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L’ANCORA<br />

ACQUI TERME 27 GENNAIO 2008 7<br />

Acqui Terme. Ci scrive <strong>il</strong><br />

comitato cittadino di Forza Italia:<br />

«Gent<strong>il</strong>e Direttore approfittiamo<br />

della sua consueta<br />

ospitalità sulle pagine del suo<br />

giornale <strong>per</strong> rispondere alla richiesta,<br />

della lista Bosio sindaco,<br />

di remissione delle deleghe<br />

al vicesindaco Enrico<br />

Bertero e all’assessore Anna<br />

Leprato. Il Comitato cittadino<br />

di Forza Italia crede sia su<strong>per</strong>flua<br />

una difesa d’ufficio dell’o<strong>per</strong>ato<br />

dei due amministratori.<br />

Sapranno certamente difendersi<br />

da soli e nelle forme e<br />

nei tempi che riterranno opportuni.<br />

Queste nostre osservazioni<br />

sono indirizzate alla gente, agli<br />

acquesi, ai turisti e a chi conosce<br />

Acqui Terme e <strong>per</strong>ò non ricorda<br />

alcuni episodi e vicende<br />

accadute negli ultimi anni e imposteremo<br />

l’articolo in maniera<br />

volutamente leggera visto che le<br />

situazioni negative che evidenzieremo<br />

peseranno già come<br />

macigni. Allora rinfreschiamo la<br />

memoria a:<br />

quelli che quando si trovano<br />

al centro della città possano<br />

godere appieno della qualità<br />

peculiare di Acqui Terme: l’acqua;<br />

ed eccola la fontana con<br />

tanta acqua che ne entra e<br />

tanta ne esce subito dopo. Era<br />

assolutamente imprescindib<strong>il</strong>e<br />

da ogni oggettiva situazione<br />

terminare l’o<strong>per</strong>a <strong>per</strong> <strong>il</strong> capodanno<br />

