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PDF - Senato della Repubblica

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<strong>Senato</strong> <strong>della</strong> <strong>Repubblica</strong> – 65 –<br />

XV LEGISLATURA<br />

281ª Seduta Assemblea - Resoconto stenografico<br />

26 febbraio 2008<br />

DE GREGORIO, relatore. Signor Presidente, ritiro l’emendamento<br />

4.2 ed invito il senatore Marini Giulio a fare altrettanto con il suo emendamento<br />

4.1.<br />

PRESIDENTE. <strong>Senato</strong>re Marini, intende accogliere l’invito del relatore<br />

De Gregorio?<br />

4.1.<br />

MARINI Giulio (FI). Sì, Presidente. Ritiro pertanto l’emendamento<br />

TONINI, relatore. Esprimo parere favorevole agli ordini del giorno<br />

G4.100 e G4.200.<br />

INTINI, vice ministro degli affari esteri. Il Governo accoglie entrambi<br />

gli ordini del giorno.<br />

PRESIDENTE. Essendo stati accolti dal Governo, gli ordini del<br />

giorno G4.100 e G4.200 non verranno posti in votazione.<br />

Stante il parere contrario espresso dalla 5ª Commissione ai sensi dell’articolo<br />

81 <strong>della</strong> Costituzione, l’emendamento 4.3 è improcedibile.<br />

Poiché agli articoli successivi del decreto-legge non sono stati presentati<br />

emendamenti, passiamo alla votazione finale.<br />

TURIGLIATTO (Misto-SC). Domando di parlare per dichiarazione di<br />

voto.<br />

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.<br />

TURIGLIATTO (Misto-SC). Signor Presidente, voterò contro questo<br />

decreto. È una posizione che ho assunto già l’anno scorso, con molta determinazione,<br />

in condizioni abbastanza difficili. Quella odierna avrebbe<br />

dovuto essere, a mio avviso, l’occasione per un ripensamento complessivo<br />

sulle missioni militari.<br />

Certamente in Afghanistan siamo in una guerra che continua a fare<br />

molte vittime, non solo tra i soldati italiani, purtroppo, ma anche tra i civili,<br />

con l’ammissione un po’ di tutti che l’Occidente, portatore di civiltà e<br />

di libertà, bombarda in molte occasioni i villaggi e uccide donne e uomini.<br />

È una situazione di impasse, riconosciuta qui, riconosciuta anche per come<br />

funziona tutto quel Paese oggi. Dunque, avremmo dovuto decidere che l’Italia<br />

non può continuare ad avere ancora più truppe dell’anno scorso, E<br />

essere impegnata per certi versi sempre di più anche nei combattimenti<br />

militari.<br />

Ma l’impasse esiste anche su altri terreni, compreso quello del Libano,<br />

compreso quello dello scontro tra Israele e gli hezbollah. Era stato<br />

detto che le nostre truppe sarebbero servite per favorire il processo di pace<br />

e soprattutto per dare la possibilità ai palestinesi di vedere riconosciuti

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