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Senato della Repubblica – 204 – XV LEGISLATURA 281ª Seduta Assemblea - Allegato B 26 febbraio 2008 striali nel territorio, attraversando le vallate dei fiumi Sabato, Calore ed Ofanto, vallate di grande valore ambientale; in particolare, attraverso questa linea ferroviaria, è possibile il collegamento tra i due nuclei industriali di Melfi e Pratola Serre dove è presente la Fiat, per il trasporto merci verso Napoli, Bari e le grandi direttrici di traffico; il trasporto su ferro può essere determinante per il turismo, per la promozione dei prodotti di eccellenza di quest’area, a partire da quelli enogastronomici, e per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della zona; inoltre, per i cittadini dell’Irpinia questa linea ferroviaria è determinante per il raggiungimento delle sedi universitarie di Fisciano e Benevento e per lo sviluppo delle comunicazioni tra le popolazioni necessario per evitare l’isolamento, primo passo per lo spopolamento; ed appare inutile recuperare i centri storici e portare le industrie in montagna se poi non si creano strutture e collegamenti in grado di dare slancio socio-economico alle popolazioni; il potenziamento della linea ferroviaria comporterebbe anche un decongestionamento del traffico su gomma, contenendo in tal modo anche la minaccia dell’inquinamento; tale decongestionamento appare più significativo se tale tratta consentirà il collegamento ferroviario dell’Irpinia con il Tirreno e con l’Adriatico, in particolare attraverso coincidenze sincronizzate con Napoli e Foggia, progettando sinergie con la prevista linea di alta velocità Napoli-Bari, che non passa per la città di Avellino – unico capoluogo di provincia a non avere un collegamento veloce con il capoluogo regionale – ed eventualmente costruendo anche un tratto di collegamento fra Taurasi e Grottaminarda; sono oggi previste otto corse giornaliere, delle quali solo una fino a Rocchetta S.Antonio-Lacedonia, solo nei giorni feriali e la chiusura nel periodo estivo con un netto depotenziamento rispetto alle ventuno corse giornaliere attive agli inizi degli anni Settanta; il mancato funzionamento della ferrovia nei giorni festivi e nel periodo estivo riduce l’utilità dell’infrastruttura per lo sviluppo del turismo sia rispetto alla fruizione delle zone montane (ad esempio Laceno, Verteglia) e sia per la valorizzazione di itinerari turistico-culturali ed enogastronomici, disincentivando la promozione di pacchetti turistici che offrano accoglienza nelle zone interne insieme alle località delle costa; peraltro, la sosta estiva impedisce l’uso della ferrovia alle migliaia di visitatori e di emigrati che ogni anno vanno in Irpinia proprio nel periodo festivo; le stazioni versano in uno stato di abbandono e di degrado, con prefabbricati che hanno sostituito gli edifici dopo il terremoto degli anni ottanta, e l’unica stazione presenziata è quella di Lioni, si chiede di sapere: se non si ritenga utile il potenziamento e la riqualificazione della linea ferroviaria Avellino-Rocchetta S. Antonio-Lacedonia con efficienza e funzionalità per il trasporto di merci, viaggiatori e turisti;
Senato della Repubblica – 205 – XV LEGISLATURA 281ª Seduta Assemblea - Allegato B 26 febbraio 2008 se non si ritenga utile un pieno reinserimento strategico della tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta S. Antonio-Lacedonia nel circuito economico locale e nella programmazione regionale e nazionale delle infrastrutture; se, in particolare, non si ritenga necessario convocare al più presto da parte dei Ministeri dei trasporti e delle infrastrutture un tavolo di lavoro con la Regione Campania, le Province di Avellino e di Foggia, tutti i Comuni e le Comunità montane interessate e i comitati di cittadini esistenti, allo scopo di discutere e di programmare il rilancio della linea ferroviaria Avellino-Rocchetta S. Antonio-Lacedonia. (4-03385) BENVENUTO. – Al Ministro dell’economia e delle finanze. – Si chiede di conoscere quali siano stati le motivazioni ed i passaggi procedurali che il 21 gennaio 2008 hanno portato l’Agenzia delle entrate a transare per soli 156 milioni di euro con la socità pretesa lussemburghese Bell S.A. il contenzioso tributario relativo alla controversa operazione societaria su Telecom Italia del 2001, partito da una cifra accertata di poco inferiore ai due miliardi di euro. (4-03386) CICCANTI. – Ai Ministri della giustizia e delle comunicazioni. – Premesso che: il 25 aprile 2007 Marco Ahmetovic, giovane rom residente ad Appignano del Tronto (Ascoli Piceno), alla guida di un furgone in stato di ebrezza (tasso alcolemico sei volte superiore alla norma), ha travolto ed ucciso quattro giovani ragazzi; il 5 ottobre è stato condannato dal