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Cap. V – Volzana - Dott. Faustino Nazzi

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visita del 1612 la comitiva è composta da 6 persone ed il vic. è pre Andrea Scalini,<br />

successore di pre Luca. Il tabernacolo è sistemato "more regionis". Ordinazioni non eseguite:<br />

"Il vicario pre Andrea Scalini disse d'aver fatto spesa grande nella palla e non ha potuto far<br />

altro e lo farà con comodità". Si tratta di un dipinto su tela per l'altare maggiore. Tutti<br />

confessi ecc.; bene il vicario. Nel 1613 si nota che il vecchio invaso di pietra del battistero<br />

rimasto a San Daniele è migliore di quello di San Leonardo, dunque trasferirlo. Visita del<br />

1614, acquistare la nuova edizione del messale romano. Visita le chiese della Santissima<br />

Trinità e di Santa Lucia. Nel 1615 anime di confessione n. 1200 pari 1800: c'è una certa<br />

coerenza nelle cifre suggerite di tempo in tempo ed in lento progresso. L'entrata della<br />

parrocchiale è di ducati 25 più 10 di elemosine. "Essendo le filiali in n. di 10 e troppo discoste<br />

per la brevità del tempo commise al curato di visitarle e poi di riferire". Ne 1618<br />

l'arcidiacono dà licenza di cura d'anime a pre Andrea Macorigh sostituto in <strong>Volzana</strong>. Non<br />

tiene tutti e tre i registri canonici. Ha due streghe, Margherita Cusernizza di Drenchia ed<br />

un'altra di Ruta 97 . Siamo nel pieno della guerra di Gradisca con scorrerie di mercenari e<br />

stipendiari, quali gli uscocchi, disastrosi più che un esercito di nemici; in questa circostanza<br />

la chiesa di <strong>Cap</strong>oretto viene incendiata.<br />

Il decano Francesco de Brandis apre il concorso "ob mortem" del vic. di <strong>Volzana</strong>. È<br />

probabile che la sua morte sia dovuta alla violenza del momento. Alla scadenza si rinnova il<br />

decreto di concorso. Per la terza volta salta per l'inclemenza del tempo e tenuto conto che<br />

nessuno si è presentato fu rimandato per la festa di san Tommaso. Proroga per la festa di san<br />

Giovanni visto che ancora nessuno si è candidato. Finalmente si affida la cura di <strong>Volzana</strong> al<br />

sostituto pre Andrea Macorigh di Salcano che presenta lettere del patriarca e, risultato<br />

idoneo all'esame, è nominato 98 .<br />

Nella visita del 1619 pre Andrea Macorigh deve rinnovare un po' l'intero apparato delle<br />

chiese: antipendi, candeliri d'ottone, carte glorie, icone e pale, vasi sacri d'argento dorato ecc.<br />

Si ammonisce il vicario "*a non ingerirsi nel celebrare matrimoni nella sua parrocchia sotto<br />

pena grave se prima non ha avuto garanzie dai vicari dei nubendi se di fuori e se non dopo<br />

premessa la triplice pubblicazione come disposto dal Concilio tridentino e dal rev.do<br />

patriarca e non deve ingerirsi nelle cose di spettanza del vicariato di Tolmino né degli altri<br />

vicariati". Il camerario della chiesa di San Mauro chiede all'arcidiacono di imporre al vic. pre<br />

Macorigh di restituire le chiavi della cassetta delle elemosine portate via quasi con violenza. Il<br />

vicario si scusa dicendo di "*non averlo fatto di sua iniziativa, ma per eseguire l'ordinanza”<br />

dell'arcidiacono che stabiliva di fare “*per ciascuna cassetta delle elemosine due chiavi<br />

diverse con due diverse serrature, una in mano del rev.do vicario pro tempore, l'altra del<br />

camerario in funzione al momento secondo il disposto”. C'è pure la rivendicazione<br />

dell'artigiano che ha aggiustato la chiesa e non è stato pagato. Si ordina al vicario di saldargli<br />

7 fiorini e 10 carantani. I rappresentanti dei comuni di Cernizza, <strong>Volzana</strong> e Sella dichiarano di<br />

"*non volerlo tenere più oltre per loro vicario, perché tiene in casa una concubina come se<br />

fosse sua moglie e ogni giorno li ingiuria con parole offensive e perché quando qualcuno di<br />

loro viene per battezzare gli infanti non intende favorirli col tenerli a pranzo presso di lui,<br />

altre volte si rifiuta di battezzare i loro bambini e perciò bisogna provvedere ecc. Inoltre<br />

quando qualcuno va dal rev.do vicario per chiedere il saldo di qualsiasi credito nei suoi<br />

confronti mette un segno I come soluzione del credito del richiedente e poi distrugge le loro<br />

consuetudini ed esposero un tanto al rev.do arcidiacono e che contro l'antica consuetudine ha<br />

osato sequestrare i libri degli introiti dell'ill.mo capitano ciò che non poteva fare perché ciò è<br />

di spettanza dell'ill.mo e rev.do capitolo così come sono pronti di fronte a lui ed ai suoi<br />

rappresentanti a mostrare i calcoli e pagare; che osa congiungere in matrimonio gli sposi<br />

nella casa canonica e non in chiesa". Risolve poi un caso matrimoniale tra Menia figlia di<br />

Gregorio Mrag con Canziano figlio di Anzil Gatti. Menia afferma "*d'aver avuto rapporti con<br />

lui e di aver generato un figlio a seguito di promessa di matrimonio", per cui chiede che lo<br />

obblighi ad assumersi le sue responsabilità ed a sposarla. L'arcidiacono risolve il problema<br />

97 ACC Vis arc b. 475, 15-6-1612. 19-6-1613. 15-6-1614. 14-6-1615. 14-6-1618.<br />

98 AMC Def n. 37, 3-8-1618, p. 51v. 2-10-1618, p. 70. 2-12-1618, p.77v. 15-12-1618, p. 2. 12.1618, p. 84v. 6-1-<br />

1619, p. 87v. 21-1-1619, p. 89. 26-2-1619, p. 104.<br />

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