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MANESC - Fondazione Europea Dragan

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<strong>Fondazione</strong><br />

<strong>Europea</strong><br />

Centro UNESCO Milano<br />

Golden<br />

Age<br />

<strong>Dragan</strong><br />

Tavola rotonda<br />

University<br />

dedicata 0110 commemorazione del centenario delia morte<br />

del massimo poeta romeno<br />

MIHAI EMINESCU<br />

INTERVERRANNO<br />

Prof. Gluseppe Costantlno Dragân Prof. Traian Fllip<br />

Presidente del Centro UNESCO Membro del!' Unlone Scrittort Roment<br />

Milano (Bucarest)<br />

Prof. Stefan Pascu Prof. Mariano Baffl<br />

Vicepresidente deU'Accademia di Romania Presidente del!'UntversitlJ Popolare Romana<br />

(Cluj-Napoca) (Roma)<br />

Prof. Ovidiu Varga Mariana Campean Saggtsta<br />

Membro del Consiglio delia Cultura e autrtce del volume "II desiderto senza marginI"<br />

dell'Educazione (Ed.Nagard.1989J. apparso In occaslone<br />

(Bucarest) del centenar10 Emlnescu.(Bologna)<br />

Sara data lettura di alcuni versi del poeta<br />

in lingua italiana e romena.<br />

SEGUIRA'<br />

l'ascolto della registrazione di alcuni Lied sui versi di Eminescu<br />

interpretati daI famoso basso<br />

Nicolae Florei<br />

(featro dell'Opera dt Bucarest)<br />

si ascolteranno inoltre alcuni brani registrati tratti dalle sinfonie di<br />

Anatol Vieru e Mihnea Brumariu<br />

ispirate aIle poesie di Mihai Eminescu.<br />

Lunedi, 15 Maggio 1989, ore 17,30<br />

Sala Convegni "Teresa Dragân"<br />

Via Larga 11, Milano


EMINE,SCU<br />

PRINCIPE DEL PENSIERO<br />

Una tavola rotonda dedicata a Eminescu,<br />

il pili grande poeta dei Romeni, l'ultimo<br />

grande tardo romantico, e un avvenimento<br />

culturale che si celebra in tutto il mondo, con<br />

una serie di manifestazioni organizzate sotto<br />

gli auspici deH'Unesco.<br />

Il presidente del Centro Unesco ha proposta<br />

aHa Unigold e alla <strong>Fondazione</strong> <strong>Europea</strong><br />

<strong>Dragan</strong> di organizzare questa manifestazione.<br />

Infatti, il nostro Centro Unesco di Milano<br />

appoggia le iniziative Unesco di Parigi,<br />

per realizzare una migliore intesa degli uomini<br />

attraverso la cultura e la celebrazione di<br />

quei valori che superano i confini nazionali,<br />

diventando cosi universali. L'Europa, aHa<br />

cui frontiera dell'est la Romania tiene alta la<br />

fiaccola delia latinita, questa Europa festeggia<br />

quest'anno una dei grandi nomi, forse il<br />

pili grande, che appartiene alia cultura romena,<br />

il poeta Mihai Eminescu. Anni fa fu festeggiato<br />

il principe Demetrio Cantemir, che<br />

scrisse la prima storia dell'Impero Ottomano,<br />

e il cui figlio, Antioco, diventa il primo<br />

poeta russo. Oggi vogliamo festeggiare non<br />

un principe politico, ma un principe del pensiero.<br />

Formatosi a Vienna e a Berlino, Eminescu<br />

e un europeo penetrato dello spirito pili<br />

evoluto del secolo scorso, un precursore delle<br />

grandi rivoluzioni sociali e culturali che di<br />

li a poco sarebbero accadute. Nel definire se<br />

stesso, egli si vide precocemente costretto a<br />

definire il mondo nel quale era apparso.<br />

Scrivendo il dramma del passato, egli si e<br />

consacrato allo studio delle letterature classiche<br />

greca e romana, grazie alle quali porta<br />

alia luce anche la mitologia autoctona. Qualcuno<br />

ha osservato che Eminescu ha visto la<br />

Dacia con gli stessi occhi con cui Goethe aveva<br />

visto la Grecia. Certamente egli non eap-<br />

Prof. G.C.DRAGAN<br />

parso come un meteora. Lo avevano preceduto<br />

autori che hanno presentato i grandi<br />

confronti dei Romeni con gli invasori, che<br />

hanno descritto la storia dell'Impero Ottomano<br />

e gli sforzi per la sopravvivenza di un<br />

piccolo popolo, conteso dall'Occidente e<br />

dall'Oriente. Dunque Eminescu ha trovato<br />

una letteratura carica di storia e di documentazioni,<br />

di esperienze tragiche e personaggi<br />

eroici. La mitologia nazionale aveva tentata<br />

Cantemir (Descriptio Moldaviae, Historia<br />

hieroglifica), Asachi, Hasdeu, Bolintineanu,<br />

Negruzzi. Laddove non esistevano documenti,<br />

