PDF - Senato della Repubblica
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<strong>Senato</strong> <strong>della</strong> <strong>Repubblica</strong> – 188 –<br />
XV LEGISLATURA<br />
281ª Seduta Assemblea - Allegato B<br />
26 febbraio 2008<br />
tratti dalla legge coranica, la sharia, e <strong>della</strong> totale assenza di ogni forma<br />
di rispetto dei diritti elementari di ogni persona;<br />
attraverso siti Internet clandestini si è avuta notizia che agli inizi di<br />
novembre 2007 è stata impiccata nel nord dell’Iran, assieme ad alcuni<br />
compagni minorenni, una studentessa, incinta, e con l’unica colpa di avere<br />
distribuito un volantino che richiamava l’attenzione sul desiderio di autonomia<br />
delle popolazioni arabe del nord del Paese rispetto alla maggioranza<br />
persiana;<br />
è legittimo credere che i metodi applicati, tipici dell’integralismo<br />
religioso, assieme alla sottomissione <strong>della</strong> figura femminile anche negli<br />
aspetti legati alla gravidanza, abbiano reso possibile anche altri casi di<br />
sentenze assolutamente intollerabili alla luce del riconoscimento universale<br />
dei diritti dell’uomo, principio cardine anche dell’ordinamento italiano;<br />
secondo Human Rights Watch l’Iran ha il primato mondiale di esecuzioni<br />
di minorenni,<br />
l’interrogante chiede di sapere:<br />
se il Ministro in indirizzo intenda impegnarsi ad una condanna morale<br />
pubblica ed esplicita di quanto avvenuto in Iran e dei metodi brutali<br />
ed inaccettabili di applicazione <strong>della</strong> legge, di svolgimento dei processi e<br />
di esecuzione delle condanne in quel Paese;<br />
se intenda adoperarsi in sede europea e presso le Nazioni Unite, in<br />
particolare in occasione del 60º anniversario <strong>della</strong> Dichiarazione universale<br />
dei diritti dell’uomo, per un atto congiunto di condanna e una pressione<br />
internazionale per fermare l’uso indiscriminato <strong>della</strong> legge shariatica<br />
senza alcun rispetto delle tutele fondamentali riconosciute dalla comunità<br />
internazionale.<br />
(4-03370)<br />
MARTONE. – Al Ministro degli affari esteri. – Premesso che:<br />
il Presidente iraniano Ahmadinejad aveva affermato che gli omosessuali<br />
non sono perseguitati nel suo Paese in quanto non esistono. L’aveva<br />
detto durante la visita negli USA alla Columbia University meno di<br />
tre mesi fa. Ma un gay di 20 anni è stato impiccato il 5 dicembre 2007<br />
con l’accusa di violenza sessuale su tre ragazzini quando aveva appena<br />
13 anni. Non è bastata la sospensione dell’esecuzione decretata dalla magistratura<br />
e il ritiro <strong>della</strong> denuncia delle parti civili. Neppure la mobilitazione<br />
internazionale è servita per salvarlo. Quella stessa mobilitazione che<br />
nell’agosto 2007 evitò la pena di morte alla lesbica iraniana a rischio di<br />
espulsione dall’Inghilterra, è fallita quando si è trattato di fermare la<br />
mano del boia;<br />
Makwan, arrestato sei anni dopo i reati contestati, è salito sul patibolo<br />
nel carcere di Kermanshah, nell’ovest dell’Iran. Un’esecuzione frettolosa,<br />
secondo quanto scrive il quotidiano «Etemad Melli». La famiglia è<br />
stata avvertita un’ora dopo perché andasse a prelevare il corpo. E all’impiccagione<br />
non era presente nemmeno il suo avvocato, Said Eqbali. Secondo<br />
testimoni, dopo essere stato arrestato nella cittadina dove risiedeva,