, pp.<br />

85-122<br />

Id., Verità e politica, in Verità e politica. Seguito da La conquista dello spazio e la statura dell’uomo,<br />

Bollati Boringhieri, Torino 1995, pp. 27-76.<br />

Bobbio, N., La democrazia e il potere invisibile, in Il futuro <strong>della</strong> democrazia, Einau<strong>di</strong>, Torino 1984<br />

(e successive e<strong>di</strong>zioni), pp. 75-100.


De Felice, F., Doppia lealtà e Doppio Stato, in “<strong>Stu<strong>di</strong></strong> storici”, n. 3, 1989, pp. 493-563.<br />

NOTA<br />

Il primo modulo del corso <strong>di</strong> Analisi del linguaggio politico può essere utilizzato dagli studenti del<br />

corso triennale in “<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong>” che dovessero recuperare i 3 cre<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> Filosofia<br />

Politica previsto al primo anno che è stato soppresso.


Antropologia culturale<br />

per il c.d.l. in “<strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa” (affidamento)<br />

prof. Caterina Pasquini<br />

<strong>di</strong>p. Uomo e territorio, via dell’Aquilone.<br />

Parte istituzionale: Lineamenti generali <strong>della</strong> storia e dell’oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>della</strong> antropologia<br />

culturale.<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche:<br />

• Marvin HARRIS, Antropologia culturale, Bologna, Zanichelli, 1990<br />

• Ugo FABIETTI, Storia dell’antropologia culturale, Bologna, Zanichelli, 1991<br />

Parte Monografica: Il concetto <strong>di</strong> identità etnica.<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche:<br />

• Ugo FABIETTI, L’identità etnica, Roma, Carocci, 1990<br />

• Ryszard KAPUSCINSKI, Ebano, Milano, Feltrinelli, 2000<br />

Parte istituzionale:<br />

Bibliografia<br />

F. Casetti, F. <strong>di</strong> Chio, Analisi del film, Milano Bompiani, 1990<br />

<strong>Comunicazione</strong> visiva<br />

per il III anno del c.d.l. quinquennale (contratto)<br />

prof.ssa Giuseppina Bonerba<br />

<strong>di</strong>p. Sc. Filosofiche ecc., via dell’Aquilone<br />

J.M. Floch, Identità visive, Milano, Angeli, 1995<br />

A. J. Greimas, “Semiotica figurativa e semiotica plastica”, in L. Corrain, M. Valenti (a cura <strong>di</strong>),<br />

Leggere l’opera d’arte, Bologna, Esculapio, 1991, pp.33-51.<br />

(Questo testo è <strong>di</strong>sponibile in fotocopia presso la Libreria Morlacchi)


C. Lévi-Strauss, “La struttura dei miti”, in C. Lévi Strauss, Antropologia strutturale, Milano, Il<br />

Saggiatore,<br />

1966, pp.230-261<br />

(Questo testo è <strong>di</strong>sponibile in fotocopia presso la Libreria Morlacchi)<br />

M. P. Pozzato, Semiotica del testo, Roma, Carocci, 2001<br />

Parte monografica:<br />

Bibliografia<br />

U. Eco, Kant e l’ornitorinco, Milano, Bompiani, 1997<br />

(Il capitolo 1 e le appen<strong>di</strong>ci non saranno oggetto d’esame)<br />

Oppure, in alternativa, i due testi seguenti:<br />

F. Colombo, Ruggero Eugeni, (a cura <strong>di</strong>) Il prodotto culturale, Roma, Carocci, 2001<br />

U. Eco, “Iconismo e ipoicone”, in Kant e l’ornitorinco, Milano, Bompiani, 1997, pp.295-348.<br />

Critica letteraria<br />

per il II anno del c.d.l. in “<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong>” triennale<br />

(insegnamento mutuato da Lettere)<br />

prof.ssa Isabella Nar<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> Italianistica, pal. S.Bernardo<br />

L'insegnamento si articola in 3 moduli da 3 cre<strong>di</strong>ti l'uno. Qualora uno studente decida <strong>di</strong> non<br />

frequentare tutti e tre i moduli in sequenza ( per un totale <strong>di</strong> 9 cre<strong>di</strong>ti), si consiglia:<br />

la frequenza del modulo I in particolare agli studenti dei corsi <strong>di</strong> laurea in Lettere e Lingue;<br />

la frequenza del modulo III agli studenti <strong>di</strong> <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> comunicazione e <strong>di</strong> Filosofia;<br />

il modulo II, configurato come un "esercizio <strong>di</strong> lettura" <strong>di</strong> testi, è consigliato agli studenti <strong>di</strong> tutti i<br />

corsi <strong>di</strong> laurea.<br />

Primo modulo (3 C.F.U.)<br />

La critica letteraria contemporanea<br />

Scopo <strong>di</strong> questo modulo, rivolto essenzialmente agli studenti del corso <strong>di</strong> laurea in Lettere e del<br />

corso <strong>di</strong> laurea in Lingue, è quello <strong>di</strong> presentare un panorama articolato del <strong>di</strong>battito teorico e


metodologico che ha animato la critica da fine Ottocento a oggi.<br />

Bibliografia:<br />

A. Casadei, La critica letteraria del Novecento, Bologna, Il Mulino,2001<br />

Lo studente deve inoltre approfon<strong>di</strong>re la conoscenza <strong>di</strong> un autore scelto tra i seguenti: Auerbach,<br />

Bachtin, Bloom, Barthes, Eco, Jauss, Lotman, Lukacs Starobinski.<br />

Secondo modulo (3 C.F.U.)<br />

Esercizi <strong>di</strong> lettura<br />

Questo modulo è rivolto sia agli studenti <strong>di</strong> Lettere e <strong>di</strong> Lingue che a quelli <strong>di</strong> <strong>Scienze</strong> <strong>della</strong><br />

comunicazione e <strong>di</strong> filosofia. Nel corso delle venti ore previste si realizzerà un esercizio <strong>di</strong> lettura <strong>di</strong><br />

testi sia letterari che teorici.<br />

Bibliografia:<br />

Il testo moltiplicato, a c. <strong>di</strong> M. LAVAGETTO, Parma, Pratiche, 1982<br />

C. Segre, Avviamento all'analisi del testo letterario, Torino, Einau<strong>di</strong> ( I parte)<br />

Terzo modulo (3 C.F.U.)<br />

L'ipertesto: come cambia la critica letteraria.<br />

Questo modulo è rivolto agli studenti del corso <strong>di</strong> laurea in Lettere, <strong>di</strong> quello in Lingue, <strong>di</strong> quello <strong>di</strong><br />

<strong>Scienze</strong> <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong>. Scopo del modulo è verificare in che misura la creazione e l'uso <strong>di</strong> un<br />

ipertesto riconfiguri il ruolo dell'autore e del lettore, cambiando <strong>di</strong> fatto anche la funzione <strong>della</strong><br />

critica.<br />

Bibliografia:<br />

G.P.Landow, L'ipertesto - tecnologie <strong>di</strong>gitali e critica letteraria, Milano, Bruno Mondadori, 1998<br />

(pp. 59-77;127-203; 223-375).<br />

Programma:<br />

Diritto Amministrativo<br />

per il triennio del c.d.l. quinquennale (affidamento)<br />

Prof. Alessandra Pioggia<br />

<strong>di</strong>p. Istituz. e società<br />

Le fonti del <strong>di</strong>ritto amministrativo; interessi e funzioni; il servizio pubblico. L’organizzazione dei<br />

pubblici uffici; attribuzione e competenza, uffici, organi e rapporti interorganici. L’introduzione <strong>di</strong><br />

elementi privatistici nelle amministrazioni pubbliche; la privatizzazione del lavoro pubblico.<br />

L’orientamento al risultato: <strong>di</strong>rigenza, poteri organizzativi e rapporti con la politica. I mezzi:<br />

personale, mezzi e finanze. Tipologie organizzative delle amministrazioni pubbliche, relazioni<br />

intersoggettive. Decentramento <strong>di</strong> funzioni; federalismo amministrativo. Attività amministrative e<br />

situazioni giuri<strong>di</strong>che soggettive. La <strong>di</strong>screzionalità amministrativa e la <strong>di</strong>screzionalità tecnica.


Proce<strong>di</strong>mento amministrativo, partecipazione e semplificazione. La conclusione del proce<strong>di</strong>mento:<br />

provve<strong>di</strong>menti, accor<strong>di</strong> silenzio. Proce<strong>di</strong>mento amministrativo <strong>di</strong> secondo grado. Trasparenza,<br />

accesso e privacy. Le responsabilità pubbliche.<br />

Esame: è prevista (per i soli frequentanti e per una sola volta al termine delle lezioni) una prova<br />

scritta. Il voto <strong>della</strong> prova scritta potrà essere confermato con un breve esame orale. Per i non<br />

frequentanti e per coloro che, pur avendo frequentato, non intendano sostenere la prova scritta è<br />

previsto l’esame orale tra<strong>di</strong>zionale.<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche.<br />

Per gli studenti che frequentano le lezioni:<br />

D.Sorace, Diritto delle amministrazioni pubbliche. Una introduzione, Il Mulino, 2002, N° pagine<br />

390, (capitolo XVI solo per cenni). Il testo potrà essere integrato da altre letture in<strong>di</strong>cate dal<br />

docente.<br />

Per gli studenti che non frequentano le lezioni:<br />

V.Cerulli Irelli, Corso <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto amministrativo, Giappichelli, 2001, n. pagine 705, con le seguenti<br />

esclusioni o letture per cenni:<br />

Sezione IV: N. 13 e 14: cenni<br />

Sezione V: esclusa<br />

Sezione X: N. 44, 47 e 48: cenni.<br />

Per tutti:<br />

è importante conoscere e saper consultare la normativa alla quale si riferiscono i testi e il docente e<br />

che riguarda l’attività e l’organizzazione <strong>della</strong> pubblica amministrazione. Per cominciare:<br />

Costituzione <strong>della</strong> Repubblica italiana (consultabile nel testo aggiornato in http://www.camera.it)<br />

Testo unico sul pubblico impiego approvato con d.lgs. n. 165 del 2001 (consultabile in<br />

http://www.senato.it/parlam/leggi/deleghe/01165dl.htm)<br />

Legge generale sul proce<strong>di</strong>mento amministrativo e sul <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> accesso n. 241 del 1990 (consultabile<br />

nel testo aggiornato in http://www.<strong>di</strong>rittoentilocali.it/legge%20n.241%20del%201990.htm)<br />

Diritto dell’informazione e <strong>della</strong> comunicazione<br />

per il c.d.l. quinquennale A-L e per il 3° anno dell’or<strong>di</strong>nam. triennale. A-L (affidamento; II semestre)<br />

Prof. Raffaele Chiarelli<br />

<strong>di</strong>p. Discipline giurid. e aziendalistiche<br />

Programma del corso


Le fonti del <strong>di</strong>ritto dell’informazione e <strong>della</strong> comunicazione. I princìpi costituzionali e le <strong>di</strong>rettive<br />

comunitarie. La stampa. La <strong>di</strong>sciplina <strong>della</strong> concorrenza. I nuovi assetti <strong>della</strong> multime<strong>di</strong>alità: la<br />

Ra<strong>di</strong>otelevisione. Il sistema delle Telecomunicazioni e la convergenza tecnologica: dal servizio<br />

pubblico all’obbligo del servizio universale. Il garante per le Telecomunicazioni ed il Consiglio<br />

nazionale <strong>degli</strong> utenti. La <strong>di</strong>sciplina del teatro e del cinema. La comunicazionee l’informazione nella<br />

Pubblica Amministrazione: gli URP e gli uffici stampa delle Pubbliche Amministrazioni.<br />

Testo consigliato:<br />

P. Capretti, Diritto dell’informazione e <strong>della</strong> comunicazione, Il Mulino, Bologna 2001.<br />

Diritto dell’informazione e <strong>della</strong> comunicazione<br />

per il c.d.l. quinquennale M-Z e per il 3° anno del c.d.l. triennale. M-Z (affidamento; II semestre)<br />

Prof. Francesco Merloni<br />

<strong>di</strong>p. Istituzioni e società<br />

Programma: Profili generali e costituzionali del <strong>di</strong>ritto dell’informazione e <strong>della</strong> comunicazione.<br />

Disciplina costituzionale ed evoluzione normativa. I <strong>di</strong>ritto dell’informazione come <strong>di</strong>ritto <strong>della</strong><br />

convergenza. L’or<strong>di</strong>namento <strong>della</strong> comunicazione dopo il titolo V. Le pubbliche amministrazioni tra<br />

funzione <strong>di</strong> informazione e funzione <strong>di</strong> comunicazione. Diritto <strong>di</strong> accesso e <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> informazione.<br />

Disciplina <strong>della</strong> privacy. La funzione <strong>di</strong> comunicazione delle pubbliche amministrazioni. Le<br />

politiche per l’E Government. Diritti <strong>di</strong> libertà e servizi pubblici. Le Telecomunicazioni e la<br />

comunicazione elettronica. Evoluzione del sistema ed attuale assetto normativo. Dallo stato<br />

impren<strong>di</strong>tore allo Stato regolatore. Servizio pubblico e servizio universale. L’Autorità per le<br />

Comunicazioni ed i Comitati Regionali. La <strong>di</strong>sciplina comunitaria. La <strong>di</strong>sciplina dell’informazione a<br />

mezzo stampa e <strong>della</strong> professione giornalistica. Disposizioni costituzionali e <strong>di</strong>sciplina <strong>della</strong><br />

stampa. Evoluzione storica del sistema. La <strong>di</strong>sciplina <strong>della</strong> professione giornalistica: l’Or<strong>di</strong>ne e<br />

l’Albo dei giornalisti. Limiti all’accesso alla professione. Diritti, doveri e responsabilità del<br />

giornalista. La <strong>di</strong>sciplina ra<strong>di</strong>otelevisiva. Evoluzione del sistema italiano. Il superamento del<br />

monopolio pubblico; il ruolo <strong>della</strong> Corte Costituzionale. La <strong>di</strong>sciplina del sistema Ra<strong>di</strong>otelevisivo.<br />

Pluralismo interno e pluralismo esterno. I soggetti <strong>di</strong> governo del sistema. Prospettive del sistema<br />

tra spinte tecnologiche, competenze regionali e legge <strong>di</strong> sistema. Panorama generale del sistema<br />

ra<strong>di</strong>otelevisivo italiano. La <strong>di</strong>sciplina <strong>della</strong> comunicazione pubblicitaria. La comunicazione politica.<br />

Il problema <strong>della</strong> “parità <strong>di</strong> accesso” ai mezzi <strong>di</strong> comunicazione. Le altre forme <strong>di</strong> comunicazione<br />

sociale: teatro e cinema.<br />

Modalità <strong>di</strong> svolgimento dell’esame: orale, con verifiche scritte interme<strong>di</strong>e.<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche per la preparazione dell’esame:<br />

P. CARETTI, Diritto dell’informazione e <strong>della</strong> comunicazione, Bologna, Il Mulino, 2001.<br />

e, a scelta delle studente:<br />

F. MERLONI (a cura <strong>di</strong>), L’informazione delle pubbliche amministrazioni, Rimini, Maggioli, 2002:<br />

F. MERLONI, Sull’emergere <strong>della</strong> funzione <strong>di</strong> informazione nelle pubbliche amministrazioni,


oppure<br />

(pp.15-94); A. VALASTRO, Le telecomunicazioni al “servizio” dell’informazione pubblica?<br />

Spunti per un ripensamento del servizio universale (pp.167-198); G. PALOMBELLI, Le<br />

informazioni pubbliche come risorsa. Profili comparati (pp.199-239)<br />

G. ARENA (a cura <strong>di</strong>), La funzione <strong>di</strong> comunicazione nelle pubbliche amministrazioni, Rimini,<br />

Maggioli, 2001: G. ARENA, La funzione pubblica <strong>di</strong> comunicazione, pp. 29-82; M.<br />

BOMBARDELLI, La comunicazione nell’organizzazione amministrativa (pp.83-98); P.<br />

MARSOCCI, La <strong>di</strong>sciplina dell’attività <strong>di</strong> comunicazione (pp.103-128)<br />

I testi saranno integrati da altre letture via via fornite od in<strong>di</strong>cate dal docente.<br />

Diritto privato<br />

A-L<br />

per il c.d.l. quinquennale<br />

per il c.d.l.”Comunicaz. istituzionale” e per il c.d.l. “<strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa (affidamento)<br />