Eminescu haaperto la strada dell'immaginazione<br />

per rievocare il passato delia nazione.<br />

Basta scorrere soltanto i suoi versi antologizzati<br />

per rendersi conta di come siano associati<br />

riflessione logica e intuizione poetica,<br />

fatto storico ed esaltazione lirica.<br />

Eminescu manifesta il suo genio in poesia,<br />

nel dramma, nella filosofia, nella cosmogonia,<br />

nella mitologia. Nella Preghiera<br />

di un dacia colpisce la comprensione profonda<br />

che egli ha del sentimento religioso dei<br />

Daci, che ritenevano la morte una salvezza<br />

divina (e il motivo per il quale Decebalo e i<br />

suoi consiglieri bevono la coppa con il veleno,<br />

allorche illoro impero ecaduto nelle mani<br />

dei Romani!). La fede nell'imortalitâ<br />

deH'anima ha reso i Daci guerrieri cosi bravi,<br />

che Traiano voile immortalarli suHa sua colonna,<br />

con a capo il loro re Decebalo. Proprio<br />

a Decebalo Eminescu aveva intenzione<br />

di dedicare un affresco completo, e infatti<br />

troviamo una presentazione del re ormai vecchio,<br />

vinto, povero e sconosciuto.<br />

Nella concezione deH'autore la creazione<br />

mitologica e aHa base di tutti gli inizi, persino<br />

in Omero. Sin daHa nebulosita del mita si<br />

stabiliscono le matrici, esperienze delle gene­<br />

3


azioni, cia che fa si che la natura del sentire<br />

si dispieghi in consonanza al temperamento,<br />

alia struttura sociale e alia fisionomia dei popoli.<br />

E' negli usi locali che ritroviamo la storia.<br />

Nelle tradizioni dionisiache e pitagoriche<br />

noi osserviamo le nostre affinita con i Greci,<br />

che pera abbiamo superato, dai momento<br />

che Zalmoxis (uomo, re e dio), sebbene sia<br />

contemporaneo agli dei dell'Olimpo e delia<br />

Walhalla, si l;tifferenzia da questi per il fatto<br />

di mettere i Daci direttamente in contatto<br />

con la divinita. Gli dei dei Greci servivano<br />

soltanto i Greci, come pure avveniva per gli<br />

dei romani, che erano divinita esclusive dei<br />

Romani. Dai momento che questi dei sapevano<br />

essere malvagi, essi dovevano venire<br />

blanditi con sacrifici, diventando cosi complici<br />

dei delitti umani, e mostrando passioni<br />

e vizi umani. Zalmoxis, invece, dio muto, interveniva<br />

soltanto quando erano trasgredite<br />

le leggi delia natura. Per lui la morte non era<br />

un castigo, ma una via di salvezza e di riconciliazione<br />

con il destino.<br />

Nelle creazioni giovanili Eminescu rivela<br />

di aver assimilato dati e motivi folclorici, ma<br />

anche elementi concreti delia letteratura classica<br />

greco-romana.<br />

Purtroppo I'epopea di Eminescu si e fermata<br />

alia fase di elaborazione, cosi come si<br />

interromperanno anche i tentativi di descrivere<br />

in moda plastico, con immagini drammatiche,<br />

il medioevo nazionale. 11 poeta intendeva<br />

comporre I'epopea del periodo medievale<br />

secondo capitoli ben definiti. Ogni<br />

episodio avrebbe dovuto portare il nome di<br />

un celebre personaggio storico: Dragos il<br />

Voivoda, Alessandro il Buono, Stefano ed<br />

Elia, Stefano il Grande, Bogdan il Cieco,<br />

Stefano il Giovane, Petru Rares, Alessandro<br />

ed Elia, Alessandro Lapusneanu, Despota il<br />

Voivoda. Di questi capitoli alcuni sono stati<br />

sommariamente abbozzati, altri appena<br />

enunciati.<br />

Nell' Ultima Musatin osserviamo un progetto<br />

bizzarro e nebuloso, privo di base documentaria.<br />

Talvolta Eminescu, nel tentativo<br />

di uscire dalla mitologia, si volge al teatro,<br />

componendo opere storiche sulla base<br />

4<br />

dei testi delle Cronache, ma si ferma al momento<br />

dell'avanzata ottomana in Europa.<br />

Passa quindi al dramma di Michele il Bravo.<br />

Eminescu immagina una serie personaggi<br />

femminili soavi, eroici e terribili. La Principessa<br />

Chiajna, Mira, Anna Movila. Quando<br />

descrive personaggi che hanno fatto tremare<br />

il mondo, come Horea, Closca e Crisan, o<br />

quando evoca Andrea Muresanu, il poeta<br />

immagina figure romantiche, poemi faustiani.<br />

Muresan e un filosofo del male che cerca<br />

la felicita negativa attraverso il sonno, i soldi<br />

