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L’ANCORA<br />

24 27 GENNAIO 2008<br />

DALL’ACQUESE<br />

Da Cessole “Nella giornata della memoria”<br />

Virginia Brandone<br />

premiata al Quirinale<br />

Cessole. «In quegli anni<br />

avevamo paura ma in noi era<br />

forte la convinzione che stavamo<br />

facendo una cosa giusta:<br />

aiutare delle <strong>per</strong>sone in<br />

difficoltà. Ci preoccupava molto<br />

l’invidia che allora serpeggiava<br />

tra la gente, avevamo<br />

paura che qualcuno facesse<br />

la spia, ma <strong>per</strong> fortuna è andato<br />

tutto bene, altrimenti oggi<br />

non sarei qui a raccontare».<br />

Inizia così <strong>il</strong> lucido racconto<br />

di Virginia Brandone vedova<br />

Ambrostolo, 93 anni, di<br />

Cessole a cui <strong>il</strong> Presidente<br />

della Repubblica Giorgio Napolitano<br />

<strong>il</strong> 24 gennaio, durante<br />

le celebrazioni al Quirinale<br />

<strong>per</strong> la ricorrenza della “Giornata<br />

della memoria”, ha consegnato<br />

un alto riconoscimento<br />

civ<strong>il</strong>e (medaglia d’oro).<br />

Virginia Brandone vedova<br />

Ambrostolo, classe 1915, una<br />

vita passata a fare la contadina<br />

sempre a fianco del marito<br />

Em<strong>il</strong>io sulle diffic<strong>il</strong>i colline da<br />

coltivare nella Langa. Fino al<br />

1945 ha abitato nella cascina<br />

Marmo e successivamente<br />

nella nuova casa in regione<br />

Lavatoio, sempre sulla collina<br />

dopo la chiesa campestre dedicata<br />

a S. Antonio. È proprio<br />

in quella che una volta si<br />

chiamava cascina Marmo che<br />

negli anni dal 1944 al 1945<br />

hanno vissuto “nascoste e al<br />

sicuro” alcune famiglie ebree.<br />

Racconta la figlia Adriana,<br />

con la quale la mamma vive<br />

da quando è rimasta vedova,<br />

«Prima è arrivato <strong>il</strong> telegramma<br />

del Presidente della Repubblica<br />

che ci invitava ad andare<br />

a Roma <strong>per</strong> la cerimonia<br />

del 24 gennaio, successivamente<br />

ha telefonato Claudia<br />

Galimberti, responsab<strong>il</strong>e della<br />

segreteria del Quirinale che ci<br />

ha anticipato la decisione del<br />

Presidente di conferire a mia<br />

mamma l’alto riconoscimento<br />

civ<strong>il</strong>e, nel corso di una apposita<br />

cerimonia; anche <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e<br />

del cerimoniale<br />

del Quirinale ha molto insistito<br />

affinché mia mamma fosse<br />

presente a Roma».<br />

«Ho rinunciato a malincuore<br />

all’invito, ma alla mia età<br />

meglio stare a casa; a Roma<br />

ci sono già stata nel 1935 in<br />

viaggio di nozze con Em<strong>il</strong>io,<br />

ricordo che andammo anche<br />

in piazza S. Pietro <strong>per</strong> una<br />

udienza dal Papa Pio XI», si<br />

giustifica Virginia, che come<br />

tutte le contadine di Langa è<br />

molto restia a lasciare la sua<br />

casa, e che ricorda ancora<br />

come si fosse stancata tanto<br />

già nel 1999 a Genova, dove<br />

durante una solenne e cerimonia<br />

venne insignita con altre<br />

5 <strong>per</strong>sone dell’alta onorificenza<br />

dello stato d’Israele “I<br />

