ACTA APOSTOLICAE SEDIS - La Santa Sede

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25.04.2013 Views

454 Acta Apostolicae Sedis – Commentarium Officiale IV Sanctuario Dominae Nostrae del Valle Catamarcensis dioecesis Rosa aurea tribuitur. BENEDICTUS PP. XVI Ad futuram rei memoriam. — Ab incohato iam saeculo XVII Beatam Mariam Virginem del Valle colere coeperunt fideles, cuius signum Decessor Noster Leo XIII, insignis memoriae, coronavit. Annorum decursu frequentes peregrini ad hoc sanctuarium, ubi Deiparae simulacrum asservatur, accedere solent, caelestem Matrem veneraturi, ut supernis subsidiis affatim repleantur. Materna enim Ipsa sua tutela gressus christianorum dirigit, quippe quae veluti stella in historiae pelago demonstret iter, quod haud semel obscuratur atque procella vehementer agitatur (cfr. Spe salvi, 49). Ut autem Sanctuarium hoc Dominae Nostrae del Valle Catamarcensis dioecesis congruentius extollatur atque nihil in eo loco ornando, colendo, praetermittere cupientes, Nos Rosam ex auro conflatam magna cum animi affectione harum Litterarum vi tribuimus et donamus, quae inibi exinde servabitur, peculiaris Nostrae benevolentiae veluti signum ac spectabile documentum, quo Sanctuarii huius dignitatem augere cupimus. Rosam hanc Venerabilis Frater Noster Franciscus Xaverius S.R.E. Cardinalis Errázuriz Ossa, Archiepiscopus metropolita Sancti Iacobi in Chile, tum suae tum Nostrae in Virginem Mariam pietatis tuiturus partes, ipsi Sanctuario del Valle tradet, cunctis laetantibus. Quae vero in sollemni benedictionis rosae caerimonia a Deo, Patre misericordiarum, efflagitavimus, ea rursus ab Eo postulamus ut omnibus hominibus bonae voluntatis affatim impertiat eosque supernis cumulet donis. Datum Romae, apud Sanctum Petrum, sub anulo Piscatoris, die XXIX mensis Iunii, in sollemnitate SS. Petri et Pauli Apostolorum, anno MMX, Pontificatus Nostri sexto. Loco e Plumbi In Secret. Status tab., n. 125.000 De mandato Summi Pontificis Tharsicius card. Bertone Secretarius Status

Acta Benedicti Pp. XVI 455 HOMILIA Eucharistica celebratio Sulmone habita occasione Iubilaei Caelestiniani.* Cari fratelli e sorelle! Sono molto lieto di essere oggi in mezzo a voi e celebrare con voi e per voi questa solenne Eucaristia. Saluto il vostro Pastore, il Vescovo Mons. Angelo Spina: lo ringrazio per le calorose espressioni di benvenuto che mi ha rivolto a nome di tutti, e per i doni che mi ha offerto e che apprezzo molto nella loro qualità di « segni » — come li ha definiti — della comunione affettiva ed effettiva che lega il popolo di questa cara Terra d’Abruzzo al Successore di Pietro. Saluto gli Arcivescovi e i Vescovi presenti, i Sacerdoti, i Religiosi e le Religiose, i rappresentanti delle Associazioni e dei Movimenti ecclesiali. Rivolgo un deferente pensiero al Sindaco, Dottor Fabio Federico, grato per il cortese indirizzo di saluto e per i « segni », i doni, al rappresentante del Governo ed alle Autorità civili e militari. Un ringraziamento speciale a quanti hanno generosamente offerto la loro collaborazione per realizzare questa mia Visita Pastorale. Cari fratelli e sorelle! Sono venuto per condividere con voi gioie e speranze, fatiche e impegni, ideali e aspirazioni di questa Comunità diocesana. So bene che anche a Sulmona non mancano difficoltà, problemi e preoccupazioni: penso, in particolare, a quanti vivono concretamente la loro esistenza in condizioni di precarietà, a causa della mancanza del lavoro, dell’incertezza per il futuro, della sofferenza fisica e morale e — come ha ricordato il Vescovo — del senso di smarrimento dovuto al sisma del 6 aprile 2009. A tutti voglio assicurare la mia vicinanza ed il mio ricordo nella preghiera, mentre incoraggio a perseverare nella testimonianza dei valori umani e cristiani così profondamente radicati nella fede e nella storia di questo territorio e della sua popolazione. Cari amici! La mia Visita avviene in occasione dello speciale Anno Giubilare indetto dai Vescovi dell’Abruzzo e del Molise per celebrare gli ottocento anni della nascita di san Pietro Celestino. Sorvolando il vostro territorio, ho potuto contemplare la bellezza del paesaggio e, soprattutto, ammirare alcune località strettamente legate alla vita di questa insigne figura: il Monte Morrone, dove Pietro condusse per molto tempo vita eremitica; l’Eremo di * Die 4 Iulii 2010.

