PDF - Senato della Repubblica

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Senato della Repubblica – 202 – XV LEGISLATURA 281ª Seduta Assemblea - Allegato B 26 febbraio 2008 bre 2006 ha concesso ulteriori prelievi d’acqua, aggiungendo condizioni e ipotesi di regolamentazione e forniture alternative per i cittadini locali; tale decisione della Regione sembra insensata e intollerabile per i cittadini, anche in considerazione dell’inconsistente aumento della tassa regionale che è passata da 0,5 centesimi a solo un centesimo per litro d’acqua, a fronte di un rischio di danno ambientale insostenibile per il territorio; la popolazione locale che vede pregiudicate le proprie legittime aspettative ha promosso forme di protesta contro l’infrazione del protocollo d’intesa del 1993, a difesa dei beni fondamentali del proprio territorio, l’interrogante chiede di sapere: quali iniziative inderogabili e urgenti il Ministro in indirizzo intenda assumere a tutela delle portate d’acqua di Rio Fergia, per scongiurare i conflitti tra i cittadini e le autorità locali e regionali; se il Ministro intenda impegnarsi per l’approvazione, di concerto con la Regione e la competente Autorità di bacino, di una moratoria che sospenda le concessioni dei nuovi prelievi idrici non contemplati nel protocollo d’intesa del 1993 dal bacino di Rio Fergia, della durata necessaria a dar luogo ad una Valutazione ambientale strategica (VAS) sul Piano di utilizzo delle risorse idriche del sistema fluviale centro-umbro, che accerti in modo rigoroso e preventivo la sostenibilità di eventuali nuovi prelievi idrici. (4-03383) GRAMAZIO. – Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell’interno e della difesa. – Risultando all’interrogante che: il quotidiano «il Giornale» di domenica 3 febbraio 2008 in prima pagina, in un servizio esclusivo, con grande rilievo, intitolava «007 in rivolta contro Prodi "Così ha deviato i servizi"». Nel sottotitolo del servizio dei giornalisti Gian Marco Chiocci e Massimo Malpiga è scritto: «La procura di Roma apre un’inchiesta sulla lottizzazione del Sisde. – Centinaia di agenti cacciati – Ecco le loro denunce: «Ho combattuto il terrorismo, mi hanno silurato». «Ero un eroe, adesso...»»; tra testimonianze, denunce ed accuse di 007 – tutti allontanati dal servizio segreto nel quadro della pseudo-riorganizzazione dell’intelligence – si rileva che il Sisde sia stato «lottizzato» da Romano Prodi, anche se, è sempre scritto sul servizio, i vertici della struttura di via Lanza negano qualsiasi epurazione politica contestando numeri, circostanze, parentele eccellenti; la Procura della Repubblica sulla base di un esposto, sottoscritto da numerosi agenti segreti, a seguito dell’allontanamento di 70 dipendenti sostituiti, contestualmente con altrettanti nuovi agenti provenienti dagli organici delle Forze dell’ordine, ha avviato un’inchiesta che dovrà valutare se è stata, anche, rispettata l’effettiva progettazione d’intelligence in sintonia con i principi ispiratori della legge finanziaria per il 2008 sul contenimento della spesa;

Senato della Repubblica – 203 – XV LEGISLATURA 281ª Seduta Assemblea - Allegato B 26 febbraio 2008 messi da parte, nonostante i meriti acquisiti e gli encomi ricevuti. Questo il «J’accuse» degli 007 del Sisde consegnato alla Procura della Repubblica della Capitale per denunciare il loro «giubilamento» illegittimo solo, perché – queste le testimonianze – dicono: «Accantonati per motivi risibili se non di mancata contiguità politica a »favore di nuovi assunti« con migliori entrature nei partiti vicini all’esecutivo di Prodi»; ancora, l’interrogante riporta altre «lamentazioni», cioè che, nonostante ai piani alti del Sisde neghino categoricamente, i «defenestrati» hanno pagato per far posto ad un plotone di nuovi 007 raccomandati; sembrano espressivi i fatti che si riportano: persone isolate fisicamente dal Direttore di divisione, che da anni lavoravano con professionalità, competenza e dedizione, defenestrate per dare incarichi a colleghi a digiuno della materia, invece di «valorizzare» chi avrebbe potuto contribuire con doti personali che solo il tempo e l’esperienza maturata possono accrescere. Oppure il caso di quel funzionario dell’amministrazione rimosso solo perché aveva inserito nei piani di ricerca operativa la criminalità romena tra gli obiettivi primari da contrastare in disaccordo con il suo superiore che la pensava in maniera completamente diversa. O di quell’agente impegnata in varie operazioni, tra cui la nota «Green Ice 1», con la Sco della Polizia e la Dea americana, sul narcotraffico e riciclaggio, ma con il nuovo Capo di Divisione è stata fatta oggetto di umiliazioni, vessazioni e persecuzioni a livello personale con la definitiva collocazione in archivio dove venivano controllati atti vecchissimi, impolverati e sporchi, al limite dell’igiene, dove l’aria era irrespirabile e dove sono stati trovati topi morti, l’interrogante chiede di conoscere: se queste paradossali e gravi testimonianze e denunce rispondano a verità; quali iniziative intenda prendere il Governo per «riparare», se quanto riportato sopra risulta a verità, in attesa della definitiva entrata in vigore della riforma che trasformerà il Sismi ed il Sisde in Aise e Aisi – all’arbitrio che avrebbe permesso di coprire impropriamente gli organici, specie per via politica, così da impedire, nel medio termine, nuove assunzioni; se sia vero che molti «nuovi assunti» provengono dalla società Numisma. (4-03384) TECCE. – Ai Ministri dei trasporti e delle infrastrutture. – Premesso che: la tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta S. Antonio-Lacedonia è nata nel 1895 dall’esigenza di trovare un punto di incontro tra le province di Avellino, Foggia e Potenza e dalla necessità di superare l’assenza di viabilità nell’alta Irpinia a causa del traffico merci; la tratta era ed è fondamentale per lo sviluppo industriale dell’Irpinia perché è l’unico tratto ferroviario che collega ben otto nuclei indu-