giusti d’Italia”. Con commozione<br />

sfoglia <strong>il</strong> libro edito dalla<br />

Mondadori, con lo stesso titolo<br />

del premio, dove è raccontata<br />

la sua storia e sulla cui<br />

co<strong>per</strong>tina è stampata la foto<br />

del marito Em<strong>il</strong>io che mostra<br />

con orgoglio.<br />

«Una decisione, quella di<br />

aiutare gli Ebrei - racconta la<br />

figlia Adriana - nella quale è<br />

rimasta coinvolta tutta la famiglia;<br />

qui da noi alla cascina<br />

Marmo, viveva la famiglia<br />

Luzzati: mamma Michelina, la<br />

figlia Adriana e <strong>il</strong> figlio Fausto,<br />

arrivato pochi mesi dopo; dai<br />

miei nonni materni Luigia e<br />

Domenico Brandone, in regione<br />

Fogliano a Loazzolo, era<br />

nascosta Bianca Luzzati con<br />

<strong>il</strong> marito Vittorio Tedeschi e<br />

<strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo anche <strong>il</strong> suocero<br />

professore di medicina,<br />

mentre da mio zio Dario Ambrostolo<br />

alla cascina Tassera<br />

a Cessole si erano rifugiati<br />

Guido Luzzati con la moglie,<br />

la figlia Gabriella, che erano<br />

anche in apprensione <strong>per</strong> l’altro<br />

figlio Lele che viveva a Parigi.<br />

Appena si crearono le<br />

condizioni le varie famiglie<br />

nostre ospiti nel 1945 lasciarono<br />

le nostre case <strong>per</strong> raggiungere<br />

rifugi più sicuri in<br />

Svizzera, ma <strong>il</strong> legame consolidatosi<br />

in quegli anni è rimasto<br />

forte e duraturo nel tempo:<br />

non a caso quando nel<br />

1945 sono nata io mia mamma<br />

Virginia mi chiamò Adriana,<br />

come la ragazza che era<br />

nostra ospite».<br />

Virginia Brandone torna a<br />

raccontare di quei diffic<strong>il</strong>i momenti<br />

«La gente di qui non<br />

sapeva chi fossero quei forestieri,<br />

ma voleva sa<strong>per</strong>e. Noi<br />

raccontavamo che erano nostri<br />

parenti sfollati, ma quanta<br />

paura <strong>per</strong> tutti: pensi che <strong>per</strong><br />

fugare i sospetti, anche se<br />

erano Ebrei, venivano regolarmente<br />

a messa e le donne<br />

si mettevano <strong>il</strong> velo come noi.<br />

Tremo ancora ricordando <strong>il</strong><br />

giorno in cui durante un rastrellamento<br />

arrivarono nella<br />

cascina i soldati tedeschi: gli<br />

offrimmo da mangiare pane e<br />

salame e un bicchiere di vino<br />

e loro non si accorsero che<br />

chi li serviva erano Ebrei».<br />

Alla cerimonia del 24 gennaio<br />

al Quirinale ha partecipato<br />

<strong>il</strong> sindaco Alessandro<br />

Degemi, indossando la fascia<br />

tricolore, che commenta: «È<br />

la più bella cosa che mi potesse<br />

capitare come Sindaco,<br />

ma appena torno la medaglia<br />

la porto subito a Virginia <strong>per</strong>che<br />

è la sua». Anche <strong>il</strong> Prefetto<br />

di Asti Antonio De Bonis è<br />

stato invitato alla cerimonia<br />

dal Presidente della Repubblica<br />

e una troupe del TG1 ha<br />

raccolto la testimonianza di<br />

Virginia Brandone.<br />

Bistagno. Tutto è pronto<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> Carnevalone Bistagnese,<br />