Prof. Alessandra Bellelli<br />

<strong>di</strong>p. Istituzioni e società<br />

Corso <strong>di</strong> laurea in <strong>Comunicazione</strong> istituzionale e relazioni pubbliche<br />

Nozioni <strong>di</strong> teoria generale del <strong>di</strong>ritto: la norma giuri<strong>di</strong>ca, le fonti del <strong>di</strong>ritto, l'interpretazione <strong>della</strong><br />

norma, i <strong>di</strong>ritti soggettivi, le situazioni giuri<strong>di</strong>che soggettive, gli interessi collettivi e <strong>di</strong>ffusi. I <strong>di</strong>ritti<br />

fondamentali <strong>della</strong> persona umana, le persone fisiche e gli enti giuri<strong>di</strong>ci. I <strong>di</strong>ritti reali. Il contratto in<br />

generale. I singoli contratti. In particolare la nuova categoria dei contratti con i consumatori. Le<br />

obbligazioni. La responsabilità civile contrattuale ed extracontrattuale. Principi generali in materia <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> famiglia. Successioni mortis causa.<br />

Testo consigliato<br />

IUDICA e ZATTI, Linguaggio e regole del <strong>di</strong>ritto privato, Padova, Cedam, ult. ed.<br />

Il programma istituzionale consiste nello stu<strong>di</strong>o integrale del manuale in<strong>di</strong>cato, dal quale possono<br />

essere esclusi i seguenti argomenti: titoli <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to, fallimento, rapporti <strong>di</strong> lavoro subor<strong>di</strong>nato.<br />

Nell’ambito del corso verranno in<strong>di</strong>cate dal docente ulteriori letture sugli aspetti privatistici <strong>della</strong><br />

comunicazione istituzionale e pubblica.<br />

Corso <strong>di</strong> laurea in <strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa<br />

Nozioni <strong>di</strong> teoria generale del <strong>di</strong>ritto: la norma giuri<strong>di</strong>ca, le fonti del <strong>di</strong>ritto, l'interpretazione <strong>della</strong>


norma, i <strong>di</strong>ritti soggettivi, le situazioni giuri<strong>di</strong>che soggettive, gli interessi collettivi e <strong>di</strong>ffusi. I <strong>di</strong>ritti<br />

fondamentali <strong>della</strong> persona umana, le persone fisiche e gli enti giuri<strong>di</strong>ci. I <strong>di</strong>ritti reali. Il contratto in<br />

generale. I singoli contratti. In particolare la nuova categoria dei contratti con i consumatori. Le<br />

obbligazioni. La responsabilità civile contrattuale ed extracontrattuale. Principi generali in materia <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> famiglia. Successioni mortis causa.<br />

Testo consigliato<br />

IUDICA e ZATTI, Linguaggio e regole del <strong>di</strong>ritto privato, Padova, Cedam, ult. ed.<br />

Il programma istituzionale consiste nello stu<strong>di</strong>o integrale del manuale in<strong>di</strong>cato, dal quale possono<br />

essere esclusi i seguenti argomenti: titoli <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to, fallimento, rapporti <strong>di</strong> lavoro subor<strong>di</strong>nato.<br />

Nell’ambito del corso verranno in<strong>di</strong>cate dal docente ulteriori letture sugli aspetti privatistici <strong>della</strong><br />

comunicazione <strong>di</strong> massa.<br />

Diritto privato<br />

M-Z<br />

per il c.d.l. quinquennale<br />

per il c.d.l.”Comunicaz. <strong>di</strong> massa” e per il c.d.l. “Comunicaz. Istituzionale”<br />

da assegnare<br />

Economia aziendale<br />

per l’or<strong>di</strong>namento quinquennale<br />

e per il 2° anno <strong>di</strong> Sc.Comunicaz. triennale (contratto)<br />

Prof. Maria Brizi<br />

<strong>di</strong>p. Discipline giurid. e aziendalistiche<br />

L’azienda. L’attività economica e l’azienda. La classificazione delle aziende. Le aziende <strong>di</strong><br />

erogazione. Le aziende <strong>di</strong> produzione o imprese. I soggetti aziendali. Il soggetto economico ed il<br />

soggetto giuri<strong>di</strong>co. L’impresa in<strong>di</strong>viduale. Le forme societarie. I finanziamenti e gli investimenti. Il<br />

capitale <strong>di</strong> rischio e Il capitale <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to. Le forme tecniche <strong>di</strong> finanziamento esterno. Gli<br />

investimenti nei fattori <strong>della</strong> produzione. Gli investimenti <strong>di</strong> natura finanziaria. La gestione <strong>di</strong><br />

impresa. Le strategie d’impresa. Il ciclo <strong>della</strong> gestione. Il sistema d’impresa e le aree funzionali. Il<br />

rischio <strong>di</strong> impresa. L’impresa e l’ambiente. Il rischio economico e finanziario. Le azioni <strong>di</strong><br />

fronteggiamento del rischio. Le azioni <strong>di</strong> contenimento <strong>degli</strong> effetti del rischio. Le <strong>di</strong>namiche<br />

economiche e finanziarie. I costi e ricavi. Il red<strong>di</strong>to <strong>di</strong> impresa. Il red<strong>di</strong>to limite. Il red<strong>di</strong>to <strong>di</strong><br />

esercizio. Il red<strong>di</strong>to economico. Il red<strong>di</strong>to almeno normale Gli aspetti qualitativi del red<strong>di</strong>to <strong>di</strong><br />

esercizio. La forma ed il contenuto del Conto economico. Gli equilibri economici e finanziari. Le<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> equilibrio economico e finanziario. Le equazioni <strong>di</strong> equilibrio economico e finanziario.<br />

La rilevazione. La rilevazione aziendale. Il conto. Il metodo <strong>della</strong> partita doppia.


Testi <strong>di</strong> preparazione all’esame<br />

Aa. Vv., Elementi <strong>di</strong> Economia Aziendale, Giappichelli, Torino, 2002<br />

Orario delle lezioni (Aula 6)<br />

Martedì 18 - 20<br />

Giovedì 18 - 20<br />

Venerdì 16 - 18<br />

Orario <strong>di</strong> ricevimento<br />

Venerdì 18 – 19<br />

Economia politica<br />

per il c.d.l. in “<strong>Comunicazione</strong> istituzionale ecc.” (affidamento)<br />

Prof. Carlo Andrea Bollino<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> Economia<br />

Obiettivi del corso.<br />

Il corso <strong>di</strong> Economia Politica fornisce gli strumenti analitici fondamentali per la comprensione del<br />

funzionamento del sistema economico. Il corso completo è strutturato in moduli che<br />

approfon<strong>di</strong>scono l’analisi dei comportamenti dei singoli operatori e dell’equilibrio <strong>di</strong> mercato<br />

(microeconomia); l’analisi <strong>di</strong>: determinazione e fluttuazione del red<strong>di</strong>to nazionale, inflazione e<br />

<strong>di</strong>soccupazione, inter<strong>di</strong>pendenze internazionali e politiche <strong>di</strong> stabilizzazione (macroeconomia).<br />

Sebbene la trattazione <strong>di</strong> alcuni argomenti preveda approfon<strong>di</strong>menti tecnici, l’orientamento generale<br />

del corso è finalizzato alla comprensione in chiave storica e istituzionale <strong>della</strong> moderna teoria<br />

dell’economia politica.<br />

Programma.<br />

I principali argomenti delle lezioni sono: teoria <strong>della</strong> domanda, costi e produzione, forme <strong>di</strong> mercato,<br />

l’equilibrio economico generale, il mercato dei fattori, le funzioni macroeconomiche, il ruolo del<br />

settore pubblico, il modello AS – AD, inflazione e <strong>di</strong>soccupazione, il modello IS – LM, politiche<br />

monetarie e fiscali, politiche <strong>di</strong> stabilizzazione, l’inter<strong>di</strong>pendenza internazionale, <strong>di</strong>savanzo <strong>di</strong><br />

bilancio e debito pubblico, l’Unione Europea, modelli <strong>di</strong> crescita economica.<br />

Prima parte: 1.1 Introduzione all’economia politica, 1.2 Teoria delle scelte del consumatore 1.3<br />

Teoria dell’impresa 1.4 Struttura dei mercati 1.5 Mercato dei fattori 1.6 Cenni sull’economia del<br />

benessere.<br />

Seconda parte: 2.1 Il modello macroeconomico semplice. 2.2 Crescita del sistema economico Il<br />

modello 2.3 Inflazione e <strong>di</strong>soccupazione 2.4 Il modello macroeconomico completo e domanda e<br />

offerta aggregata 2.5 Banca centrale, moneta e stabilizzazione 2.6 Debito pubblico, inter<strong>di</strong>pendenze<br />

e Unione Monetaria Europea.<br />

Testi:<br />

P. Samuelson, W. Nordhaus, Economia, XVII ed., McGraw-Hill, Milano, 2002


C. A. Bollino, Elementi <strong>di</strong> Economia Politica per le <strong>Scienze</strong> Sociali, <strong>Perugia</strong>, 2002<br />

In<strong>di</strong>cazione bibliografiche integrative:<br />

L’Economia, corso pratico interattivo, BCM srl E<strong>di</strong>tore, Roma, 1998<br />

Altre informazioni.<br />

Sono previste esercitazioni <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento e sarà possibile usufruire del sostegno offerto da<br />

tutors che si renderanno <strong>di</strong>sponibili in orari eventualmente concordati con gli studenti. Sarà anche<br />

<strong>di</strong>sponibile un tutorato telematico, con sito web de<strong>di</strong>cato.<br />

Test <strong>di</strong> autoverifica: nel corso delle pause dell’attività <strong>di</strong>dattica, all’interno del semestre, si<br />

svolgeranno dei test <strong>di</strong> verifica dell’acquisizione progressiva dei cre<strong>di</strong>ti formativi, funzionali al<br />

superamento dell’esame finale.<br />

Esame.<br />

Modalità <strong>di</strong> svolgimento dell'esame: scritto e orale.


Economia politica<br />

per il c.d.l. in “<strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa” (affidamento)<br />

Prof. Marcello Signorelli<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> Economia<br />

Obiettivi del corso: il corso <strong>di</strong> Economia Politica fornisce gli strumenti analitici fondamentali per la<br />

comprensione del funzionamento del sistema economico. Il corso completo è strutturato in moduli<br />

che approfon<strong>di</strong>scono l’analisi dei comportamenti dei singoli operatori e dell’equilibrio <strong>di</strong> mercato<br />

(microeconomia); l’analisi <strong>di</strong>: determinazione e fluttuazione del red<strong>di</strong>to nazionale, inflazione e<br />

<strong>di</strong>soccupazione, inter<strong>di</strong>pendenze internazionali e politiche <strong>di</strong> stabilizzazione (macroeconomia).<br />

Sebbene la trattazione <strong>di</strong> alcuni argomenti preveda approfon<strong>di</strong>menti tecnici, l’orientamento generale<br />

del corso è finalizzato alla comprensione in chiave storica e istituzionale <strong>della</strong> moderna teoria<br />

dell’economia politica.<br />

Programma. I principali argomenti delle lezioni sono: teoria <strong>della</strong> domanda, costi e produzione,<br />

forme <strong>di</strong> mercato, l’equilibrio economico generale, il mercato dei fattori, le funzioni<br />

macroeconomiche, il ruolo del settore pubblico, il modello AS – AD, inflazione e <strong>di</strong>soccupazione, il<br />

modello IS – LM, politiche monetarie e fiscali, politiche <strong>di</strong> stabilizzazione, l’inter<strong>di</strong>pendenza<br />

internazionale, <strong>di</strong>savanzo <strong>di</strong> bilancio e debito pubblico, l’Unione Europea, modelli <strong>di</strong> crescita<br />

economica.<br />

Prima parte: 1.1 Introduzione all’economia politica, 1.2 Teoria delle scelte del consumatore 1.3<br />

Teoria dell’impresa 1.4 Struttura dei mercati 1.5 Mercato dei fattori 1.6 Cenni sull’economia del<br />

benessere.<br />

Seconda parte: 2.1 Il modello macroeconomico semplice. 2.2 Crescita del sistema economico Il<br />

modello 2.3 Inflazione e <strong>di</strong>soccupazione 2.4 Il modello macroeconomico completo e domanda e<br />

offerta aggregata 2.5 Banca centrale, moneta e stabilizzazione 2.6 Debito pubblico, inter<strong>di</strong>pendenze<br />

e Unione Monetaria Europea.<br />

Testi:<br />

P. Samuelson, W. Nordhaus, Economia, XVII ed., McGraw-Hill, Milano, 2002<br />

C. A. Bollino, Elementi <strong>di</strong> Economia Politica per le <strong>Scienze</strong> Sociali, <strong>Perugia</strong>, 2002<br />

In<strong>di</strong>cazione bibliografiche integrative:<br />

L’Economia, corso pratico interattivo, BCM srl E<strong>di</strong>tore, Roma, 1998<br />

Altre informazioni:<br />

Sono previste esercitazioni <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento e sarà possibile usufruire del<br />

sostegno offerto da tutors che si renderanno <strong>di</strong>sponibili in orari eventualmente<br />

concordati con gli studenti. Sarà anche <strong>di</strong>sponibile un tutorato telematico, con sito<br />

web de<strong>di</strong>cato.<br />

Test <strong>di</strong> autoverifica: nel corso delle pause dell’attività <strong>di</strong>dattica, all’interno del<br />

semestre, si svolgeranno dei test <strong>di</strong> verifica dell’acquisizione progressiva dei cre<strong>di</strong>ti<br />

formativi, funzionali al superamento dell’esame finale.<br />

Modalità <strong>di</strong> svolgimento dell'esame: scritto e orale.<br />

Geografia economico-politica<br />

per il 3° anno del c.d.l. triennale (affidamento)


Modulo 1<br />

Inse<strong>di</strong>amenti rurali e spazi industriali agli inizi del 3° millennio.<br />

Casi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o da Paesi extraeuropei<br />

Prof. Alberto Melelli<br />

<strong>di</strong>p. Uomo e territorio<br />

Testi:<br />

Charrier, J.B., Geografia dei rapporti città-campagna, Franco Angeli, Milano 1991<br />

oppure<br />

Formica C. , Lo spazio geoeconomico, Torino, UTET, 1999 (pp. 95-171 e pp.212-302)<br />

Modulo 2<br />

Dalla campagna alla città. La qualità dell’ambiente urbano.<br />

Casi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o da Paesi europei<br />

Testi:<br />

Borja, J., Castelli, M. , La città globale, Novara , De Agostini, 2002 (pp. 117-237)<br />

oppure<br />

Cattan,N. e altri, Il sistema delle città europee, Bologna, Patron, 1997 (pp. 37-155)<br />

Modulo 3<br />

Aspetti e problemi dei piccoli e gran<strong>di</strong> agglomerati urbani.<br />

Casi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>della</strong> Regione italiana.<br />

Cori, B. (a cura), La città invivibile, Bologna, Patron, 1997 (pp. 149-202)<br />

Nota.<br />

Il corso <strong>di</strong> Geografia Economico-politica tenuto per gli studenti del nuovo or<strong>di</strong>namento triennale<br />

non è usufruibile da parte <strong>degli</strong> studenti del vecchio or<strong>di</strong>namento quinquennale che desiderassero<br />

seguirlo come materia “opzionale”, in quanto trattasi <strong>di</strong> corso da 6 Cre<strong>di</strong>ti, pari ad un numero <strong>di</strong> ore<br />

<strong>di</strong> lezione frontale (40) minore a quello minimo previsto nel vecchio or<strong>di</strong>namento (60). Si è<br />

provveduto per questi studenti a mutuare da Lettere il corso <strong>di</strong> Geografia politica ed economica<br />

(prof.ssa Castagnoli) che prevede le 60 ore d’aula richieste.<br />

Parte istituzionale<br />

Il metodo <strong>di</strong> interpretazione iconologica<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche:<br />

Iconologia e iconografia<br />

per il c.d.l. quinquennale (contratto)<br />

Prof. Andrea Bernardelli<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> Sc. Filosofiche ecc., via dell’Aquilone


1. E. Panofsky, Il significato nelle arti visive, Torino, Einau<strong>di</strong>, 1962 (varie e<strong>di</strong>zioni successive);<br />

2. FOTOCOPIE (chiedere al docente):<br />

A. Warburg, La Nascita <strong>di</strong> Venere e la Primavera <strong>di</strong> Botticelli (1893);<br />

A. Warburg, Arte italiana e astrologia internazionale in Palazzo Schifanoia (1912);<br />

F. Saxl, Continuità e variazione nel significato delle immagini (1947);<br />

E. Panofsky, Il Padre Tempo (1939);<br />

E. Panofsky, Cupido cieco (1939);<br />

C. Ginzburg, Spie. Ra<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> un para<strong>di</strong>gma in<strong>di</strong>ziario (1979);<br />

W. Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca <strong>della</strong> sua riproducibilità tecnica (1936).<br />

Parte monografica<br />

La sociosemiotica e le forme <strong>della</strong> comunicazione per immagini<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche:<br />

3. G. Marrone, Corpi sociali. Processi comunicativi e semiotica del testo, Torino, Einau<strong>di</strong>, 2001;<br />

4. I. Pezzini (a cura <strong>di</strong>), Trailer, spot, clip, siti, banner. Le forme brevi <strong>della</strong> comunicazione<br />

au<strong>di</strong>ovisiva, Roma, Meltemi, 2002.<br />

Come ausilio allo stu<strong>di</strong>o del testo a cura <strong>di</strong> Isabella Pezzini si consiglia la consultazione dei siti:<br />

a) http://web.tiscali.it/pieropolidoro/fb/index2.htm<br />

b) http://<strong>di</strong>gilander.libero.it/pieropolidoro (Da Kan<strong>di</strong>nsky al banner. Seminario <strong>di</strong> semiotica visiva)<br />

Esame<br />

Per gli studenti in debito d’esame: Gli studenti che abbiano frequentato il corso nei precedenti anni<br />

accademici conservano il programma dell’anno accademico in cui hanno collocato l’esame nel piano<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong><br />

(per eventuali dubbi o richieste <strong>di</strong> variazioni chiedere al docente)<br />

E-mail eleand@libero.it<br />

Modulo I<br />

Introduzione: La teoria dell’informazione<br />

L’uso del computer nella societa’ contemporanea<br />

Parole chiave<br />

La trasmissione e la co<strong>di</strong>fica dei segnali<br />

Co<strong>di</strong>fica: numerazione binaria ed esadecimale<br />

cenni <strong>di</strong> logica booleana<br />

Computers: struttura e funzionamento<br />

Informatica generale (e lab. multime<strong>di</strong>ale)<br />

per i c.d.l. triennali A-L (affidamento)<br />

prof. Luca Gammaitoni<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> Fisica


assegna: sistemi operativi, ambienti <strong>di</strong> lavoro, linguaggi <strong>di</strong> programmazione<br />

Sistemi: l’ambiente windows<br />

cenni sui sistemi Mac OS e linux<br />

Modulo II<br />

Analisi: algoritmi <strong>di</strong> base, <strong>di</strong>agrammi <strong>di</strong> flusso<br />

esempi: contatore, or<strong>di</strong>namento, …<br />

Applicativi analisi <strong>di</strong> alcuni fra i piu’ <strong>di</strong>ffusi applicativi per<br />

elaborazione dei testi, delle immagini e la gestione <strong>di</strong> basi <strong>di</strong> dati<br />

Testi (uno qualunque tra questi o similari)<br />

L. Gammaitoni, Introduzione alla Scienza dei Computer (febbraio 2003)<br />

L. Console, M. Ribaudo, Introduzione all’informatica, Ed. UTET <strong>Università</strong><br />

M. Boni, Informatica, (nuova e<strong>di</strong>zione), Apogeo, 1996<br />

D.Sciuto G.Buonanno-W.Fornaciari-L.Mari, Introduzione ai sistemi informatici,McGraw-Hill,1997<br />

D. P. Curtin - K. Foley - K. Sen - C. Morin, Informatica <strong>di</strong> base - McGraw-Hill<br />

A. Gallippi, Introduzione all’informatica, Tecniche Nuove<br />

P. Tosoratti, Introduzione all’Informatica (seconda e<strong>di</strong>zione), C.E. Ambrosiana, 1998<br />

Internet:<br />

Calvo, M. Ciotti, F. Roncaglia, G. Zela, M.A. Internet 2000. Manuale per l'uso <strong>della</strong> rete<br />

LINK al TESTO SUL WEB<br />

Letture consigliate:<br />

L.Rossetti, Informatica per usi comunicazionali, Morlacchi E<strong>di</strong>tori, <strong>Perugia</strong> 2000<br />

S. Spina, Parole in rete. Guida ai siti Internet sul linguaggio, Firenze, La Nuova Italia, 1997.<br />

Rivolgersi al docente.<br />

Informatica generale (e lab. multime<strong>di</strong>ale)<br />

per i c.d.l. triennali M-Z (affidamento)<br />

prof. Alfredo Milani<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> Matematica e inform.


Istituzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico<br />

per 2° anno del c.d.l. triennale<br />

A-D (affidamento) Prof. Raffaele Chiarelli<br />

<strong>di</strong>p. Discipline giurid. e aziendalistiche<br />

E-O (affidamento) Prof. Sirianni<br />

<strong>di</strong>p. Istituzioni e società<br />

P-Z (utilizzo) Prof. Paolo Rossi<br />

<strong>di</strong>p. <strong>Stu<strong>di</strong></strong> paleocrist. tardoantichi ecc<br />

Norma giuri<strong>di</strong>ca e or<strong>di</strong>namento giuri<strong>di</strong>co - Lo Stato - Forme <strong>di</strong> stato e tipi <strong>di</strong> stato - Lo stato italiano: caratteristiche<br />

essenziali - La Costituzione e le altre fon<strong>di</strong> del <strong>di</strong>ritto - Forme <strong>di</strong> governo - Popolo, partiti poltici, corpo elettorale -<br />

Parlamento - Governo - Presidente <strong>della</strong> Repubblica - Pubblica amministrazione e potere giuris<strong>di</strong>zionale: principi<br />

costituzionali - Consiglio Superiore <strong>della</strong> Magistratura - Corte Costituzionale - Assetto costituzionale <strong>della</strong> Regione e<br />

<strong>degli</strong> altri enti autonomi territoriali - Situazioni giuri<strong>di</strong>che soggettive costituzionalmente protette.<br />

Testi consigliati:<br />

(a scelta uno dei seguenti):<br />

P. CARETTI - DE SIERVO, Istituzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico, Giappichelli, Torino, 2002;<br />

A. MELONCELLI, Manuale <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico, Maggioli, Rimini, 2000;<br />

BIN PITRUZELLA, Istituzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico, Giappicchelli, 2002 (ultima e<strong>di</strong>zione).<br />

Primo modulo<br />

Lingua e scrittura letteraria<br />

Italiano (idoneità)<br />

per il c.d.l. quinquennale (affidamento)<br />

Prof. Michelina Vermicelli<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> Italianistica, pal. S. Bernardo<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche:<br />

A. Bartoli Langeli, La scrittura dell’italiano, il Mulino, 2000 (parti)<br />

G.Gigliozzi, Il testo e il computer, Bruno Mondatori, 1997 (parti)<br />

Per la parte antologica e il profilo storico si consiglia l’uso <strong>di</strong> un buon manuale <strong>di</strong> storia<br />

letteraria.<br />

Secondo modulo<br />

Letteratura e comunicazione


In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche:<br />

M.Corti, Principi <strong>della</strong> comunicazione letteraria. Introduzione alla semiotica <strong>della</strong> letteratura,<br />

Bompiani, 1990 (parti)<br />

U.Eco, Lector in fabula. La cooperazione interpretativa nei testi narrativi, Bompiani, 1994 (parti)<br />

Terzo modulo<br />

Problemi specifici <strong>della</strong> scrittura<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche:<br />

U.Eco, Come si fa una tesi <strong>di</strong> laurea, Bompiani, 1977<br />

G.Falaschi-R.Fe<strong>di</strong>, Avviamento alla letteratura italiana e manuale <strong>di</strong> stile, Ed.Guerra, 2001<br />

Letterature Comparate<br />

per il c.d.l. quinquennale<br />

e per il 2° anno del c.d.l. triennale (mutuazione da Lettere)<br />

prof. F. D’Intino<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> Italianistica, pal. S. Bernardo<br />

Primo modulo<br />

L’autobiografia. Nascita e storia <strong>di</strong> un genere tra letteratura e scrittura privata<br />

Testi in programma per gli studenti frequentanti:<br />

1. Antologia <strong>di</strong> testi autobiografici dall’età classica a oggi (le fotocopie saranno fornite durante il<br />

corso)<br />

2. F. D’Intino, L’autobiografia moderna. Storia forme problemi, Roma, Bulzoni, 1998, capitoli I-<br />

VI, pp. 15-266.<br />

Testi in programma per gli studenti che non possono frequentare:<br />

1. F. D’Intino, L’autobiografia moderna. Storia forme problemi, Roma, Bulzoni, 1998, capitoli I-<br />

VI, pp. 15-266.<br />

Secondo modulo<br />

Letteratura ed etica nella letteratura europea moderna. I. Dal Cinquecento al Settecento<br />

Testi in programma per gli studenti frequentanti:<br />

Letture:


1. D. Cavalca, Vita <strong>di</strong> Antonio, in Cinque vite <strong>di</strong> eremiti, a cura <strong>di</strong> C. Del Corno, Venezia, Marsilio,<br />

pp. 96-154.<br />

2. C. Marlowe, Faust, ed. a cura <strong>di</strong> N. D’Agostino, “oscar” Mondadori (inclusa l’”Introduzione” e<br />

le “Note al testo”)<br />

3. J.W. Goethe, Faust, ed. a cura <strong>di</strong> F. Fortini, Milano, Mondadori (integralmente il Faust I,<br />

contenuto nel primo volume <strong>di</strong> questa ed.; brani scelti dal Faust II, che saranno in<strong>di</strong>cati durante il<br />

corso; da leggere anche l’Introduzione <strong>di</strong> F. Fortini).<br />

Letture critiche:<br />

1. R. Camerlingo, Teatro e teologia. Marlowe, Bruno e i Puritani, Napoli, Liguori 1999, cap. 5<br />

“L’impazienza <strong>di</strong> Faust”, pp. 111-142.<br />

2. L. Mittner, Storia <strong>della</strong> letteratura tedesca, II. Dal pietismo al romanticismo (1700-1820), tomo<br />

II, limitatamente ai §§ 179, 262, 263, 264 (pp. 383-85, 541-44).<br />

3. G. Baioni, Il giovane Goethe, Torino, Einau<strong>di</strong>, 1996, cap. VIII, limitatamente alle pp. 313-321<br />

4. J.B. Russell, Il <strong>di</strong>avolo nel mondo moderno, Bari, Laterza, 1988, pp. 39-45; 137-46<br />

Testi in programma per gli studenti che non possono frequentare:<br />

1. C. Marlowe, Faust, ed. a cura <strong>di</strong> N. D’Agostino, “oscar” Mondadori (inclusa l’”Introduzione” e<br />

le “Note al testo”)<br />

2. J.B. Russell, Il <strong>di</strong>avolo nel mondo moderno, Bari, Laterza, 1988, capitoli I-IV, pp. 3-146<br />

(fuori commercio: la matrice per fare fotocopie è presso la segreteria del Dipartimento <strong>di</strong><br />

Italianistica)<br />

Terzo modulo<br />

Letteratura ed etica nella letteratura europea moderna. II. Ottocento e Novecento<br />

Testi in programma per gli studenti frequentanti:<br />

Letture:<br />

G. Leopar<strong>di</strong>, scelta <strong>di</strong> letture dalle Operette morali, obbligatoriamente nell’e<strong>di</strong>z. a cura <strong>di</strong> C.<br />

Galimberti, Napoli, Guida: Dialogo <strong>della</strong> Moda e <strong>della</strong> Morte, Proposta <strong>di</strong> premi fatta<br />

dall’Accademia dei Sillografi, La scommessa <strong>di</strong> Prometeo, Dialogo <strong>di</strong> Malambruno e <strong>di</strong> Farfarello,<br />

Dialogo <strong>di</strong> un Fisico e <strong>di</strong> un Metafisico, Il Parini, ovvero <strong>della</strong> gloria, Dialogo <strong>di</strong> Cristoforo Colombo<br />

e <strong>di</strong> Pietro Gutierrez, e, dall’Appen<strong>di</strong>ce: Novella Senofonte e Niccolò Machiavello e Dialogo<br />

Galantuomo e Mondo.<br />

H. de Balzac, La peau de chagrin, e<strong>di</strong>z. Gallimard o Garnier in francese [oppure in traduz.<br />

italiana La pelle <strong>di</strong> zigrino [è importante acquistare tutti la stessa e<strong>di</strong>zione, che sarà in<strong>di</strong>cata prima<br />

dell’inizio del corso]<br />

Letture critiche:<br />

T. Pavel, Il romanzo alla ricerca <strong>di</strong> se stesso. Saggio <strong>di</strong> morfologia storica, in Il romanzo, a cura <strong>di</strong><br />

F. Moretti, II. Le forme, Torino, Einau<strong>di</strong>, 2002, pp. 35-63.<br />

F. D’Intino, Il monaco in<strong>di</strong>avolato. Lo ‘Zibaldone’ e la tentazione faustiana <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>, in Lo<br />

Zibaldone cento anni dopo. Composizione, e<strong>di</strong>zioni, temi, Firenze, Olschki, 2001, pp. 467-512.<br />

F. Moretti, Il romanzo <strong>di</strong> formazione, Milano, Garzanti, 1986, cap. III “La prosa del mondo”,


limitatamente alle pp. 204-221, e 256-261.<br />

Testi in programma per gli studenti che non possono frequentare:<br />

1. F. O’Connor, Il cielo è dei violenti, e<strong>di</strong>z. Einau<strong>di</strong><br />

2. J.B. Russell, Il <strong>di</strong>avolo nel mondo moderno, Bari, Laterza, 1988, capitoli V-VIII, pp. 147-278<br />

(fuori commercio: la matrice per fare fotocopie è presso la segreteria del Dipartimento <strong>di</strong><br />

Italianistica)<br />

Il corso è sud<strong>di</strong>viso in tre moduli:<br />

1) Introduction and Basics, Personal Communication<br />

2) Group and Mass Communication<br />

3) Advertising, Promotion and Business<br />

Lingua inglese (idoneità)<br />

per il c.d.l. quinquennale (contratto)<br />

Prof.ssa Jo<strong>di</strong> Sandford<br />

c/o c.d.l. in <strong>Scienze</strong> d. Comunicaz.<br />

Ogni modulo durerà 3 settimane, 6 ore alla settimana, per un totale <strong>di</strong> 18 ore. La decima settimana<br />

servirà per revisionare ciò che è stato stu<strong>di</strong>ato, applicando la teoria ad esempi pratici.<br />

Il corso consiste in 60 ore totale per 9 c.f.u. Alla fine, superato l’esame, verrà conferito l1idoneità.<br />

Ogni settimana ci saranno 2 ore <strong>di</strong> lezioni <strong>di</strong>:<br />

a) Speaking-Listening-Grammar in English (SLG ENG)<br />

b) Communication Theory in English (CT ENG)<br />

c) Computer-Internet in English (CI ENG)<br />

Esame<br />

Alla fine <strong>di</strong> ogni modulo nell’ultima ora <strong>di</strong> CI ENG verrà dato un esonero.<br />

Ogni esonero riguarderà tutte le lezioni del modulo.<br />

Per poter accedere all’esame orale si dovrà aver superato almeno due esoneri, minimo (18 su 30) x 2<br />

= 36 punti totale.<br />

Lo studente che non potesse frequentare o che non abbia superato due esoneri dovrà presentare un<br />

progetto <strong>di</strong> analisi <strong>di</strong> un esempio <strong>di</strong> comunicazione. Il progetto scelto secondo il proprio interesse o<br />

in<strong>di</strong>rizzo, dovrà essere concordato con il professore prima dell’esame.<br />

I progetti/analisi verranno presentati al momento dell’esame orale, prima <strong>di</strong> accedere alla seconda<br />

parte dell’esame.<br />

La seconda parte dell’esame consiste in un esame orale così sud<strong>di</strong>viso:<br />

1) Roleplay<br />

2) Interrogazione sul materiale delle lezioni CT Eng; inclusivo dei 3 testi utilizzati (vedere lista<br />

libri)<br />

3) Interrogazione sulle lezioni CI Eng.<br />

Coloro che abbiano superato l’esame scritto <strong>di</strong> Lingua Inglese nell’anno accademico 2000-2001<br />

o 2001-2002, potranno applicarlo a quest’esame.


