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L’ANCORA<br />

ACQUI TERME 27 GENNAIO 2008 3<br />

Non dimenticare: unico atto possib<strong>il</strong>e Ebrei e civ<strong>il</strong>i acquesi morti nei campi di sterminio<br />

La grande tradizione della cultura<br />

occidentale ha sempre ritenuto<br />

che la civ<strong>il</strong>tà non possa<br />

disgiungersi dalla memoria e<br />

che un popolo cresca nella consapevolezza<br />

di sé nella misura<br />

in cui conosce <strong>il</strong> suo passato.<br />

Lo diceva a<strong>per</strong>tamente Cicerone<br />

quando affermava che non<br />

conoscere quello che è avvenuto<br />

prima di noi equivale a rimanere<br />

sempre bambini (dunque<br />

a non crescere mai dal punto<br />

di vista intellettuale, civ<strong>il</strong>e e<br />

morale).<br />

Non stupisce quindi <strong>il</strong> fatto<br />

che Agostino, <strong>il</strong> più grande teologo<br />

e f<strong>il</strong>osofo della chiesa occidentale,<br />

cercando di legare le<br />

facoltà dell’uomo con le virtù<br />

cristiane connetta la virtù della<br />

s<strong>per</strong>anza con la memoria: “Mentre<br />

la volontà, dice Agostino, si<br />

connette alla carità e l’intelligenza<br />

si connette alla fede, la<br />

memoria si connette alla s<strong>per</strong>anza”;<br />

come a dire: <strong>il</strong> futuro dell’uomo,<br />

sulla terra e nell’ald<strong>il</strong>à, è<br />

legato alla sua capacità di ricordare.<br />

Detto fuori dal linguaggio teologico<br />

di Agostino: l’uomo ha<br />

un futuro in questo mondo e<br />

nell’altro solo se sa custodire i<br />

suoi ricordi e la sua memoria del<br />

passato.<br />

Lo dice la tradizione cristiana<br />

che ha posto al centro di se<br />

stessa la celebrazione (attraverso<br />

l’eucarestia) della memoria<br />

della morte e della resurrezione<br />

del su fondatore.<br />

A questa grande tradizione<br />

fa eco <strong>il</strong> fondatore, alla fine del<br />

1600, del Chassidismo, <strong>il</strong> più<br />

grande movimento religioso nato<br />

nel giudaismo dell’Europa<br />

orientale, Baal Shen Tov (morto<br />

nel 1700) che affermava: “Chi<br />

sa avere memoria ha futuro. Il ricordo<br />

porta alla liberazione. Chi<br />

dimentica non ha più prospettive<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> futuro. La dimenticanza<br />

porta alla morte dei singoli e<br />

dei popoli”.<br />

Non possiamo quindi ritenere<br />

che la tragedia dell’olocausto,<br />

(la Shoah parola che significa<br />

‘catastrofe’ in ebraico) sia un<br />

avvenimento ormai chiuso nel<br />

passato: esso deve continuare<br />

ad essere una realtà che pesa<br />

sulla coscienza del mondo e<br />

rappresenta in modo tipico anche<br />

altri massacri e stermini<br />

che gli uomini, nel corso della<br />

storia, hanno messo in atto.<br />

Da ciò deriva l’obbligo morale<br />

e civ<strong>il</strong>e di “non dimenticare”,<br />

anzi di fare esplicita memoria<br />

di quanto è accaduto,<br />

<strong>per</strong>ché gli adulti non lascino all’oblio<br />

e i giovani vengano a conoscenza<br />

degli orrori e degli<br />

eroismi di quanti ci hanno preceduto.<br />

Per dare forza a questo obbligo<br />

civ<strong>il</strong>e e morale, <strong>il</strong> Parlamento<br />

italiano ha approvato, all’unanimità,<br />

una brevissima legge<br />

(composta di due soli articoli<br />

e <strong>il</strong> cui testo riportiamo in altra<br />

parte del giornale) che istituisce<br />

la “giornata della memoria”<br />

<strong>il</strong> 27 gennaio di ogni anno, proprio<br />

<strong>per</strong> ricordare lo sterminio<br />

VIAGGI DI UN GIORNO<br />

Domenica 27 gennaio<br />

Corso fiorito a SANREMO<br />

CARNEVALE<br />

Dal 2 al 3 febbraio<br />

Carnevale a VENEZIA<br />

Domenica 10 febbraio<br />

VIAREGGIO “Sf<strong>il</strong>ata dei carri”<br />

Domenica 17 febbraio<br />

CENTO “Carnevale d’Europa”<br />

Domenica 24 febbraio<br />

MENTONE “Festa degli agrumi”<br />

FEBBRAIO<br />

Dal 10 all’11<br />

LOURDES: anniversario apparizione<br />

Viaggio in bus Partenza serale<br />

Legge istitutiva del Giorno della memoria<br />

Pubblichiamo <strong>il</strong> testo integrale della legge n. 211 del 20 luglio<br />