e l'eremitaggio. I personagi di Eschilo, i suoi<br />

temi, vengono fatti passare nel mondo romeno.<br />

E' il periodo in cui nell'opera di Eminescu<br />

si osservano le tracce di Schiller, Novalis,<br />

Hoffmann, Gautier. Qui osserviamo la presenza<br />

delia teoria romantica del genio.<br />

Una delle perle pili preziose delia poetica<br />

di Eminescu e il sonetto Venezia. E' un sonetto<br />

perfetto, in cui si mostra che col passar<br />

del tempo Venezia si sta consumando, fatto<br />

per il quale si spegne la sua vita. 10 stesso<br />

I'ho tradotto in italiano e fu letto alia radio<br />

romena nell'ambito di un programma intitolato<br />

«Un inverno a Venezia».<br />

Eminescu, che soffri molto, come il Leopardi,<br />

con il quale era imparentato spiritualmente,<br />

visse poco, soltanto 39 anni. Gli<br />

manca il tempo per realizzare I'epopea romena<br />

basata sulla storia e sulla mitologia dei<br />

Traci. Speriamo di vedere tradotta in lingue<br />

di larga circolazione una mitologia europea,<br />

come quella di N. Densusianu, Dacia preistorica,<br />

perche la mitologia non e solo dei<br />

Greci.<br />

In filosofia, Eminescu e da accostare a<br />

Schopenhauer e a Kant.<br />

In letteratura, cristallizza la lingua romena,<br />

crea nuove correnti, fu un romantica di<br />

tona piuttosto pessimista.<br />

In politica, ebbe una visione chiarissima<br />

e fu un giornalista insuperabile.<br />

Eminscu compi anche studi di sociologia<br />

applicata alia zona del Danubio. In sociologia<br />

arriva ad esprimere una verita essenziale:<br />

«se le cifre non governano il mondo, esse<br />

mostrano almeno come e governato».


Partito da una moltitudine di temi, Eminescu,<br />

dopo averii analizzati tutti, li ha ricomposti<br />

in quadri generali. Oi alcuni di<br />

questi sono rimaste soltanto sommarie presentazioni,<br />

di altri nient'altro che il progetto.<br />

Ma le generazioni che 10 hanno seguito hanno<br />

continuato a tessere il filo che la morte<br />

prematura del poeta aveva interrotto. Queste<br />

generazioni hanno cominciato a misurare le<br />

dimensioni e le forme del passato e, come da<br />

un campo' di grano, alcuni hanno preso i<br />

chicchi necessari alla rigenerazione.<br />

Per immaginarci come sarebbe stata la<br />

cultura romena se Eminescu fosse vissuto<br />

MOlti sono i fiori, ma pochi<br />

Portano il fmtto nel mondo,<br />

Tutti battono alla porta della vita,<br />

Ma si scuotono e molti muoiono.<br />

E' facile scrivere versi<br />

Quando non hai niente da dire,<br />

Infilando parole vuote<br />

Che suonano false.<br />

Ma quando il cuore si tormenta<br />

Oi desideri vivi e molti patimenti,<br />

E alle loro voci la tua mente<br />

E' pronta per ascoltarii tutti,<br />

AI MIEI CRITICI<br />

trent'anni di pili, dovremmo pensare Mircea<br />

Eliade nel molo dell'epigono e dell'inventore,<br />

poiche anch'egli trae sostanza dalie stesse<br />

sorgenti di Eminescu, per rivolgersi poi alia<br />

mitologia indiana. Eliade continua, nella sua<br />

opera, la congiunzione di documenta e fantastico,<br />

avendone ricevuto gli archetipi da<br />

Eminescu, e avendoli fatti sedimentare su di<br />

un terreno scientifico. Cosi crea la storia<br />

delle religioni, un capitolo delia quale, dedicato<br />

ai nostri avi, intitolato Da Zalmoxis a<br />

Gengis Khan, ebbi occasione di asc,oltare,<br />

letto da Eliade stesso, alcuni decenni or sono,<br />

nel corso di una vacanza.•<br />

Come i fiori alia porta delia vita<br />

Battono alla porta dei pensieri,<br />

Tutti chiedono di entrare nel mondo<br />

Chiedono gli abiti delle parole.<br />

Per le tue proprie passioni,<br />

Per la tua propria vita,<br />

Oove hai i giudici<br />

Non addolorati con gli occhi di ghiaccio?<br />

Ah! allora ti sembra<br />

Che sulla testa ti cada il cielo:<br />

Oove troverai la parola<br />

Che esprima la verita?<br />

Voi critici, con fiori deserti,<br />

Non portate nessun fmtto ­<br />

E' facile scrivere versi<br />

Quando non hai niente da dire.<br />

M. EMINESCU<br />

(Traduzione di Mariana Campean)<br />

5


Illatino, assimilato in buona misura in patria, venne approfondito durante gli studi a<br />

