PDF - Senato della Repubblica
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<strong>Senato</strong> <strong>della</strong> <strong>Repubblica</strong> – 233 –<br />
XV LEGISLATURA<br />
281ª Seduta Assemblea - Allegato B<br />
26 febbraio 2008<br />
mune di Napoli che, in sinergia con Asia Napoli e senza costi per l’amministrazione<br />
comunale, dovevano provvedere al decollo delle attività di<br />
raccolta differenziata con il personale dell’Ente di bacino Napoli 5 al<br />
quale, dal momento dell’assunzione, viene applicato il contratto collettivo<br />
nazionale di lavoro Federambiente;<br />
sta di fatto che a tutt’oggi a questi lavoratori non viene consentito<br />
di effettuare il lavoro per il quale sono stati assunti, con danni irreversibili<br />
per la collettività e, peggio ancora, consentendo ad Asia Napoli il sistematico<br />
ricorso ai subappalti, al nolo di automezzi a caldo ed al ricorso di personale<br />
interinale per l’espletamento dei servizi che dovevano essere fatti<br />
dall’Ente di bacino Napoli 5 che, come detto sopra, non avrebbe comportato<br />
spese aggiuntive per il Comune di Napoli;<br />
intanto, gli automezzi assegnati dal Commissariato di Governo per<br />
l’emergenza rifiuti all’Ente di bacino Napoli 5 per l’espletamento dei servizi<br />
di raccolta differenziata sono stati dirottati alla società Asia Napoli;<br />
il Comune di Napoli, con delibera di Giunta del 24 maggio 2006,<br />
n. 3180 (in piena campagna elettorale), stanzia ulteriori 164.000 euro per<br />
coprire gli stipendi agli ormai famosi 358 dipendenti, confermando ancora<br />
una volta la volontà di attivare l’Ente di Bacino Napoli 5;<br />
dopo le elezioni, invece, l’assessore Gennaro Mola dichiara che<br />
l’Ente verrà sciolto il 31 dicembre 2006 e che una parte dei lavoratori dell’Ente<br />
di bacino Napoli 5 devono essere licenziati per poi essere assunti ex<br />
novo da Asia Napoli. I 358 lavoratori hanno sempre fatto rilevare che tale<br />
dichiarazione era in contrasto con quanto previsto dalla normativa vigente<br />
in materia di passaggio di cantiere del contratto collettivo nazionale di lavoro<br />
Federambiente e dalla legge 21/2006, ed alcuni di loro sono ricorsi al<br />
giudice del lavoro ottenendo una sentenza che riconosceva il rapporto di<br />
lavoro con il Comune di Napoli;<br />
i 358 lavoratori, intervistati da emittenti televisive, hanno dichiarato<br />
che il Comune ha volutamente ostacolato la loro normalizzazione nell’Ente<br />
per favorire i subappalti che Asia Napoli ha affidato e continua ad<br />
affidare a ditte private e a cooperative di servizi;<br />
i 358 lavoratori, infine, attraverso il loro rappresentante sindacale,<br />
sig. Domenico Merolla, il 6 dicembre 2006, denuncia 5689/06, hanno presentato<br />
un esposto-denuncia presso la Procura <strong>della</strong> <strong>Repubblica</strong> di Napoli<br />
ma nulla hanno saputo;<br />
questo «tira e molla» del Comune di Napoli ha, di fatto, determinato<br />
la mancata attivazione <strong>della</strong> raccolta differenziata con i danni ambientali<br />
che tutti vedono. Non solo, ma anche un danno erariale perché<br />
si corrisponde uno stipendio a chi non lavora,<br />
si chiede di sapere:<br />
se il Governo sia a conoscenza di quanto sopra e quali iniziative si<br />
intendano adottare;<br />
quali attività abbia posto in essere la Procura di Napoli.<br />
(4-03412)