PDF - Senato della Repubblica

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Senato della Repubblica – 260 – XV LEGISLATURA 281ª Seduta Assemblea - Allegato B 26 febbraio 2008 GRAMAZIO. – Al Ministro dei trasporti. – Premesso che: il quotidiano «Libero Mercato», diretto da Oscar Giannino, ha pubblicato in prima pagina, con un titolo a nove colonne, un servizio di Piergiorgio Liberati dal titolo «La truffa dell’eco-filtro costerà 2 miliardi» che riporta, fra l’altro: «Che per applicare lo speciale dispositivo – che abbatte le polveri sottili – servono mille euro». Ma il governo continua ad incentivare i diesel «puliti» che non possono circolare«; nonostante i proprietari delle auto nuove – classificate come Euro 4 – siano convinti di poter transitare per le strade dei Comuni che adottano il blocco del traffico, come a Roma con targhe alterne, purtroppo questi veicolo non possono camminare in quanto privi del fantomatico filtro antiparticolato (fap); in Italia sono sprovvisti di questo dispositivo 2 milioni di autoveicoli ed il costo per applicare l’eco-filtro varia da 500 a 1.000 euro esclusa la manodopera; il Governo, infatti, ha finito di incentivare 2 mesi fa le auto Euro 4, sostenendo che queste sono vetture ecologiche, mentre ciò si è dimostrato una vera e propria «truffa», in quanto questi veicoli, essendo privi dell’eco-filtro, non possono circolare; con l’emanazione del decreto ministeriale, che è al vaglio della Corte dei conti, a firma dei ministri Bianco, Pecorario Scanio e Turco si apre una vera e propria caccia al filtro antiparticolato costringendo i cittadini, che vogliono circolare con le loro vetture Euro 4, all’obbligo dell’acquisto dell’eco-filtro con un ulteriore aggravio delle spese di mantenimento dell’auto, il cui mercato ha subito in questo inizio d’anno in Italia una flessione del 7%, l’interrogante chiede di conoscere se si intenda procedere ad una soluzione che eviti di penalizzare ancora i cittadini con ulteriori costi di manutenzione, e se si intendano svolgere iniziative in favore del mercato in recessione. (4-03435) NEGRI. – Ai Ministri dell’interno e della giustizia. – Premesso che secondo quanto riferito dagli organi di stampa, le Forze dell’ordine hanno fatto irruzione nel reparto di ostetricia del Policlinico Federico II di Napoli mettendo sotto interrogatorio una paziente che si era sottoposta ad un’interruzione di gravidanza effettuata nel rispetto della legge 194; oltre all’interrogatorio di Polizia, cui è stata sottoposta la donna per aver abortito, sarebbero stati anche sequestrati le cartelle cliniche e il feto, senza il minimo rispetto dei canoni della tutela della privacy di una persona provata da un profondo dramma personale; il compito di verificare la regolarità di un intervento spetta alla struttura ospedaliera con i suoi amministratori e medici nella tutela e nel pieno rispetto del paziente, della sua scelta di terapia e del rapporto tra medico e paziente; si tratta di ambiti delicatissimi nei quali comunque mai dovrebbero essere permessi interventi delle Forze dell’ordine con irruzioni e blitz,

Senato della Repubblica – 261 – XV LEGISLATURA 281ª Seduta Assemblea - Allegato B 26 febbraio 2008 si chiede di sapere se non si ritenga doveroso avviare un’attenta verifica e riferire in Parlamento al più presto su quanto avvenuto al Policlinico Federico II di Napoli per le modalità di iniziativa e di svolgimento dell’intervento delle Forze dell’ordine. (4-03436) SODANO. – Ai Ministri per i beni e le attività culturali e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. – Premesso che: per il giorno 18 febbraio 2008 è stata convocata, su richiesta della Soprintendenza per i beni culturali di Napoli, una Conferenza dei servizi per acquisire tutti i pareri relativi alla messa in sicurezza del costone di Alimuri, nel comune di Vico Equense (Napoli), opera appaltata dalla Protezione civile per incarico della Presidenza del Consiglio; su richiesta del Capo settore all’Urbanistica del Comune di Vico Equense, è stato posto in modo indebito all’ordine del giorno un progetto della Sa.an, società proprietaria del cosiddetto eco-mostro di Alimuri, congelato dal mese di ottobre 2007 presso gli uffici comunali; da documenti ufficiali si evince che in modo quanto meno insolito, per non dire incredibile, la società Sa.an ha sollecitato in due diverse lettere al Comune di Vico Equense l’indizione della Conferenza di servizi, chiedendo di inserire all’ordine del giorno il progetto di riqualificazione Conca di Alimuri; analoghe sollecitazioni relative al progetto di riqualificazione sono giunte dal Gabinetto del Ministro per i beni e le attività culturali, on. Rutelli; nel luglio 2007, sulla base di tale progetto la società Sa.an aveva stipulato un accordo con il Ministero, insieme a Regione Campania, Provincia di Napoli e Comune di Vico Equense, definito «troppo vantaggioso» da alcune associazioni ambientaliste e da 33 Senatori della Sinistra arcobaleno, e che ha determinato forti reazioni contrarie sulla stampa sia nazionale che regionale; in particolare, l’accordo prevedeva l’abbattimento dell’eco-mostro, la ricostruzione di uno di eguale cubatura (18.000 metri cubi) in un’altra zona di Vico la possibilità, per la società proponente, di costruire uno stabilimento balneare su una parte dei suoli su cui insisteva l’eco-mostro; i costi del progetto andavano a gravare in maggiore misura sulla collettività, per 600.000 euro, salvo ulteriori aggravi di costo, mentre la società era responsabile per una quota inferiore e limitata, pari a 500.000 euro; il progetto della società Sa.an risulta del tutto estraneo all’oggetto della Conferenza e sembra piuttosto un tentativo di riproporre dopo tre mesi un progetto che era stato bloccato dalle proteste dell’opinione pubblica e congelato dal Comune di Vico, utilizzando uno strumento – la Conferenza di servizi – che permette l’acquisizione contestuale di tutti i pareri necessari; la decisione di inserire all’ordine del giorno della Conferenza, oltre alla messa in sicurezza del costone di Alimuri, anche il progetto della