Vienna e Berlino, tanto da permettergli di tradurre in versi brani dai poeti latini. Fu Orazio a<br />

tentarlo di piu e ne tradusse parecchie odi (Ad Mercurium, Ad Bullatium) ed epistole. Ad<br />

Ovidio Eminescu prestava tanta attenzione e tanto interesse sia per i suoi pregi artistici sia<br />

per via degli anni trascorsi daI grande poeta latino in esilio a Tomis e delle opere ivi create.<br />

A1trettanto interesse mostrava per Properzio, Sallustio, Tacito, Cicerone e Virgilio. L'entusiasmo<br />

di Eminescu per i classici 10 spinge a proporre che i libri di testo per le scuole venissero<br />

tradotti in latino, che le varie discipline venissero insegnate a scuola in latina e che illatino<br />

fosse introdotto come materia di studio sin dalle classi elementari, affinche gli scolari potessero<br />

fare conironti con il romeno.<br />

DaI classicismo greco gli erano ben noti Omero (di cui tradusse, con l'aiuto delle versioni<br />

in lingue moderne, alcuni canti dell'Iliade e dell'Odissea) ed anche Platone, Aristotele,<br />

Eschilo e Sofocle. 14<br />

Eminescu e stato una dei piu fervidi sostenitori della necessitâ dell'insegnamento «classico»<br />

e usava portare in merito degli argomenti convincenti: la simmetria intellettuale del<br />

pensiero antico - che regola costantemente 10 spirito e il carattere degli uomini. Secondo il<br />

suo parere, «la giovane e serena antichitâ» equivale ad una «ginnastica morale» di cui la<br />

societâ ha grande bisogno. 15<br />

La conoscenza della lingua e della letteratura francese risale agli anni degli studi ginnasiali<br />

a Cernowitz, quando Eminescu si cimenta a tradurre la commedia II diplomato di E.<br />

Scribe e C. Delavigne. Durante gli studi universitari acquisisce anche i valori della letteratura<br />

francese. Nel romanzo Il povero Dionigi Eminescu trae alcune ispirazioni dagli scritti di Th.<br />

Gautier, soprattutto dai Romans et Contes. Certa e pure la conoscenza dell'opera di J.J.<br />

Rousseau sebbene egli non condivida tutte le sue idee. Fra i drammaturghi apprezzava particolarmente<br />

Moliere, alquanto meno Racine e Corneille. Tra gli scrittori francesi gli erano noti<br />

o addirittura familiari, La Rochefoucauld, La Bruyere, Pascal e gli illuministi Montesquieu,<br />

Voltaire, Rousseau, D'Alembert. Victor Hugo e stato per lui un vero maestro ed echi<br />

dalla poesia sociale di quest'ultimo si ritrovano nella terza Epistola (A propos de Horace).<br />

Accanto a Hugo stanno Vigny, Lamartine e Gautier ai quali Eminescu si sentiva vicino. E<br />

numerosissimi dei prosatori francesi si ritrovano negli scritti di Eminescu, come, ad esempio,<br />

Dumas pere e Dumas fils, George Sand, Jules Verne. Eminescu tradusse in romeno dei<br />

drammi di Emile Augier.<br />

La conoscenza della letteratura francese si accompagna ad una conoscenza abbastanza<br />

buona della lingua francese, di cui si servi per la corrispondenza. 16<br />

Fra gli scrittori italiani Eminescu amava Dante a cui si sentiva vicino, apparentato nelle<br />

sue concezioni, e sotto l'influsso del quale prova a comporre delle terzine. Il Dodecameron<br />

di Eminescu non esenza raporti con il Decamerone di Boccaccio e l'influsso dell'Orlando innamorato<br />

si fa sentire nella fiaba di Eminescu Il principe azzurro nato da una lacrima. 11<br />

poeta romeno connobbe pure Goldoni e subi l'influsso di certe sue opere.<br />

La lingua italiana gli era molto cara: la riteneva, come egli stesso confessa, «la musica<br />

del sommo maestro del mondo, la musica di Dio».<br />

Della letteratura spagnola Eminescu conosceva il celebre libro di Cervantes, Don Quijote<br />

de la Mancha. Per potersi avvicinare ancor di piu alla cultura spagnola il poeta aveva ad<br />

un certa momento iniziato 10 studio della grammatica dello spagnolo. 17<br />

Non gli erano ovviamente sconosciute neanche le letterature germaniche. Lo scrittore<br />

piu apprezzato e Shakespeare; Eminescu 10 caratterizza come «il genio del divino Britanno»<br />

e ne fa l'elogio in versi sentiti chiamandolo «dolce amico della anima mia» e «sorgente viva<br />

dei miei canti». Lo riteneva il piu grande poeta del mondo e tenta di tradurre dai suoi dram­<br />

