PDF - Senato della Repubblica
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<strong>Senato</strong> <strong>della</strong> <strong>Repubblica</strong> – 66 –<br />
XV LEGISLATURA<br />
281ª Seduta Assemblea - Resoconto stenografico<br />
26 febbraio 2008<br />
pienamente i loro diritti... (BrusìO dai banchi dei Gruppi SDSE e RC-SE).<br />
Signor Presidente, mi scusi, ma così è un po’ difficile parlare.<br />
PRESIDENTE. Ha ragione, senatore Turigliatto: c’è una sinistra irrequieta<br />
alla sua sinistra.<br />
TURIGLIATTO (Misto-SC). Lo vedo, forse doveva essere più irrequieta<br />
anche prima.<br />
Anche in questo caso, dicevo, ci troviamo in una situazione di impasse.<br />
Una delle ragioni avanzate per la nostra presenza era quella del riconoscimento<br />
dei diritti del popolo palestinese, che mi paiono molto lontani<br />
dall’essere riconosciuti. Vedo invece, a partire dall’ultima vicenda,<br />
quella del Kosovo, che non siamo di fronte ad un’inversione di tendenza<br />
che rimetta al centro la politica, ma ad una ulteriore subordinazione alle<br />
scelte americane. È stato riconosciuto anche per la vicenda del Kosovo:<br />
cos’altro potevamo fare?<br />
Continuo a non condividere la filosofia e l’orientamento del Governo,<br />
espresso attraverso i suoi organi (il Ministro degli esteri e il vice ministro<br />
Intini, che è qui presente), che si riassume grosso modo in questa considerazione:<br />
solo se siamo presenti su tutti i fronti anche dal punto di vista<br />
militare possiamo contare dal punto di vista politico. Mi pare sia un’impostazione<br />
molto sbagliata, che in realtà ci subordina ad una politica imperiale<br />
dell’Occidente, che certo non può conquistare consensi e non può<br />
realizzare né la democrazia né la libertà per i popoli che sono in difficoltà.<br />
Per questi motivi voterò contro il provvedimento.<br />
PISA (SDSE). Domando di parlare per dichiarazione di voto.<br />
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.<br />
PISA (SDSE). Signor Presidente, sono molto contenta di svolgere<br />
questa dichiarazione a nome de «la Sinistra-l’Arcobaleno»; è un processo<br />
in cui credo molto e dunque mi fa piacere farlo. Noi siamo contrari a questo<br />
decreto-legge, per ragioni di metodo, di merito e politiche. Abbiamo<br />
chiesto di poter votare separatamente le tante missioni, perché ognuna<br />
di esse corrisponde ad un contesto giuridico e strategico diverso e quindi<br />
si presta a diverse valutazioni; tale richiesta però non ha avuto esito.La<br />
richiesta di voto separato per la missione afgana è legittima perché già<br />
nel corso <strong>della</strong> XIV legislatura l’allora opposizione del centro-sinistra<br />
chiese unanimemente ed ottenne dalla maggioranza di centro-destra lo<br />
scorporo sul voto per la missione irachena.<br />
Credo che le missioni internazionali, che rappresentano l’atto più importante<br />
<strong>della</strong> nostra politica estera di sicurezza e di difesa, debbano svolgersi<br />
sempre all’interno dei princìpi fissati dall’articolo 11 <strong>della</strong> Costituzione<br />
ed essere calibrate – come ha osservato anche il Consiglio supremo<br />
di difesa lo scorso dicembre – sulle nostre risorse e su prioritari obiettivi<br />
di breve termine di mantenimento <strong>della</strong> pace nelle aree di crisi. In parti-