Tutti coloro che fanno l’esame <strong>di</strong> Lingua Inglese per S.d.C. dovranno seguire il programma <strong>di</strong><br />

quest’anno.<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche:<br />

Getting Ahead (Learner’s Book) <strong>di</strong> Sarah Jones-Macziola e Greg White, Second E<strong>di</strong>tion Cambridge<br />

Univ. Press, [Units 1-20];<br />

More than Words (An Introduction to Communication) <strong>di</strong> Richard Dimbleby e Grame Burton, 3rd<br />

E<strong>di</strong>tion Routledge 1998 [pp. 1-213 + Glossari];<br />

Advertising and Promotion (CD incluso) <strong>di</strong> Jeremy Fitzgerald, BLACK Cat Publishing, CIDEB,<br />

2001;<br />

The Language of Advertising <strong>di</strong> Angela Goddard, Routledge 2001 [pp. 1-120 + Glossari].<br />

Per chi le volesse copia dei luci<strong>di</strong> proiettati durante le lezioni e dei worksheets del laboratorio <strong>di</strong><br />

informatica, saranno <strong>di</strong>sponibili presso la Libreria Morlacchi, alla fine del corso.<br />

Lingua inglese<br />

(contratto per il 2° anno del c.d.l. triennale)<br />

da assegnare<br />

Linguistica Generale<br />

per il c.d.l Corso <strong>di</strong> laurea in “<strong>Comunicazione</strong> istituzionale ecc.” A-D<br />

(mutuazione da Beni culturali)<br />

prof. Augusto Ancillotti<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> Sc. Filosofiche, ecc., sez. Linguistica, piazza Morlacchi 11<br />

Il Corso <strong>di</strong> Linguistica generale è costituito da:<br />

(1) una parte <strong>di</strong> competenze pratiche alla cui acquisizione sono de<strong>di</strong>cate le lezioni in aula<br />

(2) una parte <strong>di</strong> conoscenze teoriche da acquisire attraverso lo stu<strong>di</strong>o dei manuali.<br />

Moduli<br />

Il corso d’aula si articola in tre moduli, e ognuno dei moduli si conclude con un test o esonero<br />

(aperto a tutti gli iscritti) che si tiene in aula, durante l’ultima ora <strong>di</strong> lezione del modulo<br />

corrispondente. La struttura del corso d’aula è dunque la seguente:<br />

Primo modulo<br />

Analisi fonetica, fonologica, morfologica<br />

(4 settimane <strong>di</strong> lezione, <strong>di</strong> cui la prima introduttiva, dal 17 ottobre al 9 novembre), esonero il 9<br />

novembre; riferimento: capitoli Ancillotti 3°, 4° e 5° del manuale Elementi <strong>di</strong> linguistica;<br />

Secondo modulo<br />

Analisi pragmatica del <strong>di</strong>scorso<br />

(3 settimane <strong>di</strong> lezione, dal 14 novembre al 30 novembre), esonero il 30 novembre; riferimento:<br />

capitoli Ancillotti 6° e 7° del manuale Elementi <strong>di</strong> linguistica.<br />

Terzo modulo


Analisi semantico-referenziale <strong>della</strong> frase<br />

(3 settimane <strong>di</strong> lezione, dal 5 <strong>di</strong>cembre – 21 <strong>di</strong>cembre) esonero il 21 <strong>di</strong>cembre; riferimento:<br />

A.Ancillotti, Una vera analisi logica, (appen<strong>di</strong>ce)<br />

Le conoscenze teoriche richieste corrispondono agli argomenti trattati nei vari capitoli del testo a<br />

cura <strong>di</strong> Augusto Ancillotti, Elementi <strong>di</strong> linguistica e materiale per lo stu<strong>di</strong>o <strong>della</strong> linguistica generale<br />

(dai manuali <strong>di</strong> Yule 1997, Berruto 1997, Graffi-Scalise 2002), Libreria Morlacchi, <strong>Perugia</strong> 2002,<br />

cioè:<br />

Ancillotti, 2° “Le scienze del linguaggio”; Graffi - Scalise, 1° “Che cos’è il linguaggio?”; Graffi -<br />

Scalise, 2° “Che cos’è una lingua?”; Berruto, 2° “Le proprietà <strong>della</strong> lingua”; Ancillotti, 4° “La<br />

fonologia”; Ancillotti, 5° “La sostanza fonica”; Ancillotti, 3° “La morfologia”; Yule,10° “La<br />

sintassi”; Berruto, 6° “Semantica”; Ancillotti, 6° “Linguistica pragmatica”; Ancillotti, 7° “L’unità<br />

del testo-<strong>di</strong>scorso”; Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> Italianistici dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Pisa, Il testo scritto; Yule,<br />

21° “Lingua società e cultura”; Graffi - Scalise, 9° “Sociolinguistica e <strong>di</strong>alettologia”; Yule, 15°<br />

“Linguaggio e cervello”; Yule, 16° “L’acquisizione <strong>della</strong> prima lingua”; Yule, 4° “Gli animali e il<br />

linguaggio umano”.<br />

Esame<br />

L’esame ufficiale si tiene una volta finito il corso delle lezioni e può essere sostenuto in uno<br />

qualsiasi <strong>degli</strong> appelli fissati successivamente a tale data.<br />

L’esame <strong>di</strong> linguistica generale consiste in 4 prove mirate alla <strong>di</strong>mostrazione <strong>della</strong> competenza<br />

raggiunta dallo studente: nell’analisi fonetica, fonologica, morfologica; nell’analisi pragmatica del<br />

testo/<strong>di</strong>scorso; nell’analisi semantico-referenziale <strong>della</strong> frase; nella conoscenza <strong>degli</strong> argomenti<br />

stu<strong>di</strong>ati sui manuali.<br />

Gli studenti che hanno sostenuto e superato un esonero sono esentati dalla parte<br />

corrispondente dell’esame: il superamento <strong>della</strong> prova ufficiale, infatti, conferisce automaticamente<br />

vali<strong>di</strong>tà alla parte superata con l’esonero. Deve essere chiaro comunque che gli esoneri superati<br />

precedentemente costituiscono parte dell’esame solo con il superamento <strong>della</strong> prova orale ufficiale,<br />

in mancanza <strong>della</strong> quale non hanno vali<strong>di</strong>tà giuri<strong>di</strong>ca (tuttavia gli esoneri superati valgono a tempo<br />

indeterminato).<br />

Le prove <strong>di</strong> competenza pratica non sono da superare obbligatoriamente nella forma <strong>degli</strong><br />

esoneri alle date previste; chi non avesse sostenuto uno, duo o tre esoneri sarà tenuto a superare le<br />

rispettive prove pratiche al momento dell’esame orale.<br />

Lezioni<br />

giovedì ore 14-16 aula 2 piazza Morlacchi<br />

venerdì ore 14-16 aula 2 piazza Morlacchi<br />

sabato ore 9-11 aula 2 piazza Morlacchi<br />

Note<br />

Gli studenti sono tenuti a seguire le lezioni, dato il tenore pratico che si è voluto dare al corso.<br />

Per gli studenti che autocertificano lo status <strong>di</strong> “non frequentanti” il contenuto del programma<br />

rimane lo stesso, ma è prevista la sostituzione delle prove pratiche (o esoneri) con la lettura <strong>di</strong>:<br />

Gaetano Berruto, Sociolinguistica dell’italiano contemporaneo, Firenze 1987.


Per gli studenti del corso <strong>di</strong> Linguistica generale tenuto dal prof. Augusto Ancillotti è attivo il<br />

gruppo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione “glotta”, per iscriversi al quale è sufficiente inviare una mail al gestore <strong>della</strong><br />

lista, il dr. Massimo Capponi, all’in<strong>di</strong>rizzo maxc@unipg.it –<br />

Per informazioni <strong>di</strong> carattere generale si può inviare una mail alla Sezione Linguistica del<br />

Dipartimento, segrling@unipg.it<br />

Linguistica Generale<br />

per il c.d.l Corso <strong>di</strong> laurea in<br />

“<strong>Comunicazione</strong> istituzionale ecc.” E-Z (contratto)<br />

prof.ssa Paola Bonucci<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> Sc. Filosofiche, ecc., sez. Linguistica, piazza Morlacchi 11<br />

Il corso <strong>di</strong> Linguistica Generale è articolato in tre moduli <strong>di</strong>stribuiti lungo l’arco <strong>di</strong> 10 settimane, con<br />

sei ore settimanali <strong>di</strong> lezione, per un totale <strong>di</strong> 60 ore. Alla fine <strong>di</strong> ogni modulo sono previste delle<br />

esercitazioni in aula.<br />

Primo modulo<br />

Introduzione all’oggetto e ai meto<strong>di</strong> <strong>della</strong> linguistica. Basi semiotiche. Analisi dei livelli fonetico,<br />

fonologico e morfologico.<br />

Secondo Modulo<br />

Lessico e lessicologia. La sintassi. Elementi <strong>di</strong> semantica e <strong>di</strong> pragmatica. La variabilità sociale<br />

delle lingue. Il mutamento linguistico.<br />

Terzo modulo<br />

L’analisi <strong>della</strong> conversazione. I <strong>di</strong>versi approcci allo stu<strong>di</strong>o dell’interazione verbale. Alcuni aspetti<br />

<strong>della</strong> conversazione.<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche<br />

Graffi, G. – Scalise, S., Le lingue e il linguaggio. Introduzione alla linguistica, Il mulino, Bologna,<br />

2002.<br />

Galatolo, R. - Pallotti G, La conversazione. Un’introduzione allo stu<strong>di</strong>o dell’interazione verbale,<br />

Raffaello Cortina E<strong>di</strong>tore, 1999. Parte prima: capitoli 1,2,3,6. Parte seconda: capitoli 1,2,3, 6, 7.<br />

Orario delle Lezioni<br />

Martedì ore 11-13 Gipsoteca (via dell’Aquilone)<br />

Mercoledì ore 14-16 Gipsoteca (via dell’Aquilone)<br />

Venerdì ore 14-16 Aula III (Lettere)


Ricevimento<br />

Venerdì ore 9-11 sez. <strong>di</strong> Linguistica, Piazza Morlacchi, 11, 1° piano<br />

Linguistica Generale<br />

per il c.d.l in “<strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa” A-D<br />

(mutuazione da Me<strong>di</strong>azione linguistica applicata)<br />

prof.ssa Margherita Castelli<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> Sc. Filosofiche, ecc., sez. Linguistica, piazza Morlacchi 11<br />

Primo modulo<br />

Concetti fondamentali <strong>di</strong> linguistica teorica e applicata. Lo stu<strong>di</strong>o del linguaggio come capacità<br />

cognitiva tipicamente umana e le metodologie descrittive delle <strong>di</strong>verse lingue storico-naturali.<br />

L’analisi dei livelli fonetico-fonologico e morfologico.<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche<br />

Graffi, g., - Scalise, S., Le lingue e il linguaggio. Introduzione alla linguistica, Il Mulino,<br />

Bologna,2002.<br />

Capitoli 1-5.<br />

Secondo modulo<br />

L’analisi del lessico e <strong>della</strong> sintassi. La semantica e la pragmatica, con particolare attenzione alla<br />

teoria <strong>degli</strong> atti linguistici. Nozioni <strong>di</strong> sociolinguistica e psicolinguistica. La problematica del<br />

cambiamento linguistico e la linguistica <strong>di</strong>acronica.<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche<br />

Graffi, g., - Scalise, S., Le lingue e il linguaggio. Introduzione alla linguistica, Il Mulino, Bologna,<br />

2002.<br />

Capitoli 6-10.<br />

Terzo modulo<br />

Competenza linguistica e competenza comunicativa. L’interazione sociale e la comunicazione<br />

verbale. Analisi <strong>della</strong> variazione linguistica. Analisi <strong>della</strong> conversazione.<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche<br />

Giglioli, P.P. - Fele, G., (a cura <strong>di</strong>), Linguaggio e contesto sociale, Il Mulino, Bologna, 2002.<br />

Linguistica Generale<br />

per il c.d.l Corso <strong>di</strong> laurea in<br />

“<strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa” E-Z (contratto)<br />

prof.ssa Antonietta Alonge


<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> Sc. Filosofiche, ecc., sez. Linguistica, piazza Morlacchi 11<br />

Il corso <strong>di</strong> Linguistica Generale si <strong>di</strong>vide in due moduli, <strong>di</strong>stribuiti lungo l’arco <strong>di</strong> 10 settimane, con<br />

sei ore settimanali <strong>di</strong> lezione, per un totale <strong>di</strong> 60 ore <strong>di</strong> lezione<br />

Primo modulo<br />

Introduzione alla Linguistica generale; fonetica e fonologia; morfologia; lessico e lessicologia;<br />

sintassi; semantica e pragmatica; sociolinguistica e <strong>di</strong>alettologia (40 ore)<br />

Secondo modulo<br />

Il lessico mentale (20 ore)<br />

Testi <strong>di</strong> riferimento<br />

1. G. Graffi e S. Scalise (2002) Le lingue e il linguaggio. Introduzione alla linguistica, Bologna, Il<br />

Mulino.<br />

2. Basile G. (2001) Le parole nella mente, Milano, Franco Angeli.<br />

Per chi le volesse, presso la Libreria Morlacchi saranno <strong>di</strong>sponibili, a partire dalla fine del mese <strong>di</strong><br />

Ottobre, le fotocopie dei luci<strong>di</strong> delle lezioni.<br />

Lezioni<br />

Lunedì ore 11-13 Aula A0, Dipartimento <strong>di</strong> Matematica, Via Pascoli<br />

Mercoledì ore 14-16 Aula E, Dipartimento <strong>di</strong> Chimica, Via Pascoli<br />

Venerdì ore 14-16 Aula G, Dipartimento <strong>di</strong> Chimica, Via Pascoli<br />

Per terminare il ciclo <strong>di</strong> lezioni prima delle vacanze natalizie, è necessario fissare alcuni incontri<br />

aggiuntivi:<br />

Venerdì 25 ottobre; 8 novembre; 29 novembre ore 16-18 Aula G, Dipartimento <strong>di</strong> Chimica<br />

Esami<br />

L’esame potrà essere sostenuto alla fine del semestre, in uno qualsiasi <strong>degli</strong> appelli fissati<br />

successivamente a tale data. Si ricorda che la frequenza del corso è obbligatoria. Coloro che non<br />

fossero in grado <strong>di</strong> frequentare le lezioni sono tenuti a contattare il docente per accor<strong>di</strong> relativi al<br />

programma d’esame.<br />

Ricevimento<br />

Venerdì ore 11-13 Sezione <strong>di</strong> Linguistica, piazza Morlacchi 11, 1° piano


IL PROGRAMMA DEL CORSO<br />

1. Lo scenario <strong>di</strong> riferimento del marketing<br />

2. Il ruolo del marketing<br />

3. L’orientamento del marketing<br />

4. Il Comportamento del consumatore/cliente<br />

5. La segmentazione <strong>di</strong> mercato<br />

6. Le nuove frontiere del marketing nelle aziende commerciali<br />

a. Il Micromarketing<br />

b. Il Category Management<br />

1. Le strategie <strong>di</strong> marketing<br />

2. Il Piano Strategico <strong>di</strong> Marketing<br />

3. Lo Sviluppo basato sul lancio <strong>di</strong> nuovi prodotti<br />

4. Le Strategie <strong>di</strong> Pricing<br />

5. Le Strategie <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />

6. Le Strategie <strong>di</strong> comunicazione<br />

Marketing<br />

per il c.d.l. quinquennale (contratto)<br />

prof. Michele Fioroni<br />

c/o Coor<strong>di</strong>namento Sc. d. <strong>Comunicazione</strong><br />

Durante il corso sono attività seminariali nel corso delle quali interverranno esponenti dell’industria<br />

e <strong>della</strong> <strong>di</strong>stribuzione che illustreranno delle case histories aziendali inerenti ai temi trattati a lezione.<br />

TESTI DI RIFERIMENTO<br />

J.J LAMBIN, Marketing Strategico e Operativo, McGraw-Hill<br />

Cap.:1,2,3(eccetto3.2),4(eccetto 4.5),5(solo5.4),6,7(solo 7.3), 9 (da pag.353 a pag.360 e da<br />

pag.367 a pag 382),10, 11, (eccetto da pag. 461 a pag.476), 12, 13 (eccetto 13.7),14,15<br />

M.FIORONI , Le Nuove Frontiere del Marketing delle aziende commerciali,<br />

E<strong>di</strong>tore Morlacchi.<br />

M.FIORONI, Materiale <strong>di</strong>dattico <strong>di</strong> lezione <strong>di</strong>sponibile presso la Libreria Morlacchi.<br />

