PDF - Senato della Repubblica
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Senato della Repubblica – 290 – XV LEGISLATURA 281ª Seduta Assemblea - Allegato B 26 febbraio 2008 se non ritengano opportuno verificare, attraverso un’apposita ispezione del Comando dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente, la conformità di tale progetto con la specifica normativa nazionale e regionale, nell’esclusivo interesse della salvaguardia dell’ambiente, del territorio e del paesaggio pistoiese e dei cittadini direttamente o indirettamente interessati dal progetto di ampliamento della discarica di Serravalle Pistoiese. (4-03461) POLLEDRI, BIANCONI. – Al Ministro dell’interno. – (Già 3-01121). (4-03462) DONATI. – Al Ministro per i beni e le attività culturali. – Premesso che: l’amministrazione comunale di Cetraro (Cosenza) ha ottenuto un congruo finanziamento dallo Stato per un intervento di edilizia residenziale pubblica da realizzarsi all’interno del centro storico, nell’antico Palazzo del Vicario sito in largo Ricucci, a ridosso della chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari, risalente al IX secolo e recentemente riconosciuta dall’autorità vescovile come santuario diocesano; il Palazzo del Vicario venne eretto nel 1091, ampliato nella metà del 1500 e restaurato dalle fondamenta nel 1691; fu sede del rappresentante dell’abbazia di Montecassino, la quale deteneva a Cetraro giurisdizione spirituale e temporale. Nei locali scantinati, oggi in parte interrati, erano le carceri; nei locali a piano terra, aveva la sede della Curia Minor; nei locali superiori, cui s’accedeva dallo scalone esterno, erano gli ambienti di soggiorno e di servizio; nel citato Priorato benedettino il 18 settembre 1190 soggiornò il re d’Inghilterra Riccardo I detto Cuor di Leone diretto a Messina per prendere parte alla III Crociata e nel 1288 si fermò il re di Sicilia Giacomo II d’Aragona detto il Giusto; a pochi passi dal Palazzo del Vicario sorge l’antichissima chiesa di San Zaccaria, che serviva alla preghiera sia dei monaci cassinesi che dei nobili del paese; considerato che: il Comune di Cetraro, ricco di testimonianze architettoniche, di fortificazioni dei secoli scorsi e di scorci paesaggistici unici, è soggetto da diversi anni ad una profonda trasformazione urbanistica che desta preoccupazione nei cittadini e nelle associazioni; il Palazzo del Vicario, di cui una parte è già stata venduta dalla Curia di San Marco Argentano all’ente locale, va riqualificato e recuperato tenendo presente il contesto storico e paesaggistico in cui è inserito; il progetto per la trasformazione del Palazzo del Vicario in edilizia residenziale pubblica non sembra conforme alle caratteristiche del palazzo e alle sue peculiarità che andrebbero inesorabilmente perdute per una trasformazione non compatibile, quale quella abitativa costituita da numerosi
Senato della Repubblica – 291 – XV LEGISLATURA 281ª Seduta Assemblea - Allegato B 26 febbraio 2008 appartamenti, nonostante gli uffici periferici del Ministero per i beni e le attività culturali sembra abbiano espresso parere positivo, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo ritenga di avviare un’indagine conoscitiva per individuare le azioni necessarie affinché il bene storico e paesaggistico citato venga tutelato e valorizzato evitando trasformazioni funzionali che ne facciano perdere le caratteristiche architettoniche e spaziali. (4-03463) ALFONZI, BOCCIA Maria Luisa, BRISCA MENAPACE, CA- PELLI, EMPRIN GILARDINI, GAGGIO GIULIANI, GAGLIARDI, NARDINI, PALERMO, VALPIANA, VANO. – Al Ministro della salute. – Premesso che: il 14 febbraio 2008 il quotidiano «La Stampa» ha pubblicato un’intervista alla signora Paola Bonzi, attivista del Centro aiuto per la vita operante presso la clinica Mangiagalli di Milano; in quella sede, la signora Bonzi, già responsabile del Centro, ha dichiarato: «una volta mi sono precipitata alle sei del mattino da una ragazza che si trovava già nell’anticamera della sala operatoria per abortire»; inoltre, a quanto afferma l’intervistata, sarebbero le segnalazioni dei medici obiettori di coscienza a fornire al Centro i contatti con le donne che si recano alla clinica per abortire, si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario approfondire le modalità dell’attività del Centro aiuto per la vita operante alla clinica Mangiagalli di Milano al fine di verificare che non vi