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Silvano Bracci - I Frati MInori a Fano - Fondazione Cassa di ...

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<strong>Silvano</strong> <strong>Bracci</strong><br />

I <strong>Frati</strong> Minori a <strong>Fano</strong><br />

I - Cre<strong>di</strong>amo utile una esposizione ragionata circa<br />

la tra<strong>di</strong>zione antica raccolta da storici francescani<br />

sul primitivo inse<strong>di</strong>amento dei <strong>Frati</strong><br />

Minori nel territorio <strong>di</strong> <strong>Fano</strong>, del quale purtroppo<br />

non troviamo adeguato riscontro nelle fonti<br />

documentarie coeve.<br />

Ecco ciò che quegli storici <strong>di</strong>cono, a cominciare<br />

da Pietro Ridolfi da Tossignano che scrive<br />

nel 1586: «La Custo<strong>di</strong>a ha il convento <strong>di</strong> <strong>Fano</strong>,<br />

della cui fondazione non ho niente se non che<br />

l’Imperatore Federico nominò Vicari Imperiali<br />

nelle Marche [...] a <strong>Fano</strong> i Malatesti. Perciò il<br />

Convento <strong>di</strong> S. Francesco da questa illustre<br />

Famiglia dei Malatesti fu dotato <strong>di</strong> considerevoli<br />

benefici» 1 ; così Francesco Gonzaga nella sua opera<br />

e<strong>di</strong>ta del 1587: «Poco <strong>di</strong>stante da questa città,<br />

vicino al predetto fiume Metauro e alla sponda<br />

dell’Adriatico, i nostri frati costruirono un conventino<br />

sotto il titolo <strong>di</strong> Santa Maria al Ponte<br />

nei primi tempi del nostro Serafico Or<strong>di</strong>ne,<br />

con l’approvazione del senato fanese» 2 ; infine<br />

Ilario Altobelli (1560-1637): «Sul convento <strong>di</strong> S.<br />

Francesco <strong>di</strong> <strong>Fano</strong> c’è una tra<strong>di</strong>zione popolare<br />

presso i fanesi che il Serafico Padre abbia a buona<br />

ragione introdotto a <strong>Fano</strong> il servizio <strong>di</strong>vino<br />

<strong>di</strong> quei frati nella città <strong>di</strong> <strong>Fano</strong> quando era ancora<br />

vivo e ancora c’è una cappella sotto il titolo<br />

<strong>di</strong> S. Giuliano nell’atrio del convento» 3 . Luca<br />

Wad<strong>di</strong>ng, che inizia a pubblicare i suoi Annales<br />

dal 1625, si rifà al Gonzaga e ad una Historia<br />

manuscripta della Provincia delle Marche e parla<br />

del convento <strong>di</strong> <strong>Fano</strong> nell’anno 1235 come se<br />

fosse sorto in questo anno 4 .<br />

Sull’argomento, il più citato tra gli storici fanesi<br />

è Pietro Maria Amiani 5 che, a sua volta, si appella<br />

a testi <strong>di</strong> storici locali tra i quali Vincenzo<br />

Negusanti (1594-1665), appassionato ricercatore<br />

<strong>di</strong> documenti e tra<strong>di</strong>zioni riguardanti la storia <strong>di</strong><br />

<strong>Fano</strong> 6 , e a documenti <strong>di</strong> vari archivi tra cui quello<br />

della Curia Generale dei <strong>Frati</strong> Minori dell’Ara<br />

Coeli a Roma che però ha subito la devastazione<br />

dei soldati francesi nel 1799 e poi la <strong>di</strong>spersione<br />

a seguito della soppressione degli or<strong>di</strong>ni religiosi<br />

del 1866.<br />

Secondo la tra<strong>di</strong>zione, dunque, San Francesco<br />

stesso in occasione <strong>di</strong> un suo passaggio in zona<br />

nel 1215 o nel 1219 avrebbe fondato la prima fraternità<br />

francescana nei pressi del fiume Metauro<br />

accanto ad un “ospedale” e ad una chiesetta de<strong>di</strong>cata<br />

a Maria Santissima, la fraternità era modesta<br />

per numero <strong>di</strong> componenti come erano i<br />

primi gruppi che il santo lasciava in loco, dopo<br />

aver suscitato ammirazione in chiunque e dopo<br />

la decisione <strong>di</strong> alcuni giovani <strong>di</strong> seguirlo. La<br />

tra<strong>di</strong>zione aggiunge che là il Santo aveva ucciso<br />

un drago o grande serpente, <strong>di</strong> cui per lungo<br />

tempo si era conservata la mascella nella chiesetta<br />

stessa o ad<strong>di</strong>rittura nel convento <strong>di</strong> Santa<br />

Vittoria <strong>di</strong> Fratterosa, evidente leggenda <strong>di</strong> cui<br />

non si ha un benché minimo fondamento, semmai<br />

è più verosimile quanto riporta il Tassi senza<br />

citare la fonte: «Capitato il Patriarca dei poveri<br />

in <strong>Fano</strong> fu pregato da quelle genti a liberarle<br />

da un enorme e venefico coccodrillo, che recava<br />

gran<strong>di</strong>ssimi danni nelle palu<strong>di</strong> all’imboccatura<br />

del Metauro. Il Santo le consolò: la terribile bestia<br />

fu morta, e <strong>di</strong> essa se ne vede anche oggi lo<br />

scheletro nell’atrio della Chiesa della Madonna<br />

del Ponte a un due chilometri da <strong>Fano</strong>. Grati i<br />

Fanesi a Francesco gli e<strong>di</strong>ficarono sul luogo stesso<br />

un Convento al culto <strong>di</strong> una miracolosa immagine<br />

<strong>di</strong> Maria, che da tempo ivi veneravasi in<br />

piccola chiesa» 7 . Anche questi, dunque, conferma<br />

l’esistenza <strong>di</strong> una chiesetta, ma non fa cenno<br />

ad un vicino ‘ospedale’ attestato con documenti<br />

dall’Amiani 8 e <strong>di</strong> cui vedremo l’importanza.<br />

Per poter meglio comprendere il dato della tra<strong>di</strong>zione<br />

è opportuno inserirlo nel contesto storico<br />

del movimento francescano iniziale, sorto<br />

quando il giovane Francesco d’Assisi, già de<strong>di</strong>to<br />

alla vita eremitica, il 24 febbraio 1208 alla<br />

Porziuncola <strong>di</strong> Assisi aveva ascoltato il vangelo<br />

della missione e, liberatosi <strong>di</strong> cose esteriori, si de<strong>di</strong>cò<br />

alla pre<strong>di</strong>cazione itinerante per esortare con<br />

parole semplici a conversione e penitenza, caratteristica<br />

che rimarrà presente nei suoi scritti. Il<br />

suo entusiasmo contagiò l’amico Bernardo che si<br />

associò al vecchio compagno <strong>di</strong> avventure caval-<br />

A fronte<br />

Pietro Perugino, Pala <strong>di</strong><br />

Durante, particolare <strong>di</strong> San<br />

Francesco con il libro in<br />

mano (<strong>Fano</strong>, Santa Maria<br />

Nuova)<br />

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