2000 che istituisce <strong>per</strong> <strong>il</strong> 27 gennaio di ogni anno <strong>il</strong> “Giorno della<br />

memoria”.<br />

«Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio<br />

e delle <strong>per</strong>secuzioni del popolo ebraico e dei deportati m<strong>il</strong>itari<br />

e politici italiani nei campi nazisti. La Camera dei deputati<br />

e <strong>il</strong> Senato della Repubblica hanno approvato; Il Presidente<br />

della Repubblica promulga la seguente legge.<br />

Art. 1 - La Repubblica italiana riconosce <strong>il</strong> giorno 27 gennaio,<br />

data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”,<br />

al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico),<br />

le leggi razziali, la <strong>per</strong>secuzione italiana dei cittadini ebrei,<br />

gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la<br />

morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi,<br />

si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria<br />

vita hanno salvato altre vite e protetti i <strong>per</strong>seguitati.<br />

Art. 2 - In occasione del “Giorno della memoria” di cui all’articolo<br />

1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti<br />

comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare<br />

nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto<br />

al popolo ebraico e ai deportati m<strong>il</strong>itari e politici italiani nei campi<br />

nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria<br />

di un tragico e oscuro <strong>per</strong>iodo della storia nel nostro Paese<br />

e in Europa, e affinché sim<strong>il</strong>i eventi non possano mai più accadere.<br />

La presente legge, munita del sig<strong>il</strong>lo dello Stato, sarà inserita<br />

nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana.<br />

È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare<br />

come legge dello Stato.<br />

Data a Roma, addì 20 luglio 2000. Ciampi, Amato, Presidente<br />

del Consiglio dei Ministri, Visto, <strong>il</strong> Guardasig<strong>il</strong>li Fassino».<br />