che si svolgerà dal 3 al 5<br />

febbraio. Il Carnevale è una<br />

festa di origini antichissime.<br />

Oggi è l’allegra festa che si<br />

celebra, nella tradizione Cattolica,<br />

prima dell’inizio della<br />

Quaresima. Carnevale, nell’antichità<br />

indicava <strong>il</strong> banchetto<br />

di abolizione della carne<br />

che si teneva subito prima del<br />

<strong>per</strong>iodo di astinenza e di digiuno.<br />

Il Carnevale rappresenta<br />

da sempre una festa del<br />

popolo, in particolare del popolo<br />

che lavora e che ha poche<br />

occasioni <strong>per</strong> divertirsi. È<br />

un momento in cui vige la più<br />

assoluta libertà e tutto diviene<br />

lecito: ogni gerarchia decade<br />

<strong>per</strong> lasciare spazio alle maschere,<br />

al riso, allo scherzo e<br />

alla materialità. Lo stesso mascherarsi<br />

rappresenta un modo<br />

attraverso <strong>il</strong> quale uscire<br />

dal quotidiano, disfarsi del<br />

proprio ruolo sociale, negare<br />

se stesso <strong>per</strong> diventare un altro.<br />

Nel ‘600, dall’inizio della<br />

commedia dell’arte, si tramanda<br />

la figura che rappresenta<br />

<strong>il</strong> carnevale di Bistagno:<br />

Uanen Carvé che chiama una<br />

volta all’anno i cittadini del<br />

proprio paese e del circondario<br />

a svolgere la più importante<br />

manifestazione trasgressiva<br />

dell’anno: appunto <strong>il</strong> Carnevale.<br />

Ma chi è Uanen<br />

Carvé? Uanen (diminutivo di<br />

Giovanni) è un contadino di<br />

mezza età, che ha avuto un<br />

passato diffic<strong>il</strong>e, ma che ha<br />

saputo conquistarsi un posto<br />

importante nel paese. Infatti è<br />

nato povero nella zona più<br />

povera del paese (via Corneta?),<br />

ha imparato a lavorare la<br />

terra, e, nel corso degli anni<br />

ha saputo fare fortuna diventando<br />

un piccolo possidente.<br />

Questo gli ha <strong>per</strong>messo di<br />

considerarsi benestante, anche<br />

se le tribolazioni quotidiane<br />

sono all’ordine del giorno.<br />

Povero, onesto, lavoratore<br />

(non troppo), fortunato, intelligente,<br />

arguto, osservatore, riflessivo,<br />

ma anche irriverente,<br />

sa stare in mezzo alla gente<br />

con naturalezza. Sposato,<br />

ben presto diviene vedovo,<br />

Dal 3 al 5 febbraio<br />

Carnevalone bistagnese<br />

<strong>il</strong> sosia di Beppe Gr<strong>il</strong>lo<br />

Uanèn Carvè.<br />

ma ancora giovane, aitante e<br />

focoso, si cerca subito una<br />

compagna, senza più sposarla,<br />

che lo ami e accudisca tutte<br />

le faccende domestiche (la<br />

socia).<br />

Assieme alla sua compagna,<br />

nei <strong>per</strong>iodi di festa scende<br />

nel paese e gli piace dimostrarsi<br />

grandioso bevendo e<br />

gozzovigliando nelle varie<br />

osterie e offrendo agli occasionali<br />

e interessati amici (gli<br />

scrocconi). Qualche buon bicchiere<br />

di vino e la pancia piena<br />

gli tolgono i freni inibitori e<br />

di conseguenza comincia <strong>il</strong> divertimento<br />

<strong>per</strong> gli amici e la<br />

dis<strong>per</strong>azione <strong>per</strong> i potenti e<br />

<strong>per</strong> chi nel corso dell’anno ha<br />

commesso qualche peccatuccio.<br />

Nascono da qui gli “stranot”,<br />

versi in autentico dialetto<br />

