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PDF - Senato della Repubblica

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<strong>Senato</strong> <strong>della</strong> <strong>Repubblica</strong> – 69 –<br />

XV LEGISLATURA<br />

281ª Seduta Assemblea - Resoconto stenografico<br />

26 febbraio 2008<br />

DIVINA (LNP). Domando di parlare per dichiarazione di voto.<br />

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.<br />

DIVINA (LNP). Signor Presidente, nell’intervento precedente abbiamo<br />

già svolto una sostanziale dichiarazione di voto: noi siamo favorevoli.<br />

Riteniamo che esistano al mondo degli Stati che si debbono caricare<br />

di oneri diversi dagli altri; sostanzialmente, essi devono essere guardiani<br />

di ciò che accade nel mondo. Non possiamo stare a guardare Stati che violano<br />

perennemente i diritti civili, non possiamo assistere inermi a Stati che<br />

compiono genocidi o che producono ordigni di distruzione di massa. Noi<br />

siamo uno di quegli Stati che, per il livello di democrazia e di sviluppo<br />

economico, non possono chiamarsi fuori da queste responsabilità internazionali.<br />

A quali condizioni? A condizione che i nostri militari operino<br />

nella piena sicurezza (e in questo caso ci sembra una condizione soddisfatta)<br />

e a condizione che vi sia l’avallo <strong>della</strong> comunità internazionale,<br />

delle Nazioni Unite (e in questi casi si opera fianco a fianco di tutti gli<br />

Stati chiamati a rispondere in tal senso). A queste condizioni, noi non possiamo<br />

dire no a missioni di tale natura.<br />

Intendo ribadire un’ulteriore preoccupazione: sul fronte dei flussi migratori<br />

le nostre missioni sono nettamente inferiori. Il contingente italiano<br />

è nettamente inferiore alle necessità. L’Accordo libico-italiano per frenare<br />

i flussi deve essere intensificato e la presenza di poco più di 60 militari<br />

italiani significa praticamente nulla di fronte all’entità del fenomeno. Voglio<br />

ricordare a lei, signor Presidente, e al Vice ministro ancora presente,<br />

che non riuscire a gestire flussi comporta due grossi problemi all’interno<br />

del Paese. Il primo è l’incremento <strong>della</strong> criminalità, perché chi arriva da<br />

irregolare e non riesce a trovare un lavoro ha l’esigenza primaria di combinare<br />

pranzo, colazione e cena. Se costui non ha un lavoro, dovrà procurarselo<br />

in un’altra maniera (e vediamo bene, infatti, come sono affollate le<br />

nostre carceri). Il secondo problema è che noi non possiamo farci carico di<br />

una miseria infinita a livello mondiale, perché non possiamo caricare sullo<br />

Stato sociale italiano queste masse di indigenti che obbligherebbero le<br />

scarse risorse <strong>della</strong> nostra assistenza a dire no a giovani che non riescono<br />

a trovare casa (e che non riusciamo a mettere in condizione di creare un<br />

nucleo familiare) e ad anziani con redditi insufficienti per essere considerati<br />

dignitosi o, almeno, di sussistenza.<br />

Questo è sicuramente un deficit ed un fronte per il quale dobbiamo<br />

spendere di più. Ritengo, inoltre, che i nostri militari in queste condizioni<br />

debbano essere innanzitutto ringraziati per quanto stanno facendo e sostenuti<br />

con quanto questo Parlamento può fare. (Applausi dal Gruppo LNP).<br />

MANNINO (UDC). Domando di parlare per dichiarazione di voto.<br />

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

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