Specifica <strong>degli</strong> argomenti<br />

Marketing<br />

per il 3° anno del c.d.l. triennale (contratto)<br />

prof. Paolo Budroni<br />

c/o Coor<strong>di</strong>namento Sc. d. <strong>Comunicazione</strong>


Preliminari<br />

Struttura attività <strong>di</strong>dattiche (U.D. 40)<br />

Presentazione<br />

Presentazione del corso<br />

Presentazione <strong>degli</strong> studenti<br />

Conoscenze acquisite<br />

Definizione <strong>degli</strong> obiettivi<br />

Analisi dei destinatari<br />

Strumenti<br />

Marketing<br />

Marketing operativo<br />

Strategia<br />

1. Strategia <strong>di</strong> base<br />

2. Strategia <strong>di</strong> funzione<br />

3. Strategia <strong>di</strong> implementazione<br />

Soggetti<br />

Marketing strategico<br />

Strategie competitive<br />

Analisi strutturale dei settori industriali<br />

Strategie competitive <strong>di</strong> base e struttura organizzativa<br />

Leadership<br />

Focalizzazione<br />

Strategia <strong>di</strong> base e strategia organizzativa<br />

Strategia <strong>di</strong> base e processo <strong>di</strong> pianificazione strategica<br />

Identificazione delle attività generatrici <strong>di</strong> valore<br />

Ambito competitivo e catena del valore<br />

Il vantaggio <strong>di</strong> costo<br />

Tecnologia e vantaggio competitivo<br />

Interrelazioni fra le unità <strong>di</strong> business<br />

La realizzazione delle interrelazioni<br />

Gli scenari come elementi <strong>di</strong> pianificazione<br />

Gli scenari <strong>di</strong> settore<br />

Approcci strategici in base agli scenari<br />

La scelta <strong>della</strong> strategia in base agli scenari <strong>di</strong> settore<br />

Variabili <strong>di</strong> scenario<br />

Scenari e processo <strong>di</strong> pianificazione<br />

Le risorse<br />

Definizione<br />

Marketing operativo


Esempio pratico (una scheda)<br />

Un caso<br />

La pratica<br />

Visita in un’azienda<br />

I materiali aziendali: visione<br />

Il piano <strong>di</strong> comunicazione<br />

Come nasce un marchio<br />

La mission<br />

La realizzazione<br />

Il sito<br />

Event marketing: un esempio<br />

Customer relationship management<br />

Da processi <strong>di</strong> marketing a processi aziendali<br />

I sistemi informativi <strong>di</strong> marketing –gli archivi generali <strong>di</strong> una azienda<br />

Da database <strong>di</strong> marketing a Customer Database (CDB)<br />

Una possibile architettura logica del CDB<br />

Le fonti dei dati:<br />

Fonti,liste, ricerche <strong>di</strong> mercato<br />

Il commerciale:da strumento <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta a fonte informativa<br />

Altre fonti<br />

Le tecnologie ele architetture informatiche per il customer mamagement<br />

Customer profiling<br />

Il geomarketing<br />

Pianificazione<br />

Gli scenari come strumento <strong>di</strong> pianificazione<br />

Interrelazioni fra le unità <strong>di</strong> business<br />

Definizione del business e segmentazione del mercato in cui si opera<br />

Identificazione dei segmenti/obiettivi<br />

Modello <strong>di</strong> organizzazione per le attività <strong>di</strong> marketing<br />

Definizione <strong>degli</strong> obiettivi (<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta)<br />

Definizione <strong>degli</strong> obiettivi <strong>di</strong> marketing<br />

Definizione delle strategie e tattiche <strong>di</strong> marketing<br />

Definizione del prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />

Definizione <strong>degli</strong> investimenti globale <strong>di</strong> marketing<br />

Definizione <strong>degli</strong> investimenti per tipologie <strong>di</strong> azioni <strong>di</strong> marketing<br />

Valutazione<br />

Confronto tra conti economici/consuntivi<br />

Analisi <strong>degli</strong> obiettivi preposti e dei risultati attesi


Confronto tra varie operazioni <strong>di</strong> marketing<br />

Metodologia e tecniche <strong>della</strong> ricerca sociale<br />

per il triennio del c.d.l. quinquennale (affidamento)<br />

Prof.ssa M. Caterina Federici<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> Filosofia, piazza Ermini<br />

Tema del corso<br />

Il corso si propone <strong>di</strong> rispondere ad alcuni problemi <strong>della</strong> metodologia delle scienze sociali per<br />

consolidare <strong>di</strong>datticamente la scienza sociale.<br />

Riguarderà inoltre i tipi e i livelli d’analisi empirica dei fenomeni sociali, dalla stratificazione<br />

sociale alla struttura dei gruppi, dai sistemi <strong>di</strong> partecipazione nella società complessa alle forme<br />

vecchie e nuove <strong>di</strong> conflitto sociale, dalle teorie sulla società <strong>di</strong> massa e postindustriale al ruolo dei<br />

mezzi <strong>di</strong> comunicazione, dai problemi e dall’efficacia delle politiche sociali ai problemi connessi alla<br />

modernizzazione e alle relazioni internazionali. Si analizzeranno inoltre le tecniche <strong>della</strong> ricerca<br />

sociale, come da programma.<br />

Organizzazione <strong>della</strong> <strong>di</strong>dattica<br />

Il corso si sostanzia <strong>di</strong> una parte istituzionale e <strong>di</strong> un Laboratorio <strong>di</strong> Ricerca Sociale (dott.ssa S.<br />

Fornari, dott.ssa R. Garzi). Il laboratorio è volto alla preparazione e allo stu<strong>di</strong>o delle fasi <strong>della</strong><br />

ricerca empirica e alla sua realizzazione.<br />

Inoltre sono previsti interventi istituzionali del prof. G. De Rita, fondatore del CENSIS sulle<br />

aree problematiche attraverso ipotesi e interventi seminariali.<br />

Testi per l’esame<br />

1) Bailey K.D., Meto<strong>di</strong> <strong>della</strong> ricerca sociale, Ed. Il Mulino, Bologna 1997. Tranne il cap. XV.<br />

2) Antiseri D., Trattato <strong>di</strong> Metodologia <strong>della</strong> ricerca sociale, UTET, Torino 1996.<br />

3) M. C. Federici, Impren<strong>di</strong>tore umbro e formazione: tipologia locale e mercato globale, Morlacchi,<br />

<strong>Perugia</strong> 2002.<br />

Modalità <strong>di</strong> assegnazione <strong>della</strong> tesi<br />

Per l’assegnazione <strong>della</strong> tesi <strong>di</strong> laurea si consiglia la frequenza del Laboratorio <strong>di</strong> Ricerca Sociale.<br />

La richiesta <strong>della</strong> tesi dovrà essere effettuata almeno <strong>di</strong>ciotto mesi prima <strong>della</strong> data prevista per<br />

l’esame <strong>di</strong> laurea.<br />

Il can<strong>di</strong>dato potrà proporre un argomento <strong>di</strong> tesi per iscritto. L’argomento potrà essere scelto<br />

anche nell’ambito delle attività seminariali <strong>della</strong> cattedra.<br />

Collaboratori<br />

Dott. F. D’Andrea, dott.ssa S. Fornari, dott.ssa R. Garzi.<br />

Psicologia generale<br />

per il c.d.l. in <strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa A-L (mutuazione)<br />

Prof.ssa Paola Nicolini<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> Sc. Filosofiche ecc., via dell’Aquilone


Primo modulo (6 cre<strong>di</strong>ti):<br />

Lineamenti <strong>di</strong> storia <strong>della</strong> psicologia e caratteristiche salienti delle <strong>di</strong>verse prospettive teoriche<br />

Origini ed epistemologia; Concetti <strong>di</strong> base, terminologia scientifica, metodologia <strong>della</strong> ricerca;<br />

Comportamentismo; Psicologia <strong>della</strong> Gestalt; Psicoanalisi e psicologia analitica; Cognitivismo;<br />

Prospettiva storico-culturale; Psico-biologia.<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche (uno a scelta tra i seguenti due testi):<br />

Allegretta A., Lopane N., Nicolini P., Ritacco I., (a cura <strong>di</strong>), Un ipertesto per la storia <strong>della</strong><br />

psicologia, Morlacchi E<strong>di</strong>tore, <strong>Perugia</strong>, 2001.<br />

Mecacci L., Storia <strong>della</strong> Psicologia del ‘900, Laterza, Bari, 1992.<br />

Secondo modulo (3 cre<strong>di</strong>ti):<br />

La cultura giovanile: temi e problemi<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche:<br />

Nicolini, P., Pojaghi B., (a cura <strong>di</strong>), Autonoma-mente. Contributi sulla con<strong>di</strong>zione giovanile,<br />

Morlacchi, <strong>Perugia</strong>, 2000.<br />

Inoltre due a scelta tra i seguenti testi<br />

Carotenuto, A., Attraversare la vita, Bompiani, Milano, 1999.<br />

Miscioscia D., Miti affettivi e cultura giovanile, Franco Angeli, Milano, 1999.<br />

Nicolini P., Il racconto <strong>di</strong> sé: considerazioni sul pensiero narrativo, Morlacchi, <strong>Perugia</strong>, 2002.<br />

Nicolini P., (a cura <strong>di</strong>), Il racconto autobiografico: riflessioni teoriche e commento <strong>di</strong> storie,<br />

Morlacchi, <strong>Perugia</strong>, 2002.<br />

Nicolini P.,Che pensi <strong>di</strong> te stesso? Autopresentazioni <strong>di</strong> adolescenti, Franco Angeli, Milano, 1999.<br />

Pojaghi B., Il gruppo come strumento <strong>di</strong> formazione complessa. Il farsi e il <strong>di</strong>sfarsi delle idee,<br />

Franco Angeli, Milano, 2000.<br />

Ritacco I., Il mito del Don Giovanni, Morlacchi, <strong>Perugia</strong>, 2002.<br />

Nota.<br />

All'inizio delle lezioni saranno proposti gruppi <strong>di</strong> lavoro su tematiche attinenti al corso. La<br />

partecipazione a tali attività potrà essere considerata un cre<strong>di</strong>to <strong>di</strong>dattico ai fini <strong>della</strong> valutazione<br />

d’esame.<br />

Psicologia generale<br />

per il c.d.l. in <strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa M-Z (mutuazione)<br />

Prof. Marco Milella<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> Sc. Filosofiche ecc., via dell’Aquilone<br />

Parte istituzionale<br />

Teorie e correnti <strong>della</strong> storia <strong>della</strong> psicologia<br />

Possibilità e meto<strong>di</strong> <strong>della</strong> storiografia psicologica; correnti e sviluppi nell’Ottocento; scuole<br />

psicologiche fra Ottocento e Novecento; settori <strong>della</strong> psicologia del Novecento; sviluppi<br />

contemporanei.


In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche<br />

Lück H.E., Breve storia <strong>della</strong> psicologia, tr. it. Il Mulino, Bologna 2002.<br />

Parte monografica<br />

1. i cambiamenti formativi <strong>della</strong> narrazione e dell’auto-narrazione;<br />

2. relazionalità e formazione;<br />

3. la de-banalizzazione <strong>della</strong> percezione.<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche<br />

per il punto 1 il testo:<br />

Milella M., Percorsi tra narrazione e tras-formazione, C.L.E.U.P., Padova 2000.<br />

per il punto 2 il testo:<br />

Milella M., La rete nascosta. Per una relazionalità formativa, C.L.E.U.P., Padova 1998.<br />

per il punto 3 il testo:<br />

von Foerster H., Pörksen B., La verità è l’invenzione <strong>di</strong> un bugiardo, tr. it. Meltemi, Roma 2001.<br />

Nota<br />

All’inizio delle lezioni saranno organizzati seminari, gruppi <strong>di</strong> lavoro ed esercitazioni. La<br />

partecipazione a queste iniziative costituirà un ulteriore elemento ai fini del superamento<br />

dell’esame.<br />

Gli studenti che faranno richiesta motivata <strong>di</strong> derogare dall’obbligo <strong>di</strong> frequenza sono invitati a<br />

consultare il docente.<br />

I Modulo<br />

Psicologia sociale<br />

Per il c.d.l. quinquennale e per <strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa<br />

da assegnare<br />

Retorica<br />

per il triennio del c.d.l. quinquennale (affidamento)<br />

prof. Fabrizio Scrivano<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> Italianistica, pal. S.Bernardo<br />

Retorica: teoria o prassi? Antiche e nuove retoriche. Profilo storico e teorico <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sciplina.<br />

Le lezioni prendono in esame le posizioni nell’antichità (Aristotele, Demetrio, Cicerone,<br />

Quintiliano) e nel me<strong>di</strong>oevo (patristica, scolastica, nominalismo), per confrontarle con alcune teorie


contemporanee del linguaggio persuasivo (nuova retorica, semiotica, anti-retorica).<br />

II Modulo<br />

Propaganda e comunicazione: la retorica barocca tra visuale e verbale.<br />

Le lezioni vertono su alcuni temi che tra Cinque e Seicento hanno caratterizzato la formulazione<br />

<strong>degli</strong> stili <strong>di</strong> comunicazione e delle teorie dei linguaggi: «civil conversazione» e «sprezzatura»,<br />

«urbanitas» e «<strong>di</strong>ssimulazione», «imitazione» e «ingegno» sono i concetti fondamentali sui quali si<br />

è andata costituendo la sapienza retorica dell’epoca, contesa tra un’esigenza <strong>di</strong> verità e <strong>di</strong><br />

spettacolarizzazione.<br />

III Modulo<br />

Comunicare la mobilità. Immagini del trasporto nell’età contemporanea.<br />

Le lezioni, che avranno anche forma <strong>di</strong> seminario e <strong>di</strong> laboratorio, intendono stu<strong>di</strong>are le forme<br />

attraverso cui si sviluppa l’immaginario <strong>della</strong> mobilità. La percezione dello spazio globale, con il<br />

mutamento delle tecnologie dei trasporti e delle comunicazioni, è sempre più complessa e articolata,<br />

anche perché “luogo” quoti<strong>di</strong>ano <strong>di</strong> consumo. La culturalizzazione <strong>di</strong> questo consumo ha nei<br />

linguaggi <strong>di</strong> massa uno <strong>degli</strong> strumenti principali <strong>di</strong> produzione.<br />

Bibliografia<br />

Verrà specificata all’inizio delle lezioni.<br />

PRIMO MODULO:<br />

Introduzione alla semiotica.<br />

Semiotica<br />

per il 2° anno del c.d.l. triennale (affidamento)<br />

prof. Antonio Pieretti<br />

<strong>di</strong>p. do Sc. Filosofiche, ecc., via dell’Aquilone<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche:<br />

A. PIERETTI, G. BONERBA, A. BERNARDELLI, Elementi <strong>di</strong> semiotica, Morlacchi, <strong>Perugia</strong><br />

2001.<br />

A. PIERETTI, Il linguaggio, La Scuola, Brescia 1994.<br />

SECONDO MODULO:<br />

Il linguaggio dei mass me<strong>di</strong>a.<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche:<br />

M. McLUHAN, Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, Milano 1967 o, in alternativa, A.<br />

BERNARDELLI - R. PELLEREY, Il parlato e lo scritto, Bompiani, Milano 1999.


TERZO MODULO:<br />

Il linguaggio <strong>della</strong> pubblicità e <strong>della</strong> televisione.<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche:<br />

Appunti sul linguaggio <strong>della</strong> pubblicità.<br />

A. PIERETTI, Tv, metafora del postmoderno, La Scuola, Brescia 2000.<br />

Nota. Ai fini dell’esame gli studenti iscritti al Corso <strong>di</strong> laurea in scienze <strong>della</strong> comunicazione sono<br />

tenuti a rispondere sui testi in<strong>di</strong>cati, oltre che su Appunti sul linguaggio <strong>della</strong> pubblicità.


