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La passione del canto.pdf - MUSICA E musiche

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<strong>La</strong> <strong>passione</strong> <strong>del</strong> <strong>canto</strong>. Tavola rotonda e proiezione di materiali multimediali.<br />

Ghilarza 8 dicembre 2007<br />

Far musica è spesso, se non sempre, questione di <strong>passione</strong>. Si fa musica per <strong>passione</strong>; la<br />

<strong>passione</strong> motiva gran parte <strong>del</strong>le persone che si dedicano (professionalmente o meno) ad<br />

attività musicali di qualsiasi tipo. Una qualche <strong>passione</strong> v‘è forse anche nell‘espressione<br />

più commerciale, nel più compassato performer, nel più consuetudinario ascoltatore e<br />

così via. Passione e musica, lo sappiamo bene, formano un binomio inscindibile,<br />

immediato, forse scontato … anche troppo.<br />

Discutere di passioni è come discutere di musica: lo si fa sapendo che non si arriverà<br />

mai ad una conclusione, a definire il campo semantico di entrambi i concetti: la musica,<br />

come la <strong>passione</strong>, è sempre qualcosa in più di ciò che si può razionalizzare. Eppure<br />

discutere di <strong>passione</strong> e musica (e <strong>del</strong> loro connubio) è importante, è utile, è necessario.<br />

Sul nesso <strong>passione</strong>-musica l‘otto dicembre 2007 si è tenuta una interessante tavola<br />

rotonda a Ghilarza, nell‘ambito <strong>del</strong>la XXII edizione degli —Incontri di musica popolare“,<br />

un bell‘appuntamento annuale attentamente curato dal gruppo Onnigaza. A discutere si<br />

sono ritrovati alcuni protagonisti di diverse pratiche musicali <strong>del</strong>la Sardegna: Francesco<br />

Fais, Daniele Giallara e Tore Carboni, per il <strong>canto</strong> a chitarra; Sebastiano Pilosu (di<br />

Torpé) e Franco Davoli (di Orgosolo) per il <strong>canto</strong> a tenore; Mario Corona (di Santu<br />

Lussurgiu) e Bachisio Masia (di Bonnanaro) per il <strong>canto</strong> a cuncordu. Chi scrive ha<br />

svolto un po‘ la parte <strong>del</strong>l‘istigatore, proponendo alcune specifici argomenti di<br />

discussione con il supporto di materiali multimediali. <strong>La</strong> discussione è stata intensa e<br />

ricca di spunti, con il coinvolgimento di varie persone presenti in sala (fra cui<br />

Boricheddu Trogu, di Seneghe, Serafino Vidili di Paulilatino, oltre a Marcello Marras,<br />

uno degli organizzatori). Più che cercare di riassumerne i contenuti, ne riporto alcuni<br />

stralci nei file allegati.<br />

File 1. Sebastiano Pilosu, in sardu, parla di <strong>passione</strong> e <strong>canto</strong> a tenore (—cantare è un<br />

modo di dire: io sono“).<br />

File 2. Bachisio Masia evidenzia la complessità e varietà di significati <strong>del</strong> termine<br />

<strong>passione</strong> nella prospettiva di un confratello-<strong>canto</strong>re, sottolineando come la pratica entro<br />

il sodalizio confraternale contempli una dimensione di responsabilità.


File 3 Francesco Fais parla di —voce e <strong>passione</strong>“, di —doti musicale naturali“, di chi le<br />

sfrutta e di chi no.<br />

File 4 Franco Davoli, in sardu, parla <strong>del</strong> mondo musicale orgolese, <strong>del</strong>la <strong>passione</strong> che<br />

motiva fin da bambini e <strong>del</strong>l‘impossibilità di darne una definizione.<br />

File 5. Marcello Marras sposta l‘attenzione verso la <strong>passione</strong> di chi ascolta, di chi<br />

contribuisce ad una pratica esecutiva stimolandone accuratamente i protagonisti.<br />

File 6. Sebastiano Pilosu e Franco Davoli, in sardu, parlano di <strong>passione</strong> come<br />

rappresentazione di identità de bidda (di paese).<br />

File 7. Mario Corona affronta il tema <strong>del</strong>l‘importanza speciale <strong>del</strong> <strong>canto</strong> <strong>del</strong> Miserere e<br />

<strong>del</strong>la necessità che questo avvenga entro precisi contesti esecutivi.<br />

File 8. Tore Carboni risponde alla domanda: è possibile cantare repertori di altri paesi?<br />

Ê lecito che, in virtù <strong>del</strong>la <strong>passione</strong> per il <strong>canto</strong>, <strong>del</strong>le persone di fuori eseguano<br />

repertori diversi da quelli dei rispettivi paesi d‘appartenenza?<br />

File 9. Daniele Giallara parla di <strong>passione</strong> e sfida nel <strong>canto</strong> œ sia come cantadores a<br />

chitarra sia come <strong>canto</strong>re a cuncordu a Cuglieri.<br />

File 10. Bachisio Masia parla di analogia fra <strong>canto</strong> e rapporti amorosi, affrontando la<br />

questione: è possibile cantare con qualcuno con cui non si hanno buoni rapporti<br />

personali?<br />

File 11. Boricheddu Trogu interviene sui temi generali <strong>del</strong> rapporto <strong>canto</strong> <strong>passione</strong>.<br />

File 12. Bachisio Masia riprende la propria riflessione nella prospettiva <strong>del</strong> chitarrista<br />

che accompagna un cantadore su palcu<br />

File 13. Franco Davoli, in sardu, dà la sua opinione sulla stessa questione affrontata da<br />

Masia.<br />

File 14. Marinella Marras, <strong>del</strong> gruppo Onnigaza, chiude la serata ponendo una bella<br />

domanda … e così rinviando ad una futura (speriamo prossima) ripresa <strong>del</strong>la<br />

discussione.<br />

(Ignazio Macchiarella)

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