<strong>Senato</strong> <strong>della</strong> <strong>Repubblica</strong> – 203 –<br />

XV LEGISLATURA<br />

281ª Seduta Assemblea - Allegato B<br />

26 febbraio 2008<br />

messi da parte, nonostante i meriti acquisiti e gli encomi ricevuti.<br />

Questo il «J’accuse» degli 007 del Sisde consegnato alla Procura <strong>della</strong> <strong>Repubblica</strong><br />

<strong>della</strong> Capitale per denunciare il loro «giubilamento» illegittimo<br />

solo, perché – queste le testimonianze – dicono: «Accantonati per motivi<br />

risibili se non di mancata contiguità politica a »favore di nuovi assunti«<br />

con migliori entrature nei partiti vicini all’esecutivo di Prodi»;<br />

ancora, l’interrogante riporta altre «lamentazioni», cioè che, nonostante<br />

ai piani alti del Sisde neghino categoricamente, i «defenestrati»<br />

hanno pagato per far posto ad un plotone di nuovi 007 raccomandati; sembrano<br />

espressivi i fatti che si riportano: persone isolate fisicamente dal Direttore<br />

di divisione, che da anni lavoravano con professionalità, competenza<br />

e dedizione, defenestrate per dare incarichi a colleghi a digiuno <strong>della</strong><br />

materia, invece di «valorizzare» chi avrebbe potuto contribuire con doti<br />

personali che solo il tempo e l’esperienza maturata possono accrescere.<br />

Oppure il caso di quel funzionario dell’amministrazione rimosso solo perché<br />

aveva inserito nei piani di ricerca operativa la criminalità romena tra<br />

gli obiettivi primari da contrastare in disaccordo con il suo superiore che<br />

la pensava in maniera completamente diversa. O di quell’agente impegnata<br />

in varie operazioni, tra cui la nota «Green Ice 1», con la Sco <strong>della</strong><br />

Polizia e la Dea americana, sul narcotraffico e riciclaggio, ma con il<br />

nuovo Capo di Divisione è stata fatta oggetto di umiliazioni, vessazioni<br />

e persecuzioni a livello personale con la definitiva collocazione in archivio<br />

dove venivano controllati atti vecchissimi, impolverati e sporchi, al limite<br />

dell’igiene, dove l’aria era irrespirabile e dove sono stati trovati topi<br />

morti,<br />

l’interrogante chiede di conoscere:<br />

se queste paradossali e gravi testimonianze e denunce rispondano a<br />

verità;<br />

quali iniziative intenda prendere il Governo per «riparare», se<br />

quanto riportato sopra risulta a verità, in attesa <strong>della</strong> definitiva entrata<br />

in vigore <strong>della</strong> riforma che trasformerà il Sismi ed il Sisde in Aise e<br />

Aisi – all’arbitrio che avrebbe permesso di coprire impropriamente gli organici,<br />

specie per via politica, così da impedire, nel medio termine, nuove<br />

assunzioni;<br />

se sia vero che molti «nuovi assunti» provengono dalla società Numisma.<br />

(4-03384)<br />

TECCE. – Ai Ministri dei trasporti e delle infrastrutture. – Premesso<br />

che:<br />

la tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta S. Antonio-Lacedonia è<br />

nata nel 1895 dall’esigenza di trovare un punto di incontro tra le province<br />

di Avellino, Foggia e Potenza e dalla necessità di superare l’assenza di<br />

viabilità nell’alta Irpinia a causa del traffico merci;<br />

la tratta era ed è fondamentale per lo sviluppo industriale dell’Irpinia<br />

perché è l’unico tratto ferroviario che collega ben otto nuclei indu-

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