12


mi - Re Lear, Amleto, Troido e Cressida.<br />

Robinson Crusoe era familiare ad Eminescu sin dall'infanzia, e sin dalla prima<br />

gioventu conobbe Young e il ciclo delle sue Notti, e in seguito il cosi popolare romanzo di Richardson<br />

Clarissa Harlowe e la Queen mab di Shelley. Fra gli scrittori inglesi il piu congeniale<br />

era per lui Byron. E gli aforismi di Thomas Moore gli sembravano tanto preziosi da volerli<br />

pubblicare.<br />

Degli scrittori americani Eminescu conosceva Edgar A. Poe, da cui tradusse, grazie ad<br />

una versione francese, Moral/a, e anche Mark Twain. 18<br />

Data la sua formazione e comprensibile il fatto che Eminescu fosse buon conoscitore<br />

della letteratura tedesca. Aveva dimostrato un precoce amore per il teatro, soprattutto per i<br />

drammi di· Kotzebue. Sin dalla sua adolescenza conobbe ed apprezzo l'opera di Schiller, che<br />

leggeva in originale e conosceva benissimo. Cosi pure aveva letto interamente l'opera di Goethe<br />

e non solo letto, ma studiata e approfondito, e dalla quale tradusse parecchi frammenti.<br />

Altri scrittori da cui tradusse e dei quali subi l'influsso furono Heine, Herder, Novalis, Lenau<br />

- il cui Faust riteneva superiore agli scritti omonimi di Marlowe e di Goethe. 19<br />

Le conoscenze di Eminescu si sono rapidamente allargate, conquistando anche altre<br />

letterature. Conosceva le commedie deI poeta danese Halkerg, i drammi del norvegese<br />

Bjornstierne Bjornson - «il gigante del Nord», amico dei Romeni - e la drammaturgia del celebre<br />

connazionale di quest'ultimo, Ibsen, tanto apprezzato all'epoca.<br />

Conosceva anche il poeta ungherese Petofi e 10 scrittore della stessa nazionalita Jokay,<br />

menzionato nel romanzo Genio desolato, nonche il drammaturgo Madach con la sua Tragedia<br />

del/'uomo.<br />

Conosceva anche la figura delleggendario Faust polacco, Twardowski, dalla creazione<br />

di Mickiewicz.<br />

Eminescu ammirava 10 scrittore russo Gogol inanzittutto per il suo Revisore generale,<br />

che stimava un grande esempio di vero teatro, ma anche per il romanzo Anime morte. La novella<br />

di Gogol Il ritratto contiene molti elementi comuni con il ritratto del Povero Dionigi.<br />

La letteratura persiana era molto stimata da Eminescu per il Gulistan di Saadi e per il<br />

Divano di Haviz. La conoscenza di Firdusi e confermata daI fatto che parecchie terzine di<br />

Eminescu ne menzionano il nome, e ricordano pure la Seherazada.<br />

Il poeta romeno conobbe la letteratura indiana dalle traduzioni in tedesco delle opere<br />

di questa cultura, le Veda, Sakuntala, «antichi epos degli Indi», riassumendo e memorizzando<br />

questi scritti, sotto l'influsso della metafisica della letteratura sanscrita, come si puo notare<br />

nei poemi Preghiera di un dacia e La stel/a mattutina.<br />

Spinto daI suo irrequieto desiderio di apprendere e dalla sua invincibile curiositâ, Eminescu<br />

si rivolge all'indoeuropeistica non per un capriccio di ricercatore di tesori ma per una<br />

necessitâ del tutto spiegabile in un poeta filosofo, il quale fu anche filologo, filosofo della<br />

scienza, storico, enciclopedista di genio. Tradusse la grammatica sanscrita di Franz Bopp, il<br />

fondatore della grammatica comparata delle lingueindoeuropee.<br />

«Il genio della poesia romena» conosceva come nessun altro la letteratura romena<br />

scritta dai suoi predecessori e contemporanei, da quella minore fino ai capolavori; un giudizio<br />

degli autori precedenti e il poema Gii epigoni, vera e propria storia delIa letteratura in<br />

versi. 1poeti precursori sono giudicati secondo le proprie esigenze, dalle antologie apparse - i<br />