Primo modulo<br />

I mass me<strong>di</strong>a e la modernità<br />

1.Le fasi storiche <strong>della</strong> comunicazione<br />

2.Le forme <strong>di</strong> interazione<br />

3.La visibilità me<strong>di</strong>ata<br />

4.La teoria <strong>della</strong> sfera pubblica e l'imperialismo culturale<br />

Sociologia <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong><br />

per il 2° anno del c.d.l. triennale (affidamento)<br />

prof. Paolo Mancini<br />

<strong>di</strong>p. Istituzioni e società<br />

Testo:<br />

John Thompson (1998), Mezzi <strong>di</strong> comunicazione e modernità, Bologna, Il Mulino<br />

Al termine del I modulo tutti gli studenti dovranno sostenere un test scritto che si terrà il 18 e 20<br />

novembre 2002 secondo un calendario alfabetico <strong>degli</strong> iscritti che verrà successivamente comunicato.<br />

Secondo modulo<br />

I mass me<strong>di</strong>a in Italia<br />

1.I mass me<strong>di</strong>a in Italia<br />

2.L'e<strong>di</strong>toria impura<br />

3.Il sistema televisivo e la sua evoluzione<br />

4.I processi <strong>di</strong> istituzionalizzazione<br />

5.La pubblicità<br />

Testo:<br />

Paolo Mancini (2001), Il sistema fragile, Roma, Carocci (nuova e<strong>di</strong>zione aggiornata)<br />

Al termine del II modulo tutti gli studenti dovranno sostenere un test scritto che si terrà il 13 e 15<br />

gennaio 2003 secondo un calendario alfabetico <strong>degli</strong> iscritti che verrà successivamente comunicato.<br />

Terzo modulo<br />

Approfon<strong>di</strong>menti monografici<br />

Approfon<strong>di</strong>mento su un tema specifico riguardante la storia e l'evoluzione <strong>della</strong> comunicazione <strong>di</strong><br />

massa e delle sue tendenze più recenti. Questo modulo dovrà consentire agli studenti <strong>di</strong> iniziare uno<br />

stu<strong>di</strong>o monografico su <strong>di</strong> un tema <strong>di</strong> loro particolare interesse collegandolo, in modo critico, con<br />

quanto appreso nei primi due moduli. I temi <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento verranno introdotti e <strong>di</strong>scussi nel<br />

corso <strong>di</strong> lezioni monografiche.<br />

Testi (uno a scelta fra i seguenti):<br />

H.de Balzac, Illusioni perdute, Milano, Rizzoli<br />

D.Dayan-E.Katz, (1993) Le gran<strong>di</strong> cerimonie dei me<strong>di</strong>a, Bologna, Baskerville<br />

U.Eco, (1977) Apocalittici e integrati, Milano, Bompiani


M.McLuhan, (1999) Gli strumenti del comunicare, Milano, Il Saggiatore<br />

P.Mancini, (1998) La principessa nel paese dei mass me<strong>di</strong>a, Roma, E<strong>di</strong>tori Riuniti<br />

G.de Maupassant, Bel Ami, Milano, Garzanti<br />

E.Menduni, (1998) La televisione, Bologna, Il Mulino<br />

P.Ottone, (1996) Preghiera o bordello, Milano, Longanesi<br />

V.Roi<strong>di</strong>, (2001) La fabbrica delle notizie, Bari, Laterza<br />

H.Bohl (1979), L'onore perduto <strong>di</strong> Katharina Blum, Torino, Einau<strong>di</strong><br />

Lezioni<br />

Lunedì ore 18 – 20<br />

Mercoledì ore 18 - 20<br />

Giovedì ore 9 – 11<br />

Le lezioni si tengono presso l’Aula Magna delle Facoltà <strong>di</strong> <strong>Scienze</strong> Politiche – Economia, Via<br />

Pascoli, <strong>Perugia</strong>. I test scritti si terranno presso la stessa Aula Magna mentre la verifica orale si<br />

svolge presso Dipartimento Istituzioni e Società, Via Elce <strong>di</strong> Sotto.<br />

Modalità d'esame<br />

L’esame consiste in due test scritti (che tutti gli studenti devono sostenere nelle due date<br />

fissate) e in un esame orale. L’esame orale potrà consiste in due test scritti (che tutti gli studenti<br />

devono sostenere nelle due date fissate) e in un esame orale riguardante il terzo modulo. L'esame<br />

orale potrà anche essere <strong>di</strong> eventuale verifica (nel caso <strong>di</strong> voti <strong>di</strong>scordanti nei due test, <strong>di</strong> voti<br />

insufficienti, <strong>di</strong> richieste <strong>di</strong> miglioramento dei voti ottenuti). In ogni caso chi riporta insufficienza<br />

(E) in uno o ambedue i test scritti sarà tenuto a sostenere l'esame orale anche sulla parte/i <strong>di</strong><br />

programma relativo.<br />

Il voto d’esame finale sarà infatti dato dalla sommatoria dei voti ottenuti nei test scritti con<br />

l’integrazione <strong>della</strong> verifica orale.<br />

Nei test scritti il voto sarà espresso in lettere alfabetiche (A = 30 , B= 29 – 28 - 27, C= 26 – 25<br />

– 24, D= 23 – 22 – 21 – 20 – 19 – 18, E = insufficiente). Il voto finale sarà espresso in trentesimi.<br />

Syllabus del corso<br />

(sequenza in<strong>di</strong>cativa <strong>degli</strong> argomenti e test scritti)<br />

Durante il corso, da parte <strong>di</strong> ospiti esterni, saranno tenuti alcuni seminari tematici in date da<br />

definire.<br />

I settimana (14 - 19/10)<br />

I me<strong>di</strong>a e lo sviluppo delle società moderne (Thompson Cap. 1 - 2)<br />

II settimana (21 - 26/10)<br />

Le forme dell'interazione (Thompson Cap. 3)<br />

III settimana (28 - 2/11)<br />

Le trasformazioni <strong>della</strong> visibilità e la teoria <strong>della</strong> sfera pubblica (Thompson Cap. 4)<br />

IV settimana (4 - 9/11)<br />

La globalizzazione e l'imperialismo culturale (Thompson Cap. 5)<br />

V settimana (11 - 16/11)<br />

Le origini <strong>della</strong> stampa in Italia (Mancini Cap. 1)<br />

18 e 20 Novembre: test scritti<br />

VI settimana (18 - 23/11)<br />

Mancini: cap. 1 - 2<br />

VII settimana (25 - 30/11)<br />

Mancini: cap. 3


VIII settimana (2 - 7/12)<br />

Mancini: cap. 4 - 5<br />

IX settimana (9 - 14/12)<br />

Mancini: cap. 6 - 7<br />

X settimana (16 - 21/12)<br />

Discussione generale<br />

13 e 15 gennaio 2003: test scritti<br />

Date <strong>degli</strong> esami orali<br />

Le iscrizioni agli esami orali si ricevono presso il Dipartimento Istituzioni e Società e, per le prime<br />

due sessioni, si chiuderanno una settimana prima del giorno fissato per gli esami. Tre giorni prima<br />

del giorno dell'esame verrà affisso presso il Dipartimento Istituzioni e Società il calendario orario.<br />

5 febbraio 2003 ore 9<br />

19 febbraio 2003 ore 9<br />

10 giugno 2003 ore 9<br />

5 settembre 2003 ore 9<br />

18 settembre 2003 ore 9<br />

Recapiti del docente<br />

Orario <strong>di</strong> ricevimento<br />

Lunedì dalle 9:00 alle 13:00<br />

Dipartimento Istituzioni e Società, Via Elce <strong>di</strong> Sotto, Tel. 075 5855409<br />

E mail: istsoc1@unipg.it<br />

Sociologia dell’organizzazione <strong>di</strong> impresa<br />

per il c.d.l. in “<strong>Comunicazione</strong> istituzionale ecc.” (affidamento)<br />

prof. Giancarla Cicoletti<br />

<strong>di</strong>p. Istituzioni e società<br />

Il corso si articola in tre moduli strettamente interconnessi.<br />

Il primo modulo è <strong>di</strong> carattere istituzionale e prevede l’analisi <strong>della</strong> evoluzione del concetto <strong>di</strong> lavoro<br />

nell’attività economica organizzata, la nascita e l’evoluzione <strong>della</strong> sociologia dell’organizzazione, i<br />

fattori culturali, sociali, organizzativi e tecnico-produttivi che l’hanno favorita e caratterizzata nella<br />

tra<strong>di</strong>zione sociologica nordamericana, europea ed extraeuropea.Questo primo modulo sarà svolto in<br />

comune con gli studenti <strong>di</strong> Sociologia del lavoro e dell’industria <strong>di</strong> <strong>Scienze</strong> Politiche.<br />

Il secondo modulo è centrato sull’analisi del comportamento organizzativo, in particolare verranno<br />

affrontate tematiche relative ai processi <strong>di</strong> comunicazione interna ed esterna ed al comportamento<br />

<strong>degli</strong> attori sociali e dei gruppi all’interno delle organizzazioni, con riferimento ai sistemi sociali ed<br />

organizzativi coinvolti.<br />

Il terzo modulo, <strong>di</strong> nuovo con gli studenti <strong>di</strong> <strong>Scienze</strong> Politiche, prevede lo stu<strong>di</strong>o delle nuove forme<br />

<strong>di</strong> organizzazione, del pluralismo organizzativo e delle organizzazioni a legame debole.


Testi per l’esame<br />

Il testo <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong> base è:<br />

BONAZZI G.<br />

Storia del pensiero organizzativo, Milano, F. Angeli.<br />

Il testo è anche <strong>di</strong>sponibile in tre volumi separati:<br />

BONAZZI G.<br />

1: La questione industriale;<br />

2: La questione burocratica;<br />

3: La questione organizzativa. Tutti e<strong>di</strong>ti Milano, F. Angeli.<br />

I testi che seguono sono relativi soprattutto al secondo modulo e ad approfon<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> specifico<br />

interesse dello studente che dovrà sceglierne due, concordati con il docente, per il superamento<br />

dell’esame:<br />

WEICK K. E.<br />

Senso e significato nell’organizzazione, Milano, R. Cortina.<br />

DEPOLO M. (a cura <strong>di</strong>)<br />

L’ingresso nel mondo del lavoro: i comportamenti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui e organizzazioni, Roma, Carocci.<br />

DEPOLO M.<br />

1998 Psicologia delle organizzazioni, Bologna, Il Mulino<br />

BONAZZI G.<br />

Dire, fare, pensare: decisioni e creazione <strong>di</strong> senso nelle organizzazioni, Milano, F. Angeli.<br />

MORGAN G.<br />

Images: le metafore dell’organizzazione, Milano, F. Angeli.<br />

Modalità <strong>di</strong> superamento dell’esame:<br />

Tre test durante il semestre <strong>di</strong> lezioni per l’accertamento <strong>della</strong> comprensione <strong>degli</strong> argomenti svolti.<br />

Gli argomenti specifici dei test saranno in<strong>di</strong>cati <strong>di</strong> volta in volta. L’esame finale consisterà, per tutti,<br />

in una prova orale, che si sommerà agli scritti.<br />

Per chi non potrà sostenere i test durante il semestre, un test complessivo (<strong>di</strong>viso in tre parti) ed<br />

una prova orale finale.<br />

N.B. Il test complessivo si terrà una sola volta per ciascuna sessione <strong>di</strong> esami (invernale,<br />

primaverile, estiva ed autunnale) e sarà valido per tutti gli appelli successivi.<br />

Sociologia e metodologia <strong>della</strong> ricerca sociale<br />

c.d.l. in <strong>Comunicazione</strong> istituzionale ecc. (affidamento)<br />

Prof. Ambrogio Santambrogio


<strong>di</strong>p. Istituzioni e società<br />

Primo modulo (3 cre<strong>di</strong>ti)<br />

1. La sociologia come scienza sociale<br />

Cos’è la sociologia; la sociologia e il mondo moderno; la sociologia e le altre scienze sociali.<br />

2. Percorsi teorici <strong>della</strong> sociologia<br />

I teorici classici <strong>della</strong> sociologia (Durkheim, Marx, Weber, Simmel, Pareto); i modelli teorici<br />

contemporanei (funzionalismo, strutturalismo, teoria critica, interazionismo simbolico, sociologia<br />

fenomenologica, teorie dell’azione sociale, teorie dei sistemi sociali)<br />

Testi per l’esame<br />

1. Franco Crespi, Il pensiero sociologico, il Mulino, Bologna 2002 (Escluse pp. 114-133, 169-173,<br />

195-207, 250-282).<br />

Secondo modulo (3 cre<strong>di</strong>ti)<br />

3. Metodologia <strong>della</strong> ricerca sociale<br />

La ricerca come processo; la definizione del problema; la costruzione delle spiegazioni sociologiche;<br />

quantità e qualità; la vali<strong>di</strong>tà e l’atten<strong>di</strong>bilità.<br />

4. Strumenti e tecniche <strong>della</strong> ricerca sociale<br />

L’inchiesta; le interviste; l’osservazione; l’uso dei documenti; l’analisi e l’interpretazione dei dati.<br />

Testi per l’esame<br />

1. Kenneth D. Bailey, Meto<strong>di</strong> <strong>della</strong> ricerca sociale, il Mulino, Bologna 1995. Capitoli: 1, 2, 3, 5, 6,<br />

8, 10, 12 (del capitolo 3 solo i paragrafi 1-2-3).<br />

Terzo modulo (3 cre<strong>di</strong>ti)<br />

5. Giovani e generazioni in Italia<br />

Nascita e affermazione dei giovani come soggetto sociale; giovani e ribellione; giovani e <strong>di</strong>sagio<br />

sociale; giovani e “stato <strong>di</strong> moratoria”; alla ricerca <strong>della</strong> giovinezza.<br />

Testi per l’esame<br />

Un testo a scelta tra:<br />

1. Cecilia Cristofori, La terra promessa: racconti <strong>di</strong> giovani alla ricerca <strong>della</strong> giovinezza, Angeli,<br />

Milano 1998.<br />

2. Ambrogio Santambrogio (a cura <strong>di</strong>), Giovani e generazioni in Italia, Margiacchi, <strong>Perugia</strong> 2002 (il<br />

primo saggio <strong>di</strong> Santambrogio più altri due a scelta).<br />

Al termine dei vari moduli, verranno organizzati <strong>degli</strong> esoneri scritti come da prospetto.<br />

Al termine del primo modulo:<br />

12 novembre: Comunicazioni <strong>di</strong> massa (ore 14-16)<br />

14 novembre: <strong>Comunicazione</strong> istituzionale e d’impresa (ore 14-16)<br />

Al termine del secondo e terzo modulo:<br />

17 <strong>di</strong>cembre: <strong>Comunicazione</strong> istituzionale e d’impresa (ore 14-16)<br />

19 <strong>di</strong>cembre: Comunicazioni <strong>di</strong> massa (ore 14-16)


Sociologia e metodologia <strong>della</strong> ricerca sociale<br />

c.d.l. in <strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa (affidamento)<br />

Prof. Cecilia Cristofori<br />

<strong>di</strong>p. Istituzioni e società<br />

Primo modulo (3 cre<strong>di</strong>ti)<br />

1. La sociologia come scienza sociale<br />

Cos’è la sociologia; la sociologia e il mondo moderno; la sociologia e le altre scienze sociali.<br />

2. Percorsi teorici <strong>della</strong> sociologia<br />

I teorici classici <strong>della</strong> sociologia (Durkheim, Marx, Weber, Simmel, Pareto); i modelli teorici<br />

contemporanei (funzionalismo, strutturalismo, teoria critica, interazionismo simbolico, sociologia<br />

fenomenologica, teorie dell’azione sociale, teorie dei sistemi sociali)<br />

Testi per l’esame<br />

1. Franco Crespi, Il pensiero sociologico, il Mulino, Bologna 2002 (Escluse pp. 114-133, 169-173,<br />

195-207, 250-282).<br />

Secondo modulo (3 cre<strong>di</strong>ti)<br />

3. Metodologia <strong>della</strong> ricerca sociale<br />

La ricerca come processo; la definizione del problema; la costruzione delle spiegazioni sociologiche;<br />

quantità e qualità; la vali<strong>di</strong>tà e l’atten<strong>di</strong>bilità.<br />

4. Strumenti e tecniche <strong>della</strong> ricerca sociale<br />

L’inchiesta; le interviste; l’osservazione; l’uso dei documenti; l’analisi e l’interpretazione dei dati.<br />

Testi per l’esame<br />

1. Kenneth D. Bailey, Meto<strong>di</strong> <strong>della</strong> ricerca sociale, il Mulino, Bologna 1995. Capitoli: 1, 2, 3, 5, 6,<br />

8, 10, 12 (del capitolo 3 solo i paragrafi 1-2-3).<br />

Terzo modulo (3 cre<strong>di</strong>ti)<br />

5. Giovani e generazioni in Italia<br />

Nascita e affermazione dei giovani come soggetto sociale; giovani e ribellione; giovani e <strong>di</strong>sagio<br />

sociale; giovani e “stato <strong>di</strong> moratoria”; alla ricerca <strong>della</strong> giovinezza.<br />

