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Cap. V – Volzana - Dott. Faustino Nazzi

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L'inosservanza del precetto pasquale per delle inimicizie non risolte potrebbe sembrare una<br />

scusa, ma la gente aveva una particolare sensibilità al riguardo a noi ignota; lo conferma la<br />

denuncia popolare non infrequente contro il prete che celebra nonostante le sue inimicizie<br />

feroci con qualche parrocchiano.<br />

Nella visita del 1577, gli uomini della villa di San Mauro di Tolmino, filiale di <strong>Volzana</strong>, si<br />

lamentano per la sepoltura di Pietro Formacar mutuario di Bazza nella chiesa locale; i<br />

camerari lamentano la rottura del pavimento. Chiedono di tirare fuori il corpo e di seppellirlo<br />

in cimitero. Paolo Formacar però era "*mutuario a nome del ser.mo principe ed gode di un<br />

tale privilegio per cui poteva benissimo farsi seppellire nelle chiese in base alla consuetudine<br />

che ancora altri mutuari furono inumati nelle chiese ed in particolare il fu ser Pietro<br />

Ghibellino ed il fu ser Leonardo Merescalco". L'arcidiacono decide che il corpo sta bene lì!<br />

Offrano 8 ducati "pro una vice" coi quali si aggiusti il pavimento e la tomba rimanga a<br />

disposizione degli eredi 46 . L'affare delle tombe in chiesa è appunto un affare, che interessava i<br />

privilegiati danarosi, ma ormai se ne sentiva tutto il disagio per l'inadeguatezza dell'apparato<br />

che neppure l'uso dell'incenso serviva a coprire.<br />

Le concubine ♣ Un altro capitolo, ripetutamente e vanamente affrontato nei secoli e sul<br />

quale ora si intende fare sul serio, è quello delle "ancillae". Il 22 agosto 1577, a seguito di un<br />

mandato, si presentano in capitolo tutti i vicari in montibus. È presente anche pre Mattia<br />

Mussulino vic. di <strong>Volzana</strong> insieme ai colleghi che si dicono pronti ad obbedire. Il decano<br />

spiega il motivo della convocazione: "*I canonici vogliono sapere da loro se, dopo le<br />

ammonizioni e le disposizioni degli arcidiaconi capitolari licenziarono le concubine o se una<br />

volta espulse le hanno di nuovo accolte in casa o addirittura, quelli che non le avevano, le<br />

hanno "sposate" e perciò che dicano una buona volta come stanno le cose. Pre Mattia vicario<br />

di <strong>Volzana</strong> disse che non aveva nessuna concubina, ma una serva anziana e non sospetta" e<br />

così tutti gli altri con varie motivazioni tutte giustificative del dato di fatto. "*Dopo averli<br />

ascoltati il diacono precisò ai vicari che è mente ed intenzione fermissima del rev.do capitolo<br />

che loro e tutti gli altri vicari sia sui monti che al piano, compresi i cooperatori, cappellani e<br />

soci in qualunque modo nella cura d'anime e pure i preti esterni che celebrano messe e<br />

amministrano sacramenti, devono vivere castamente, da cattolici e da buoni cristiani secondo<br />

le disposizioni di Santa Madre Chiesa senza eccezione o giustificazione alcuna. Un tanto fu<br />

intimato a ciascuno sotto pena di sospensione a divinis e rimozione dal vicariato e cure loro<br />

affidate e lo stesso per i loro cappellani e soci nella cura" 47 .<br />

Dire che il celibato nella chiesa, dal punto di vista della virtù della purezza e della castità, è<br />

stato un totale fallimento, è un dato di fatto quale risulta dalla documentazione storica. Si è<br />

trattato di un'offesa sistematica alla dignità umana proprio da parte di quella religione che<br />

presumeva di promuoverla. Nata dalla delusione parusiaca si è involuta nell'unica finalità del<br />

salvaguardia dei benefici ecclesiastici contro la dispersione ereditaria. L'espediente fu capito<br />

tanto bene dall'aristocrazia che ne fece l'ideale controllo delle nascite cadette. Coloro che<br />

continuano a rilevarne il significato spirituale e la fruttuosità morale e pastorale lo fanno per<br />

coprire il loro personale ed istituzionale fallimento. Se per la nostra sensibilità occidentale<br />

l'infibulazione è percepita come barbara violenza, altrettanto è questa circoncisione psichica<br />

del cosiddetto celibato d'"opzione". Come non c'è libertà nella mutilazione fisica, così non vi<br />

46 ACC Vis arc I, 17-6-1577. "mutuarium repraesentantem serenissimum Principem et sic privilegiatum et<br />

potuisse sepeliri in ecclesia stante maxime consuetudine quod ser alii mutuarii fuere humati in ecclesiis et praesertim<br />

quondam ser Petrus Ghibilinus et quondam ser Leonardus Mareschalcus".<br />

47 ACC Vis arc VII, 22-8-1577, p. 146. "Ab illis scire intendunt an post admonitiones et mandata d.orum<br />

archidiaconorum eiusdem reverendi capituli et praesertim archidiaconi dimiserunt concubinas vel expulsas<br />

reassumpserint aut qui non habebant acceperint et ideo quod veritatem dicere debeant. Qui omnes singulatim<br />

responderunt ut infra: Presbiter Mathias vicarius de <strong>Volzana</strong> dixit se non habere aliquam concubinam sed ancillam<br />

senem et non suspectam". AMC Def n. 31, 12-9-1577, p. 67. "Quibus responsionibus receptis subiunctum fuit eisdem<br />

vicariis per eundem decanum quod et mens et finissima est intentio reverendi capituli ut ipsi et alii omnes vicarii sui<br />

tam in montibus quam in planis et alii omnes cooperatores capellani et socii quicumque divinorum et exteri presbiteri<br />

missas et alia divina officia celebrantes et administrantes caste catholice et christiane vivant juxta ordines sanctae<br />

matris ecclesiae omnibus penitus exceptione et excusatione remotis. Intimatum in faciem sub poena suspensionis a<br />

divinis et amotionis a vicariatibus et curis illis commissis et similiter pro eorum capellanis et sociis divinorum etc.".<br />

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