2000. Era così tanto<br />

ostinatamente importante<br />

inaugurare <strong>il</strong> nuovo anno con<br />

la fontana da presentare al<br />

mondo che nonostante <strong>il</strong> parere<br />

negativo dei tecnici i lavori<br />

dovettero continuare a diversi<br />

gradi sotto zero. Si era così<br />

su<strong>per</strong>iori ai tecnici che rei di<br />

aver esternato le loro ragioni<br />

furono bollati di ignoranza.<br />

Ora siamo davanti all’unica<br />

fontana pedonale al mondo<br />

ma quello che indigna è che ci<br />

troviamo di fronte ad un colabrodo<br />

che costa agli acquesi<br />

100.000 euro all’anno (80.000<br />

euro di acqua) e che vedono<br />

costretta l’attuale amministrazione<br />

comunale a porre rimedio<br />

a tale s<strong>per</strong><strong>per</strong>o;<br />

quelli che quando vedono<br />

gli intonaci ristrutturati del<br />

centro storico e esclamano<br />

“ma che bello! Ma chi ha convinto<br />

i proprietari ad affrontare<br />

le ingenti spese di ristrutturazione<br />

ed in che modo? Risposta:<br />

sono state le ordinanze<br />

che i proprietari si sono visti<br />

appioppare a raffica. Tanti si<br />

sono trovati in difficoltà economiche<br />

e nell’impossib<strong>il</strong>ità di far<br />

fronte all’ordine di palazzo Levi.<br />

Si fosse potuto si sarebbero<br />

emesse ordinanze anche<br />

<strong>per</strong> la sistemazione dei marciapiedi<br />

e delle pubbliche vie.<br />

Le ha sistemate <strong>il</strong> Comune,<br />

bel lavoro, e allora? In quegli<br />

anni quale fu <strong>il</strong> paese più sfortunato<br />

da essere dimenticato<br />

da una vera e propria pioggia<br />

di porfido e luserna? Ben pochi<br />

e allora non solo ad Acqui<br />

si sono rifatte vie piazze e<br />

marciapiedi ma anche in ogni<br />

più piccolo e s<strong>per</strong>duto paesino<br />

piemontese;<br />

quelli che hanno visto abbattere<br />

<strong>il</strong> Garibaldi visto che<br />

era stato inserito nell’accordo<br />

di programma tra Comune-<br />

Regione Piemonte e Terme di<br />

Acqui nel 1998 e quando ormai<br />

2 anni fa non si poteva<br />

mettere una pezza a quella<br />

esecrab<strong>il</strong>e scelta. Mica siamo<br />

a Bevagna (Umbria) dove rimane<br />

curato in tutto <strong>il</strong> suo<br />

splendore un teatro che è una<br />

splendida copia del nostro<br />

Garibaldi e dove è possib<strong>il</strong>e<br />

usufruire di un servizio di vo-<br />

Dopo le affermazioni pubblicate su L’Ancora<br />

Alla Lista Bosio e all’ex sindaco<br />

secca risposta di Forza Italia<br />

lontari sempre disponib<strong>il</strong>i gratuitamente<br />

ad una visita guidata<br />

se non si ci si trova nel<br />

<strong>per</strong>iodo della stagione di prosa<br />

in cui <strong>il</strong> teatro assolve ancora<br />

egregiamente la sua funzione;<br />

quelli che si lamentano del<br />

costo della bolletta dei rifiuti<br />

senza sa<strong>per</strong>e che qualcuno<br />

ha brigato tanto <strong>per</strong> dare agli<br />

acquesi una discarica prima ai<br />

Boschi di Moirano poi a Gavonata<br />

di Cassine salvo poi rientrare<br />

con la coda fra le gambe<br />

al Consorzio del novese non<br />

prima di aver affossato <strong>il</strong> Consorzio<br />

acquese dei rifiuti<br />

(250.000 euro buttati) e conferito<br />

rifiuti acquesi alle Basse di<br />

Stura (TO) ed anche a Pisa!<br />

Ora si deve solo s<strong>per</strong>are in<br />

una transazione favorevole altrimenti<br />

Acqui dovrà sborsare<br />

una cifra esorbitante <strong>per</strong> sanare<br />

la richiesta danni della<br />

ditta a cui fu affrettatamente<br />

conferito l’incarico della costruzione<br />

della discarica di<br />

Gavonata;<br />

quelli che d’estate “s<strong>per</strong>iamo<br />

che piova se no rimaniamo senza<br />

acqua” senza ricordarsi che<br />

qualcuno 15 anni or sono aveva<br />

deciso di non usare le tubazioni<br />

appena acquistate dall’Amag<br />

e pronte <strong>per</strong> realizzare <strong>il</strong><br />

collegamento con Predosa salvo<br />

poi rimborsarne <strong>il</strong> costo senza<br />

averle ut<strong>il</strong>izzate;<br />

quelli che hanno rischiato di<br />

veder spuntare tre obelischi a<br />

deturpare <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o altimetrico<br />

