PDF - Senato della Repubblica
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<strong>Senato</strong> <strong>della</strong> <strong>Repubblica</strong> – 267 –<br />
XV LEGISLATURA<br />
281ª Seduta Assemblea - Allegato B<br />
26 febbraio 2008<br />
le tante famiglie oneste residenti nel comune, che non vogliono inquinare<br />
il loro sottosuolo, sommano al danno ambientale dell’assenza di<br />
una fogna la beffa di dover sborsare somme ingenti, a cadenza mensile,<br />
per poter liberare le proprie fosse biologiche;<br />
al contempo, l’uso dell’acido solforico, da parte dei cittadini savesi,<br />
per sgomberare i pozzi e per evitare infezioni e malattie rappresenta<br />
un pericolosissimo danno ambientale ed un rischiosissimo strumento che<br />
ha già mietuto diverse vittime: la cittadina del tarantino ha un triste primato<br />
per la mortalità a causa di patologie tumorali, sicuramente quantomeno<br />
correlabile alla situazione si qui descritta;<br />
a pochi chilometri di distanza, nel comune di Lizzano, per un depuratore<br />
che causava l’inquinamento dell’ambiente, neppure lontanamente<br />
paragonabile a quanto accade a Sava, è stata aperta un’inchiesta <strong>della</strong> Procura<br />
<strong>della</strong> <strong>Repubblica</strong> di Taranto;<br />
nel comune si vive una situazione di perenne emergenza che accresce<br />
il disastro ambientale già mostruoso per le sue proporzioni;<br />
non risultano ad oggi concreti progetti, alternativi a quello <strong>della</strong><br />
Regione Puglia (che prevede la realizzazione di un depuratore per il consorzio<br />
di Comuni Manduria-Sava, che peraltro dovrebbe scaricare le acque<br />
trattate sulla battigia del litorale adiacente ai comuni in questione), capaci<br />
di assicurare a Sava, «in breve tempo», la soluzione del problema,<br />
si chiede di sapere quali iniziative i Ministri in indirizzo intendano<br />
attivare per tutelare la salute pubblica dei cittadini residenti nel comune<br />
del Tarantino e per mettere fine a questo disastro ambientale perpetrato<br />
nel silenzio dei più e nella consapevolezza di tutti.<br />
(4-03442)<br />
AUGELLO. – Al Ministro dell’economia e delle finanze. – Premesso<br />
che:<br />
secondo notizie circolate con insistenza nella Capitale, risulterebbe<br />
che l’Agenzia delle entrate avrebbe accumulato importanti morosità per il<br />
mancato pagamento delle somme dovute per la Tariffa dei rifiuti solidi urbani<br />
(Tari);<br />
tali informazioni, nonostante le veementi smentite dell’Agenzia, risulterebbero<br />
purtroppo fondate, secondo indiscrezioni raccolte dall’interrogante;<br />
in particolare, il 18 febbraio 2008, presso la Gerit, responsabile<br />
<strong>della</strong> riscossione per conto del Comune di Roma, risultano iscritte al ruolo<br />
cartelle intestate all’Agenzia delle Entrate per un controvalore di<br />
1.736.520,80 euro, per morosità appunto accumulate appunto per il mancato<br />
pagamento <strong>della</strong> Tari;<br />
nessuna delle cartelle risulterebbe sospesa, il che significa che l’esattoria<br />
non ha ricevuto né acconti relativi agli importi dovuti né contestazioni<br />
tali da indurre ad una sospensione delle cartelle;<br />
secondo quanto appreso dall’interrogante non si sarebbe ancora<br />
provveduto ad avviare atti esecutivi nei confronti dell’Agenzia delle entrate,