egli ebrei e le altre stragi del<br />

‘900. La scelta del 27 gennaio in<br />

cui celebrare, ogni anno, la giornata<br />

della memoria, come si dice<br />

<strong>per</strong> altro esplicitamente nella<br />

legge istitutiva; non fu casuale:<br />

essa vuole richiamare <strong>il</strong><br />

27 gennaio 1945, giorno in cui<br />

i soldati dell’Armata rossa abbatterono<br />

i cancelli del lager di<br />

Auschwitz in Polonia e posero<br />

così termine ad uno delle “fabbriche<br />

della morte” più tristi dell’Europa.<br />

Certo la deportazione ed <strong>il</strong><br />

massacro di Ebrei, testimoni di<br />

Geova, omosessuali, andicappati,<br />

oppositori politici o<strong>per</strong>ati<br />

dal fascismo e dal Nazismo non<br />

fu l’unico crimine contro l’umanità<br />

compiuto nella storia moderna<br />

e con la giornata della<br />

memoria vogliamo ricordate tutte<br />

le deportazioni e i crimini contro<br />

l’umanità.<br />

Il dovere di celebrare la memoria<br />

della shoah e della deportazione<br />

avvenute durante<br />

l’ultimo conflitto mondiale ha <strong>per</strong><br />

noi italiani e acquesi una forza<br />

particolare, <strong>per</strong>ché gli orrori di<br />

cui furono vittima molti nostri<br />

compatrioti e concittadini ebrei,<br />

testimoni di Geova, omosessuali<br />

o oppositori politici furono<br />

compiuti nella nostra patria e<br />

nella nostra città da altri nostri<br />

compatrioti e concittadini.<br />

Gli italiani fascisti di allora insieme<br />

ai loro colleghi nazisti organizzarono,<br />

negli anni trenta e<br />

quaranta del secolo scorso, un<br />

terrib<strong>il</strong>e genocidio all’interno di<br />

due tra le nazioni europee di<br />

più antica civ<strong>il</strong>tà e di maggiore<br />

sv<strong>il</strong>uppo culturale: un genocidio<br />

che si compì, prevalentemente<br />

anche se non esclusivamente,<br />

nella patria di Goethe, di<br />

Kant, di Hegel, di Bach, di Dante,<br />

di Manzoni e di Verdi.<br />

PASQUA<br />

Dal 20 al 25 marzo<br />

Tour della GRECIA CLASSICA<br />

Bus + nave<br />

Dal 21 al 24 marzo<br />

PARIGI<br />

Dal 22 al 24 marzo<br />

Minitour delle MARCHE<br />

MARZO<br />

Domenica 2<br />

REGGIA di VENARIA REALE<br />

+ SUPERGA<br />

Sabato 8 marzo<br />

FESTA DELLA DONNA<br />

Mangiata di pesci<br />

+ PORTOVENERE<br />

Se andiamo giustamente fieri<br />

di questi giganti della cultura<br />

italiana, tedesca ed europea dei<br />

secoli passati dobbiamo anche<br />

compiere ogni sforzo <strong>per</strong> non<br />

dimenticare quanto di terrib<strong>il</strong>e la<br />

nostra civ<strong>il</strong>tà e cultura hanno<br />

purtroppo saputo compiere nel<br />

secolo scorso e cercare di ricordare<br />

i nomi delle vittime della<br />

barbarie fascista e nazista.<br />

Per questo siamo chiamati a<br />

partecipare alle numerose iniziative<br />

che si organizzano ad<br />

Acqui in occasione della celebrazione<br />

della giornata della<br />

memoria della Shoah e della<br />

deportazione di quest’anno: <strong>per</strong><br />

non dimenticar e, <strong>per</strong> chi credere,<br />

<strong>per</strong> pregare.<br />

Ovviamente col ricordo non<br />

restituiremo alle vittime della<br />

Shoah e della deportazione la<br />

vita, che è <strong>il</strong> bene più grande<br />

che è stato loro tolto dolorosamente,<br />

ingiustamente e prematuramente<br />

ma comunque compiremo<br />

l’unico atto che umanamente<br />

ci è ancora possib<strong>il</strong>e<br />

compiere nei loro confronti: quello<br />

di impegnarci <strong>per</strong> evitare che<br />

i loro nomi cadano nell’oblio,<br />

<strong>per</strong> far sì che, come dice <strong>il</strong> grande<br />

libro della tradizione ebraica,<br />

<strong>il</strong> Talmud, “i loro nomi e <strong>il</strong> loro ricordo<br />

siano in benedizione”.<br />

Il programma del giorno della<br />

memoria in Acqui Terme è<br />

proposto dall’Azione cattolica<br />

diocesana, dal Circolo culturale<br />

“A. Galliano”, dall’associazione<br />

<strong>per</strong> la pace e la non<br />

violenza della nostra città e<br />

dalla Commissione diocesana<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> dialogo tra le religioni,<br />