della città. Ricordate i grattacieli<br />

che dovevano sorgere in<br />

Acqui?<br />

Quelli che hanno assistito al<br />

miracolo della moltiplicazione<br />

della unità immob<strong>il</strong>iari di Fontana<br />

d’Orto. Da 25 a 75 in<br />

men che non si dica;<br />

quelli che “facciamo predisporre<br />

un progetto di riqualificazione<br />

urbana da un grande<br />

architetto tanto poi se non<br />

realizziamo l’o<strong>per</strong>a paghiamo<br />

solo <strong>il</strong> progetto”;<br />

quelli che “creiamo una società<br />

<strong>per</strong> realizzare quanto sopra<br />

tanto al massimo poi sarà<br />

un fallimento” La STU (Società<br />

di Trasformazione Urbana)<br />

infatti fu un fallimento e fu<br />

liquidata portando ad Acqui<br />

solamente costi senza beneficio<br />

alcuno;<br />

quelli che “Acqui Terme deve<br />

assolutamente avere un<br />

impianto di macellazione industriale<br />

e far parte di una società<br />

creata <strong>per</strong> costruire e<br />

gestire tale macello” (a Montechiaro)<br />

“Cosa sarà mai un primo<br />

investimento di mezzo m<strong>il</strong>iardo<br />

della vecchie lire e cosa<br />

saranno mai gli ulteriori aumenti<br />

di capitale” E <strong>per</strong>chè no<br />

un contratto di gestione che<br />

incentivi <strong>il</strong> privato a farsi carico<br />

della struttura: un contratto<br />

tipo se lavori mi dai un tanto a<br />

capo macellato ma se non<br />

macelli non voglio mica niente!<br />

Peccato che la struttura<br />

abbia lavorato pochissimo<br />

tempo e da anni cominci a<br />

presentare i segni dell’abbandono.<br />

Sarà mica che è sovradimensionato<br />

<strong>per</strong> le esigenze<br />

locali e fuori dai circuiti commerciali<br />

e dalle grandi di vie di<br />

comunicazione?<br />

Quelli che “ma dove hanno<br />

messo <strong>il</strong> Monumento alla Resistenza”<br />

– “e quello di Vittorio<br />

Emanuele”;<br />

quelli che sognavano un<br />

lungo e luminoso futuro dell’Università<br />

acquese ed ora devono<br />

attendere le iniziative e<br />

le azioni dell’attuale amministrazione<br />

<strong>per</strong> riuscire a mantenere<br />

viva una realtà che non<br />

può che dar lustro alla città;<br />

quelli che avrebbero voluto<br />

investire in Istria ma non hanno<br />

potuto non essendo al corrente<br />

di nulla. E meno male altrimenti<br />

avrebbero assistito al<br />

fallimento della società: la Ceit<br />

che controllava la Kemco la<br />

quale voleva costruire in Istria<br />

un v<strong>il</strong>laggio turistico e di cui<br />

era socio, oltre ad altri <strong>il</strong>lustri<br />

leghisti, <strong>il</strong> nostro più <strong>il</strong>lustre ex<br />

leghista;<br />

quelli che si <strong>il</strong>ludevano di<br />

aver individuato un capo carismatico<br />

e che intendeva la<br />

politica come servizio <strong>per</strong> la<br />

collettività e scevra da ogni interesse<br />

<strong>per</strong>sonale;<br />

quelli che vedevano in lui un<br />

esempio e che ora si guardano<br />

bene dal seguire i suoi<br />

passi;<br />

quelli che “ma quello ha gli<br />

attributi, Lui sì che è un uomo<br />

deciso”. Sì, deciso a sprofondare<br />

Acqui nei debiti e ad<br />

affossare le finanze di palazzo<br />

Levi sino al punto che pagheranno<br />

le rate dei mutui, stipulati<br />

allegramente con la benedizione<br />

delle divinità celtiche<br />

allora in voga, <strong>per</strong>sino i nostri<br />

nipoti;<br />

quelli che patteggiano una<br />

pena e dopo si ergono a paladini<br />

del buon senso.<br />

Tutti “quelli che” si rivolgano<br />

all’ex sindaco Bernardino Bosio,<br />

a lui indirizzino i quesiti e<br />

le <strong>per</strong>plessità di cui sopra, a<br />

Acqui Terme. Ci scrivono i<br />

consiglieri comunali del Gruppo<br />

di Forza Italia:<br />

«Alla lettura delle affermazioni<br />

dei consiglieri del gruppo<br />

Lista Bosio Sindaco comparse<br />

sullo scorso numero de<br />

L’Ancora, non è davvero più<br />

possib<strong>il</strong>e stare in s<strong>il</strong>enzio.<br />

Non è tollerab<strong>il</strong>e che tante<br />

mistificazioni, e con quello st<strong>il</strong>e<br />

rozzamente spavaldo, siano<br />

presentate ai cittadini, senza<br />

che si replichi con la verità.<br />

A chiarire le singole questioni<br />

ci penseranno gli interessati,<br />

l’assessore Leprato e <strong>il</strong> vicesindaco<br />

Bertero, che certo<br />

non hanno bisogno della nostra<br />

difesa. La loro o<strong>per</strong>a è<br />

stata e sarà improntata al<br />

massimo impegno e alla massima<br />

onestà; la realtà rende<br />

loro merito di ciò. Ma quello<br />

che i consiglieri di Forza Italia<br />

sentono di dover fare è rinfrescare<br />

la memoria del gruppo<br />

