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Senato della Repubblica – 191 –
XV LEGISLATURA
281ª Seduta Assemblea - Allegato B
26 febbraio 2008
se il Governo italiano non ritenga che la mancata pubblicità di questi
incontri, su questioni così importanti per la sicurezza dell’Unione europea
e prioritari per la Presidenza slovena, possa essere d’ostacolo al processo
di formazione di una posizione comune in seno all’Unione europea.
(4-03372)
GHIGO, BIANCONI, TOMASSINI, CARRARA, COLLI, LO-
RUSSO. – Al Ministro della salute. – Premesso che:
il Papilloma virus umano (HPV) rappresenta la causa principale
dello sviluppo del cancro alla cervice uterina, una delle forme tumorali
più diffuse al mondo;
sono ora disponibili in commercio dei vaccini, che si rivelano efficaci
a proteggere in età adulta dal rischio di contrarre il cancro alla cervice
uterina, che attualmente in Italia determina la morte dì circa 1800
donne all’anno, nonché 47.000 lesioni precancerose di basso grado e
14.700 di alto grado al collo dell’utero;
l’articolo 2, comma 372, della legge 24 dicembre 2007, n. 244
(legge finanziaria per il 2008), stanzia un contributo alle Regioni e alle
Province autonome finalizzato ad agevolare la diffusione tra le dodicenni
della vaccinazione HPV;
né il Ministero della salute, né l’Agenzia italiana del farmaco
hanno fornito indicazioni sui criteri dei bandi di gara;
considerato che:
in commercio esistono due diversi tipi di vaccini contro l’HPV,
l’uno bivalente, l’altro quadrivalente;
varie Regioni starebbero procedendo all’acquisizione del vaccino
bivalente, sulla base del costo inferiore rispetto a quello quadrivalente,
che, tuttavia, si rivela più efficace a combattere diverse forme di patologie,
gli interroganti chiedono di sapere:
quali Regioni abbiano già indetto gare finalizzate all’acquisizione
del vaccino contro l’HPV;
quali criteri siano stati adottati per l’espletamento di tali gare, con
particolare riferimento alla scelta tra i due tipi di vaccino esistenti in commercio.
(4-03373)
TECCE. – Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del
mare. – Premesso che:
con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e
del mare del 27 dicembre 2007 è stata istituita l’area marina protetta «Regno
di Nettuno», in cui si vieta la pesca col cianciolo nella zona C anche
per profondità maggiori ai 50 metri;
le circostanziate e reiterate osservazioni rappresentate da tutti i
soggetti interessati alla pesca sono state ignorate. Il merito delle argomentazioni
costituisce l’oggetto di una precedente interrogazione a risposta
orale (3-00891 del 1º agosto 2007), cui non è stata fornita risposta;