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Silvano Bracci - I Frati MInori a Fano - Fondazione Cassa di ...

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LA CHIESA DI SANTA MARIA NUOVA A FANO<br />

La chiesa come appare in<br />

una foto dei primi anni<br />

del secolo XX (Collezione<br />

Giancarlo De Leo) e<br />

(sotto) l’altare maggiore in<br />

una foto del luglio 1947<br />

(ACSMNF)<br />

32<br />

all’installazione <strong>di</strong> ben 522 vetri, a commissionare<br />

serrature e chiavi, tavoli se<strong>di</strong>e e sgabelli, ricomprare<br />

padelle piatti bicchieri e posate, lucerne<br />

per corridoi camere refettorio e coro, corde per le<br />

campane, tela per tende e tovaglie, ecc. 63 Ma la<br />

fraternità pian piano crebbe con il ritorno <strong>di</strong> altri<br />

confratelli e con l’arrivo <strong>di</strong> giovani frati avviati al<br />

sacerdozio, come attesta un documento del 1847:<br />

“La Famiglia dei Minori Osservanti <strong>di</strong> S.a Maria<br />

Nuova è composta <strong>di</strong> In<strong>di</strong>vidui n. 54: Sacerdoti<br />

n° 27 <strong>di</strong> cui Confessori n° 4, Chierici Studenti n°<br />

13, Laici Professi n° 10, Terziari obblati (sic) n°<br />

4” 64 . Nel 1851 fu rimesso lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> filosofia e<br />

teologia.<br />

Ma la rinata comunità francescana ebbe soltanto<br />

quarantacinque anni <strong>di</strong> vita, perché con<br />

il Regno d’Italia vennero soppressi gli Or<strong>di</strong>ni e<br />

le Congregazioni Religiose <strong>di</strong>etro promulgazione<br />

del Decreto del Regio Commissario Valerio<br />

datato 2 gennaio 1861, trasformato in legge il 7<br />

luglio 1866 a cui fece seguito il Regolamento esecutivo<br />

n. 3070 del 21 luglio 1866. Gli Agenti del<br />

Governo nel mese <strong>di</strong> febbraio 1861 presero possesso<br />

del convento e la comunità <strong>di</strong> Santa Maria<br />

Nuova, che contava complessivamente 62 religiosi,<br />

fu nuovamente <strong>di</strong>spersa; il Comune <strong>di</strong> <strong>Fano</strong><br />

destinò a scuola femminile e ad asilo per l’infanzia<br />

gli e<strong>di</strong>fici conventuali che il Governo italiano<br />

gli aveva assegnato.<br />

Quattor<strong>di</strong>ci confratelli avevano trovato alloggio<br />

in case circostanti, certamente ritrovandosi in<br />

chiesa per le funzioni sacre <strong>di</strong> modo che la comunità<br />

non cessò <strong>di</strong> esistere, finché rifiorita pian<br />

piano, acquistò nel 1880 una modesta casa che<br />

i frati lasciarono nel 1906 dopo l’acquisto della<br />

casa con un piccolo orto <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> Adamo<br />

Caselli addossata al muro destro della chiesa 65 ,<br />

poi interamente ricostruita anche con il contributo<br />

del Comune <strong>di</strong> <strong>Fano</strong> che in cambio aveva avuto<br />

parte dell’area della casa demolita per aprire la<br />

strada che doveva congiungere la nuova Caserma<br />

Paolini con piazza XX Settembre.<br />

La chiesa come sede <strong>di</strong> parrocchia continuò ad<br />

essere officiata dal frate parroco padre Pietro

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