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Senato della Repubblica – xix –
XV LEGISLATURA
281ª Seduta Assemblea - Resoconto sommario
26 febbraio 2008
dine all’attività svolta dai militari italiani, che vengono citati soltanto in
caso di incidenti. Auspica pertanto che nella prossima legislatura si voglia
colmare tale lacuna. È inoltre deprecabile la disparità tra il trattamento
economico riconosciuto al personale del Ministero degli affari esteri operante
nelle missioni e quello destinato al personale militare, che corre
maggiori rischi operativi. Sul piano politico, la frattura che si registra
tra le velleitarie e contraddittorie posizioni della sinistra radicale e quelle
della sinistra moderata conferma l’impossibilità della maggioranza che sosteneva
il Governo Prodi di assumere la responsabilità di dirigere il Paese.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione generale.
FORCIERI, sottosegretario di Stato per la difesa. Sottolinea l’esigenza
di affrontare quanto prima il problema dell’efficienza della spesa
delle missioni civili e militari delle Nazioni Unite, rilevando che gli alti
costi delle operazioni sono da imputarsi prevalentemente ad una forma
di multilateralismo ormai inadeguata, che necessita di essere resa più efficace
sia politicamente che operativamente. Quanto alla partecipazione
dell’Italia alle missioni internazionali, è ormai evidente che essa risponde
non solo agli obblighi che il Paese ha nei confronti della comunità internazionale,
ma anche ad un nuovo concetto di difesa nazionale, chiamato
oggi a confrontarsi con minacce estremistiche e terroristiche le quali, ancorché
maturate in situazioni di instabilità geograficamente molto lontane,
hanno la capacità di diffondere i loro effetti. Quanto ai rilievi formulati da
talune parti politiche anche presso l’altro ramo del Parlamento in ordine
alle modalità di presentazione del provvedimento, ribadisce che non vi sarebbe
stato alcun motivo per scorporare singoli interventi dal pacchetto
complessivo, posto che tutte le missioni in cui l’Italia è impegnata hanno
una solida base giuridica sotto il profilo della legittimità internazionale.
Nel ricordare l’opera dei militari presenti in Afghanistan, taluni dei quali
coinvolti in recenti eventi drammatici, conferma che l’attività da essi prestata
si sta svolgendo nel pieno rispetto del mandato ricevuto e delle regole
di ingaggio loro assegnate. Richiama tuttavia all’attenzione dell’Aula
la discussione in atto all’interno dell’Alleanza atlantica sull’efficacia della
missione e sulla necessità di una sua revisione strategica, ribadendo l’opposizione
del Governo alla proposta di incrementare l’impegno militare
nella zona. Conclude invitando il Senato ad approvare il provvedimento,
anche tenuto conto dell’importante ruolo che le Forze armate svolgono all’interno
della comunità internazionale e dell’autorevolezza che per tale
via il Paese è in grado di esercitare sul piano politico.
Chiede che il testo integrale dell’intervento sia allegato ai Resoconti
della seduta. (v. Allegato B).
INTINI, vice ministro degli affari esteri. Pur riconoscendo come legittime
e coerenti le posizioni del centrodestra e della Sinistra-l’Arcobaleno
in ordine alla situazione afghana, il Governo è dell’avviso che, pur
dovendosi elaborare una diversa strategia e ricercare una soluzione poli-