siano interferenze tra medico curante e paziente e che non venga leso il diritto delle donne all’esercizio delle facoltà loro riconosciute ai sensi della legge 194/1978; ed inoltre, se non intenda verificare se si registrino effettivamente – e quale ne sia la legittimità – segnalazioni dei medici obiettori di coscienza al Centro aiuto per la vita sulle donne che si recano alla clinica per abortire; se non ritenga necessario stabilire se, nell’episodio descritto, sia stato rispettato il diritto alla privacy della paziente, se non sia stato violato il rapporto di segretezza tra medico e paziente, se vi siano state interferenze nell’attività sanitaria; se episodi come quello descritto siano usuali e siano conformi alla procedura normativamente prevista; se non ritenga necessario accertare se le donne si rivolgano spontaneamente al Centro e non viceversa, e se i medici obiettori si esimano – in forza della loro stessa obiezione – dall’intervenire; se le donne contattate dal Centro siano giunte alla clinica Mangiagalli dopo aver espletato la procedura prevista dalla legge 194/1978, cioè dopo avere effettuato il colloquio e sospeso la decisione, là inviate da altra struttura;
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<strong>Senato</strong> <strong>della</strong> <strong>Repubblica</strong> – 290 –<br />
XV LEGISLATURA<br />
281ª Seduta Assemblea - Allegato B<br />
26 febbraio 2008<br />
se non ritengano opportuno verificare, attraverso un’apposita ispezione<br />
del Comando dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente, la conformità<br />
di tale progetto con la specifica normativa nazionale e regionale, nell’esclusivo<br />
interesse <strong>della</strong> salvaguardia dell’ambiente, del territorio e del<br />
paesaggio pistoiese e dei cittadini direttamente o indirettamente interessati<br />
dal progetto di ampliamento <strong>della</strong> discarica di Serravalle Pistoiese.<br />
(4-03461)<br />
POLLEDRI, BIANCONI. – Al Ministro dell’interno. – (Già<br />
3-01121).<br />
(4-03462)<br />
DONATI. – Al Ministro per i beni e le attività culturali. – Premesso<br />
che:<br />
l’amministrazione comunale di Cetraro (Cosenza) ha ottenuto un<br />
congruo finanziamento dallo Stato per un intervento di edilizia residenziale<br />
pubblica da realizzarsi all’interno del centro storico, nell’antico Palazzo<br />
del Vicario sito in largo Ricucci, a ridosso <strong>della</strong> chiesa parrocchiale<br />
di San Nicola di Bari, risalente al IX secolo e recentemente riconosciuta<br />
dall’autorità vescovile come santuario diocesano;<br />
il Palazzo del Vicario venne eretto nel 1091, ampliato nella metà<br />
del 1500 e restaurato dalle fondamenta nel 1691; fu sede del rappresentante<br />
dell’abbazia di Montecassino, la quale deteneva a Cetraro giurisdizione<br />
spirituale e temporale. Nei locali scantinati, oggi in parte interrati,<br />
erano le carceri; nei locali a piano terra, aveva la sede <strong>della</strong> Curia Minor;<br />
nei locali superiori, cui s’accedeva dallo scalone esterno, erano gli ambienti<br />
di soggiorno e di servizio;<br />
nel citato Priorato benedettino il 18 settembre 1190 soggiornò il re<br />
d’Inghilterra Riccardo I detto Cuor di Leone diretto a Messina per prendere<br />
parte alla III Crociata e nel 1288 si fermò il re di Sicilia Giacomo<br />
II d’Aragona detto il Giusto;<br />
a pochi passi dal Palazzo del Vicario sorge l’antichissima chiesa di<br />
San Zaccaria, che serviva alla preghiera sia dei monaci cassinesi che dei<br />
nobili del paese;<br />
considerato che:<br />
il Comune di Cetraro, ricco di testimonianze architettoniche, di<br />
fortificazioni dei secoli scorsi e di scorci paesaggistici unici, è soggetto<br />
da diversi anni ad una profonda trasformazione urbanistica che desta preoccupazione<br />
nei cittadini e nelle associazioni;<br />
il Palazzo del Vicario, di cui una parte è già stata venduta dalla<br />
Curia di San Marco Argentano all’ente locale, va riqualificato e recuperato<br />
tenendo presente il contesto storico e paesaggistico in cui è inserito;<br />
il progetto per la trasformazione del Palazzo del Vicario in edilizia<br />
residenziale pubblica non sembra conforme alle caratteristiche del palazzo<br />
e alle sue peculiarità che andrebbero inesorabilmente perdute per una trasformazione<br />
non compatibile, quale quella abitativa costituita da numerosi