Bistagnese dove Uanen si diverte<br />

a mettere in pubblico<br />

cose anche risapute, ma che<br />

<strong>il</strong> buon comportamento fa tenere<br />

nascoste, con sarcastiche<br />

e pungenti frasi o riferimenti<br />

più o meno precisi, ma<br />

comprensib<strong>il</strong>i <strong>per</strong> tutti. Programma<br />

del Carnevalone Bistagnese,<br />

organizzato dalla<br />

Soms di <strong>concerto</strong> con <strong>il</strong> Comune<br />

ed <strong>il</strong> Comitato del Gemellaggio,<br />

che vedrà Alessandro<br />

Lattanzio sosia di Beppe<br />

Gr<strong>il</strong>lo, gran protagonista.<br />

Domenica 3 febbraio: ore<br />

10, a<strong>per</strong>tura del Carnevale e<br />

prima degustazione dei friciò.<br />

Ore 14, Beppe Gr<strong>il</strong>lo sosia in<br />

piazza Monteverde presenta <strong>il</strong><br />

“Carnevalone bistagnese”;<br />

A<strong>per</strong>tura del banco di beneficenza,<br />

distribuzione dei friciò.<br />

Ore 14.30, dalla stazione inizia<br />

la grandiosa sf<strong>il</strong>ata mascherata<br />

accompagnata dalla<br />

banda Città di Canelli e da<br />

sua maestà Uanen Carvé. In<br />

piazza Monteverde esibizione<br />

del gruppo folk popolare Pijte<br />

Vardà di Castino. Ore 17, saluto<br />

di sua maestà Uanen<br />

Carvé con i famosi stranot.<br />

Ore 17.20, premiazione delle<br />

maschere più belle. Ore 21,<br />

grandiosa tombola di carnevale<br />

gestita dal Comitato del<br />

Gemellaggio.<br />

Lunedì 4: ore 15.30, sala<br />

teatrale Soms: festa in maschera<br />

dei bambini con spettacolare<br />

animazione a sorpresa.<br />

Martedì 5: ore 14, Beppe<br />

Gr<strong>il</strong>lo sosia in piazza Monteverde<br />

presenta <strong>il</strong> “Carnevalone<br />

bistagnese”. A<strong>per</strong>tura del banco<br />

di beneficenza, distribuzione<br />

dei friciò. Ore 14.30, dalla<br />

stazione la banda Città di Canelli<br />

in tenuta da assedio apre<br />

la grandiosa sf<strong>il</strong>ata mascherata<br />

delle scuole di Bistagno e<br />

dei carri allegorici seguito da<br />

sua maestà Uanen Carvé. Ore<br />

17, saluto finale di sua maestà<br />

Uanen Carvé con i famosi<br />

stranot. Ore 17.20, premiazione<br />

dei carri allegorici.<br />

Sessame: circolo Amis del Brachet<br />

assemblea soci<br />

Sessame. È stata convocata, dal presiedente del consiglio di<br />

amministrazione, Celeste Malerba, <strong>per</strong> domenica 27 gennaio,<br />

alle ore 16, l’assemblea dei soci del Circolo ricreativo culturale<br />

“Amis del Brachet” di Sessame. Sono invitati a partecipare tutti<br />

i soci (è possib<strong>il</strong>e farsi rappresentare r<strong>il</strong>asciando delega a un<br />

socio). L’assemblea tratterà del seguente ordine del giorno: 1º,<br />

approvazione conto consuntivo anno 2007; 2º, approvazione<br />

b<strong>il</strong>ancio di previsione anno 2008; 3º, programma lavori di manutenzione<br />

ordinaria anno 2008; 4º, programma manifestazioni<br />

anno 2008; 5º, conferma gestione anno 2008; 6º, tesseramento<br />

soci anno 2008; 7º, varie ed eventuali.<br />

Contributo strade Sulite e Perletto<br />

Cortem<strong>il</strong>ia. La Regione ha erogato un contributo di 20 m<strong>il</strong>a<br />

euro al Comune <strong>per</strong> la messa in sicurezza di strada Sulite e via<br />