Tribunale di Ascoli Piceno, in primo grado, a 6 anni e 6 mesi di reclusione per omicidio colposo plurimo, resistenza e guida in stato di ebrezza; in attesa di giudizio definitivo per il reato ascritto, il giovane rom Marco Ahmetovic è stato destinato agli arresti domiciliari; attualmente, per altro distinto reato (rapina a mano armata in un Ufficio postale) è stato recluso nelle carceri di Ascoli Piceno; prima della restrizione della libertà, durante gli arresti domiciliari, lo stesso Ahmetovic ha intrattenuto rapporti con l’esterno attraverso terze persone (forse il proprietario dell’appartamento ospitante), proponendosi come testimonial di una linea commerciale a lui dedicata per la produzione di pantaloni ed occhiali da sole; la stampa locale e nazionale riportava con enfasi il paradosso di tali iniziative propagandistiche, creando nell’opinione pubblica, soprattutto locale, indignazione, repulsione e sconcerto per come si potesse speculare su drammi umani ancora caldi; nel settore pubblicitario, già si erano proposti alcuni noti soggetti senza scrupoli, per offrire contratti lucrativi al giovane rom, sfruttando la sua triste notorietà,
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<strong>Senato</strong> <strong>della</strong> <strong>Repubblica</strong> – 204 –<br />
XV LEGISLATURA<br />
281ª Seduta Assemblea - Allegato B<br />
26 febbraio 2008<br />
striali nel territorio, attraversando le vallate dei fiumi Sabato, Calore ed<br />
Ofanto, vallate di grande valore ambientale;<br />
in particolare, attraverso questa linea ferroviaria, è possibile il collegamento<br />
tra i due nuclei industriali di Melfi e Pratola Serre dove è presente<br />
la Fiat, per il trasporto merci verso Napoli, Bari e le grandi direttrici<br />
di traffico;<br />
il trasporto su ferro può essere determinante per il turismo, per la<br />
promozione dei prodotti di eccellenza di quest’area, a partire da quelli<br />
enogastronomici, e per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale<br />
<strong>della</strong> zona;<br />
inoltre, per i cittadini dell’Irpinia questa linea ferroviaria è determinante<br />
per il raggiungimento delle sedi universitarie di Fisciano e Benevento<br />
e per lo sviluppo delle comunicazioni tra le popolazioni necessario<br />
per evitare l’isolamento, primo passo per lo spopolamento; ed appare inutile<br />
recuperare i centri storici e portare le industrie in montagna se poi non<br />
si creano strutture e collegamenti in grado di dare slancio socio-economico<br />
alle popolazioni;<br />
il potenziamento <strong>della</strong> linea ferroviaria comporterebbe anche un<br />
decongestionamento del traffico su gomma, contenendo in tal modo anche<br />
la minaccia dell’inquinamento; tale decongestionamento appare più significativo<br />
se tale tratta consentirà il collegamento ferroviario dell’Irpinia con<br />
il Tirreno e con l’Adriatico, in particolare attraverso coincidenze sincronizzate<br />
con Napoli e Foggia, progettando sinergie con la prevista linea<br />
di alta velocità Napoli-Bari, che non passa per la città di Avellino – unico<br />
capoluogo di provincia a non avere un collegamento veloce con il capoluogo<br />
regionale – ed eventualmente costruendo anche un tratto di collegamento<br />
fra Taurasi e Grottaminarda;<br />
sono oggi previste otto corse giornaliere, delle quali solo una fino a<br />
Rocchetta S.Antonio-Lacedonia, solo nei giorni feriali e la chiusura nel<br />
periodo estivo con un netto depotenziamento rispetto alle ventuno corse<br />
giornaliere attive agli inizi degli anni Settanta;<br />
il mancato funzionamento <strong>della</strong> ferrovia nei giorni festivi e nel periodo<br />
estivo riduce l’utilità dell’infrastruttura per lo sviluppo del turismo<br />
sia rispetto alla fruizione delle zone montane (ad esempio Laceno, Verteglia)<br />
e sia per la valorizzazione di itinerari turistico-culturali ed enogastronomici,<br />
disincentivando la promozione di pacchetti turistici che offrano<br />
accoglienza nelle zone interne insieme alle località delle costa; peraltro,<br />
la sosta estiva impedisce l’uso <strong>della</strong> ferrovia alle migliaia di visitatori e<br />
di emigrati che ogni anno vanno in Irpinia proprio nel periodo festivo;<br />
le stazioni versano in uno stato di abbandono e di degrado, con<br />
prefabbricati che hanno sostituito gli edifici dopo il terremoto degli anni<br />
ottanta, e l’unica stazione presenziata è quella di Lioni,<br />
si chiede di sapere:<br />
se non si ritenga utile il potenziamento e la riqualificazione <strong>della</strong><br />
linea ferroviaria Avellino-Rocchetta S. Antonio-Lacedonia con efficienza<br />
e funzionalità per il trasporto di merci, viaggiatori e turisti;