PDF - Senato della Repubblica
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<strong>Senato</strong> <strong>della</strong> <strong>Repubblica</strong> – 217 –<br />
XV LEGISLATURA<br />
281ª Seduta Assemblea - Allegato B<br />
26 febbraio 2008<br />
50% del corrispettivo dodici mesi dopo il rogito notarile. Le condizioni<br />
estremamente favorevoli avrebbero consentito alla Vittoria Immobiliare<br />
di acquisire l’immobile di via Cerreti senza dover attingere a mutui per<br />
finanziare la somma. Per giunta, quanto acquistato poteva essere alienato<br />
frazionatamente, per espressa pattuizione tra le parti, prima ancora del<br />
saldo prezzo, risultando le unità immobiliari libere da ipoteche;<br />
al momento <strong>della</strong> deliberazione, nell’immobile di via Cerreti risultavano<br />
tre appartamenti liberi, su dieci; vi erano altresì box e cantine liberi.<br />
Prescindendo dal fatto che, stanti i prezzi del mercato immobiliare<br />
per la zona, la vendita in blocco ha comportato l’impossibilità di procedere<br />
ad alienazioni separate degli immobili, abitativi e non, non occupati<br />
(cosa che invece ha fatto, in seguito, la Vittoria Immobiliare realizzando<br />
importanti guadagni), in questa circostanza emergerebbe un trattamento<br />
privilegiato di cui sembra aver goduto un inquilino dello stabile, il quale<br />
risulterebbe parente del tesoriere dell’ENPAF presente alla citata delibera.<br />
A differenza di quanto accaduto per gli altri conduttori, sarebbe stato venduto<br />
non l’appartamento di cui tale soggetto era formalmente locatario,<br />
ma un altro, ubicato ad un diverso interno che al momento <strong>della</strong> compravendita<br />
ENPAF/Vittoria Immobiliare risultava libero, che sarebbe invece<br />
stato occupato dal mese di giugno 2002, periodo di perfezionamento <strong>della</strong><br />
compravendita;<br />
in tali circostanze, il prezzo corrisposto per un appartamento attico<br />
di circa 180 mq più veranda con terrazzo di 96 mq sullo stesso piano e il<br />
diritto di uso permanente ed esclusivo <strong>della</strong> sovrastante mansarda con servizi<br />
al quinto piano, con terrazzo al livello, nonché box auto coperto, sarebbe<br />
stato di appena 340.000 euro;<br />
la vendita di via Cerreti, pur configurando un affare di ingenti proporzioni<br />
per la società che ha acquistato a prezzo di favore un immobile in<br />
una zona ad alta redditività, costituisce invece un danno per il patrimonio<br />
immobiliare dell’ente, che si è visto sottrarre la possibilità di procedere a<br />
vendite separate, tali da poter consentire un vantaggioso guadagno per le<br />
casse <strong>della</strong> previdenza dei farmacisti. La vicenda è stata oggetto di apposite<br />
interrogazioni parlamentari da parte degli on. Buontempo e Vendola,<br />
rispettivamente il 13 marzo 2002 e 29 luglio 2003;<br />
per quanto concerne, invece, la vendita dell’immobile sito sempre<br />
a Roma in via Deruta, ai numeri civici 13 e 19, perfezionatasi nel dicembre<br />
2003, la procedura di vendita si è articolata in due fasi. La prima ha<br />
visto la costituzione di una cooperativa di inquilini, finalizzata a consentire<br />
a questi ultimi l’acquisto dell’appartamento ad un prezzo scontato, secondo<br />
la ratio <strong>della</strong> norma delegata del 1996. Il prerequisito necessario<br />
per aderire al soggetto collettivo consisteva nell’essere inquilino dell’immobile<br />
con regolare contratto di locazione. Da quanto risulta, tuttavia,<br />
nel caso dell’appartamento di cinque vani catastali sito all’interno 6 di<br />
via Deruta n. 13, scala D, un soggetto non inquilino dello stabile avrebbe<br />
potuto ugualmente acquistare l’appartamento;<br />
la seconda fase <strong>della</strong> procedura di vendita dei suddetti immobili di<br />
via Deruta ha riguardato l’inoptato, ovvero gli immobili ad uso abitativo