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PDF - Senato della Repubblica

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<strong>Senato</strong> <strong>della</strong> <strong>Repubblica</strong> – 190 –<br />

XV LEGISLATURA<br />

281ª Seduta Assemblea - Allegato B<br />

26 febbraio 2008<br />

rebbe, sempre secondo il giornale, che ci siano state istruzioni dettagliate<br />

relative al come, dove e quando dell’indipendenza del Kosovo, del suo riconoscimento<br />

e dell’arrivo <strong>della</strong> missione internazionale civile (ICO) «invitata»<br />

dal Parlamento kosovaro subito dopo la dichiarazione di indipendenza,<br />

secondo un timing prestabilito e concordato con Washington;<br />

la vice di Fried, Rosemary Di Carlo, arriva persino a rivelare che<br />

al Parlamento kosovaro hanno consigliato di dichiarare l’indipendenza di<br />

domenica, in modo che la Russia non abbia il tempo di convocare il Consiglio<br />

di Sicurezza. Il verbale è «una bomba», la prova inconfutabile di<br />

una preparazione meticolosa pianificata a tavolino dagli USA e delegata<br />

alla Slovenia e ai Paesi europei pronti ad un rapido riconoscimento di<br />

Prisˇtina già alla fine dell’anno 2007;<br />

secondo il quotidiano «Dnevnik» per Washington, anche se alcuni<br />

Paesi UE non fossero disposti a riconoscere subito un Kosovo indipendente,<br />

ciò non rappresenterebbe un problema: ne basterebbero quindici<br />

su ventisette. Fried avrebbe consigliato all’ospite di Lubiana che la Slovenia<br />

sia – in qualità di Presidente di turno dell’UE – il primo Paese europeo<br />

a riconoscere Prisˇtina, seguito dagli USA;<br />

il premier sloveno Jansˇacon un comunicato non nega l’autenticità<br />

del documento, ma nega tassativamente l’evidenza, cioè le pressioni americane<br />

sulla Slovenia, e grida al complotto;<br />

le richieste americane, da quanto si evince dal documento riportato<br />

dal giornale, non terminano con il Kosovo. Si propone anche la data del<br />

vertice UE-USA, da fare in giugno 2008. Niente di tanto strano, consultazioni<br />

regolari, si potrebbe dire. Se non fosse per il resto delle richieste che<br />

l’amministrazione Bush si aspetta siano esaudite durante la Presidenza<br />

«amica» di Lubiana. E salta fuori anche una lista di «paesi canaglia»<br />

che l’UE dovrebbe condannare decisamente in occasione del vertice: l’Iran,<br />

la Siria, le Filippine e persino Cuba e il Venezuela. Inoltre, nella dichiarazione<br />

«suggerita» all’UE dagli americani, ci dovrebbe essere un’esplicita<br />

presa di posizione a loro favore in Iraq e nella guerra al terrorismo;<br />

tutto questo si produce in un momento in cui sono messi in atto<br />

sforzi importanti per dotare l’Unione europea di una politica estera più efficace<br />

e coordinata come previsto dal Trattato di Lisbona e nel momento<br />

in cui la Slovenia esercita la Presidenza di turno dell’UE per il primo semestre<br />

del 2008,<br />

si chiede di sapere:<br />

se quanto riportato sopra risulti vero;<br />

in caso affermativo, se non si ritenga che la crisi del Kosovo vada<br />

discussa e risolta tra i Capi di Stato e di Governo dell’intera Unione europea;<br />

sulla base di quale mandato internazionale siano intervenuti i rappresentanti<br />

del Governo slavo e statunitense;<br />

se non si ritenga che tali avvenimenti siano contrari ai principi di<br />

trasparenza nel processo di coordinamento di una politica estera europea;

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