Testi per l’esame<br />

Un testo a scelta tra:<br />

1. Cecilia Cristofori, La terra promessa: racconti <strong>di</strong> giovani alla ricerca <strong>della</strong> giovinezza, Angeli,<br />

Milano 1998.<br />

2. Ambrogio Santambrogio (a cura <strong>di</strong>), Giovani e generazioni in Italia, Margiacchi, <strong>Perugia</strong> 2002 (il<br />

primo saggio <strong>di</strong> Santambrogio più altri due a scelta).<br />

Al termine dei vari moduli, verranno organizzati <strong>degli</strong> esoneri scritti come da prospetto.<br />

Al termine del primo modulo:<br />

12 novembre: Comunicazioni <strong>di</strong> massa (ore 14-16)


14 novembre: <strong>Comunicazione</strong> istituzionale e d’impresa (ore 14-16)<br />

Al termine del secondo e terzo modulo:<br />

17 <strong>di</strong>cembre: <strong>Comunicazione</strong> istituzionale e d’impresa (ore 14-16)<br />

19 <strong>di</strong>cembre: Comunicazioni <strong>di</strong> massa (ore 14-16)<br />

Il corso sarà <strong>di</strong>viso in tre moduli <strong>di</strong> venti ore ciascuno.<br />

Storia contemporanea<br />

per i c.d.l. triennali A-D (affidamento)<br />

prof. Renato Covino<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> <strong>Scienze</strong> Storiche<br />

Il primo modulo, <strong>di</strong> carattere istituzionale, sarà de<strong>di</strong>cato alla in<strong>di</strong>viduazione dei tratti che<br />

contrad<strong>di</strong>stinguono l’età contemporanea e ai principali fenomeni che si manifestano nel periodo.<br />

Testi <strong>di</strong> riferimento: un buon manuale <strong>di</strong> Scuola Me<strong>di</strong>a Superiore. Si consiglia anche l’uso dell’<br />

Atlante Storico Ganzanti, ultima e<strong>di</strong>zione.<br />

Il secondo modulo, <strong>di</strong> carattere metodologico, sarà de<strong>di</strong>cato alla in<strong>di</strong>viduazione dei caratteri<br />

fondamentali del fenomeno fascista in Europa.<br />

Testo <strong>di</strong> riferimento: Enzo Collotti, Fascismo, fascismi, Milano, Sansoni, 1997.<br />

Il terzo modulo, <strong>di</strong> carattere specialistico, prenderà in considerazione il fenomeno del<br />

corporativismo nell’Italia fascista.<br />

Testo <strong>di</strong> riferimento: Louis Franck, Il corporativismo e l’economia dell’Italia fascista, Torino,<br />

Bollati-Boringhieri, 1990.<br />

Dopo il primo modulo e il secondo modulo è prevista una verifica scritta riguardante la parte<br />

generale.<br />

PRIMO MODULO (Prof. ssa Minciotti)<br />

Storia contemporanea<br />

per i c.d.l. triennali E-O (affidamento)<br />

proff. Minciotti e Blan<strong>di</strong>ni<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> <strong>Scienze</strong> storiche


La formazione dei gran<strong>di</strong> Stati nazionali nell’Ottocento.<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche:<br />

T. DETTI, G. GOZZINI, Storia contemporanea, I. L’Ottocento, Mondatori Ed., Milano 2000,<br />

pp.168-333<br />

SECONDO MODULO (Prof. ssa Minciotti)<br />

Storia d’Italia dal fascismo alla Repubblica<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche:<br />

A. DE BERNARDI - L. GANAPINI, Storia d’Italia 1860-1995, Mondatori Ed., Milano 1996,<br />

pp.379-514<br />

V. DE GRAZIA, Le donne nel regime fascista, Marsilio Ed., Venezia 2000, I capitolo<br />

(La nazionalizzazione delle donne)<br />

P. WILLSON, Conta<strong>di</strong>ne e politica nel ventennio, in “Italia contemporanea”, n.218 (2000), pp.31-<br />

47<br />

A.ROSSI-DORIA, Le donne nella scena politica, in Storia dell’Italia repubblicana, v. I, La<br />

costruzione <strong>della</strong> democrazia, Einau<strong>di</strong> Ed., Torino 1995, pp.777-846<br />

TERZO MODULO (Prof. Blan<strong>di</strong>ni)<br />

L’Europa politica del XX secolo<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche:<br />

ERIC J. HOBSBAWN, Il secolo breve (1914-1921), Rizzoli (BUR – Storia) Ed., Milano 2001,<br />

quarta e<strong>di</strong>zione. (Alcuni capitoli segnalati a lezione dal docente)<br />

P. POMBENI, La politica nell’Europa del ’90, Laterza Ed., Roma-Bari 1998


Storia contemporanea<br />

per i c.d.l. triennali P-Z (contratto)<br />

prof. Barbara Curli<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> <strong>Scienze</strong> storiche<br />

Il corso verterà sul tema “Stati nazionali e modernizzazione nell’Europa occidentale”<br />

A partire dalla rivoluzione industriale e dalla rivoluzione francese intesi come momenti <strong>di</strong><br />

costituzione <strong>della</strong> “modernità” europea, il corso percorrerà la formazione dei principali Stati<br />

nazionali europei, la loro <strong>di</strong>mensione politica e sociale, il ruolo dell’industrializzazione e dello Stato,<br />

il loro rapporto con il mondo extra-europeo (dalle gran<strong>di</strong> migrazioni al colonialismo alle relazioni con<br />

gli Stati Uniti).<br />

Verrà quin<strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>to il tema <strong>della</strong> costruzione delle società <strong>di</strong> massa così come il rapporto tra<br />

modernità e guerre mon<strong>di</strong>ali e tra modernità e totalitarismo nel corso del Novecento. Infine, verranno<br />

tracciate alcune linee interpretative sulle <strong>di</strong>namiche dell’integrazione europea ed il loro rapporto con<br />

gli Stati nazionali in prospettiva storica.<br />

Requisiti per il superamento dell’esame<br />

Ogni studente dovrà superare una prova scritta volta ad accertare la conoscenza generale <strong>della</strong> storia<br />

contemporanea ed una prova orale su un tema monografico a scelta tra quelli consigliati.<br />

La prova scritta consisterà in una serie <strong>di</strong> brevi domande specifiche su fatti e eventi e in domande<br />

più generali a carattere interpretativo e storiografico.<br />

Per coloro che hanno superato l’esame scritto, l’esame orale avrà per oggetto la <strong>di</strong>scussione critica <strong>di</strong><br />

una lettura monografica a scelta dello studente.<br />

Manuale consigliato per la parte generale:<br />

G. GOZZINI - T. DETTI, Storia contemporanea. L’Ottocento, Bruno Mondatori<br />

G. GOZZINI - T. DETTI, Storia contemporanea. Il Novecento, Bruno Mondatori<br />

Letture consigliate per la parte monografica (una a scelta):<br />

A.DE TOCQUEVILLE, La democrazia in America, Rizzoli (Libro I oppure Libro III)<br />

A-M. THIESSE, La creazione delle identità nazionali in Europa, Il Mulino<br />

D. LANDES, Prometeo liberato. Trasformazioni tecnologiche e sviluppo industriale nell’Europa<br />

occidentale, Einau<strong>di</strong> (i primi 4 capitoli)<br />

G: MOSSE, La nazionalizzazione delle masse, Il Mulino<br />

A. BECKER et al., La violenza, la crociata, il lutto. La grande guerra e la storia del 900, Einau<strong>di</strong><br />

E. GENTILE, La via italiana al totalitarismo. Il partito e lo Stato nel regime fascista, Carocci<br />

I. KERSHAW, Il mito <strong>di</strong> Hitler.Immagine e realtà del Terzo Reich, Bollati Boringhieri


Storia del giornalismo<br />

per il triennio del c.d.l. quinquennale<br />

e per 2° anno del c.d.l. triennale (affidamento)<br />

prof. Dario Biocca<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> <strong>Scienze</strong> storiche<br />

Programma<br />

Il corso ripercorre le principali vicende del giornalismo italiano dal 1860 ai giorni nostri. Particolare attenzione è<br />

de<strong>di</strong>cata alla lettura delle testate, all’ascolto <strong>di</strong> brani ra<strong>di</strong>ofonici e allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> programmi televisivi.<br />

Informazioni sull’organizzazione <strong>di</strong>dattica<br />

È richiesta la partecipazione a un seminario sulla storia del cinema. Gli studenti che non frequentano sono tenuti a<br />

incontrare il docente per concordare un programma.<br />

Modalità <strong>di</strong> svolgimento dell’esame: prova orale.<br />

Testi per la preparazione dell’ esame<br />

P. Murial<strong>di</strong>, Storia del giornalismo italiano, Il Mulino, 2000,<br />

Altro materiale <strong>di</strong>dattico <strong>di</strong>stribuito a lezione.<br />

Programma:<br />

Storia delle relazioni internazionali<br />

per il triennio del c.d.l. quinquennale<br />

e per il 3° anno del c.d.l. triennale (affidamento)<br />

prof. Fulvio D’Amoja<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> <strong>Scienze</strong> storiche<br />

L’Alleanza Atlantica nel sistema bi-polare. Casi – stu<strong>di</strong>o e sviluppi paralleli con il Patto <strong>di</strong><br />

Varsavia. Sono previsti i seguenti casi -stu<strong>di</strong>o :<br />

• l’Alleanza <strong>di</strong> fronte alla “coesistenza” (1953– 56);<br />

• Vietnam, trattato <strong>di</strong> non proliferazione, gli Stati Uniti <strong>di</strong> Nixon e <strong>di</strong> Kissinger, l’Alleanza<br />

(1964-1975);<br />

• l’Italia e la ratifica del NPT (1975); l’installazione dei missili Pershing e Cruise in Europa.<br />

(CFU 6)<br />

La <strong>di</strong>ssoluzione del sistema bipolare. Seminari guidati, esercitazioni guidate, su alcuni casi –<br />

stu<strong>di</strong>o scelti dagli studenti ( minimo 10-15 studenti) su una lista <strong>di</strong> argomenti che riguarderanno:<br />

a. L’Unione Sovietica <strong>di</strong> Gorbachev;<br />

b. Gli Stati Uniti ed il sistema internazionale del dopo guerra fredda;<br />

c. Unione Europea, Federazione Russa, Nazioni Unite, Cina, Giappone, Asia: tra multipolarismo e<br />

globalizzazione. (CFU 3)<br />

Altre informazioni: Lezioni frontali e seminari. La letteratura e il materiale <strong>di</strong>dattico necessari<br />

allo svolgimento dei seminari saranno in<strong>di</strong>cati nel corso delle prime lezioni <strong>di</strong> ogni singola parte.


Testi <strong>di</strong> riferimento generale per la prima parte:<br />

Ennio Di Nolfo, Dagli imperi militari agli imperi tecnologici-La politica internazionale nel xx<br />

secolo, Laterza, 2001<br />

Vittorio L. Ferraris, Manuale <strong>di</strong> politica estera italiana 1946-1993, Laterza, 1996<br />

La seconda parte si servirà <strong>di</strong> alcuni papers da Convegni e stu<strong>di</strong> preparatori. E’ consigliata la<br />

conoscenza dell’inglese.<br />

Nel corso del primo modulo saranno svolte prove scritte <strong>di</strong> materia con valore determinante in<br />

funzione <strong>della</strong> valutazione finale <strong>di</strong> frequenza. La partecipazione ai seminari <strong>della</strong> seconda parte<br />

completerà, se del caso (V.O), la valutazione finale.


Parte istituzionale<br />

Storia e critica del cinema<br />

opzionale per il c.d.l. quinquennale,<br />

a scelta per il c.d.l. triennale (mutuazione, I semestre)<br />

prof.ssa Cesira Crocesi<br />

<strong>di</strong>p. <strong>di</strong> Filosofia, piazza Ermini<br />

Per una buona conoscenza <strong>della</strong> storia del cinema:<br />

Gian Piero Brunetta, Cent’anni <strong>di</strong> cinema italiano, Economica Laterza, 2 voll., 1995, 1998.<br />

Si consiglia <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re l’argomento stu<strong>di</strong>ando in particolare nel primo volume i capitoli<br />

dall’ottavo in poi, e nel secondo volume i primi sei capitoli, l’un<strong>di</strong>cesimo e il do<strong>di</strong>cesimo.<br />

Parte monografica<br />

Mario Verdone, Federico Fellini, Il castoro, Milano, 1994 - 2002.<br />

Federico Fellini, Fare un film, Einau<strong>di</strong> 1980.<br />

Tullio Kezich, Fellini, Biblioteca Universale Rizzoli, Milano 1988, 1996.<br />

Brunello Ron<strong>di</strong>, Il cinema <strong>di</strong> Fellini, Roma, 1966. Questo testo può essere consultato solo<br />

presso il Centro Universitario Teatrale <strong>di</strong> Piazza Morlacchi, a <strong>Perugia</strong>.<br />

Per ulteriori in<strong>di</strong>cazioni bibliografiche ed un maggiore approfon<strong>di</strong>mento <strong>degli</strong> argomenti si utilizzino<br />

i due seguenti testi, destinati solo a chi vuole personalmente conoscere la materia:<br />

Fernaldo Di Giammatteo, Introduzione al cinema, Bruno Mondadori E<strong>di</strong>tore, Milano 2002.<br />

David Bordwell - Kristin Thompson, Storia del cinema e dei film, E<strong>di</strong>trice Il Castoro,<br />

Milano 1998, 2 voll.<br />

Ricevimento<br />

Gli studenti potranno incontrare il docente nel giorno già stabilito, cioè il primo martedì <strong>di</strong> ogni mese<br />

dalle ore 16 alle ore 18. Per ogni chiarimento, il numero <strong>di</strong> telefono è: 339.7437526.<br />

Esami<br />

5 febbraio ore 9<br />

19 febbraio ore 9.


Teoria e tecniche delle comunicazioni <strong>di</strong> massa<br />

per il 2° anno del c.d.l. triennale (contratto, I semestre)<br />

prof. Rolando Marini<br />

<strong>di</strong>p. Istituzioni e società<br />

Parte I.<br />

Le teorie sulle comunicazioni <strong>di</strong> massa<br />

- La teoria ipodermica come teoria «primitiva» <strong>della</strong> propaganda politica e <strong>della</strong> pubblicità. -<br />

Processi psicologici e percezione selettiva. Relazioni interpersonali e leadership <strong>di</strong> opinione. Effetti<br />

limitati. - Teoria critica e industria culturale. Teoria culturologica e cultura <strong>di</strong> massa. - Teoria <strong>degli</strong><br />

«usi e gratificazioni». - Teorie comunicative: informazionale, semiotico-informazionale e semioticotestuale.<br />

- La prospettiva <strong>degli</strong> effetti a lungo termine. Me<strong>di</strong>a e costruzione sociale <strong>della</strong> realtà. -<br />

L’ipotesi dell’agenda setting. - Gli stu<strong>di</strong> sulla produzione delle notizie: newsmaking, notiziabilità,<br />

routines produttive, fonti. - La ripresa delle teorie dei «me<strong>di</strong>a onnipotenti».<br />

Parte II.<br />

La televisione.<br />

- L’avvento del broadcasting e le sue conseguenze sociali. - Il modello europeo e il modello<br />

americano <strong>di</strong> televisione. - La televisione via cavo e il narrowcasting. - Dal servizio al mercato: la<br />

commercializzazione del sistema televisivo in Europa. La «neo-televisione». - La convergenza<br />

multime<strong>di</strong>ale e il futuro <strong>della</strong> televisione.<br />

Testi per l’esame<br />

M. Wolf, Teorie delle comunicazioni <strong>di</strong> massa, Milano, Bompiani, 1985.<br />

E. Menduni, La televisione, Bologna, il Mulino, 2002.<br />

Il programma riguarda il corso che si svolge nel primo semestre; non riguarda pertanto gli iscritti ai<br />

corsi <strong>di</strong> laurea in «<strong>Comunicazione</strong> <strong>di</strong> massa» e in «<strong>Comunicazione</strong> istituzionale e relazioni<br />

pubbliche» (che dovranno frequentare questa materia nel secondo semestre).<br />

Consultare il docente.<br />

Teoria e tecniche delle comunicazioni <strong>di</strong> massa<br />

per il c.d.l. in “Comunicaz. istituzionale ecc.” (affidamento, II semestre)<br />

prof. Paolo Mancini<br />

<strong>di</strong>p. Istituzioni e società


Teoria e tecniche delle comunicazioni <strong>di</strong> massa<br />

per il c.d.l. in “Comunicaz. <strong>di</strong> massa” (contratto, II semestre)<br />

prof. Rolando Marini<br />

c/o <strong>di</strong>p. Istituzioni e società<br />

Parte I. Le teorie sulle comunicazioni <strong>di</strong> massa<br />

- La teoria ipodermica come teoria “primitiva” <strong>della</strong> propaganda politica e <strong>della</strong> pubblicità.<br />