Acta Benedicti Pp. XVI 455<br />

HOMILIA<br />

Eucharistica celebratio Sulmone habita occasione Iubilaei Caelestiniani.*<br />

Cari fratelli e sorelle!<br />

Sono molto lieto di essere oggi in mezzo a voi e celebrare con voi e per voi<br />

questa solenne Eucaristia. Saluto il vostro Pastore, il Vescovo Mons. Angelo<br />

Spina: lo ringrazio per le calorose espressioni di benvenuto che mi ha rivolto a<br />

nome di tutti, e per i doni che mi ha offerto e che apprezzo molto nella loro<br />

qualità di « segni » — come li ha definiti — della comunione affettiva ed<br />

effettiva che lega il popolo di questa cara Terra d’Abruzzo al Successore di<br />

Pietro. Saluto gli Arcivescovi e i Vescovi presenti, i Sacerdoti, i Religiosi e le<br />

Religiose, i rappresentanti delle Associazioni e dei Movimenti ecclesiali. Rivolgo<br />

un deferente pensiero al Sindaco, Dottor Fabio Federico, grato per il<br />

cortese indirizzo di saluto e per i « segni », i doni, al rappresentante del Governo<br />

ed alle Autorità civili e militari. Un ringraziamento speciale a quanti<br />

hanno generosamente offerto la loro collaborazione per realizzare questa mia<br />

Visita Pastorale. Cari fratelli e sorelle! Sono venuto per condividere con voi<br />

gioie e speranze, fatiche e impegni, ideali e aspirazioni di questa Comunità<br />

diocesana. So bene che anche a Sulmona non mancano difficoltà, problemi e<br />

preoccupazioni: penso, in particolare, a quanti vivono concretamente la loro<br />

esistenza in condizioni di precarietà, a causa della mancanza del lavoro,<br />

dell’incertezza per il futuro, della sofferenza fisica e morale e — come ha<br />

ricordato il Vescovo — del senso di smarrimento dovuto al sisma del 6 aprile<br />

2009. A tutti voglio assicurare la mia vicinanza ed il mio ricordo nella preghiera,<br />

mentre incoraggio a perseverare nella testimonianza dei valori umani<br />

e cristiani così profondamente radicati nella fede e nella storia di questo<br />

territorio e della sua popolazione.<br />

Cari amici! <strong>La</strong> mia Visita avviene in occasione dello speciale Anno Giubilare<br />

indetto dai Vescovi dell’Abruzzo e del Molise per celebrare gli ottocento<br />

anni della nascita di san Pietro Celestino. Sorvolando il vostro territorio, ho<br />

potuto contemplare la bellezza del paesaggio e, soprattutto, ammirare alcune<br />

località strettamente legate alla vita di questa insigne figura: il Monte<br />

Morrone, dove Pietro condusse per molto tempo vita eremitica; l’Eremo di<br />

* Die 4 Iulii 2010.

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