col patrocinio del Comune di<br />

Acqui Terme, della provincia<br />

di Alessandria e dell’Istituto<br />

storico della Resistenza. Il testo<br />

è stato curato dal prof. Domenico<br />

Borgatta.<br />

I VIAGGI<br />

DI LAIOLO<br />

ACQUI TERME - Via Garibaldi 76<br />

Tel. 0144356130<br />

0144356456<br />

iviaggid<strong>il</strong>aiolo@virg<strong>il</strong>io.it<br />

NIZZA M.TO • LA VIA MAESTRA<br />

Via Pistone 77 - Tel. 0141727523<br />

OVADA - Via Lung’Orba Mazzini 57<br />

Tel. 0143835089<br />

Furono complessivamente<br />

26 gli Ebrei acquesi o arrestati<br />

ad Acqui, di cui si hanno notizie<br />

certe sul fatto che furono<br />

deportati nei campi di sterminio<br />

nazisti. Essi furono tutti arrestati<br />

da italiani, alcuni su<br />

delazione di vicini o conoscenti.<br />

Di essi nessuno fece<br />

ritorno. Alcuni furono uccisi<br />

immediatamente dopo <strong>il</strong> loro<br />

arrivo nei lager (<strong>per</strong>ché giudicati,<br />

a causa della loro età o<br />

del loro stato di salute, inadatti<br />

al lavoro), mentre altri morirono<br />

dopo inenarrab<strong>il</strong>i sofferenze<br />

alcuni mesi dopo <strong>il</strong> loro<br />

internamento.<br />

Il più giovane fu Avito Bachi,<br />

ucciso ad Auschwitz nell’ottobre<br />

del 1944, quando<br />

aveva appena compiuto quindici<br />

anni; la più anziana fu<br />

Smeralda DINA, uccisa ad<br />

Auschwitz <strong>il</strong> 6 febbraio 1944,<br />

subito dopo l’arrivo nel lager,<br />

all’età di 89 anni compiuti.<br />

Questi loro nomi:<br />

ANCONA Roberto, nato ad<br />

Acqui <strong>il</strong> 19 gennaio 1906, deceduto<br />

a Dachau <strong>il</strong> 10 febbraio<br />

1945<br />

BACHI Aldo, nato ad Acqui <strong>il</strong><br />

21 ottobre 1912, deceduto a<br />

Mauthausen <strong>il</strong> 15 febbraio<br />

1945<br />

BACHI Arturo Enrico, nato<br />

ad Acqui <strong>il</strong> 14 apr<strong>il</strong>e 1910, deceduto<br />

ad Auschwitz <strong>il</strong> 6 febbraio<br />

1944;<br />

BACHI Avito, nato ad Acqui <strong>il</strong><br />

26 settembre 1929, deceduto<br />

ad Auschwitz, nell’ottobre del<br />

1944;<br />

BACHI Michele, nato ad Acqui<br />

<strong>il</strong> 12 luglio 1867, deceduto<br />

ad Auschwitz <strong>il</strong> 6 febbraio<br />

1944;<br />

DE BENEDETTI Elisa, nata<br />

ad Acqui <strong>il</strong> 17 gennaio 1865,<br />

deceduta ad Auschwitz <strong>il</strong> 6<br />

febbraio 1944;<br />

DE BENEDETTI Ernesta, nata<br />

ad Acqui <strong>il</strong> 7 apr<strong>il</strong>e 1856,<br />

Acqui Terme. L’appuntamento<br />

è ghiotto. Im<strong>per</strong>dib<strong>il</strong>e.<br />

Assolutamente da non mancare.<br />

Domenica 27 gennaio nella<br />

Chiesa di San Francesco, alle<br />

ore 21 con ingresso libero, torna<br />

in Acqui la Musica del Melodramma.<br />

E torna (come ormai<br />

è consuetudine da alcuni<br />

anni), nel nome di due Cori collaudati<br />

e applauditi: <strong>il</strong> “Claudio<br />

Monteverdi” di Genova, diretto<br />

dal Maestro S<strong>il</strong>vano Santagata,<br />

e <strong>il</strong> “Beato Jacopo da Varagine”<br />

di Varazze, diretto da Giovanni<br />

Musso. Numerosi i solisti, preparati<br />

e di solida es<strong>per</strong>ienza: <strong>il</strong><br />

baritono Roberto Conti, <strong>il</strong> basso<br />

Enrico Fibrini, i soprani Elisa<br />

Porzio e Yukari Kobayashi, e<br />

<strong>il</strong> tenore S<strong>il</strong>vano Santagata (che<br />

gioca in casa, poiché scende in<br />

città da Morbello, dove è uno<br />

degli animatori delle Sacre Rappresentazioni<br />