«lepturari» - e dalle opiniani espresse nella stampa delI'epoca.<br />

Conviene aggiungere a tutto cio, per completare il ritratto del massimo poeta romeno,<br />

il suo amore per la lingua romena. Per conoscerne i tesori, Eminescu raccolse e studio «Le<br />

scritture antiche», scritti laici ed ecclesiastici del tardo medioevo romeno che teneva in gran<br />

pregio e collezionava con grande affetto. Le sue cognizioni linguistiche, apprese dai mano­<br />

13


EMINESCU<br />

ELA MUSICA<br />

Prof. OVIDIU VARGA<br />

Diverse composizioni musicali sono ispirate<br />

alle poesie di Eminescu, e in diversi brani<br />

delIa poesia immortale del piu grande poeta<br />

nazionale romeno si fa riferimento a suoni<br />

ed a strumenti musicali.<br />

Occorre sottolineare che la poesia emineschiana<br />

emusicale .non solo per il suo ritma e<br />

la sua rima, ma anche per le frequenti metafore<br />

acustiche che contiene. Nessuno si emai<br />

soffermato ad analizzare questo aspetto del­<br />

Ia poesia di Eminescu. Rileggendo attentamente<br />

i suoi versi, ho notato, con sorpresa,<br />

che nella maggior parte di essi Eminescu fa<br />

ricorso al «potere orfico» delle immagini sonore.<br />

Ad esempio, ogni strofa delIa poesia<br />

Solitudine contiene delle immagini sonore.<br />

Ne cita alcune: «Il fuoco tremola nella stufa»,<br />

i ricordi «stridono come le cicale» oppure<br />

scorrono, pesanti «come in gocce cade la<br />

eera» «e tra le pile di libri i topi camminano<br />

furtivamente», «e li sento mentre a poco a<br />

pocol rosicchiano l'involucro dei libri»,<br />

«Ah! quante volte ho volutol Appendere la<br />

lira al chiodo...», «Il cuore mi sobbalza nel<br />

petto, quando sento suonare la maniglia del­<br />

Ia porta...», «Mentre io sto sussurando alIa<br />

mia amata...».<br />

Nella poesia Abbandona il tuo mondo dimenticato,<br />

immagini acustiche di grande finezza<br />

fissano la nostra attenzione, come ad<br />

esempio: «Dove la notte ci sveglia la voce<br />

delle vecchie foreste», «Il lamentoso como<br />

suona», «l'ascoltavo con tanto piacere», «E<br />

la verde foresta gli risponde».<br />

Nella poesia Perche dondoli, bosco, restiamo<br />

impressionati dalI'immagine suggeritaci<br />

daI versa: «Scaccia i miei cantanti».<br />

La poesia Oh, resta inizia con il verso insolito:<br />

«Oh, resta, resta con meI Ti ama<br />

tantol Tutti i tuoi desideril Solo io so ascoltarli».<br />

Il poeta ascolta i desideri delIa sua<br />

amata, il che ci rivela l'eccezionale sensibilita<br />

uditiva di Eminescu.<br />

Nella poesia Malinconia, «il campanile<br />

scricchiola», mentre nel Sonetto il poeta si<br />

rivolge alIa sua amata con i versi: «Oh, vieni<br />

di nuovo I Dolci parole ispirami... I E nuovi<br />

canti strappa alIa mia lira».<br />

In questo modo, anche la lira di Orfeo e<br />

presente nella poesia di Eminescu<br />

Nel celebre sonetto Si e spenta la vita del­<br />

Ia maestosa Venezia, le immagini acustiche<br />

hanno una forza suggestiva straordinaria,<br />

carne ad esempio: «Non senti i canti, non vedi<br />

le luci dei balli», «Okeanos si lamenta lungo<br />

i canali», «Colpisce le vecchie mura, facendo<br />

sonare le onde», «San Marco, sinistro,<br />

suona mezzanottel Con voce profondal<br />

nel linguaggio delle Sibillel Paria<br />

dolcemente negli attimi cadenzati».<br />

Nella poesia Il desiderio, le immagini<br />

acustiche si incontrano lungo intere strofe:<br />

«Sogneremo un sogno felicel Con un canto<br />

ci fanno ecol Le fonti solitarie, 1 Il mite soffio<br />

del vento».<br />

La poesia di Eminescu ha suscitato risonanze<br />

immediate sia nella musica del suo<br />

tempo, sia in quella contemporanea, portando<br />

alIa creazione di composizioni musicali di<br />

vario genere. Siccome il genere piu diffuso<br />

alI'epoca era la romanza sentimentale, autori<br />

di fama, insieme ad altri rimasti tuttora<br />

sconosciuti, hanno creato bellissime romanze<br />

su versi di Eminescu.<br />

Tra le piu note vorrei citare la romanza<br />

Accanto ai pioppi solitari: «Accanto ai pioppo<br />

solitaril Sono passato di soventel Mi conosceva<br />

tutto il vicinatol Solo tu non mi conoscevi...».<br />