<strong>Senato</strong> <strong>della</strong> <strong>Repubblica</strong> – 260 –<br />

XV LEGISLATURA<br />

281ª Seduta Assemblea - Allegato B<br />

26 febbraio 2008<br />

GRAMAZIO. – Al Ministro dei trasporti. – Premesso che:<br />

il quotidiano «Libero Mercato», diretto da Oscar Giannino, ha pubblicato<br />

in prima pagina, con un titolo a nove colonne, un servizio di Piergiorgio<br />

Liberati dal titolo «La truffa dell’eco-filtro costerà 2 miliardi» che<br />

riporta, fra l’altro: «Che per applicare lo speciale dispositivo – che abbatte<br />

le polveri sottili – servono mille euro». Ma il governo continua ad incentivare<br />

i diesel «puliti» che non possono circolare«;<br />

nonostante i proprietari delle auto nuove – classificate come Euro<br />

4 – siano convinti di poter transitare per le strade dei Comuni che adottano<br />

il blocco del traffico, come a Roma con targhe alterne, purtroppo<br />

questi veicolo non possono camminare in quanto privi del fantomatico filtro<br />

antiparticolato (fap);<br />

in Italia sono sprovvisti di questo dispositivo 2 milioni di autoveicoli<br />

ed il costo per applicare l’eco-filtro varia da 500 a 1.000 euro esclusa<br />

la manodopera;<br />

il Governo, infatti, ha finito di incentivare 2 mesi fa le auto Euro<br />

4, sostenendo che queste sono vetture ecologiche, mentre ciò si è dimostrato<br />

una vera e propria «truffa», in quanto questi veicoli, essendo privi<br />

dell’eco-filtro, non possono circolare;<br />

con l’emanazione del decreto ministeriale, che è al vaglio <strong>della</strong><br />

Corte dei conti, a firma dei ministri Bianco, Pecorario Scanio e Turco<br />

si apre una vera e propria caccia al filtro antiparticolato costringendo i cittadini,<br />

che vogliono circolare con le loro vetture Euro 4, all’obbligo dell’acquisto<br />

dell’eco-filtro con un ulteriore aggravio delle spese di mantenimento<br />

dell’auto, il cui mercato ha subito in questo inizio d’anno in Italia<br />

una flessione del 7%,<br />

l’interrogante chiede di conoscere se si intenda procedere ad una soluzione<br />

che eviti di penalizzare ancora i cittadini con ulteriori costi di manutenzione,<br />

e se si intendano svolgere iniziative in favore del mercato in<br />

recessione.<br />

(4-03435)<br />

NEGRI. – Ai Ministri dell’interno e <strong>della</strong> giustizia. – Premesso che<br />

secondo quanto riferito dagli organi di stampa, le Forze dell’ordine<br />

hanno fatto irruzione nel reparto di ostetricia del Policlinico Federico II di<br />

Napoli mettendo sotto interrogatorio una paziente che si era sottoposta ad<br />

un’interruzione di gravidanza effettuata nel rispetto <strong>della</strong> legge 194;<br />

oltre all’interrogatorio di Polizia, cui è stata sottoposta la donna per<br />

aver abortito, sarebbero stati anche sequestrati le cartelle cliniche e il feto,<br />

senza il minimo rispetto dei canoni <strong>della</strong> tutela <strong>della</strong> privacy di una persona<br />

provata da un profondo dramma personale;<br />

il compito di verificare la regolarità di un intervento spetta alla<br />

struttura ospedaliera con i suoi amministratori e medici nella tutela e<br />

nel pieno rispetto del paziente, <strong>della</strong> sua scelta di terapia e del rapporto<br />

tra medico e paziente;<br />

si tratta di ambiti delicatissimi nei quali comunque mai dovrebbero<br />

essere permessi interventi delle Forze dell’ordine con irruzioni e blitz,

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