pasquali). Raro<br />

Consultate<br />

tutti i nostri programmi su:<br />

www.iviaggid<strong>il</strong>aiolo.com<br />

deceduta ad Auschwitz <strong>il</strong> 6<br />

febbraio 1944;<br />

DE BENEDETTI Giacomo,<br />

nato ad Acqui <strong>il</strong> 19 luglio 1900<br />

deceduto in lager (in luogo e<br />

data sconosciuti)<br />

DINA Dino Davide, nata ad<br />

Acqui <strong>il</strong> 20 marzo 1911 deceduto<br />

a Buchenwald <strong>il</strong> 28 febbraio<br />

1945;<br />

DINA Salomone Moisé Davide,<br />

nato a Casale Monferrato<br />

l’11 apr<strong>il</strong>e 1872, arrestato ad<br />

Acqui <strong>il</strong> 17 gennaio 1944, deceduto<br />

ad Auschwitz <strong>il</strong> 6 febbraio<br />

1944;<br />

DINA Smeralda, nata ad Acqui<br />

<strong>il</strong> 26 luglio 1855 deceduta<br />

ad Auschwitz <strong>il</strong> 6 febbraio<br />

1944;<br />

FOÀ Anita, nata a Venezia <strong>il</strong><br />

24 giugno 1896, arrestata a<br />

Visone nel novembre 1943,<br />

deceduta ad Auschwitz l’11<br />

dicembre 1943;<br />

FOÀ Olga, nata ad Acqui <strong>il</strong> 4<br />

maggio 1889 deceduta in lager<br />

(luogo e data sconosciuti)<br />

GHIRON Elisabetta, nata a<br />

Casale Monferrato <strong>il</strong> 9 agosto<br />

1863, arrestata ad Acqui <strong>il</strong> 17<br />

gennaio 1944 deceduta durante<br />

<strong>il</strong> trasporto (<strong>il</strong> luogo e<br />

data sconosciuti);<br />

LEVI Anita, nata ad Acqui <strong>il</strong><br />

28 novembre 1877 deceduta<br />

nel lager (in data e luogo sconosciuti)<br />

LEVI Aronne Nino, nato ad<br />

Acqui <strong>il</strong> 25 dicembre 1872 deceduto<br />

ad Auschwitz l’11 dicembre<br />

1943;<br />

LEVI Cesare, nato ad Acqui <strong>il</strong><br />

3 apr<strong>il</strong>e 1872 deceduto ad<br />

Auschwitz <strong>il</strong> 10 apr<strong>il</strong>e 1944<br />

LEVI Marietta, nata a Casale<br />

Monferrato <strong>il</strong> 23 luglio 1876,<br />

arrestata ad Acqui <strong>il</strong> 17 gennaio<br />

1944, deceduta ad Aushwitz<br />

<strong>il</strong> 6 febbraio 1944;<br />

OTTOLENGHI Ada, nata ad<br />

Acqui <strong>il</strong> 19 novembre 1881<br />

deceduta ad Auschwitz <strong>il</strong> 14<br />

novembre 1943;<br />

che una serata riesca a “raccontare”<br />

<strong>il</strong> nostro Ottocento così<br />

bene, mescolando idealmente<br />

letteratura e <strong>musica</strong>, versi<br />

misurati e <strong>il</strong> ricordo di qualche<br />

celebre olio.<br />

Invito al recital<br />

Si comincia nel nome di Nabucco<br />

prigioniero, che nella<br />

quarta parte della omonima<br />

o<strong>per</strong>a s’inginocchia chiedendo<br />

<strong>per</strong>dono. “Dio di Giuda.../ tu<br />

m’ascolti... Già dell’empio/ rischiarata<br />

è l’egra mente / Dio<br />

verace onnipossente / adorarti<br />

ognor saprò”. Dopo gli ottonari<br />

del re di Bab<strong>il</strong>onia, la scena<br />

si trasferisce a Genova, con<br />

<strong>il</strong> Simon Boccanegra (secondo<br />

atto).<br />

Una veloce incursione pucciniana<br />

(Boheme, che si presenta<br />

a Rodolfo con <strong>il</strong> celeberrimo<br />

Mi chiamano Mimì) e si riprende<br />

dal Don Carlos. Non si<br />

può parlar di Romanticismo<br />

OTTOLENGHI Dorina, nata<br />

ad Acqui <strong>il</strong> 23 settembre 1886<br />

deceduta nel lager (in luogo e<br />

data sconosciuti)<br />

OTTOLENGHI Emma, nata<br />

ad Acqui <strong>il</strong> 1 dicembre 1866<br />

deceduta ad Auschwitz l’11<br />

dicembre 1943;<br />

OTTOLENGHI Giacomo, nato<br />

ad Acqui l’11 febbraio 1897<br />