Un altro genere musicale apparso nel secolo<br />

scorso e che ha trovato nella poesia emineschiana<br />

una ricca fonte d'ispirazione estato<br />

il «lied» con accompagnamento al pianoforte,<br />

in voga nei salotti delI'epoca.<br />

I compositori romeni, contemporanei di<br />

Eminescu, fondatori delIa scuola romena di<br />

composizione musicale, si sono ispirati alle<br />

15


Perche ho tradotto Eminescu ?<br />

MARIANA CAMPEAN<br />

Nel presentare il libro Desiderio senza<br />

margini sono portata di piu a parlare del pia­<br />

cere che ho provato a tradurre poesie di Emi­<br />

MIHAI EMINESCU<br />

nescu piuttosto che esporre come ho risolto i<br />

problemi e le difficolta che ho incontrato. La<br />

lettura giornaliera del piu grande poeta romeno<br />

ha un po' compensato la lontananza<br />

del mio paese e forse questa e una delle ragioni,<br />

forse la piu valida, venute in aiuto alla<br />

soluzione dei problemi sollevati dalla traduzione.<br />

Perche ho tradotto Eminescu? La risposta<br />

non e difficile, anzi e ovvia. L'ho tradot­ II desiderio<br />

to semplicemente perche e il solo modo di vivere<br />

in Romania, pur trovandomi in Italia. • •<br />

senza margini<br />

Perche Eminescu e la Romania cosi come<br />

Garcia Lorca e la Spagna e Dante l'Italia. Il<br />

mio lavoro di traduttrice non e quello di<br />

creare bensi quello di tramandare secondo la<br />

formula di Confucio, tanto amato da Eminescu.<br />

Eminescu mi da ragione in questo in<br />

quanto ribadisce che l'arte epura creativita.<br />

Dunque io non posso fare dell'arte sull'arte.<br />

Nel romanzo di Eugen Lovinescu Mite Balauca,<br />

Eminescu definisce l'arte con questa<br />

formula magica:


pensare. Ho visto spesso uomini rigidi stesi su qualche letto che chiamano feretro, portati su<br />

tra canti e pianti, e mi ricordo che tutte le volte che passava un matrimonio cosi triste vieino<br />

alIa nostra casa, a mia madre scorrevano dagli occhi grandi lacrime ma non sapevo perche...<br />

Venne la notte... Gli uomini che stavano in casa giocavano a carte, ma la mamma stava<br />

sempre stesa, sempre immobile, sempre gialIa. Il terzo giorno alcuni uomini l'hanno portata<br />

- in una cassa di legno con una croce sopra - alIa chiesa; un uomo vecchi'o con una barba<br />

bianca, vestito con un abito lunga e colorato in tutti i modi cantava piano esul naso; appena<br />

l'hanno adagiata in un buco, hanno buttato la terra sopra di lei e l'hanno coperta... Sono<br />

tornato li casa... Non ho detto una parola per tre giorni e questa meraviglia intontiva la mia<br />

piccola testa. Non sapevo quel che sentivo, ma mi prese una paura terribile perche non vedevo<br />

pilI la mamma... Andavo a cercarla in casa, la cercai dappertutto... Mi pareva di sentire la<br />

sua voce dolce e piana, ma non la vedevo. Come si e fatto buio, sono andato alIa chiesa...<br />

Ho visto un mucchio di terra la dove avevano messo la mamma e una candeladi cera giaUa<br />

brueiava nelIa notte, come una stelIa d'oro tra l'oscurita delle nuvole. Mi sono coricato sulla<br />

tomba, ho appoggiato l'orecchio sulIa terra. «Mamma! Mamma! ho comineiato a strillare,<br />

esei di la e vieni a casa... La casa e deserta, dico, il babbo non e venuto per tutto il giorno, i<br />

tuoi colombi bianchi sono andati nel campo... Mamma, vieni mamma! oppure prendi anche<br />

me da te, la dove sei» ... Ascoltavo, ma la terra era fredda, silenziosa, umida, il vento spense<br />

la candela e quel buio nero eircondo la mia anima. La mamma non veniva... Le lacrime comineiarono<br />

a scorrere, una mano di legno mi stringeva il cuore nel petto, i sospiri m'inondarono<br />

e nella voce di una eivetta triste mi sono addormentato».<br />

Essendo quest'anno il centenario delIa morte del nostro pilI grande poeta, laseiatemelo<br />

ricordare con questa sua struggente frase: «io non posso morire, sono immortale; la miseria<br />

mi conserva nella vita».<br />

Siamo gia nel dramma, in verita esistenziale, delIa sua vita. Nonstante tutti gli stenti, le<br />

privazioni, l'incomprensione, i malanni, Eminescu si fa compagnia con le parole, come ritmo<br />

una musica interna che non l'abbandona mai, tanto pilI che si potra dire di lui quel che<br />