dell’ex sindaco Bosio, certi<br />

che i cittadini siano dotati di<br />

una memoria e di una capacità<br />

di giudizio ben più forti.<br />

Bosio (non nascondiamoci<br />

dietro un dito: anche la lista<br />

porta <strong>il</strong> suo nome) definisce<br />

questa amministrazione “nuova”.<br />

Ed ha <strong>per</strong>fettamente ragione.<br />

È nuova proprio <strong>per</strong>ché<br />

le precedenti vedevano un<br />

peso preponderante di questa<br />

<strong>per</strong>sona, che ha lasciato un’eredità<br />

preoccupante della sua<br />

amministrazione accentrata: i<br />

debiti. E spesso si tratta di debiti<br />

inut<strong>il</strong>i, ossia del fallimento<br />

di costosissime iniziative propugnate<br />

dall’allora sindaco<br />

Bosio che hanno portato<br />

grandi uscite e benefici nulli.<br />

E si badi: quando <strong>il</strong> timoniere<br />

va in una direzione è arduo<br />

<strong>per</strong> qualche rematore correggere<br />

la rotta con <strong>il</strong> suo remo;<br />

lui chiedano conto .<br />

Da parte sua Bosio abbia la<br />

decenza di abbandonare l’idea<br />

che tutto gli sia consentito.<br />

Noi di Forza Italia di Acqui<br />

Terme non gli consentiamo di<br />

esternare arroganti inviti alle<br />

dimissioni di chicchessia. Abbia<br />

la compiacenza caro Bosio<br />

di evitare prediche avendo<br />

lei <strong>per</strong>so ormai qualsiasi tentativo<br />

di recu<strong>per</strong>o di credib<strong>il</strong>ità.<br />

Nessuno ha chiesto le sue dimissioni<br />

anche avendone tutti<br />

i diritti avendo lei patteggiato<br />

una pena <strong>per</strong> danno erariale<br />

ed essendo stato più volte inquisito<br />

ed oggetto di indagini<br />

della Procura <strong>per</strong> <strong>il</strong> suo o<strong>per</strong>ato<br />

quando ricopriva la carica<br />

di sindaco della nostra città.<br />

L’articolo della scorsa settimana<br />

su questo stesso giornale<br />

dimostra la tracotanza e la<br />

prepotenza che la contraddistingue<br />

ed è ben lungi dal rappresentare<br />

un atto politico.<br />

Nessuno le toglie <strong>il</strong> diritto di<br />

critica all’o<strong>per</strong>ato degli amministratori<br />

in carica. La sua naturale<br />

mancanza di limiti rappresentati<br />

dalle normali barriere<br />

morali fanno si che <strong>il</strong><br />

chiedere di rimettere le deleghe<br />

a Bertero e alla Leprato si<br />

connotino come un colossale<br />

atto di su<strong>per</strong>bia tacciab<strong>il</strong>e solamente<br />

di censura. Per questo<br />

anche noi terminiamo urlandole:<br />

da che pulpito!».<br />

Risponde <strong>il</strong> gruppo cons<strong>il</strong>iare di FI<br />

È sempre meglio<br />

un onorevole s<strong>il</strong>enzio<br />

e, seguita una corrente, invertire<br />

la rotta è un’impresa altrettanto<br />

ardua e lunga anche<br />

al cambio di timoniere se la<br />

squadra non è tutta con lui.<br />

Oggi timoniere e rematori,<br />

con la fatica che è onesto ammettere,<br />

risalgono la corrente.<br />

E lo fanno tra i grattacieli di<br />

Kenzo-Tange, la concessione<br />

ed<strong>il</strong>izia <strong>per</strong> settantacinque<br />

unità immob<strong>il</strong>iari a S. Defendente,<br />

le porte tematiche, la<br />

faraonica fontana di piazza<br />

Italia cui manca pure <strong>il</strong> sistema<br />

di riciclo dell’acqua, ecc.<br />

Solo chi oggi si trova ad amministrare<br />

sa quanto costi, in<br />

termini di denaro e risorse<br />

umane, riparare a tutto ciò,<br />

compresi i debiti <strong>per</strong>sonali<br />

che l’ex sindaco Bosio ha con<br />

la giustizia, tutti soldi dei cittadini.<br />

Lui che, plurinquisito, ha<br />

patteggiato, ha ammesso la<br />

verità delle accuse che gli<br />

erano mosse e crede ancora<br />

di poter dare lezioni di buona<br />

amministrazione a chi onestamente<br />

tenta di rimediare alle<br />

sue scelte assurde. Lui che è<br />

ha commesso reati contro la<br />

propria amministrazione. A<br />

questa mistificazione della<br />

realtà non ci stiamo.<br />

Che si presenti ai cittadini e<br />

dica quale porzione di quei<br />

debiti fa parte dei suoi m<strong>il</strong>lantati<br />

successi. La verità viene a<br />

galla, cari consiglieri della Lista<br />

Bosio. Quindi, a chi ama i<br />

detti popolari potremmo replicare<br />

anche solo: da che pulpito.<br />

E a chi tenta di mischiare<br />

le acque potremmo consigliare<br />

un più onorevole s<strong>il</strong>enzio.<br />

Quanto a noi continueremo<br />

sulla via dell’amministrazione<br />

sensata e responsab<strong>il</strong>e che<br />

oggi la giunta che sosteniamo<br />

sta <strong>per</strong>seguendo. Grazie dell’attenzione».

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