deceduto nel lager (in luogo e<br />

data sconosciuti);<br />

OTTOLENGHI Giorgio, nato<br />

ad Acqui <strong>il</strong> 4 ottobre 1909 deceduto<br />

nel lager (in luogo e<br />

data sconosciuti);<br />

OTTOLENGHI S<strong>il</strong>vio Salomon,<br />

nato ad Acqui <strong>il</strong> 5 maggio<br />

1889 deceduto ad Auschwitz<br />

<strong>il</strong> 6 agosto 1944;<br />

VIGEVANI Eda Anna, nata<br />

ad Acqui <strong>il</strong> 10 apr<strong>il</strong>e 1895 deceduta<br />

nel lager (in luogo e<br />

data sconosciuti);<br />

WESSLER Elvira, nata fuori<br />

del Regno d’Italia <strong>il</strong> 9 ottobre<br />

1876, arrestata ad Acqui <strong>il</strong> 17<br />

gennaio 1944, deceduta ad<br />

Auschwitz <strong>il</strong> 6 febbraio 1944.<br />

Deportati civ<strong>il</strong>i acquesi morti<br />

nei campi di sterminio<br />

Gli acquesi deportati civ<strong>il</strong>i <strong>per</strong><br />

ragioni politiche che morirono<br />

nei campi di sterminio nazisti<br />

furono cinque.<br />

Questi i loro nomi:<br />

BOVA Vito, nato ad Acqui, <strong>il</strong><br />

5 febbraio 1921, deceduto a<br />

Mauthausen nel 1943;<br />

COMBA Francesco, nato ad<br />

Acqui, <strong>il</strong> 10 febbraio 1927, deceduto<br />

a Mecleburgo nel<br />

1943;<br />

MIGLIORINI F<strong>il</strong>ippo, nato ad<br />

Acqui, <strong>il</strong> 12 ottobre 1906, deceduto<br />

a Norimberga in data<br />

sconosciuta;<br />

PARETO Domenico, nato ad<br />

Acqui, <strong>il</strong> 18 apr<strong>il</strong>e 1903, deceduto<br />

a Mauthausen in data<br />

sconosciuta;<br />

SERVENTI Mario, nato ad<br />

Acqui, nel 1903, deceduto a<br />

Mauthausen, nel 1943.<br />

Invito all’o<strong>per</strong>a: arie, cori e memoria<br />

ANTEPRIMA PRIMAVERA<br />

Dal 18 al 25 febbraio<br />

Soggiorno alle CANARIE<br />

Partenza in bus da Acqui + volo speciale<br />

Dal 25 febbraio al 3 marzo<br />

EGITTO:<br />

crociera sul N<strong>il</strong>o,<br />

IL CAIRO con le piramidi<br />

e ABU SIMBEL<br />

Bus da Acqui + volo<br />

Dal 26 febbraio al 3 marzo<br />

SICILIA ORIENTALE + MALTA<br />

Bus + nave<br />

APRILE<br />

Dal 7 al 13<br />

Tour SPAGNA del SUD<br />

ANDALUSIA e TOLEDO<br />

senza citare l’amore. E neppure<br />

le sue degenerazioni. Un<br />

pensiero che sembra fatta apposta<br />

<strong>per</strong> Otello.<br />

E qui finirebbe la prima parte.<br />

Che è poi quella dei solisti.<br />

Nella seconda i grandi cori e<br />

i pezzi celeberrimi. Da un lato<br />

Jerusalem dei Lombardi (ma<br />

anche <strong>il</strong> coro di pellegrini del<br />

Tannhauser, a costituire un<br />

ideale pendant), La vergine degli<br />

angeli dalla Forza del Destino,<br />

<strong>il</strong> concertato con coro Dal<br />

tuo stellato soglio dal Mosè di<br />

Rossini, e poi Nessun dorma<br />

dalla Turandot.<br />

Completano <strong>il</strong> quadro Donizetti<br />

(pagine dalla Lucia e dalla<br />

Maria Stuarda) e Mozart, con<br />

<strong>il</strong> Duetto di Don Giovanni e Zarlina<br />

Là ci darem la mano.<br />

Poi i bis, e magari anche <strong>il</strong> Va<br />

pensiero.<br />

Serata straordinaria.<br />

G.Sa<br />

PONTE DEL 25 APRILE<br />

Da venerdì 25 a domenica 27<br />

L’ALVERNIA: terra di vulcani<br />

Da venerdì 25 a domenica 27<br />

LAGHI DI PLITVICE e ZAGABRIA<br />

Da venerdì 25 a domenica 27<br />

VILLE VENETE - VENEZIA<br />

LE ISOLE DELLA LAGUNA e GARDA<br />

ANTEPRIMA PONTE 1º MAGGIO<br />

AMSTERDAM e L’OLANDA<br />

VIENNA<br />

MAGGIO<br />

Dal 23 al 25 maggio<br />

Festa dei gitani in CAMARGUE

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