PDF - Senato della Repubblica

Senato della Repubblica – 11 –
XV LEGISLATURA
281ª Seduta Assemblea - Resoconto stenografico
26 febbraio 2008
casa», fondamentale e storica esperienza di programmazione economica
del nostro Paese, e la sua lungimirante attività alla guida dell’Assemblea
delle Nazioni Unite.
Fanfani è stato anche maestro indimenticabile di democrazia e di vita
per generazioni intere di giovani cattolici italiani. Tratto principale della
sua ricca personalità fu la coerenza, più di una volta pagata a duro prezzo,
tra gli ideali professati, le parole e le opere. Auguriamoci che il suo esempio
continui a dare frutti in tempi così bisognosi di rigore intellettuale e
moralità politica.
Per una singolare coincidenza, signor Presidente, il centenario della
nascita del presidente Fanfani cade con il trentesimo anniversario della
tragica perdita del presidente Moro. È una coincidenza che si carica di significati
profondi per quanti hanno avuto la ventura di avere condiviso
con entrambi questi due grandi leader parte importante, anzi decisiva,
della loro esperienza politica.
Sono certo, signor Presidente che, pur in questa situazione di crisi,
ella vorrà prendere in considerazione la possibilità di predisporre gli atti
perché il Senato della Repubblica, una volta ricostituito, possa celebrare
degnamente anche Aldo Moro. (Applausi dai Gruppi FI e AN).
SAPORITO (AN). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SAPORITO (AN). Signor Presidente, anche Alleanza Nazionale si associa
alle nobili parole da lei espresse per ricordare Amintore Fanfani che
per tanti anni ha presieduto anche questa Camera. Fanfani ebbe una visione
politica che all’epoca fu rivoluzionaria, perché pose al centro dell’impegno
del suo partito e dei Governi da lui presieduti i bisogni delle
classi più povere del nostro Paese, dopo la distruzione morale e materiale
della Seconda guerra mondiale.
Fu leader di partito ma soprattutto un vero statista, che aprì il nostro
Paese alla visione internazionale della politica, presiedendo non soltanto il
Ministero degli esteri, ma anche l’Assemblea dell’ONU.
Amintore Fanfani fu anche un convinto assertore della necessità che
la pace sociale del nostro Paese venisse perseguita mediante un forte rapporto
tra cattolici e laici. Il «Piano Fanfani» – è stato qui ricordato – per
le case per tutti i cittadini rimane l’esempio di una grande intuizione politica
che pose la gente più povera in condizione di apprezzare il Governo,
la politica e lo Stato. Al centro dell’attenzione e del suo impegno furono i
bisogni più impellenti della nostra comunità.
In conclusione, posso dire che Amintore Fanfani è stato uno dei costruttori
della democrazia del nostro Paese, nei difficili anni del dopoguerra.
(Applausi dal Gruppo AN e del senatore Selva).
BACCINI (Misto). Domando di parlare.