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PDF - Senato della Repubblica

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<strong>Senato</strong> <strong>della</strong> <strong>Repubblica</strong> – 294 –<br />

XV LEGISLATURA<br />

281ª Seduta Assemblea - Allegato B<br />

26 febbraio 2008<br />

MANZIONE. – Al Ministro per i beni e le attività culturali. – Premesso<br />

che:<br />

dalla lettura del documento relativo alla riorganizzazione delle<br />

strutture periferiche, emerge che l’Archivio di Stato di Salerno subisce<br />

un clamoroso declassamento, e non verrà più considerato quale sede dirigenziale;<br />

tale assurda proposta ha dovuto già scontare la ferma presa di posizione<br />

di alcune rappresentanze sindacali, prima di tutti quella <strong>della</strong> UIL<br />

pubblica amministrazione, che si sono opposte all’assurdo provvedimento;<br />

a giudizio dell’interrogante, appare evidente che tale proposta si<br />

fonda su incomprensibili motivazioni politiche e non su reali esigenze o<br />

valutazioni tecnico-scientifiche, giacché non può sfuggire a nessuno che<br />

l’Archivio di Stato di Salerno è uno degli istituti archivistici più antichi<br />

d’Italia: deve infatti la sua origine al decreto 22 ottobre 1812 e rappresenta<br />

da due secoli uno dei più importanti archivi del Mezzogiorno, tant’è<br />

vero che sin dal 1820 gli fu assegnata la prima delle tre classi in cui erano<br />

allora ripartiti quegli istituti;<br />

l’Archivio di Stato di Salerno è stato diretto da prestigiosi direttori,<br />

tra i quali vanno in particolare menzionati Paolo Emilio Bilotti (che lo diresse<br />

dal 1892 al 1927) e Leopoldo Cassese, che svolse la sua instancabile<br />

e operosa attività dal 1934 al 1960; inoltre, nel panorama archivistico<br />

campano ha sempre detenuto una posizione di grande rilievo, rivestendo<br />

per decenni la qualifica di sede dirigenziale, insieme all’Archivio di Stato<br />

di Napoli e alla Soprintendenza archivistica per la Campania, cui solo intorno<br />

al 2002 si è aggiunta la nuova sede dirigenziale dell’Archivio di<br />

Stato di Caserta;<br />

la Sala di studio dell’istituto, splendidamente ristrutturata e attrezzata,<br />

è aperta al pubblico per 11 ore al giorno per 5 giorni la settimana e<br />

per 6 ore nella giornata del sabato ed ha un alto numero di frequentatori,<br />

grazie anche alla presenza a Salerno prima del Magistero, poi dell’Università<br />

degli Studi;<br />

l’istituto ha sede in un monumentale edificio nel centro storico di<br />

Salerno ed occupa oltre 5.000 metri quadri, comprensivi di un’ampia e<br />

ben attrezzata sala di studio e di un prestigioso salone per conferenze e<br />

mostre;<br />

conserva la documentazione delle magistrature periferiche statali<br />

aventi sede nell’ambito <strong>della</strong> vasta e articolata provincia di Salerno. Al<br />

carteggio degli organi dello Stato vanno aggiunti i preziosi archivi notarili,<br />

risalenti al XIV secolo, alcuni archivi privati, tra cui l’archivio Del Mercato<br />

ricco di oltre trecento pergamene, e il fondo Bilotti, comprensivo di<br />

una raccolta di oltre 10.000 monete. L’istituto conserva inoltre una parte,<br />

di notevolissimo interesse storico, dell’archivio dell’Almo Collegio medico<br />

salernitano che documenta l’attività <strong>della</strong> famosa Scuola medica Salernitana<br />

tra medioevo ed età moderna. Va altresì ricordato che, sebbene<br />

gli enti autonomi, quali comuni e province, debbano avere propri archivi<br />

storici, nell’Archivio di Stato di Salerno, proprio per il grande prestigio da

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