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Senato della Repubblica – xx – XV LEGISLATURA 281ª Seduta Assemblea - Resoconto sommario 26 febbraio 2008 tica alla crisi, l’Italia debba mantenere i suoi impegni internazionali e non possa pertanto ritirare il proprio impegno militare. Quanto alla questione della produzione di oppio in Afghanistan, sottolinea che la soluzione individuata dal Governo, ossia l’acquisto della sostanza a scopo farmaceutico da parte della comunità internazionale, non è stata poi attuata in ragione dell’assenza di un consenso generalizzato e mancando un quadro di legalità e di controllo del territorio nel Paese. Passando poi alla disamina degli sforzi del Governo tesi a favorire l’indizione di una Conferenza internazionale di pace per l’Afghanistan, osserva che al momento si è in attesa del superamento della fase di instabilità apertasi in Pakistan a seguito dell’assassinio di Benazir Bhutto. Conclude ribadendo l’inevitabilità della scelta di riconoscere l’indipendenza del Kosovo, occorrendo ora adoperarsi per recuperare le relazioni con la Serbia e per ristabilire un armonico rapporto con la Russia il quale è stato compromesso anche dall’eccessiva insistenza degli Stati Uniti nel voler creare uno scudo spaziale nell’Europa orientale. MALAN, segretario. Dàlettura dei pareri espressi dalla 5ª Commissione permanente sul disegno di legge in esame e sugli emendamenti. PRESIDENTE. Passa all’esame dell’articolo 1 del disegno di legge, con l’avvertenza che gli emendamenti si riferiscono agli articoli del decreto legge da convertire, nel testo modificato dalla Camera dei deputati. Passa quindi all’esame dell’articolo 1 del decreto-legge, ricordando che l’emendamento ad esso riferito è improcedibile, stante il parere contrario espresso dalla 5ª Commissione permanente ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione. Passa all’esame dell’articolo 2 e dell’emendamento e dell’ordine del giorno ad esso riferiti. TONINI, relatore. Esprime parere contrario sull’emendamento 2.1 e invita il presentatore a trasformare l’ordine del giorno G2.100 in raccomandazione. INTINI, vice ministro degli affari esteri. Esprime parere conforme a quello del relatore. Il Senato respinge l’emendamento 2.1. MARTONE (RC-SE). Accoglie l’invito del relatore e non insiste per la votazione dell’ordine del giorno G2.100. PRESIDENTE. Passa all’esame dell’articolo 3 del decreto-legge e degli emendamenti e dell’ordine del giorno ad esso riferiti. DE GREGORIO, relatore. Esprime parere favorevole sull’emendamento 3.5 e parere contrario su tutti gli altri emendamenti.
Senato della Repubblica – xxi – XV LEGISLATURA 281ª Seduta Assemblea - Resoconto sommario 26 febbraio 2008 INTINI, vice ministro degli affari esteri. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti e non accoglie l’ordine del giorno G3.100. Il Senato respinge l’emendamento 3.1. SALVI (SDSE). Aggiunge la firma all’emendamento 3.2, stigmatizzando il comportamento del Governo italiano il quale, verosimilmente spinto dalle pressioni esercitate dal governo statunitense, si è affrettato a riconoscere l’indipendenza del Kosovo senza adottare le necessarie cautele, come invece opportunamente fatto da altri Paesi europei. Dichiara inoltre di non condividere l’impianto complessivo del disegno di legge dal momento che il Governo ha impedito al Parlamento di votare separatamente le singole missioni. (Applausi dai Gruppi SDSE e RC-SE). Con distinte votazioni nominali elettroniche, chieste dal senatore MARTONE (RC-SE), il Senato respinge gli emendamenti 3.2 e 3.3. Con votazione nominale elettronica, chiesta dalla senatrice PISA (SDSE), il Senato respinge l’emendamento 3.4. Risulta quindi respinto l’emendamento 3.5. SALVI (SDSE). Il mancato accoglimento dell’ordine del giorno G3.100 implica una scelta di guerra. Al di là della retorica umanitaria, l’odierna realtà afghana è contrassegnata dai bombardamenti, dall’applicazione della sharia, da un’economia fondata sulla coltivazione dell’oppio. È grave che non si accetti un ordine del giorno che impegna a coinvolgere le Nazioni Unite in una missione di effettiva protezione dei civili e di realizzazione della democrazia. (Applausi dai Gruppi SDSE e RC-SE). Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore MARTONE (RC-SE), il Senato respinge l’ordine del giorno G3.100. PRESIDENTE. Passa all’esame degli emendamenti e degli ordini del giorno riferiti all’articolo 4 del decreto-legge, ricordando che sugli emendamenti 4.2 e 4.3 la Commissione bilancio ha espresso parere contrario ex articolo 81 della Costituzione. DE GREGORIO (Misto-Inm). Ritira l’emendamento 4.2. MARINI Giulio (FI). Ritira l’emendamento 4.1. PRESIDENTE. L’emendamento 4.3 è improcedibile. TONINI, relatore. Esprime parere favorevole all’accoglimento degli ordini del giorno G4.100 e G4.200. INTINI, vice ministro degli affari esteri. Accoglie gli ordini del giorno.
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