Perletto in regione Piazze. Nei prossimi giorni verranno effettuati<br />

interventi di asfaltatura e pulizia.<br />

Al bioagriturismo “Tenuta Antica”<br />

Cessole assemblea<br />

associazione rurale<br />

Cessole. Francesco Belciolini<br />

produttore di kiwi a Verona<br />

è stato riconfermato presidente<br />

nazionale dell’A.R.I. (Associazione<br />

rurale italiana) nel<br />

corso dell’assemblea che si è<br />

svolta domenica 20 gennaio<br />

presso <strong>il</strong> bioagriturismo “Tenuta<br />

Antica” a Cessole.<br />

Del consiglio direttivo faranno<br />

parte Fabrizio Garbarino e<br />

Maria Pia Lottini in rappresentanza<br />

del Piemonte, Francesco<br />

Missoni (Sardegna), Att<strong>il</strong>io<br />

Albieni (Lazio), Giardo F<strong>il</strong>ippini<br />

(Em<strong>il</strong>ia Romagna), Tecla<br />

Fontana e Umberto dell’Oca<br />

(Veneto) che resteranno<br />

in carica fino al 2011.<br />

Durante l’assemblea a cui<br />

hanno partecipato alcune decine<br />

di delegati provenienti<br />

dalle Regioni in cui l’Associazione<br />

si è ramificata, sono<br />

stati discussi i temi di maggiore<br />

attualità riguardanti <strong>il</strong> settore.<br />

Tra questi, la nuova legge<br />

sull’agricoltura biologica con<br />

l’istituzione dei distretti biologici,<br />

attualmente all’esame<br />

del Parlamento, sull’importanza<br />

della quale si è anche soffermato<br />

nel suo intervento<br />

l’on. Massimo Fiorio, e la rimodulazione<br />

della PAC che a<br />

parere degli intervenuti non<br />

può solo rappresentare una<br />

rendita fondiaria <strong>per</strong> le grandi<br />

aziende, nè sostegno di reddito<br />

fine a se stesso <strong>per</strong> quel-<br />

Ciao Palanca<br />

Alice Bel Colle. Paolo Olivieri<br />

ricorda suo padre Lorenzo:<br />

«Ciao Palanca; una frase<br />

che mi ricordo recitava “<strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

mondo non sei nessuno, ma<br />

<strong>per</strong> qualcuno sei <strong>il</strong> mondo”.<br />

Tu mi rappresentavi <strong>il</strong> mondo.<br />

Te ne sei andato con una<br />

voce ed i tuoi segreti, lasciandomi<br />

una sola cosa cara, colei<br />

che chiamavi “bella gioia”,<br />

che mi consigliasti di sposare<br />

<strong>per</strong>ché sarebbe stata la mia<br />

fortuna, e non ti sei sbagliato.<br />

Grazie papà, <strong>per</strong> l’educazione<br />

che - talvolta con metodi<br />

un po’ bruschi - mi hai insegnato.<br />

Grazie <strong>per</strong> la volontà di lavorare<br />

che pian piano, crescendo,<br />

mi hai fatto nascere,<br />

le piccolissime, ma che invece<br />

deve rappresentare un volano<br />

<strong>per</strong> favorire gli investimenti<br />

nelle aziende famigliari,<br />

che risultano virtuose e rispettose<br />

dell’ambiente. Per<br />

Salvatore Micalizio di Rocca<br />

d’Arazzo, occorre anche trovare<br />

le forme <strong>per</strong> favorire l’allargamento<br />

delle aziende<br />

condotte da giovani, pratica<br />

oggi in certe zone quasi impossib<strong>il</strong>e.<br />

All’assemblea è anche<br />

intervenuto Gianfranco<br />

Torelli assessore all’agricoltura<br />

della Comunità Montana<br />

“Langa Astigiana-Val Bormida”,<br />

che si è soffermato sulla<br />

necessità di arrivare al su<strong>per</strong>amento<br />

delle quote produttive<br />

nel settore vitivinicolo.<br />

Unanime <strong>il</strong> no alla cementificazione<br />

delle campagne. Il<br />

rapporto che deve caratterizzare<br />

gli acquisti diretti dei<br />

consumatori presso le aziende<br />

agricole è stato <strong>il</strong>lustrato<br />

da Corrado Pignagnoli .<br />

La delegazione piemontese<br />

dell’Associazione ha diffuso<br />

un comunicato sulla ipotizzata<br />

autostrada Carcare - Predosa<br />

sostenendo che: “Con una<br />

minima parte dei m<strong>il</strong>iardi di<br />

euro (soldi pubblici) necessari<br />

<strong>per</strong> la realizzazione dell’autostrada<br />

si potrebbe ammodernare<br />

fac<strong>il</strong>mente la rete viaria<br />

di tutta la zona, garantire as<strong>il</strong>i<br />

nido, servizi agli anziani e<br />

promozione del territorio”.<br />

e grazie <strong>per</strong> tutto quanto, insieme<br />

alla mamma, avete saputo<br />

costruire».

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