Orazio disse di Ovidio: «et quot tentabat dicere versus erat».<br />

Un'altra cosa che mi preme di comunicarvi e l'affinitâ di cui si e parlato che Eminescu<br />

ha con il poeta Giacomo Leopardi, affinitâ di destino, di pensiero, di ispirazione. L'unica<br />

casa che non hanno in comune e illuogo di naseita. Entrambi muoiono a 39 anni, dopo che<br />

hanno servito la poesia fino alIa consunzione, anima e corpo. Li avvicina la fissazione pessimistica,<br />

unita al grande amore per la vita; li sentiamo gettati esistenzialmente e disperatamente<br />

in un mondo che non li capisce, che entrambi cercano di recuperare-o La sapienza, la<br />

saggezza, il divenire li perseguita. Troppa luce li offende; avrebbero bisogno di buio, di riposo,<br />

di amore, come spesse volte invocano. Ora sarebbe necessario un lunga discorso, con una<br />

ricchezza di citazioni, per dimostrare la corrispondenza di sentimenti e di passioni tra i due<br />

poeti. Ricordare inoltre il credo filosofico di Eminescu, le sue letture di Schopenhauer, la sua<br />

traduzione dalla Critica delia ragione pura di Kant; parlare inoltre del folclore romeno che<br />

cerca di unire alIa filosofia intesa come meditazione e assoluto. Vedi Hyperion.<br />

Non voglio ora far la fine di quel pedante dagli occhi celesti a cui alIude Eminescu nella<br />

Prima lettera, ironizzando contro ogni forma di critica a scopo retorico. La poesia di Eminescu<br />

si puo spiegare con la stessa immediatezza con cui Dante Alighieri si rivela in un canto<br />

della Divina commedia, a buon aggiunta: «io mi son un che quando amore spira noto e quel<br />

moda che ditta dentro vo significando».<br />

A questo punto, vorrei ringraziare prima di tutto il Dottor <strong>Dragan</strong> e il Signor Filip<br />

perche mi hanno accolto tra Iora e tra i loro autori. •<br />

23


For where he carne there was no bourne,<br />

To see there was no eye,<br />

And from the vacuums to be born<br />

Time vainly made a try.<br />

And there was nothing. There was, though,<br />

A thirst that did oppress,<br />

A gaping gulf above, below,<br />

Like blind forgetfulness.<br />

Ninety-nine stanzas are naturaHy too complicated a system of<br />

vessels for the sap to be distributed with the same force everywhere. The<br />

unity of the poem is achieved by musical means. Some of the stanzas<br />

keep silent whilst others sing, aH of them in accord like the flutes of an<br />

organ. In the end they burst out in a chorus:<br />

«You live accompanied by weal<br />

In your all-narrow fold,<br />

Whilst in my boundless world I feeI<br />

Both deathless and dead cold.»<br />

Eminescu is a universal poet, but like any other not isolated.<br />

Hyperion is the typical genius of Klinger's and Lavater's romantics, a<br />

human god, king of the world. Geniuses are solitary, restless. Faust,<br />

Torquato Tasso, Childe Harold, Jocelyn are his comrades. They cannot<br />

live in our narrow space, hence the immensity of the romantic setting in<br />

breadth (exotic, primitive landscapes) and height (uranic zone);<br />

Poetry with geniuses is always cosmic poetry too. Lamartine, Vigny<br />

and the others have cosmogonic and eschatologic visions. The stars are<br />

in fashion. Keats had begun a Hyperion, Holderlin had written a<br />

Hyperion.<br />

(O. Calinescu, History ofRomanian Literature, Unesco· Nagard Publishers, 1989, pp. 371, 372, 402).<br />

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••<br />

• •<br />

: Under the patronage of UNESCO. Nagard Publishers have just printed :<br />

• the HISTORY OF ROMANI.AN LITERATURE by G. Calinescu (English •<br />

translation by L. Levitchi.: 894 pages. more than 600 pictures). This •<br />

book, translated for the first Urne in a foreign language. is a •<br />

fundamental work for professors and students of Romance literatures. :<br />

34<br />

It is possible ta ask for HISTORY OF ROMANIAN LITERATURE writing •<br />

ta:<br />

EDITRICE NAGARD •<br />

Il, Via Larga - 20122 MIIANO<br />

•<br />

ITALY • ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••<br />

•<br />

•<br />

••


HI5TORY<br />

ROMANlAN<br />

LlTEMTURl:.<br />

NAGARD PUE>LlSHf

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