- Processi psicologici e percezione selettiva. Relazioni interpersonali e leadership <strong>di</strong> opinione: il<br />

flusso <strong>della</strong> comunicaz. a due sta<strong>di</strong>. Effetti limitati.<br />

- Teoria critica e industria culturale. Teoria culturologica e cultura <strong>di</strong> massa.<br />

- Teoria <strong>degli</strong> “usi e gratificazioni”.<br />

- Teorie comunicative: informazionale, semiotico-informazionale e semiotico-testuale.<br />

- La prospettiva <strong>degli</strong> effetti a lungo termine. Me<strong>di</strong>a e costruzione sociale <strong>della</strong> realtà.<br />

- L’ipotesi dell’agenda setting. I suoi recenti sviluppi.<br />

- Gli stu<strong>di</strong> sulla produzione delle notizie: newsmaking, notiziabilità, routines produttive, fonti.<br />

- La ripresa delle teorie dei “me<strong>di</strong>a onnipotenti”: la teoria <strong>della</strong> coltivazione.<br />

- La teoria <strong>della</strong> spirale del silenzio.<br />

Parte II. La televisione.<br />

- L’avvento del broadcasting e le sue conseguenze sociali.<br />

- Il modello europeo e il modello americano <strong>di</strong> televisione.<br />

- La televisione via cavo e il narrowcasting.<br />

- Dal servizio al mercato: la commercializzazione del sistema televisivo in Europa. La “neotelevisione”.<br />

- La convergenza multime<strong>di</strong>ale e il futuro <strong>della</strong> televisione.<br />

Parte III. Il giornalismo<br />

- Il giornalismo come ricostruzione <strong>della</strong> realtà e come costruzione <strong>di</strong> senso.<br />

- La nascita del giornalismo.<br />

- L’organizzazione del lavoro <strong>di</strong> redazione. La produzione e il consumo <strong>di</strong> informazioni.<br />

- La notiziabilità.<br />

- Gli attori del sistema dell’informazione.<br />

- Modelli giornalistici e cultura professionale.<br />

- Come cambia il giornalismo.<br />

Testi per l’esame<br />

M. Wolf, Teorie delle comunicazioni <strong>di</strong> massa, Milano, Bompiani, 1985.<br />

E. Menduni, La televisione, Bologna, il Mulino, 2002.<br />

C. Sorrentino, Il giornalismo, Roma, Carocci, 2002.<br />

N.B. Per gli argomenti che sono scritti in corsivo, nel corso delle lezioni verranno segnalati capitoli<br />

<strong>di</strong> altri volumi, da utilizzare in fotocopia, che faranno parte integrante del programma <strong>di</strong> esame.<br />

Teorie e tecniche <strong>della</strong> comunicazione pubblica


Consultare il docente.<br />

Parte istituzionale<br />

per il c.d.l. quinquennale<br />

prof. Paolo Mancini<br />

<strong>di</strong>p. Istituzioni e società<br />

Teoria e tecniche <strong>della</strong> comunicazione pubblicitaria<br />

per il c.d.l. quinquennale (contratto)<br />

prof. Giuseppina Bonerba e prof. Stefano Baldassarri<br />

c/o <strong>di</strong>p. <strong>Scienze</strong> filosofiche ecc., via dell’Aquilone<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche<br />

Marco Lombar<strong>di</strong> (a cura <strong>di</strong>), Nuovo manuale <strong>di</strong> tecniche pubblicitarie, Milano, Angeli, 1999<br />

Jacques Séguéla, Hollywood lava più bianco, Milano, Lupetti, 1985<br />

Anna Maria Testa, La parola immaginata, Parma, Pratiche, 1988<br />

Parte monografica<br />

In<strong>di</strong>cazioni bibliografiche<br />

Giovanna Gadotti, Pubblicità sociale. Lineamenti, esperienze e nuovi sviluppi, Milano, Angeli 1999<br />

Lezioni<br />

I semestre<br />

Martedì 18-20 Aula E <strong>di</strong> Chimica<br />

Venerdì 14 –16 Aula Magna <strong>di</strong> Lettere<br />

Sabato 11-13 Aula II <strong>di</strong> Lettere<br />

Teoria e tecniche dei nuovi me<strong>di</strong>a<br />

opzionale per il c.d.l. quinquennale,<br />

Prof. Michele Mezza<br />

c/o <strong>di</strong>p. Istituzioni e società<br />

Dalla Tv <strong>di</strong> massa alla massa delle TV: la <strong>di</strong>gitalizzazione come vettore e prodotto del


processo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidualizzazione comunicativo.<br />

Il corso affronterà i no<strong>di</strong> che emergono dall’impatto delle logiche e <strong>degli</strong> apparati comunicativi,<br />

indotti dalla nuova fase dell’innovazione <strong>di</strong>gitale, con il tra<strong>di</strong>zionale sistema <strong>di</strong> organizzazione<br />

sociale dei me<strong>di</strong>a. In particolare, dopo una ricostruzione del processo <strong>di</strong> ramificazione <strong>della</strong> prima<br />

ondata <strong>di</strong>gitale, con un quadro sul <strong>di</strong>spiegarsi dei principali casi <strong>di</strong> televisione <strong>di</strong>gitale (terrestre,<br />

satellitare e on line) saranno analizzati i nuovi fenomeni <strong>di</strong> scomposizione del me<strong>di</strong>a televisivo con<br />

l’emergere dei nuovi formati <strong>di</strong> business-tv, community-tv fino al modello <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidual-tv. Grazie ad<br />

alcuni case-history specifici verranno in<strong>di</strong>viduati i linguaggi espressi e i profili professionali che la<br />

nuova <strong>di</strong>namica tecno-e<strong>di</strong>toriale genera.<br />

Il corso sarà articolato in due moduli:<br />

Il primo, condotto dalla professoressa Lisa Di Feliciantonio, affronterà specificatamente gli aspetti<br />

storici ed economici dell’articolazione <strong>della</strong> prima fase del processo <strong>di</strong> convergenza. In particolare le<br />

caratteristiche dei modelli <strong>di</strong> Tv <strong>di</strong>gitale, nella versione satellitare, terrestre e on line.Con il supporto<br />

<strong>di</strong> continui riferimento al mercato nazionale saranno in<strong>di</strong>viduati i processi tecnologici, economici e<br />

legislativi che hanno portato all’attuale offerta televisiva ed i possibili scenari futuri relativi alla TV<br />

dell’interattività e <strong>della</strong> personalizzazione.<br />

Il secondo modulo, condotto dal professor Michele Mezza, introdurrà una prima riflessione<br />

sull’intreccio fra scomposizione dell’apparato industriale e culturale , tipico del for<strong>di</strong>smo<br />

industriale, con l’accelerata in<strong>di</strong>vidualizzazione dei me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> massa. Specificatamente sarà ripercorsa<br />

l’evoluzione che dalla <strong>di</strong>ffusione puntiforme <strong>della</strong> ra<strong>di</strong>ofonia privata, tramite un progressivo<br />

fenomeno <strong>di</strong> decentramento prima delle forme <strong>di</strong> consumo e poi <strong>degli</strong> stessi standard produttivi, si<br />

arriva alle prime modalità <strong>di</strong> televisione <strong>di</strong> comunità o <strong>di</strong> azienda.<br />

Testi:<br />

Internet, la madre <strong>di</strong> tutte le TV. Mezza, Fleishner, Boda, Eri e<strong>di</strong>tore.<br />

La societa’ in<strong>di</strong>vidualizzata. Bauman, il Mulino.<br />

I me<strong>di</strong>a <strong>della</strong> convergenza. Di Feliciantonio, Morlacchi e<strong>di</strong>tore.<br />

Dispense<br />

Orari delle lezioni:<br />

Lunedì 11.00 -13.00<br />

Venerdì 17.00 -19.00<br />

Sabato 9.00-11.00<br />

Teoria e tecniche del linguaggio cinematografico<br />

opzionale per il c.d.l. quinquennale<br />

da assegnare<br />

Teoria e tecniche del linguaggio giornalistico<br />

opzionale per il c.d.l. quinquennale<br />

prof. Federico Fioravanti


PROGRAMMA:<br />

1- La struttura dell'informazione<br />

- I giornali, mappa e <strong>di</strong>ffusione<br />

- L'impresa e<strong>di</strong>toriale<br />

- Copie, pubblicità, mercato<br />

2- La nascita <strong>della</strong> notizia<br />

- L'evento<br />

- L'articolo: lead, focus, finale<br />

- Come si legge un giornale<br />

3- Le fonti<br />

- Identificazione e gerarchia<br />

- Le agenzie <strong>di</strong> stampa<br />

- Il lavoro del cronista<br />

4-La scrittura giornalistica<br />

- Il modello <strong>della</strong> stampa quoti<strong>di</strong>ana<br />

- La televisione ed internet<br />

- Il comunicato stampa<br />

5- Le tecniche/1<br />

- La cronaca<br />

- Il commento<br />

- L'intervista<br />

6- Le tecniche/2<br />

- L'inchiesta<br />

- Il generi dell'informazione giornalistica<br />

- La titolazione<br />

7- Vestire i giornali<br />

- Il formato<br />

- La grafica<br />

- La fotografia<br />

8) Il linguaggio dei me<strong>di</strong>a/1<br />

- Prove scritte<br />

9) Il linguaggio dei me<strong>di</strong>a/2<br />

- Prove scritte<br />

10) Etica<br />

- Diritto <strong>di</strong> cronaca e <strong>di</strong>ritti <strong>della</strong> persona<br />

- Il co<strong>di</strong>ce deontologico<br />

- La responsabilità del <strong>di</strong>rettore<br />

TESTI D'ESAME<br />

ALBERTO PAPUZZI, 3Professione giornalista, tecniche e regole <strong>di</strong> un<br />

mestiere3, Manuali Donzelli, Roma 2001.<br />

VITTORIO ROIDI, La fabbrica delle notizie, Laterza, Roma 2001<br />

TESTI CONSIGLIATI<br />

GIOVANNI GOZZINI, Storia del giornalismo, Bruno Mondadori e<strong>di</strong>tore, Milano<br />

2000.<br />

CARLO SORRENTINO, Il giornalismo, che cos'è e come funziona, Carrocci


e<strong>di</strong>tore, Roma 2002.<br />

MAURIZIO BOLDRINI, Lezioni <strong>di</strong> giornalismo, Protagon E<strong>di</strong>tori Toscani, Siena<br />

2001.<br />

SERGIO LEPRI, Manuale <strong>di</strong> linguaggio giornalistico, EtasLibri, Milano 1982.<br />

GIORGIO BOCCA, Il padrone in redazione, L'Unità, Roma 1994.<br />

FURIO COLOMBO, Ultime notizie sul giornalismo, Laterza, Roma-Bari 1995.<br />

PIERO OTTONE, Il buon giornale, Longanesi, Milano 1987.<br />

PIERO OTTONE, Preghiera o bordello, Longanesi, Milano 1996.<br />

GIAMPAOLO PANSA, Carte false: peccati e peccatori del giornalismo italiano,<br />

Rizzoli, Milano, 1986.<br />

JADER JACOBELLI, Check up del giornalismo italiano, Laterza, Bari 1995.<br />

CARLO DE MARTINO, Dizionario pratico <strong>di</strong> giornalismo, Mursia e<strong>di</strong>tore, 1990<br />

*********************************<br />

N.B. Tutti gli studenti dovranno sostenere almeno una prova scritta<br />

Il corso svilupperà gli argomenti trattati nei seguenti testi:<br />

Teoria e tecniche del linguaggio ra<strong>di</strong>otelevisivo<br />

opzionale per il c.d.l. quinquennale<br />

prof. Stefano Balassone<br />

1. Stefano Balassone, La TV nel Mercato Globale, MELTEMI 2000;<br />

2. Stefano Balassone, Come cavarsela in TV (Lezioni <strong>di</strong> linguaggio au<strong>di</strong>ovisivo), MELTEMI 2001.<br />

Orario e luogo delle lezioni<br />

Lunedì ore 14-16 (Aula Magna <strong>di</strong> Lettere) ---- 17-19 (Aula <strong>di</strong> Chimica)<br />

Giovedì ore 12-14<br />

Syllabus del corso<br />

(sequenza in<strong>di</strong>cativa <strong>degli</strong> argomenti)<br />

I settimana (14-19/10)<br />

• La tv italiana dal bianco nero alla tv commerciale. Ruolo <strong>della</strong> pubblicità nella evoluzione del<br />

sistema; (Balassone 1, cap IV)<br />

• I generi <strong>della</strong> comunicazione in TV (Balassone 2, cap III)<br />

II settimana (21-26/10)<br />

• la qualità e l’efficacia <strong>della</strong> programmazione: approccio “<strong>di</strong>namico” vs “contenutistico”;<br />

(Balassone 2, cap 2)<br />

• l’Au<strong>di</strong>tel come feed back;


• obiettività vs identità; (Balassone 1, cap. II; Balassone 2, cap II)<br />

• gli equilibri <strong>di</strong> interessi del sistema italiano (Balassone 1, cap III)<br />

III settimana (28/10-2/11)<br />

• pubblico, palinsesto, prodotti;<br />

• i format<br />

• il sistema italiano (segue) (Balassone 1, cap III)<br />

IV settimana (4-9/11)<br />

• Shakespeare e Hollywood (Balassone 1, cap. I)<br />

• Le <strong>di</strong>namiche del mercato mon<strong>di</strong>ale <strong>della</strong> fiction (Balassone 1, cap III)<br />

V settimana (11-16/11)<br />

• Linguaggio visivo: forme. (Balassone 2, cap VI)<br />

• Linguaggio visivo: colori (Balassone 2, cap V)<br />

VI settimana (18-23/11)<br />

• il sistema italiano (conclusione) (Balassone 1, cap III e IV)<br />

• la narrazione seriale: trama <strong>di</strong> plot e passioni (lezione)<br />

VII settimana (25/11-30/11)<br />

• organizzare una ripresa; (lezione)<br />

• e<strong>di</strong>ting (lezione)<br />

VIII settimana (2-7/12)<br />

• testi e contesti: i generi <strong>della</strong> produzione au<strong>di</strong>ovisiva come variazioni del rapporto fra testo e<br />

contesto; (Balassone 2, cap IV)<br />

• le immagini e il movimento; (Balassone 2, cap VII)<br />

IX settimana (9-14/12)<br />

• la comunicazione multime<strong>di</strong>ale; (Balassone 1, cap I)<br />

• l’erba del vicino e il villaggio globale. (Lezione)<br />

X settimana (16-21/12)<br />

• <strong>di</strong>scussione generale<br />

• preparazione ai test.<br />

Date per gli esami<br />

20 gennaio 2003 ore 11.00<br />

10 febbraio 2003 ore 11.00<br />

16 giugno 2003 ore 11.00<br />

10 settembre 2003 ore 11.00<br />

06 ottobre 2003 ore 11.00<br />

Le iscrizioni agli esami si ricevono presso il Dipartimento Istituzioni e Società e si chiuderanno tre<br />

giorni prima del giorno fissato per le prove.<br />

Modalità d’esame


L’esame consiste in un test scritto, obbligatorio, e in una prova orale facoltativa.<br />

Il test scritto è costituito da 16 domande con risposta strutturata. Il voto del test scritto, espresso<br />

in trentesimi, risulterà dalla somma delle risposte corrette integrata con un fattore <strong>di</strong> ponderazione<br />

costante.<br />

L’esame orale consiste in un colloquio, a richiesta <strong>degli</strong> studenti interessati a migliorare il voto<br />

rispetto alla prova scritta e <strong>di</strong>sposti, ovviamente, a rischiare <strong>di</strong> peggiorarlo.<br />

Al test scritto sarà de<strong>di</strong>cata la prima ora <strong>della</strong> giornata <strong>di</strong> esame. Nelle ore successive sarà<br />

scaglionata la comunicazione dei punteggi e l’eventuale prova orale.<br />

Recapiti del docente<br />

Orario <strong>di</strong> ricevimento<br />

Lunedì ore 12.30 – 13.30<br />

Dipartimento Istituzioni e Società, Via Elce <strong>di</strong> Sotto<br />

Tel 075 5855409<br />

s.balassone@tin.it

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